Benetton Treviso e Amerino Zatta, un 48 che fa molto male e un futuro tutto da decifrare

Il presidente biancoverde rilascia una intervista dopo il pesantissimo ko di Belfast e parla di molti temi caldi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 9 Dicembre 2013, 11:25

    ” I problemi non mancano, quello che mi sembra il più rilevante è la mancanza di giocatori a breve termine per il ricambio. Dove andiamo a prenderli? ”

    E’ sinonimo di progetto e programmazione.
    Detto dal presidente è una ….. ( a scelta).

    • Stefo 9 Dicembre 2013, 11:29

      Gino il problema non e’ solo di treviso e’ di tutto il movimento….

      • conan 9 Dicembre 2013, 11:46

        verissimo Stefo. Se Gino non riesce a capirlo ho il vago sospetto che finalmente (per lui e per molti altri) è il momento tanto atteso di sciacallare sul periodo no di treviso.

        • ginomonza 9 Dicembre 2013, 11:59

          scusa conan se dire la verità è sciacallaggio allora sciacallo.
          però non sto sciacallando ma non è tempo di fare come gli struzzi.
          Poi il mio commento era su come trovare i sostituti non sul fatto che abbiamo scarsi risultati in questo periodo.

          Infine non si può più esprimere una opinione che se è contraria si viene additati come sciacalli?

      • ginomonza 9 Dicembre 2013, 11:49

        lo so Stefo però dal Presidente della squadra no 1 Italiana non mi posso attendere una simile risposta.
        Quando furono decise le squadre che dovevano partecipare alla CL e in prima istanza TV era fuori ci furono proteste ( giuste) da parte loro ma dopo 4 anni la cosa mi stupisce

        • Stefo 9 Dicembre 2013, 12:01

          Gino allora discutiamo del sistema in generale pero’…non si puo’ prendere solo una cosa in analisi e non tutto.
          Il problema formazione vale per tutti, ovvio che essendo Treviso parte del sistema sia parte del problema stesso ma Treviso fa parte di un sistema non e’ che sia la’ per i fatti suoi. Se l’intero sistema di formazione e sviluppo non e’ funzionale c’e’ poco da fare non ci si puo’ aspettare che una societa’ da sola sia in grado di fare la differenza soprattutto visto il sistema Accademie costruito. Se invece e’ un discorso di voler criticare Treviso, Zatta ed in particolare Munari va beh ma allora diciamolo.

          • ginomonza 9 Dicembre 2013, 12:20

            Stefo,
            ma come ho detto sopra la mia non era una critica per criticare Zatta o Munari o chiunque altro.
            Era amara constatazione che non mi sarei aspettato detta dal presidente della squadra migliore in Italia.
            e la situazione non è che fosse migliore ad Aprile / Maggio quando TV ha fatto la migliore performance in CL.
            Se avesse segnalato il problema allora quando le cose andavano decentemente sarebbe stato più credibile perchè avrebbe evidenziato in un momento migliore la reale situazione del sistema Italia.

          • malpensante 9 Dicembre 2013, 12:25

            Gino, forse non te ne sei accorto ma se non sbaglio si è candidato alla presidenza FIR, e con un programma. Anche Munari, non è che giri con l’ape e il megafono “è arrivato l’arrotino” ma qualcosina forse ha detto, e in tempi non sspetti.

          • Stefo 9 Dicembre 2013, 12:28

            Gino scusa ma stai scherzano?Il problema segnalato ora? Munari e’ da anni che parla del problema filiera, del problema formazione e sviluppo e di come la coperta sia corta e come manchino alternative…Zatta non fa altro che ripetere una cosa che viene detta da anni dalla societa’ non dice nulla di nuovo in casa Treviso, certe cose stanno venendo dette da anni.
            Il fatto e’ che il problema sara’ piu’ pressante forse perche’ alcuni punti fermi della squadra, quei giocatori di prima fascia che fanno la differenza andranno via, ma

          • ginomonza 9 Dicembre 2013, 12:37

            Mal certo che me ne sono accorto ed ero dalla sua parte ( nel Blog ) ma proprio per questo ribadisco il mio concetto.
            Fatico molto quando devo prendere in confronto il calcio ma con società come il Barcellona e la sua cantera la Spagna domina il calcio mondiale.
            Ora non digerisco il fatto che lui si lamenti della mancanza di sostituti adeguati perchè questo accade anche in casa sua ed è una sua ( del Club) responsabilità.
            Aveva ben spiegato gsp quelli che secondo lui erano gli errori fatti da TV per questa annata e sono a conoscenza di tutti.
            però secondo me si deve lavorare bene in casa nostra per prima cosa e questo non è stato fatto nella maniera migliore a TV.
            Poi spero di sbagliarmi

          • Stefo 9 Dicembre 2013, 13:12

            Gino nessuno dice che Treviso non abbia colpe, anzi rileggi bene ho scritto che essendo Treviso parte del sistema e’ parte del problema.
            Che Treviso questa stagione abbia fatto errori lo si dice dall’inizio stagione, poi certo alcuni tifosi si sono illusi ed hanno parlato di PO in Celtic ma appunto sono tifosi quindi con poca oggettivita’.
            Ma gli errori di questa stagione non fanno parte del discorso piu’ generale dei problemi di formazione e viluppo e di filiera. Paragoni col calcioe con un club con una disponibilita’ econcomica come quella del Barcellona sono fuori luogo, apples and oranges.

      • Paolo 9 Dicembre 2013, 12:04

        Drammaticamente vero. Però per Benetton e Zebre il problema è più pressante

    • ermy 9 Dicembre 2013, 20:36

      Questa volta ti do ragione GinoMonza…
      Treviso è a immagine e somiglianza del suo paron… ve lo dico per esperienza diretta! Anche se è vero che non sono nelle condizioni di farlo, la loro mentalità è di non perdere tempo nel far crescere i giovani, loro pretendevano un prodotto semilavorato di valore… se non era disponibile “a breve termine” se lo compravano, altro che crescita o vivaio… e così è adesso solo con meno disponibilità economica… ed ecco che si lamentano… Treviso non forma giocatori! Nella sua storia è vero che sono cresciuti dei grandi, Troncon, Francescato, etc… ma per ogni uno di loro sono stati bruciati 10 altri talenti! Ve lo assicuro io!
      Munari è a Treviso solo perchè è l’unico posto in Italia dove girano un pò di €, altrimenti vedi che fugone!!!
      Sveglia ragazzi!

  2. mauro 9 Dicembre 2013, 11:30

    Che altro dire? Aspettiamo di vedere la reazione, anche se questa si fa attendere da settembre, oramai.
    Ieri ho visto la partita e, sinceramente, me l’aspettavo più tragica. Ho visto la solita Benetton, quella che anche riesce a tenere Ulster per 20 minuti nella sua metacampo, senza riuscire a concretizzare e ciò che è peggio appena uno fa una cappella alè 7 punti in autostrada. Inoltre i 20 minuti arrivano dopo 40 con campo a vendere. Abbiamo un problema cronico ai centri, dove qualcuno dovrebbe spiegare a Sgarbi che non è Jamie Roberts e a Campagnaro (ma per lui è solo un problema di gioventù) che non è Isi Dagg.
    Purtroppo è così da inizio stagione, urge psicologo!

    • Il Mago 9 Dicembre 2013, 11:55

      Concordo. E mi chiedo, analizzando la stagione scorsa, con l’innesto definitivo di Lagrange si erano visti miglioramenti significativi sia in attacco che in difesa. Che sis stata una mossa giusta rescindere il contratto ? Lo chiedo anche dal pdv delle relazioni. Smith avrà sofferto anche di questa ingerenza ? Paolo chiedilo al ns Napoleone del radicio !!

  3. burger 9 Dicembre 2013, 11:50

    La Benetton in questi anni ha fatto molto bene; adesso risente del fatto che molti suoi giocatori sono un po stanchi, altri infortunati. Non c’e’ ricambio ed e’ verissimo, per me le Accademie dovrebbero essere nei club celtici con delle under 20 impegnate anchx’esse nella competizione, facendo questo ci si confronta veramente per una crescita reale.
    Zatta e’ un po deluso della sua squadra, lo apprezzo per questa sua auto critica ma… Alle Zebre tutto bene?????
    Tra un po ci saranno i raduni per il 6nazioni e la situazione peggiorera’, saranno convocati i soliti 15 giocatori trevigiani e questo non aiutera’ a risolvere la situazione. Treviso ci ha provato seriamente ma per me il prox anno lascia.

    • boh 9 Dicembre 2013, 11:56

      Burger, dalla tua analisi tecnica hai tralasciato l’analisi economica. Cioè nonostante la Benetton abbia fatto molto bene in questi 4 anni, purtroppo non ha avuto quel riscontro tutto italiano di crescita delle entrate economiche…ma chissa perchè.

      • burger 9 Dicembre 2013, 13:17

        La Benetton ha ottenuto buoni risultati e ha portato tanti tifosi a Monigo, da tutto il veneto. Si pretendono passi piu’ lunghi della gamba, x crescere ci vuole pazienza, tanto lavoro e struttura e la federugby e’ responsabile del flop della formazione di giocatori.
        La peggior squadra da 2 anni sono le Zebre e si vede anche dal pubblico presente alle partite ma a Parma non ci sono problemi economici tanto paga la federugby….

  4. berton gianni 9 Dicembre 2013, 11:58

    Rimarrà un sogno ?
    Vorrei vedere un Treviso con 4, dico almeno 4, super giocatori strangers.
    Vorrei vedere un Treviso senza tutta la trafila di injured list di quest’anno.
    Vorrei vedere un Treviso col Monigo con gradinate coperte.
    Vorrei vedere un Treviso con Birra Celtica al Monigo.
    Vorrei vedere un Treviso senza più quella vecchia spea coioni di mia suocera.

    • ginomonza 9 Dicembre 2013, 12:01

      berton gianni,
      concordo su tutto tranne la birra celtica.
      ci sono birre in Italia che non hanno niente da invidiare alle anglosassoni.
      Poi ovviamente i gusti sono gusti.

    • Katmandu 9 Dicembre 2013, 12:01

      ….vorresti pure rosy bindi in tanga che fa la lap dance? o quello è troppo? 😀

      • Hullalla 9 Dicembre 2013, 17:11

        BASTA!!! Moderatori, cacciate via subito ciunque metta nella stessa frase I termini”tanga” e “Rosibindi”… no, perche’ qua possono leggere anche bambini e poi gli si rovina la crescita….

    • Giovanni 9 Dicembre 2013, 12:13

      Mio caro omonimo, vedrai che le prime 4 opzioni non rimarranno sogni… 😀

    • kinky 9 Dicembre 2013, 12:15

      Ohh Gianni io sono un veneto atipico, bevo poco, e quando vengo a Monigo sono uno dei pochi che NON prende la birra…al massimo coca-cola o acqua ma a questo punto ne avete parlato così male di questa Birra del Monigo -ci farei un logo- che la prossima volta la voglio assaggiare!!!

      • malamatita 9 Dicembre 2013, 12:26

        Kinky, ho bisogno di un paio di informazioni sul Monigo.
        Sotto natale andrò dai suoceri in Friuli e di ritorno il 28 mi fermerò con famigliola compreso pupo di 10 mesi a vedere il derby italiano a Treviso.
        C’è una zona al coperto per il pupo? oppure una clubhouse dove l mamma e pupo stia al coperto, o un ristorantino, o ancora un supermercato in zona stadio?

        • Katmandu 9 Dicembre 2013, 13:23

          @malamattia vieni in friuli? se posso, dove? se passi per Sacile fammi sapere che ci troviamo alle casette (meglio quella della mia squadra) e ti offro un spritz ( un glera o quello che vuoi..) tanto per far due ciacole con un appassionato di rugby

          • malamatita 9 Dicembre 2013, 17:56

            Ciao @Katmandu con la famigliola andremo a Gemona e guardando la cartina, da li a Treviso, Sacile non rimane di strada. L’idea di prendersi uno Spritz e le due chiacchiere di rugby le terrei comunque buone per un altro giro dai nonni con meno festività.

          • Katmandu 9 Dicembre 2013, 21:38

            @mala quando vuoi

        • conan 9 Dicembre 2013, 14:19

          Sotto alle gradinate c’è il bar (dove si spilla quel cesso di birra) che è al caldo e al coperto. Ci sono anche dei video che fanno vedere la partita. Oppure a 1 km c’è il toys se vuoi intrattenere tuo figlio.

          • malamatita 9 Dicembre 2013, 17:57

            Grazie per le dritte, le ho salvate e stampate. Il giorno della partita con la mamma vedremo il da farsi.

        • mauro 9 Dicembre 2013, 14:23

          Malamatita, sotto la tribuna a Monigo c’è un’ampia zona ristoro al coperto con anche la possibilità di star seduti, ma forse due ore lì con il pupo non sono il massimo.
          Qualche centinaio di metri prima dello stadio c’è il quartiere di S. Liberale con qualche bar.
          Il supermercato è al quadrante delle Stiore, ma anche lì due ore mi sembrano interminabili.
          Io al posto tuo lascerei la parte meno rugbistica della famiglia in centro, che tanto sono 10 minuti di auto e venendo dal Friuli in statale allunghi di poco. Se poi vieni dall’autostrada, passi prima di là e poi arrivi allo stadio

          • malamatita 9 Dicembre 2013, 17:59

            Ciao @Mauro, grazie per le informazioni, come ho scritto sopra a @Conan, il giorno della partita con la mamma vedremo cosa fare.

      • berton gianni 9 Dicembre 2013, 12:41

        Masochista. Autolesionista. Vorrei persino dire coprofilo !! 🙂 🙂

        • pippobrutto 9 Dicembre 2013, 16:30

          ma ci si può portare la poretti 3-4-5-6-7-8-222340 luppoli da casa?

          • pippobrutto 9 Dicembre 2013, 16:31

            …e coqmuneu anch’io a questo punto la devo assaggiare questa birrassa del monigo

    • malamatita 9 Dicembre 2013, 12:21

      Quello del sogno e Luther King, questo periodo è meglio citare Mandela 😉
      Mi riferisco principalmente alla suocera 😉

      • berton gianni 9 Dicembre 2013, 12:50

        Ciao malamatita.
        Chissà che ora mia suocera voglia seguire l’esempio del Mandela !!
        Cmq, al Monigo ci sono sia il bar pseudo ristò, sia un punto vendita dove il pischerlo può…spaccare qualcosa 🙂
        Per la club house, se ci capita di vederci ti ci faccio entrare.
        Per le necessità fisiologiche, oltre alla birra, ci sono anche altri cessi…

        • malamatita 9 Dicembre 2013, 18:07

          Ciao gianni, quella della club house è una proposta molto allettante, se riusciamo un giro lo farei con molto piacere. Per il bar vediamo cosa ne pensa la mamma e l’umore dei due, pupo e mamma, il giorno della partita.

          Hai qualche consiglio da darmi su dove e quando prendere i biglietti?
          Io pensavo online, ma ancora non mi sono mosso.

          • berton gianni 9 Dicembre 2013, 19:46

            Biglietti ?

            Non hai problema. Li trovi alla cassa. Il sold out non credo proprio riescano a farlo.
            Sia per tribuna che gradinate, il prezzo e’ realmente minimo.
            Scusa una coscia : ma quando intendi “mamma” intendi la tua gentil signora o tua madre ??
            Perché nel secondo caso… 🙂 🙂 era una battuta !!

          • malamatita 9 Dicembre 2013, 23:33

            Gianni da quello che dici in sogno sembrava che una suocera ti bastasse e avanzasse 😉 al massimo per l’occasione posso chiedere alla mamma della mia compagna, che è di zona. La mia è un pò troppo fuori strada.
            Dopo queste confidenze… se sei dalle parti dello stadio una boccale della famosissima quanto buonissima birra del Monigo potrebbe pure scapparci. Ciao

  5. giangi2 9 Dicembre 2013, 12:03

    Credo che non ci sia niente di sorprendente, in queste 4 stagioni sono stati spremuti i giocatori già pronti (Benetton e Nazionale) e la querelle Aironi /Zebre ha fatto perdere quel po’ di tempo che avrebbe consentito un vero ricambio generazionale, per cui oggi i “gggiovani” non sono pronti per il livello 6 nazioni ma vanno bene appena per la celtic. In più l’impoverimento (economico e di conseguenza tecnico) dell’Eccellenza non consente ad oggi un passaggio di giocatori pronti dal campionato domestic a quello celtico e alla nazionale. La prova di ciò è nel fatto che alcuni giocatori che avrebbero potuto aspirare ad essere “border line” tra Eccellenza e celtic scelgono di abbassare il loro livello per pensare al futuro extra-rugby (Bacchetti, Bocchino, Benettin, e chissà quanti altri).

    • cassina 9 Dicembre 2013, 12:18

      Onestamente capisco i “Bacchetti, Bocchino, Benettin… il campionato di eccellenza ha il livello che sappiamo e non consente un grande sviluppo, TV e Zebre rischiano la prima di tornare in eccellenza e la seconda di sparire (se penso agli investimenti fatti mi viene l’ulcera duodenale…..) cosa dovevano fare in questo clima di incertezza…
      Un complimento per il fatto che non abbiamo “profondità” RAGAZZI LA PROFONDITA’ LA FAI LAVORANDO ANNI, ANNI E ANNI ANCORA IMBARCANDO MIGLIAIA DI GIOVANI non con la teoria …. TE NE ACCORGI ORA CHE NON HAI BENZINA PER IL FUTURO??? BRAVO!!
      TORNEREMO IN ARGENTINA A CERCARE I GIOCATORI DA TRAVESTIRE DA ITALIANI. VISTO CHE QUI NON RIUSCIAMO A FARE PROFONDITA!!!!

      • gsp 9 Dicembre 2013, 12:37

        Appunto se ha capito che c’è da aspettare e che ci vuole tempo allora non prendertela troppo.

      • Giovanni 9 Dicembre 2013, 15:47

        @cassina: la possibilità di tornare a pescare in Argentina è molto più limitata adesso perchè, a differenza del passato, loro disputano il Championship e stanno preparando la franchigia per SuperXV, quindi scordiamoci di portare a casa nuovi Dominguez o Castro.

      • barbin cursari 10 Dicembre 2013, 12:35

        appunto. allora rimanga in celtic altri 4 anni a prender bastonate e a fare crescere i giovani. ma mi sa che luciano non è molto d’accordo: lui vuole ritorno economico e vittorie da spendere per i diritti tv. pensate quelli su mediaset che si stanno guardando ‘sto fior fiore di rugby italiano…

  6. giangi2 9 Dicembre 2013, 12:09

    Per chi chiede analisi della questione economica: anche qui la cosa è molto semplice, in Italia non c’è ritorno per chi investe nel rugby, la famiglia Benetton butta nel tritadocumenti circa 4 milioni annui e la FIR ha la responsabilità di non aver creato negli anni successivi all’ingresso nel 6 Nazioni un sistema virtuoso che coinvolgesse tutta la filiera e non solo la nazionale. La crisi economica generale ha fatto il resto.

  7. Katmandu 9 Dicembre 2013, 12:13

    diciamo in tutto questo un vero responsabile non c’è, Treviso ha le sue colpe belle grandi, la prima è che con un roster così corto non te ne vai da nessuna parte (almeno se cerchi un certo tipo di risultati), la partita di Belfast di sabato è stata penosa certo ma non si può usare come metro di paragone per una stagione intera, certo fa male vedere una squadra in mezzo disarmo
    la federazione ha deciso di percorrere il percorso accademie, e i frutti si dovrebbero vedere già, ma diamo ancora un po di corda
    comunque HC a parte la stagione di TV non mi pare così deficitaria, son in linea con il gioco espresso e a mio avviso hanno pure qualche punto in meno di quello che meritano

    • gsp 9 Dicembre 2013, 12:30

      Un attimo kat, nessuno ha però imposto di tagliare il roster e soprattutto di tagliarlo quasi esclusivamente tra i 3/4 dove giá erano corti sia di qualitá che quantitá. E se poi va via anche la grange e non lo sostituisci…

      I frutti dovrebbero vedersi giá al sesto anno quando cmq i primi anni sappiamo come si è partito? Si vedono per me. Cmq guards quanti accademici di buon livello sono in giro ed a quello servono le accademie. I cambiamenti di 4 anni fa ci vuole tempo, quelli di quest’anno ce ne vogliono altri 5. E che Treviso le giovanili non ce l’ha?

      • Katmandu 9 Dicembre 2013, 13:20

        ma gsp quelle son le colpe di TV
        le giovanili di TV le conosco bene ma non son i migliori d’italia son i migliori della marca, al massimo un po più in la ma non troppo e poi per un giovane uscito dalle giovanili andare a giocare con i senior è un alto multiplo, figurati entrare in CL

        • edopardo 9 Dicembre 2013, 14:22

          Perchè in prima linea sono messi bene? cmq di sicuro per treviso pesa la pessima e involutiva campagna di rinforzo della rosa che è una vera involuzione…..
          Poi in ambito nazionale bisogna ormai poggiare i piedi per terra come si è fatto all’inizio del 6 nazioni prendere giocatori giovani e farli evolvere anche se si prendono delle batoste e arriviamo 15 nel ranking..da dove sono usciti i vari Parisse,castro,masi,bergamasco negli anni d’oro?

        • mauro 9 Dicembre 2013, 14:30

          Kat, non per polemizzare perchè per carità le giovanili di Treviso non hanno mai trovato grandi consensi in società, ma almeno l’under 16 campione d’Italia l’anno scorso c’è e qualche altro titolo nel palmares c’è. Più che altro le giovanili di Treviso son sempre state qualche chilometro più in là ed hanno le magliette rosse…

  8. gsp 9 Dicembre 2013, 12:16

    È chiaro che in questa situazione non sanno che pesci pigliare, neanche la societá. Ma ci sta, manca la rete di un sistema che produce e secondo me il meccanismo di rinnovamento di squadra e rosa non è tra le eccellenze di questa squadra e societá. Certo il problema formazione è di tutti.

    Premetto che la societá è libera di spendere se e dove vuole, e se non gli sta bene fa bene a non prendere parte al prossimo pro12.

    Va anche detto che, per le dichiarazioni dei mesi scorsi, la societá pensa a spendere lo stesso ma a ricevere di più in contributi (giusti) dalla federazione forse in misure anche superiori al 50% e quindi anche la retorica di autonomia cambia.

    Però non dimentichiamo come sono andate le altre stagioni. Giudicheremo a fine stagione.

    • luis 9 Dicembre 2013, 19:02

      Tutto nasce dalla richiesta di TV di avere contributi economici pari a quelli delle Zebre ( promessi a dati equamente all’inizio del pro12 a TV e Aironi),il presidente G ha risposto che per quest’anno non ci sarebbe stato niente da fare, per il prossimo si vedrà: da qui la decisione di tagliare la rosa e non fare investimenti ulteriori. Il tutto in attesa di avere lumi certi sul futuro prossimo, ripeto certi e scritti. Ma ti posso assicurare che le idee le hanno e sanno esattamente cosa fare. Lo dico così in maniera spiccia, tanto per farti capire il nocciolo del contendere.

  9. fr78it 9 Dicembre 2013, 12:20

    della mancanza di giocatori per il ricambio se ne parla giustamente da qualche anno, ovviamente si è deciso di agire all’italiana quindi non fare nulla finchè non si arriva all’emergenza! … quello che qualche anno fa era un “problema per i prossimi anni” ora è diventato “oggi siamo a un bivio”, e la soluzione ancora non c’è visto che non si ha la minima idea di come sarà la situazione squadre/campionati/coppe tra 6 mesi.
    Quindi detto che i problemi li sanno tutti, e che nessuno ha fatto nulla, perchè continuare a criticare questi giocatori ? … l’unica vera nota stonata è stata la prematura dichiarazione di addio di smith, per il resto non ci si poteva illudere che questi giocatori, continuamente spremuti da nazionale e club, continuassero migliorare il loro rendimento così come hanno hanno fatto negli ultimi 3 anni.
    Che questa sarebbe stata una stagione dura lo si doveva sapere quindi non mi piace leggere queste dichiarazioni di un presidente secondo il quale i suoi giocatori sarebbero scesi in campo con poca voglia!!

  10. M. 9 Dicembre 2013, 12:21

    Certi giovani però ce li siamo un po’ lasciati scappare: Palazzani si scopre ora poter meritare questi livelli e ci sta giocando da 15 nemmen da 9. Giusti ha sempre fatto bene come permit, perché non prenderlo? Bocchino è passato da secondo 10 ai mondiali a giocare alla Capitolina in serie A. Bacchetti era un ottimo prospetto ad ala ed è finito alle Fiamme Oro per avere un poco di futuro assicurato. Rubini ha fatto una parabola similare. E sui giovani di ogi per me ci sono altri ragazzi che possono avere un buon futuro: Visentin, Padovani, M’Banda. Certo sono anche scelte: io posso scegliere dell’usato sicuro, per dire Williams, Rouyet, Di Santo, Van Zyl (faccio esempi solo per l’età eh non certo sul valore)o iniziare a fare qualche scommessa. Treviso l’ha fatto con i giocatori giovani più “sicuri”, Campagnaro, Esposito, lo stesso Maistri. Ma magari non sono i soli ragazzi (o meno ci possono essere anche validi 24-25-26 enni magari da valutare) di valore in giro…

  11. nino22 9 Dicembre 2013, 12:21

    Sembra una caxxata ma io ad uno psicologo o chiamalo pure allenatore mentale penserei seriamente se fossi uno di Treviso, è un aspetto spesso snobbato ma reputo nello sport di questo livello sia uno di quegli aspetto non sottovalutabili.

  12. stefano nicoletti 9 Dicembre 2013, 12:22

    Zatta dovrebbe fare prima di tutto mea culpa, visto che fa parte del movimento.

    E intanto Zatta potrebbe cominciare a prendere i giocatori che ci sono: Ragusi se non lo prendi ora quando lo prendi?

    • M. 9 Dicembre 2013, 12:25

      Castello, Visentin, lo stesso Bronzini che ha già dimostrato di poter giocare a questi livelli. Poi dov’è finito Martinelli? Ma pure Mirco Bergamasco, dai l’Eccellenza non gli va stretta, di più.

      • stefano nicoletti 9 Dicembre 2013, 12:55

        Si e, provandoli, ne verrebbero fuori senz’altro altri, magari non di primo pelo, ma utilissimi durante il 6 Nazioni etc.

  13. giangi2 9 Dicembre 2013, 12:27

    Dal punto di vista economico la Benetton sta già incassando dalla FIR più di quanto prendeva nelle prime due stagioni e ben più dei 2 milioni che erano previsti dal bando per la terza e quarta stagione. Il problema è che i giocatori quelli sono, e con due squadre che devono alimentare la nazionale, vengono spremuti all’inverosimile. Guardate cosa fano gli scozzesi, ad un certo punto della stagione i nazionali si fermano, molto semplice. Però da noi se non giocano i soliti si prendono batoste, e anche a Treviso i poveri Cittadini, Zanni e compagnia cantante è normale che abbiano una flessione. Spesso sono benedetti gli infortuni che obbligano al riposo forzato e poi quando si rientra si gioca meglio. Se vogliamo fare un salto di qualità tecnico e a livello di risultati dobbiamo:
    – aumentare il numero di stranieri buoni (costa di più), che però porterebbero via il posto agli italiani;
    – aumentare il numero di giocatori di qualità media che possono passare da Eccellenza a Celtic e viceversa;
    – aumentare il numero di giovani di qualità sufficiente per la celtic e farli giocare con continuità e coraggio, risparmiando anche un po’ di minuti ai “big”.
    A parte la prima, le altre consentirebbero anche di risparmiare un po’ sul costo attuale delle squadre, visto che non ci sono così tanti italiani che sarebbero contesi dai club europei a suon di euroni.
    Certo ci sarebbe da accontentarsi di risultati in celtic come quelli di oggi, anche da parte di treviso, a cui tanto meglio di oggi mi sembra difficile chiedere.

    • M. 9 Dicembre 2013, 12:34

      Ma sbaglio o a Smith si rimproverava anche che faceva troppo turnover?

      • giangi2 9 Dicembre 2013, 12:48

        Credo che il punto di vista di Zatta, che amministra i 4 milionci di Benetton, abbia le sue ragioni, non possono permettersi a livello di immagini delle stagioni come quelle delle Zebre; analogamente devono valere qualcosa anche i soldi della FIR e le decisioni “strategiche” che la FIR prende, che dovrebbero servire a valorizzare i soldi dei Benetton e ad attirarne di altri, non a farli scappare. Come giustamente dice Rabbidaniel, finchè non c’è una visione un po’ più a lungo termine (che secondo me è compatibile anche con l’incertezza del Pro12), ma solo le emergenze, si va poco lontano.

      • stefano nicoletti 9 Dicembre 2013, 12:52

        Il turnover è stato eccessivo in alcuni ruoli e inesistente in altri: possibile che Zanni non si possa riposare mai nemmeno per metà tempo? e Campagnaro che quest’anno ha giocato sempre?

    • gsp 9 Dicembre 2013, 12:34

      È vero quello che dici, senza dubbio. Ma problemi interni ci sono e di repsonsabilitá interna ci sono.

  14. tergestum 9 Dicembre 2013, 12:31

    ma scusate, perchè il rugby italico dovrebbe essere migliore del Paese?
    da parecchi anni siamo parte dei famosi PIGS europei, se conitunua così di questo acronimo restarà solo la I , abbiamo la peggior classe politica degl’ultimi sessant’anni perchè cazzo il rugby italiota dovrebbe andare meglio?
    caro Zatta, scusami ma una accademy potevi anche fartela in casa e poi caro Vittorio nonostante io ti reputi il miglior conoscitore del mondo ovale in italia, mi hai un po rotto le palle con questi giovani che n on sono mai pronti ( la mia senilità eè avanzata o è vero che Masi e Bargamauro hanno esordito sotto i 20 anni in nazionale?.
    Forza e un pò di coraggio ed fininiamola di pisciarci sulle scarpe

    • Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 12:51

      Vero, il sistema-paese non è che offra modelli eclatanti per il rugby. Sulle accademie però la centralizzazione dei migliori ha comportato una “retrocessione” delle giovanili di club. Se poi guardi il sistema delle altre celtiche vedi che il nostro non è razionale.

      • gsp 9 Dicembre 2013, 13:00

        Quello prima non brillava ed è certificato. Oggi la formazione di treviso non è affatto migliore delle altre. Fai un pò tu se non servono le accademie, o meglio che la federazione s’immischi nella formazione che anzi deve fare per statuto e DNA.

        • Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 13:23

          Come sempre mi metti in bocca cose che non dico. Io sono a favore delle accademie, ma devono essere legate a una filiera. Ora come ora sembrano qualcosa di molto vicino alle industrie para-statali…

          • gsp 9 Dicembre 2013, 14:41

            Scusami, avevo capito male. Ci sono industrie parastatali che fanno bene. Dove quelle private sono troppo piccole, dove ci vogliono grossi investimento o in settori strategici. Come nel rugby.

  15. Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 12:33

    Le parole di Zatta sulla profondità suonano un po’ come una scusa. Lo è laddove si vogliono celare alcune scelte che si sono rivelate poco azzeccate. Sul fronte complessivo, però, sono lapalissiane. Quanti di noi hanno scritto, negli ultimi anni, che il movimento ha bisogno di un radicale rinnovamento, sia nel domestic che nella formazione? Comprendo che riforme del genere non siano facili da attuare, ma nel nostro paese ci si appiglia alla complessità per rimandare azioni indifferibili.
    Qui si deve: 1) chiarire il fronte celtico (e non dipende tutto dalla FIR); 2) ripensare alle accademie (se il sistema attuale funzionasse i risultati dell’U20 sarebbero diversi e avremmo una ricca scelta di giovani leve); 3) ripensare al domestic, se continuerà il Pro12, ma anche se non continuerà; 4) fare del rugby un “investimento conveniente” per i privati, e qui c’è lavoro per tutti.

    • tony 9 Dicembre 2013, 13:09

      Credo che non ci sia miglior analisi da quanto da Te espresso…

  16. giangi2 9 Dicembre 2013, 12:38

    @tergestum: solo due appunti
    – la famosa “accademia” nel senso di settore giovanile, la Benetton ce l’ha come ce l’hanno tutti i club, è anche vero che se la Benetton si presenta a chiedere un giocatore per la propria U20 (o come si chiama adesso) si sente chiedere soldi, oppure si becca insulti perchè fa reclutamento andando a rompere le uova nel paniere agli altri club, e così via, quindi ci vuole un sistema un po’ più chiaro e premiante per tutti gli attori in campo, certo oggi la FIR ha risolto alla grande, quelli buoni devono andare nelle accademie federali e stop; se non ci vanno smettono di essere buoni.
    – i ggiovani vanno bene, però poi ci si deve accontentare dal punto di vista dei risultati (stesso discorso per il turnover).
    Ci sta tutto, l’imprtante è che le cose siano chiare prima.

    • albe 9 Dicembre 2013, 12:53

      Scusami pero’ é anche vero che la benetton gravita su uno dei bacini più floridi in italia, quindi far arrivare giovani da far crescere con la prima squadra non penso sia cosi impossibile, voglio dire: abbiamo visto che al petrarca ci sono diversi giovani più che interessanti (a mio avviso, per carità)… non sono dei veri professionisti allora proponi di farli partecipare a 2/3 allenamenti a settimana e vedrai che quando é il momento di provali come permit magari la cosa più fluida…
      E mi sembra che cavinato e casellato abbiano convocato diversi giocatori per degli allenamenti e non mi é sembrata una cattiva idea.
      Certo, se ci fosse la regola scritta da parte della FIR sarebbe tutto più semplice ma insomma, si puo provare, e poi Munari penso che abbia contatti e credibilità con le società venete per poter fare qualcosa del genere…

      • albe 9 Dicembre 2013, 12:57

        PS faccio poi un esempio: a Parigi lo SF ha mandato un gran prospetto (Plisson) per una o due stagioni in una serie molto più bassa per imparare a fare il MA e a comandare i vecchietti… bé, é ritornato con un bel po di pelo sullo stomaco…. eppure non mi sembra ci siano convenzioni scritte e controfirmate con il sangue….

        • Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 13:01

          Mi pare che il modello francese e quello italiano siano poco omogenei. Loro hanno 2 campionati pro veri, noi, a stento, 2 squadre pro vere. I confronti vanno fatti fra modelli omogenei.

          • gsp 9 Dicembre 2013, 13:22

            E facciamolo. Un torneo dove mandare I ragazzi quando non giocano non c’è. Lo svezzamento e crescita va fatto all’interno della squadra.

          • Stefo 9 Dicembre 2013, 13:28

            Gsp ma allora lega le accademie alle due celtiche (sia Treviso che Zebre), dotale di questa struttura ufficialmente e non costituire Accademie federali in concorrenza con le giovanili di queste squadre.
            Oggi come oggi la squadra dell’Accademia vive sotto vuoto partecipando alla Serie A cosa che ha poco senso.

          • gsp 9 Dicembre 2013, 14:27

            Ed è giá un passo avanti e le zebre di fatto ce l’hanno giá. Lavoriamo sulle accademie ma miglioriamole. Per molti invece è proprio il principio dell’accademia in discussione come @steve per cui prima il sistema funzionava meglio ed il problema sono le accademie.

          • albe 9 Dicembre 2013, 14:29

            Rabbi, nel caso specifico il paragone tiene in quanto plisson é andato a giocare in una società in cui i giocatori pigliano solo dei rimborsi spese, quindi coparabile con la nostra eccellenza. Ma non importa.
            Li dove volevo andare a parare con il mio discorso é che gente come Menniti, per esempio, oggi é ad un abisso di distanza dai giocatori celtici ma se si fosse integrato al gruppo anche solo parzialmente quando l’ha preso il petrarca (e la gente in giro per il veneto gia iniziava a conoscerne le doti) ad oggi avremmo molta meno differenza ed un giocatore “quasi-pronto” in più… se poi moltiplichi…
            Scusami ma mi piacerebbe molto di piu una dirigenza proattiva…

          • Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 22:15

            albe, a me Menniti, per esempio, piace molto. Ora come ora penso sia difficile, per la farraginosità del sistema, inserire un giocatore in Eccellenza, sia a Treviso che nelle Zebre. Anch’io spero che si cambi verso e che i giocatori dell’Eccellenza siano testati. Bisogna cambiare in questo verso, bisogna che ci sia, però, una volontà condivisa.

  17. gsp 9 Dicembre 2013, 13:02

    Cmq suggerirei di non tornare sulle elezioni altrimenti si butta tutto in caciara come al solito. Poi tutti liberi…

    • Stefo 9 Dicembre 2013, 13:15
    • Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 13:19

      Gsp concordo, però tutti facciano un passo avanti (o indietro) e si lavori su ciò che si deve riformare. Opinione mia? Dura, siamo in Italia e il nostro paese funziona per cordate di interessi, per favori che devi fare in cambio di voti ecc. ecc.

      • gsp 9 Dicembre 2013, 14:37

        Dai rabbi, non semplificherei troppo cosí. Mancano le competenze, ma ogni cambio che fai oggi ci metterá almeno 5 anni per produrre, bene o male. Rimane un problema, ma mettendoci mano non risolvi i problemi nel post. Per questo parlarne in questo costesto per me diverte l’attenzione dalle soluzioni che puoi proporre oggi.

        • Rabbidaniel 9 Dicembre 2013, 16:46

          Io spero di sbagliarmi. Gsp guarda che in questo paese si dice sempre “per operare questa riforma ci vorrà tempo ecc. ecc.”. Se non inizi non lo farai mai. Se si rimarrà in Pro12 sarebbe sensato andare verso quella direzione, con uno sforzo comune. Altrimenti sarà un lento e progressivo declino.

  18. ivanot 9 Dicembre 2013, 13:25

    Una cosa che manca da discutere e che Zatta ha detto che Benetton ha già messo 24 milioni……….

  19. wf2 9 Dicembre 2013, 13:31

    Numeri, come sempre.

    Da decine di anni la Nazionale è fatta da un terzo di giocatori nati e cresciuti nel rugby veneto, un altro terzo da “oriundi”, l’ultimo terzo da giocatori nati e cresciuti nel rugby italiano fuori del Veneto.

    Detto questo e visto che Treviso è la squadra veneta che investe più denaro e l’unica che rappresenta decorosamente l’Italia in Pro12, che si critichi Zatta quando dice la verità, cioè che la Federazione non sa programmare un bel tubo da altrettante decine di anni può starci (solo e poco) per via dell’appoggio che Treviso stessa ha dato al Presidente che questa Federazione ha avuto sino a pochi mesi fa.

    Altre motivazioni di critica a Zatta stanno solo nella testa degli invidiosi che, incapaci, ancora si baloccano con i palloni e le mance che la Federazione regala loro per votare contro Treviso in ogni occasione.

    • gsp 9 Dicembre 2013, 14:32

      Cioè non sono stati fatti errori quest’anno? Arrivare impreparati sulle regole mischia? Aver sovrastimato la compwtitivitá della squadra? Non aver rimpiazzato I partenti? Prima vuoi rosa a 44 e fai un drama, poi giravolta a 38, poi 38 non bastano. Sfoltendo solo tra I 3/4 dove soffrivi di più ed adesso non hai ricambi?

      Davveri non vedi delle cose tanto macroscopiche?

      • wf2 9 Dicembre 2013, 15:43

        Io parlo dell’oggetto principale del thread, quello relativo al ricambio.

        Di quello parla la dichiarazione di Zatta.

        Quanto al fatto che il Benetton abbia fatto errori nella gestione dell’annata, cosa palese, è argomento diverso e a cui io non ho fatto alcun riferimento.

        • ginomonza 9 Dicembre 2013, 18:42

          e non ti sovvien che possa aver fatto errori anche coi giovani visto che non ha ricambi?

  20. Rich 9 Dicembre 2013, 14:31

    “Treviso ha le sue colpe, belle grosse” (et similia). MA STATE SCHERZANDO???
    Sono 20 anni che un terzo se non metà della nazionale arriva da Treviso, e i Benetton sono gli unici ad aver mai investito soldi SERI nel rugby (insieme forse a ciccio Gavazzi, nel suo piccolo).
    Il suo sistema di reclutamento, su base provinciale (e, meno intensamente, sul Veneto) Treviso ce l’aveva: verso l’U16-18 iniziavano a chiedere i migliori prospetti dei club dell’hinterland (Villorba, Paese, Casale, Montebelluna, Mogliano, Silea, etc) per completarne la formazione e i migliori arrivavano in prima squadra. Ovviamente poi nel vertice della piramide si inserivano acquisti da fuori (perché, il Tolosa ha solo giocatori di Tolosa??).
    Chiaro che con la nascita delle accademie questo sistema è andato a farsi fottere perché i prospetti vengono dirottati lì. Infatti l’U20 di Treviso non vince più come una volta.
    Il problema storico della filiera italiana stava OVUNQUE tranne che nella marca (o nel Veneto, immagino che Petrarca e Rovigo avessero sistemi simili con le società delle loro province), perché il problema non è il sistema ma i NUMERI. E i numeri dipendono dalla promozione dello sport dove non esiste, tramite le scuole ad esempio, cosa che spetta alla FIR.

    • gsp 9 Dicembre 2013, 14:34

      Rich il problema della qualitá c’è anche in veneto, certificato. Poi quello che hai fatto storicamente cancella le scelte di questo inizio stagione? Certo che no.

      • Rich 9 Dicembre 2013, 14:50

        Allora, o si va nel particolare, o si va nel generale, se no sembra di discutere con un berlusconiano, casino e basta.
        Quello che ho detto io va nel generale, nel problema “filiera”: nella marca esisteva e funzionava bene, la FIR ci si è inserita con le accademie e ha rotto il meccanismo, che poi non bastasse e le intenzioni della FIR fossero buone, di allargamento, non cambia il fatto.
        Nel particolare le scelte di inizio stagione sono criticabili, in particolare la riduzione della rosa quando sai bene che devi dare almeno 15 giocatori alla nazionale nelle finestre. Non ne ho ancora capito il motivo da feroce difensore di VM e di Lucianone (se era un ricatto/punizione per far cambiare il sistema dei permit player alla Federazione è andata male. Se era per risparmiare allora che non ci si lamenti)

        • Rich 9 Dicembre 2013, 14:59

          Problema della qualità in veneto: vediamo nella rosa attuale della nazionale quanti giocatori sono veneti: De Marchi, Rizzo, Ghiraldini, Giazzon, Minto, Pavanello, Bergamasco, Favaro, Benvenuti, Iannone.
          10 su 30 (11 volendo contare tutto il CIV e quindi anche Zanni). Aggiungi volendo gli altri “nazionabili” veneti (es. Semenzato, Bergamirko).
          Ci prendiamo in giro se diciamo che il problema è in veneto. Il problema è esattamente che non ci sono più posti rugbysticamente come il veneto in Italia. Punto.

          • gsp 9 Dicembre 2013, 15:14

            Aperture? Playmaker? Ecco, appunto. Che sia la regione che produce più in italia è davvero fuor di dubbio. Che sia sufficiente in termini di qualitá è altrettanto evidente. Che le accademie abbiano peggiorato la situazione è tutto da dimostrare.

          • gsp 9 Dicembre 2013, 15:16

            Che non sia sufficiente in termini di qualitá è evidence.

            Poi il discorso è sempre il solito. Chi prendi come metro di paragone?

          • Stefo 9 Dicembre 2013, 15:34

            Rich nessuno qua mette in dubbio il fatto che il Veneto sia stato e sia ancora oggi la regione in cui il rugby e’ piu’ evoluto, cosi’ come nessuno mette in dubbio i grossi meriti di Treviso (anzi in realta’ alcuni che lo mettono in dubbio raccontandosi balle ci sono ma oggi non hanno scritto) ed il fatto che Treviso da decenni faccia da traino al movimento. Non c’e’ dubbio che il sistema della filiera che c’era in veneto legato a Treviso funzionasse, ma era sufficiente?Direi di no ed i problemi specifici di certi ruoli era uguale in Veneto ed a Treviso come altrove (apertura) e questo perche; comunque il veneto e Treviso sono parte di un sistema formativo non fanno storia a se.
            Concordo con te e l’ho scritto sopra che il sistema Accademie cosi’ come fatto non e’ funzionale al sistema su cui si e’ virato andando in CL, l’assenza di Accademie legate direttamente alle due franchigie (e gsp no tecnicamente non c”, tecnicamente l’Accademia Francescato non e’ l’Accademia delle Zebre e non dovrebbe esserlo ma dovrebbe essere l’accademia da cui entrambe le franchigie pescano) invece che far vivere la Francescato sottovuoto partecipando alla Serie A.

  21. mauro 9 Dicembre 2013, 14:46

    A volte a leggere certi commenti, se fossi Luciano Benetton, mi verrebbe da dire ma andate a c…, metteteceli voi i vostri soldi, che io i miei me li vado a magiare in trattoria.
    Qua c’è tanta gente che vuole fare il frocio con il culo degli altri (Ricucci dixit)

    • stefano nicoletti 9 Dicembre 2013, 15:17

      Mauro, il patrimonio personale del solo Luciano Benetton è valorizzato in circa 2 miliardi di euro (dati 2012): devo aggiungere altro?

      • mauro 9 Dicembre 2013, 16:27

        non capisco, è una colpa?
        o solo perchè uno ha un patrimonio personale notevole lo deve regalare? Non credo funzioni così all’estero, neanche a Tolone; se parliamo di imprenditori ogni investimento deve avere un minimo ritorno economico, diversamente andiamo verso un’altra e diversa categoria di persone di cui penso si è perso traccia da secoli: i mecenati.

        • stefano nicoletti 9 Dicembre 2013, 16:45

          Premettendo che quando si tratta di non destinarlo a tasse molti il proprio patrimonio lo buttano (eh eh non starai mica pensando al Moratti dell’Inter vero?), Benetton non sta facendo nessuna delle due cose! nè buttare quegli spiccioli fuori dalle tasche, nè cercare di farli fruttare.

    • gsp 9 Dicembre 2013, 15:20

      È lo sport professionistico bellezza. smith fa risultato incredibile a maggio, 7′ posto miracoloso, a dicembre a casa. Nella vita e nello sport alcune cose riescono bene, altre meno. Non ha senso negarlo perchè sono troppo evidenti. Gli errori di quest’anno lo sono, come i successi dell’anno scorso.

      • mauro 9 Dicembre 2013, 16:40

        gsp, in molti dei commenti che fai sembra che tu scriva perchè ti piace leggerti. Nessuno ha escluso gli errori della dirigenza di Treviso, come nessuno può ignorare che nei fallimenti (se così si può chiamare la prima parte di stagione di Treviso) le colpe sono da distribuire fra tutti, quindi dirigenza, staff tecnico e giocatori.
        Il fatto che Smith, che ha lavorato in maniera eccellente con i mezzi che aveva, paghi per tutti è parte non del malcostume che vede l’allenatore essere il capro espiatorio generale, ma del fatto che mandare a casa 38 atleti è un problema più grosso.
        Di questo matrimonio interrotto bruscamente ci sono cose nascoste tra le lenzuola che, come sempre, non conosciamo e quindi è inutile cercare le colpe della moglie o del marito. E’ finita.
        Altre soluzioni non ne vedo se non quelle di tipo statale dove gli A.D. vengono remunerati lautamente in base agli insuccessi, vedi Alitalia, F.S.,ecc.

        • gsp 9 Dicembre 2013, 16:54

          Non hai capito. Volevo dire che nello sport professionistico reputazioni e bilanci cambiano in 6 mesi. Che sei esposto a critiche, a volte ingiuste, è quasi normale nello sport professionistico e vale anche per zatta. Scrivo per leggermi? Anche e nel frattempo cerco di aggiungere qualcosa al dibattito.

  22. gian 9 Dicembre 2013, 14:51

    il problema più grosso italiano è lo scollamento tra le varie parti che compongono il sistema, i club giovanili slegati tra loro (dopo l’U14, chiaramente, prima non ha senso), il nuovo sistema accademie slegato dai club giovanili e dai club seniores di A eccellenti e celtici, i club di varie serie slegati tra loro (creare una franchigia veneta per le coppe, ad esempio, servirebbe a tutti, piuttosto che andarsi a far massacrare in solitudine o chiedere alla fir di creare un campionato semipro tra franchigie italiane legate ai club domestic senza retrocessioni e mettere i club a fare un campionato tipo serie A dilettantistico, ma con spostamento libero dei giocatori), i celtici (superclub pro) slegati dai domestic (e con il dovere di vincere per cui molto conservativi nella scelta dei giocatori da utilizzare, ma con budget da pezzenti rispetto agli altri) e la nazionale che viaggia a vista praticamente in completa autonomia. E’ vero che ci manca la formazione, i numeri e tutto il resto, ma forse se si facesse sistema alcuni di questi problemi si risolverebbero o si aggirerebbero e magari col tempo, remando tutti nella stessa direzione pur con interessi diversi ed anche individuali, potremmo avere un quadro molto più interessante

  23. stefano nicoletti 9 Dicembre 2013, 14:59

    Una digressione per chi parla di “convenienza economica” a investire nel rugby.

    In Italia si è sempre speso nello sport per scaricare le tasse, così come nella pubblicità. Nessuno scalpore nel fatto che ora, con i conti in rosso, le spese si misurino col contagocce.

    Nello specifico campo del rugby, i Benetton non fanno eccezione. Hanno per questo ragione? no.
    Una convenienza economica nello sport è possibile, lo dimostrano NBA, NFL, etc.. Come si raggiunge la convenienza economica? CON LA COMUNICAZIONE DEL PRODOTTO.
    Ma questo semplice assunto, che la vecchia generazione dei Benetton conosceva perfettamente riguardo ai maglioni, sembra non valere per il rugby.
    La nuova generazione mi sembra che guardi molto più ai numeri che alle emozioni e quando ri-scopriranno che senza emozioni i numeri non arrivano sarà troppo tardi: chiudere i negozi o le squadre sportive non servirà più a molto.

    • tony 9 Dicembre 2013, 18:06

      Hai detto delle cose verissime però se dovessi mettere i puntini sulla ‘i’ per quanto ne so, la nuova generazione si occupa in parte dei ‘maglioni’ e per nulla del rugby in questo campo ha delegato ad amministratore e direttore……..

  24. Mr Ian 9 Dicembre 2013, 15:04

    Se fossi in Treviso e nello specifico nei Benetton, sarei il più sincero possibile, traccerei una linea con in giocatori in primis, convocarli tutti e vedere chi vuol rimanere e chi vuole andare, dopodiche farei una lista di 30 giovani papabili dell area veneta e con questi farei la nuova franchigia da presentare alla coppa vattelapesca, li chiamerei Dogi, Veneti, come volete e questo sarebbe la nuova squadra 2.0.
    Non chiederei altri sforzi economici ai Benetton, han fatto tanto; ma una nuova programmazione è necessaria altrimenti si finisce in sabbie mobili da cui uscirne sarà impossibile.

  25. M. 9 Dicembre 2013, 19:16

    Qua comunque come si può parlare di rugby tra Irlanda, Galles, Scozia e Italia quando francesi e inglesi stanno cannibaiizzando tutto. Il vero problema è questo e se il galles se ne va in premiership le nubi sono ancora più nere.

  26. fracassosandona 9 Dicembre 2013, 19:37

    se la FIR firma per altri quattro anni l’accordo con il Board Celtico Treviso avrà la forza contrattuale per tirarsi indietro, negando la propria partecipazione diretta e di fatto obbligando la FIR a scegliere se accontentare TV con abbondanti contributi federali (nero su bianco, garantiti 4 anni) o usare gli stessi soldi per costruirsi la seconda franchigia federale (che per dispetto saranno i Lupi a Roma e sicuramente non i Dogi in Veneto).

    sinceramente, fossi in Gavazzi, adotterei il modello Scozzese e farei un unico alto livello tra nazionale, under 20 e le due franchige celtiche, dove i tecnici seguono la linea dettata dal CT della nazionale maggiore… dove mi porto a casa i contratti di sponsorizzazione, il merchandising, i biglietti e i giocatori li faccio giocare a beneficio degli impegni della nazionale… tutti alle mie dipendenze, miei gli oneri miei gli onori… inclusi i contributi ERC e i diritti televisivi…

    se non ci sarà un pro12 o pro8 a cui partecipare farei un ragionamento di molto più lungo periodo…

    • gian 9 Dicembre 2013, 20:14

      sei conscio che in italia, se finisce tutto centralizzato, tra 10 anni ci sarà il deserto?!
      l’unica cosa che tiene in piedi lo sport sono le società “private” che, al massimo, sono sovvenzionate dalle federazioni centrali, ma tutto quello che viene gestito direttamente è destinato in pochi anni a fallire?!

  27. Francesco.Strano 9 Dicembre 2013, 19:42

    HC: 1 franchigia italiana (dove vanno i MIGLIORI AFFERMATI)
    CL: 1 franchigia + Italia Emergenti(selezione della Eccellenza)
    Amlin: 1° classificata in Italia

    Campionato Eccellenza a squadre:
    Treviso,Mogliano,Prato,Calvisano,Petrarca,Parma(ex Zebre),Rovigo,L’Aquila(paradossalmente)- più soldi per l’Eccellenza e il RUGBY BASE.

    Accademie: 1 allenatore + preparatore STRANIERI in ognuna,accanto a 1 allenatore + preparatore ITALIANI.

    • San Isidro 10 Dicembre 2013, 02:51

      misà che sulla CL fai un pò di confusione…ovviamente poi secondo te Roma che quest’anno ha TRE squadre è fuori…certo certo…

  28. giangi2 10 Dicembre 2013, 09:07

    Trovo tanti spunti interessanti, ma credo che lo scenario di fracassosandona sia il più plausibile. Difficile pensare che possa durare a lungo il binomio Zebre/Benetton. O si trova qualcuno che mette soldi nelle Zebre (impossibile), o la FIR si prende tutto, credo difficile che Benetton continui come oggi (o che la FIR dia e le scelte sulla rosa di quest’anno secondo me lo dimostrano, anzi, per me sono proprio un forzare la mano alla FIR.
    Lo scenario “scozzese” (ma che in un mondo ideale potrebbe essere anche di proprietà dei privati, se ci fossero soldi in circolazione) è questo:
    – due franchigie FIR con due Accademie da cui si pescano i giocatori per le nazionali “senior” e under20 (160/180 giocatori), con le accademie che partecipano anche al campionato domestic;
    – un campionato domestic (serie A) fatto dai club, con obbligo di settore giovanile e campionato Under18 nazionale; da qui si pescano i giocatori per franchigie/accademie/under20;
    – campionati minori e giovanili a cui parecipano i club di base, con Under16 su base nazionale (almeno in seconda fase).
    Gestione stranieri: al massimo 5 in franchigia, al massimo 4 non eleggibili per la nazionale in serie A, al massimo 2 non eleggibili negli altri campionati.

    • malpensante 10 Dicembre 2013, 12:15

      L’obbligo del settore giovanile è una stronzata colossale. Chi non ce l’ha prende qualche punto di penalizzazione, altri ce l’hanno ma fa cagare, altri saccheggiano da chi la formazione sa farla davvero e c’ha gli occhi per piangere ma non l’euro per i fazzolettini. Ci vogliono campionati giovanili veri, con tanti soldi in palio per chi fa meglio (non per chi vince e basta, ma per tutti in base ai risultati) e ci devono giocare, finanziati dalla FIR per la logistica, quelli che son capaci di formare e che poi spendano i soldi che guadagnano in formazione. Sia Benetton o il Pantelleria RFC. Vedrai che calano i club furbetti e crescono pure gli investimenti in tecnici. E la FIR spende meno, in proporzione, e il rugby ci guadagna.

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