Heineken Cup: i Saracens suonano le Zebre, a Londra si chiude sul 64-3

All’Allianz Park è un monologo dei padroni di casa che impongono fin da subito la loro legge. E le Zebre vengono travolte

COMMENTI DEI LETTORI
  1. San Isidro 14 Dicembre 2013, 17:55

    Perfetto! L’ho detto che le Zebre avrebbero asfaltato i Sarries e che Ratuvou avrebbe giocato più motivato di sabato scorso…bene così!

    • Rabbidaniel 14 Dicembre 2013, 18:37

      Che mettano Ratuvou a lavare le magliette, almeno che si guadagni lo stipendio.

      • San Isidro 14 Dicembre 2013, 18:43

        Rabbi è un giocatore a fine carriera e con poche motivazioni…quello che doveva dare l’ha già dato negli anni passati…peccato qualcosa di più però, visto il curriculum, ce la si aspettava…o dimostra qualcosa nelle prossime partite o sennò tanto vale tagliarlo dall’inizio del 2014…

        • Rabbidaniel 14 Dicembre 2013, 18:49

          Potevano tenere Chiesa e/o promuovere qualcuno dall’Eccellenza, soldi buttati e tempo buttato.

          • San Isidro 14 Dicembre 2013, 18:52

            tipo Castello e Majstorovic infatti, di cui si parlava in ottica Zebre…su Chiesa bisogna vedere se è stato lui a lasciare o le Zebre a mandarlo via, errore comunque non tenerlo…

          • Hullalla 15 Dicembre 2013, 08:03

            Secndo te Mirco Bergamasco avrebbe fatto peggio?

        • edopardo 15 Dicembre 2013, 00:22

          Basta avere l’occhio o l’orecchio un pò piu fino e potevano portarsi a casa anche in ottica nazionale anche cocagi che è giovane ha buone potenzialità”gioca allo stade” ed era azzurrabile di sua volontà.. ma tantè…

      • San Isidro 14 Dicembre 2013, 18:51

        giuro: quest’estate quando si parlava di un noto fijano che sarebbe dovuto approdare alle Zebre io pensavo seriamente a Kuridrani (anche se comunque è nazionale australiano) dei Brumbies…ahahahah…

    • Sergio Martin 14 Dicembre 2013, 20:05

      Le Zebre, allora, erano quelli con la maglia a strisce rosse e nere, vero?

  2. M. 14 Dicembre 2013, 17:56

    Poi c’è chi sostiene che dobbiamo avere un’altra squadra in Heineken, magari la vicitirce dell’Eccellenza…

  3. mimi 14 Dicembre 2013, 17:56

    l’altra metà della nazionale! sarà un 6nazioni da paura

    • malpensante 14 Dicembre 2013, 18:41

      L’altra metà? Ma è rugby a 15, non a 7.

      • M. 14 Dicembre 2013, 20:37

        In effetti mi pare stiamo attraversando uno stato di forma non certo ottimale, in particolare TV, poi rispetto all’anno scorso c’è da valutare se i tre mastini placcatori Masi, Favaro e Minti potranno esserci…

  4. edopardo 14 Dicembre 2013, 17:57

    Alla fine del conto del sabato rugbyistico se mettiamo che entrambe le formazioni in heineken cup e celtic hanno fatto un figurone e sono composte in toto dalla nostra nazionale che parteciperà al 6 nazioni….. di qui commenti varie opportuni o meno sulla figura che faremo… sigh…

    • M. 14 Dicembre 2013, 20:38

      Per altro ci hanno riservato un calendario meraviglioso eh: iniziamo con Cardiff e Parigi fuori…

  5. xnebiax 14 Dicembre 2013, 18:01
  6. demon1981 14 Dicembre 2013, 18:02

    Piu’ di 100 punti in 2..
    Mica male…
    Qui si torna indietro di 10/20 anni..!!!
    Per fortuna Roma e’ la citta’ piu’ bella del mondo…
    Partecipazione al 6 nazioni salva….

  7. Giov 14 Dicembre 2013, 18:03

    Come ho gia’ detto nel post su Treviso, nel prossimo 6N andra’ bene se prenderemo meno di 30 punti a partita per quello che stiamo vedendo. Tristezza.

  8. demon1981 14 Dicembre 2013, 18:07

    Bene anche in challenge:
    bath vs mogliano 63-0
    Viadana vs Bayonne 19-80
    Calvisano vs New Falcons 10-25
    Ma dove vogliamo andare..?????

    • gian 14 Dicembre 2013, 18:11

      calvisano ne ha buscate moooolte meno delle zebre, mogliano siamo lì, prato ha vinto, viadana asfaltato, alla fine della fiera hanno fatto meglio le tanto vituperate eccellenti, rispetto alle ricche celtiche…….parliamone!

      • try 15 Dicembre 2013, 06:49

        ma hanno giocato contro le stesse squadre? No, allora che paragone vuoi fare!
        Si è visto benissimo la differenza tra celtiche e eccellenti in precampionato.
        Se non vedi queste differenze e credi che le eccellenti siano allo stesso livello delle celtiche allora è meglio non parlarne!

      • boh 16 Dicembre 2013, 07:32

        Gia, ma i nomi dei falcons sono quasi tutti degli sconosciuti….ognuno la vede a suo modo

    • gian 14 Dicembre 2013, 18:12

      e comunque, anche viadana ne ha presi 61 di differenza………

  9. Joest 14 Dicembre 2013, 18:13

    il disastro anche delle squadre di eccellenza dimostra che oltre non avere ritorno sulla nazionale, non abbiamo neppure ritorno dalla Celtic sul movimento. Quando si spende il 90% per lo 0,1% del movimento, i risultati sono questi.

    • San Isidro 15 Dicembre 2013, 01:26

      hai ragione, ma la Celtic serve per il miglioramento dell’alto livello…il problema è nella struttura sotto che va rifondata… noi continuiamo a partecipare alla CC con quattro squadre del massimo campionato italiano, perchè di fatto quando è nata la CL gli accordi con l’ERC non sono cambiati…di conseguenza, come prima mandavamo in Amlin dalla terza alla sesta del vecchio Super 10, ora succede lo stesso con la CC…cambierò tutto tanto…

    • Hullalla 15 Dicembre 2013, 08:10

      Se pero’ guardiamo ai finanziamenti e vediamo ce al rugby di base va il 3% del budget, non mi venite a dire che la Cetic e’ solo una parte, ma sotto c’e’ qualcos’altro: la Celtic (e le Accademie) si stanno mangiando TUTTO e quindi non ci sara’ MAI un miglioramento del rugby di base.
      La RFU ha dichiarato che girera’ I proventi della World Cup interamente al rugby di base, soprattutto nelle regioi meno rugbyunionistiche… perfino loro sentoo il bisogno di investire massicciamene sul rugby di base, ma noi no.

  10. Giov 14 Dicembre 2013, 18:20

    Si ritorni a puntare sull’eccellenza, si leghino le squadre di eccellenza alle franchigie celtiche, si trasformi l’eccellenza in un girone del federale3 francese ma si faccia qualcosa che non sia vantarsi degli 80000 dell’Olimpico…..diversamente ho paura che altro che il Flaminio con 15000 persone di cui 5000 italiane…..sob!!!

  11. gian 14 Dicembre 2013, 18:30

    comunque, giusto per dare le medie, in una giornata non certo esaltante in coppa (con l’esclusione dell’ottimo bis di prato), le celtiche si sono beccate 99 punti segnandone 6 (che fa 45,5 a 3 cad.), le eccellenti 180 segnandone 59 (media 45 a 14,75), hanno fatto molto meglio le eccellenti, soprattutto considerando i budget (teniamo presente che la sconfitta peggiore per le celtiche è valsa 61 punti di differenza, le eccellenti ne hanno presi 63 una e 61 un’altra prendendone 80, ma mettendone 19)

    • Rabbidaniel 14 Dicembre 2013, 19:13

      se guardiamo i numeri puri sì, poi bisogna vedere che squadre hanno messo in campo le avversarie delle eccellenti, come l’hanno affrontata ecc. ecc. In HC si combatte il doppio per segnare più mete possibili.

      • gian 14 Dicembre 2013, 19:25

        con tutto con il beneficio d’inventario, ma oggi i freddi numeri danno ragione alle eccellenti, pro contro pro ha dato un risultato, semipro contro pro un altro, io non considero negativa l’esperienza celtic, ma oggi ha dimostrato che quest’anno c’è qualcosa che non funziona nell’alto livello (tra l’altro una delle poche volte che un’italiana si scontra con una squadra alla sua portata)

        • try 15 Dicembre 2013, 06:51
          • gian 15 Dicembre 2013, 11:32

            vedo che non hai capito il tono del mio intervento, dato che insisti con le tue note, quindi te lo spiego meglio,non confronto il livello celtic al livello eccellenza, non sto dicendo che la celtic è inutile e sbagliata e che si deve tornare indietro (al max trovare un modo per legare meglio le due realtà), ho solo fatto notare come oggi, delle squadre pro abbiano fatto la medesima figuraccia di squadre semipro buttate allo sbaraglio, anzi, mediamente, i freddi numeri sono a vantaggio delle più deboli; non giocano contro le stesse squadre, vero, ma giocano contro avversari confrontabili, visto che fanno parte degli stessi campionati, non mi risulta che le squadre che hanno incontrato le eccellenti prendano una paga di 60 punti dai sarries o dall’ulster in campionato, il problema che facevo notare è che le nostre celtiche quest’anno non ci sono con le gambe e con la testa, tanto da “perdere” un confronto con le eccellenti (che spesso le coppe le giocano con sufficienza esaltando, così, le già ampie differenze esistenti con certi campionati).
            spiegato meglio ti pare un po’ più interessante parlare di questi risultati e confrontarli

  12. gattonero 14 Dicembre 2013, 18:31

    Meta Benvenuti in quel di perpignan …

    • gian 14 Dicembre 2013, 19:38

      17 a 18 con tutti i punti “italiani”, quest’anno chi tocca l’italia muore! 😉

  13. Katmandu 14 Dicembre 2013, 20:31

    Non mi aspettavo nulla di diverso purtroppo 🙁

  14. 6nazioni 14 Dicembre 2013, 21:28

    visto l’andazzo del rugby italiano e i risultati ottenuti negli
    ultimi mesi, mi spiegate perche’ quando scrivo dei commenti negativi
    ma purtroppo realistici dovuti alle continue (asfaltate) vi scagliate contro?
    adesso ditemi quali sono secondo voi i motivi di tanti nefasti risultati?

    • steve 14 Dicembre 2013, 23:46

      Vero, e anche se sei un Petrarchino hai ragione (scherzo). Hai ragione sul fatto che che c’è chi si scaglia contro chi, non critica, ma analizza realisticamente la realtà del rugby italiano odierno, uno come te e uno come me ne abbiamo ben donde da dire senza prova di smentita, dal palcoscenico, anzi “piazza” dal quale scriviamo.
      Fa veramente pena e tristezza di come si sia ridotto il Rugby italiano, R volutamente con la R maiuscola perchè mi riferisco alle realtà cosìddette “pro”, e non si sa se essere più tristi per il prossimo nostro 6N o per le prossime nuove tasse che il nuovo anno porterà..tanto le due cose sono perfettamente confrontabili.
      Venendo alla tua ultima domanda, “i motivi di tanti nefasti risultati”, io mi sono fatto la mia personalissima spiegazione:l’egoismo. L’egoismo da parte della Federazione di voler ambire a qualcosa che è più grande di se stessa, senza una progettualità, senza una strategia, attaccandosi a questo o a quell’altro santone c.t. della Nazionale, e sperando che prima o poi le cose sarebbero cambiate. L’egoismo di una prima donna come NM che prima convince un intero gruppo dirigenziale di una Federazione a sconvolgere il proprio campionato facendo partecipare due squadre ad un Campionato per loro impossibile e poi, con molta noscialans e molto menefreghismo se ne va lasciando il mostro in giro a creare danni..L’egoismo di gente come i Benetton che solo la sete del dio denaro li ha spinti, suggeriti anche da quel diavoletto di Munari, ad andare ad imbarcarein un’avventura eccessivamente costosa e inutile per il movimento rugbistico italiano (tanto i vari oriundi li trovavamo comunque all’estero come il caso Allan dimostra), aggiungere l’egoismo del patron del Viadana con i suoi ridicoli Aironi, e quello di Roma (Abbondanza, di nome sole nelle panzane che sparava e che per fortuna qualcuno se n’è accorto prima..).
      Che fare ora? Battura via il bambino con l’acqua sporca? Non penso ormai al punto in cui siamo sia la cosa migliore. Certo è che la Fir dovrebbe cominciare a farsi qualche domanda e darsi qualche risporta, a cominciare da come regolamentare la partecipazione alla CL e l’organizzazione di un campionato serio.

  15. Lucido 14 Dicembre 2013, 21:46

    Siamo finiti, la squadra federale distrutta, Benetton allo sbando.
    Futuro nerissimo, scelte federali sciagurate…..

  16. San Isidro 15 Dicembre 2013, 02:55

    Per la cronaca, l’ordine dei cambi:
    – direttamente dal secondo tempo Toniolatti per Sarto
    – al 48° Giazzon per Manici e Chistolini per Leibson
    – al 54° Chillon per Leonard
    – al 67° Van Vuren per Bortolami
    – al 71° Caffini per Cattina
    – al 74° Andrea De Marchi per Aguero
    – Iannone non entrato (ma sostituirlo a centro per Ratuvou?)…

    • try 15 Dicembre 2013, 06:55

      perchè per caso hai visto come ha giocato Ratuvou? A me dicono essere stato di gran lunga il migliore delle zebre.

      • San Isidro 15 Dicembre 2013, 14:22

        la partita non era prodotta, quindi non l’ho vista…ho detto così per dire, poi se è stato il migliore delle Zebre ne sono contento, certo le sue ultime uscite hanno lasciato a desiderare…

    • steve 15 Dicembre 2013, 09:18

      Cioè Andrea De Marchi (quello delle Zebre e prima era con gli Aironi) è 4 anni, dico 4 anni che è in CL! Nella serie cosìddetta “pro”. Ora, uno come lui, e lo conosco bene (nel senso che secondo me è un ottimo pilone), dopo 4 anni di CL entra solo al 74′!! minuto in una partita di HC e non ha mai visto neanche col binocolo la Nazionale maggiore!!! I così sono due, anzi tre: o io mi sbaglio, o c’è un complotto ai suoi danni, o a lui sta bene così e 35anni giocherà un tempo intero, o non vale una cippa (non credo). Tanto valeva che rimanesse in Eccellenza, che noi ne avevamo bisogno!! Che sprecooooo!!!

      • edopardo 15 Dicembre 2013, 11:06

        In fatti Steve e proprio quello che penso spesso io e che non capisco… dopo 3 anni di Celtic ci sono moltissimi giocatori in ambedue le franchigie che diciamo vivacchiano tra una partita e l’altra tra pochi minuti giocati e qualche infortunio e mai vedono la maggiore”si la emergenti qualcuno l’ha vista” quindi non si capisce sinceramente una cosa ok tiriamoli su lentamente perche i nostri giocatori sono delicatini non possono prendere degli choc troppo forti per affrontare l’alto livello…”e qui dico ma Prato che anche se perde o qualche volta vince con giocatori semi sconosciuti al alto livello come fa?”
        Cmq a parte le battutacce maliziose direi che se il nostro movimento deve allevare giovani in ambito nazionale e futuro deve anche con spigliatezza sapere quando un giocatore ha ampie possibilità di crescita oppure o e a sto punto lo lasci in eccellenza e porti qualcuno che forse merita di più,a volte penso che nel nostro movimento mancano gli strumenti tecnici per certe valutazioni per certe scelte si và un pò a raccomandazioni ,a conoscenze, a chi ha detto cosa…. ma creare un vero e proprio data base con i giocatori le loro prestazioni e seguirli valutarli vedere se crescono o meno no?
        Poi una cosa sempre se restiamo in celtic lasciamo pure che i senatori se ne vadano all’estero a giocare e lasciamo posto a qualcuno che merita”senza raccomandazioni” il posto per una crescita e qualcosa per il rooster della nazionale si crea.. tanto è proprio inutile la scusa che all’estero gli spremono troppo… perchè noi no? i vari Zanni.Barbieri,Ghilardini,goldeynius sono sempre in campo quando non sono rotti quindi non mi sembra che li conserviamo per la nazionale…

      • San Isidro 15 Dicembre 2013, 14:36

        @steve, Andrea De Marchi è un ottimo pilone, so che ti piace anche perchè prima dell’era celtica ha militato in Super 10 con il Rovigo dopo la formazione giovanile a Treviso (idem per Favaro qualche stagione prima)…in effetti quest’anno sta giocando poco e non mi risulta nemmeno che sia stato infortunato…comunque le tre stagioni precedenti ha giocato parecchio, pensa che fino all’anno scorso dicevo che lui, Redolfini e Muccignat erano tre piloni che si meritavano di essere testati in azzurro, adesso mi ricredo (per lo scarso minutaggio di De Marchi, idem per Muccignat che ha giocato solo 5 minuti contro il Leinster – anche se da inizio stagione so che ha avuto problemi medici – e un avvio poco performante di Redolfini)…detto ciò, c’è da considerare che le nuove regole della mischia hanno stravolto gli equilibri, i piloni più esperti (vedi Totò), o comunque quelli che si sono adattati di più, per il momento stanno venendo preferiti ad altri…ad ogni modo De Marchi resta un valido elemento che ha fatto il suo con la Nazionale A e l’Italia Emergenti, speriamo che in quel di Parma si ritagli più spazio quest’anno…

  17. steve 15 Dicembre 2013, 09:31

    Ultima, anzi prima considerazione di rilievo della mattina: che non gli vengano in mente a Cavinato-Casellato da avanzare scusanti del tipo quelle riferite quando i due coach erano allenatori in Eccellenza del tipo “loro sono professionisti, noi dei dilettanti”, o “loro sono squadre con budget milionari, noi siamo quattro puareti in confronto”, perchè queste considerazioni valevano allora, ma oggi non più! Allenano una squadra pro, hanno nel roster dei giocatori gli atleti più in forma e validi del campionato italiano selezionati da loro medesimi e dai dirigenti Fir della “baracca” Zebre! Considerando che stimo e apprezzo il lavoro di Umberto e Andrea, che considero i migliori allenatori italiani (di gran lunga anche di quelli stranieri), i casi sono due: o hanno tra le mani materiale umano non all’altezza (cosa per me molto probabile), o i dirigenti Zebre che hanno costruito la squadra, hanno fatto scelte sbagliate come quella di raccattare gli scarti, ehm!, “rimandati a settembre”, dell’altra squadra celtica (cosa probabilissima), senza invece considerare veramente i migliori dell’Eccellenza! Eddai!! “Diciamolo”: Zebre=Spreco di soldi/tempo/professionalità/aspettive, mal riposte da parte di tutti!!…fin’ora.

    • gian 15 Dicembre 2013, 12:05

      c’è un’altra possibilità, @steve, il fatto che non ci possa essere ricambio e scelta, mi spiego meglio, i giocatori pro in italia ad oggi sono si e no 50, crearne di nuovi significa, non solo metterci almeno un anno vista la differenza di intensità (lascio da parte i discorsi tecnici e skills altrimenti non è più finita) tra eccellenza e pro12, ma anche rinunciare a uno dei 50 già pronti, di conseguenza, se decidi di puntare su un giocatore, sei quasi costretto a firmare una cambiale a 3/4 anni e se questo non esplode, pur rimanendo comunque un elemento spendibile in pro12, il livello della squadra non decolla e di ricambi pronti non ne hai; la scelta celtica non è stata un errore, il campionato domestico, con i chiari di luna che ci sono, non sarebbe mai riuscito a creare un livello tale da confrontarci con le altre del 6N ed abbiamo deciso di seguire la strada degli altri che avevano il nostro stesso problema, appunto i celtici, la nostra vera pecca è che ognuno va per la sua strada, come facevi già notare, mentre gli altri paesi fanno sistema e, pur avendo poche squadre pro, hanno un bacino di scelta molto più ampio, un livello medio più alto e giocatori più freschi ed affamati. se noi non decidiamo di inserire l’eccellenza seriamente nel sistema pro o, in alternativa, farla scomparire per creare un sistema alto livello che ci permetta di avere un bacino di scelta per le celtiche almeno tripla dell’attuale

      • gian 15 Dicembre 2013, 12:55

        finisco: non andiamo da nessuna parte, neanche avendo quattro volte il budget da spendere nelle celtiche e, di conseguenza, anche la nazionale subirà un tracollo di competitività

  18. 6nazioni 15 Dicembre 2013, 13:17

    Redazione,@stefo,@san,@mez,@kat,@kinky,@ginomonza,@steve,@malpensante
    @steve: mi spiegate una volta x tutte qual’e’ la filiera del rugby italiano?
    leggendo con accurato interesse i vs articoli e i vs post mi sembra che la colpa dei risultati ottenuti negli ultimi mesi sia da attribuire al fumo senza arrosto, o mi
    sbaglio?
    Vogliamo una buona volta attribuire le responsabilità a chi le ha e fare un discorso serio sulla salute del ns rugby?

    • gian 15 Dicembre 2013, 16:15

      anche se non mi hai nominato provo a ricostruirlo, magari poi qualcuno metterà una pezza se dico cavolate
      – minirugby e giovanili sparse sul territorio non obbligatoriamente legate a club seniores
      – giovanili legate a club più o meno importanti seniores
      – accademie, per quanto ne abbia capito io, totalmente autoreferenziali, nel senso che lavorano tra loro per l’alto livello, ma senza avere riferimenti certi e precisi
      – rugby “minore” composto da società completamente dilettantistiche che militano nelle serie inferiori (con vivaio)
      – semipro che militano tra eccellenza e A (con vivaio abbastanza interessante)
      – pro finte che militano con continuità in eccellenza (con vivaio di solito interessante)
      – le celtiche (una con vivaio, l’altra fine a se stessa)
      – nazionale
      i club, per quanto amatoriali, hanno una struttura di crescita dei giocatori, ma, con poche eccezioni, vivono vita a se stante cedendo, se non importanti, qualche pezzo pregiato allo squadrone in zona, ma senza una coordinazione che guidi la formazione omogenea dei ragazzi, ricevendo in cambio gli “scarti” a livello seniores, che magari gli permettono di militare in un campionato di livello superiore.
      le accademie sono entità che tolgono i talenti, o supposti tali, dai vari club, senza nessun ritorno tecnico per i club stessi isolandoli dal resto del rugby perlomeno fino alla fine del loro ciclo
      i club seniores sono tra loro entità separate e non creano reali sinergie tra loro e le accademie
      i celtici vivono di vita propria chiedendo favori agli eccellenti, ma slegati dalla vita di club e dalle stesse accademie giovanili
      quindi se guardi bene, ti rendi conto che ognuno va avanti per la sua strada praticamente da solo o limitando al massimo i contatti con gli altri, perdendo così l’occasione di crescere
      le colpe sono da dividere equamente tra tutti, la fed sembra interessata solo al rugby con i soldi, nazionale e promozione, dimenticando la gran massa che già funziona, i club coltivano il loro orticello e non ci pensano assolutamente ad entrare in sinergie serie con altri per non rinunciare ai loro 5min di gloria (?), le celtiche preferiscono vivere in solitudine, a prescindere da chi le gestisca, per poi mostrare i limiti del sistema, la nazionale è il risultato di tutto ciò e non è in grado di creare ritorno al movimento con il solo fatto di esistere
      il grosso problema è che tra i tre attori principali (club, fed, celtici), nessuno spinge seriamente per cambiare radicalmente il sistema, al max dice due parole per ottenere un qualche vantaggio di parte

      • malpensante 15 Dicembre 2013, 17:00

        6N, molto semplicemente non c’è. Ce n’era una tradizionale, dei club, sicuramente perfettibile ma che ha funzionato fino all’era pro. Poi è arrivato quello che per semplicità chiamo dondismo (ma che riguarda più o meno tutti) con l’idea che la nazionale e i tanti soldi tirassero il movimento come quel famoso pelo. Per cui, soldi in mance e tutti più o meno d’accordo, e poi vai con l’elite fin dai 15 anni fino alla nazionale, i campionati giovanili una noiosa formalità, gli studenteschi un’inutile perdita di tempo. I campionati seniores? Top, Eccellenza, Super, due A che una è poco, B, C, e poi regionali, comunali, frazionali, condominiali, tutto maiuscolo. Tanto il nostro modello sono i francesi (ah, noi latini sì che siamo per il rugby champagne!), mica quei bischeri di celtici o quei malpensanti che rompono le balle con la tradizione che so, di San Donà come di Padova, o Casale come Rovigo, o Noceto come Parma, l’Abruzzo come L’Aquila, Frascati come Roma, Benevento come Catania, e scusate se mi scordo le altre 100 società scudettate ma anche no, magari con la prima squadra sempre tra le vecchie serie B e C, ma che han prodotto migliaia di giocatori, qualche centinaio discreti, qualche decina buoni e qualche campione. Una generazione di giocatori straordinari per il nostro livello (venuti su col vecchio sistema o importati) ha consentito di tapparsi gli occhi, e a chi ci vedeva di turarsi il naso. Soluzioni? Prendere atto del fallimento, dire con chiarezza che scorciatoie non ce ne sono, fare il possibile per stare decorosamente in Celtic e nei primi 15 del ranking con la nazionale senza puttanate tipo in due anni vinciamo il 6N. Lavorare e spendere tanto sulla scuola, sui campionati giovanili, sui tecnici (hai ragione sul pescare all’estero, ma prima di tutto servono investimenti e meritocrazia soprattutto per il livello formativo), riformare i campionati seniores tagliando drasticamente i budget, investire in impianti. Sperando che continuino ad esserci tanti soldi, o facendo di necessità virtù. E pagando in base ai meriti oggettivi, non in base alla fedeltà elettorale o al blasone.

        • gsp 15 Dicembre 2013, 19:02

          Mal sei stato un attimo troppo diplomatico. Il sistema dei club s’è dimostrato inadeguato all’era pro per quasi 10 anni. I club di tradizione, passione ed orgoglio del rugby italiano hanno arrancato ed arrancano ancora nella formazione di buon livello.

          Le accademie erano una soluzione estemporanea ed applicate perchè inizialmente ci davano i soldi. Ma erano appunto una soluzione. Il problema era quella della formazione e dei club.

          Non confondiamo problemi e soluzioni, altrimenti ha ragione @steve, eliminiamo la soluzione e rimarrá… il problema.

          • malpensante 15 Dicembre 2013, 23:52

            I club hanno funzionato sempre meno tanto più si è spinto sull’alto livello, compresa l’Eccellenza. E guarda che i club non sono i 10 del Top, ma gente che fa il pane con la sabbia, senza impianti e con contributi che è gentile definire ingiuriosi. Spesso gente che ne sa di rugby e di educazione dieci volte quelli che stanno in FIR, ma che non ha un euro per fare passi avanti. E ‘sto schifo ministeriale sta contagiando i ragazzi, mentalità pallonara demenziale, che col calcio fai dei bei soldi anche in C2, sono migliaia di professionisti e in interregionale a pari età, puoi guadagnare il triplo di un ragazzo alle Zebre. La colpa dei Club, tutti, è di essersi appecorati per due (o venti, o duecento, o duemila) lire e andare a prendere i soldi nella mangiatoia dove la dirigenza federale buttava gli avanzi. Sono cazzate che sia stata una soluzione estemporanea, tutt’altro. In FIR eran convinti che fosse quella la strada, senza se e senza ma: lo stile attuale di Osso sarà pure becero, ma non è che con Dondi il trattamento per chi osava aprir bocca fosse diverso. La differenza è che allora ci credevano, adesso fanno finta.

          • gsp 16 Dicembre 2013, 01:00

            Mal, io ho assoluto rispetto ed ammirazione per chi fa il pane con la sabbia e fanno davvero del loro meglio. Ma non giriamoci intorno e non buttiamola in caciara. La formazione dei club era sufficiente? Oggettivamente e ‘certificatamente’ NO. Allora quale soluzione si propone?

            La storia delle accademie era per dire che non si fece nemmeno bene una analisi ed un piano per capire dove si vokeva andare a parare.

      • steve 15 Dicembre 2013, 17:18

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Il mediano di mischia francese continua a impressionare tutti con i suoi numeri clamorosi

24 Gennaio 2024 Coppe Europee / Champions Cup
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Italiani all’estero: chi scende in campo tra Champions Cup e Challenge Cup

Garbisi e Ioane gli unici due titolari della pattuglia azzurra

19 Gennaio 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
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Champions Cup: i numeri clamorosi di Antoine Dupont in Ulster-Tolosa

Ennesima prova di spessore del fenomeno francese

14 Gennaio 2024 Coppe Europee / Champions Cup
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Champions Cup: le designazioni arbitrali del terzo turno

Andrea Piardi sarà il direttore di gara del match Bath Rugby-Racing 92

9 Gennaio 2024 Coppe Europee / Champions Cup
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Il duello fra Finn Russell e Marcus Smith in Bath-Harlequins

Duello spettacolare tra il numero 10 della Scozia e l'apertura inglese nel posticipo di Premiership

24 Dicembre 2023 Coppe Europee / Champions Cup