Voci dalle Zebre dopo lo schiaffo preso dai Saracens

Le dichiarazioni post-partita di Mauro Bergamasco e di coach Cavinato

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gattonero 8 Dicembre 2013, 10:19

    “non capisco la differenza di comportamento arbitrale tra le due frazioni” forse perche’ nel primo tempo giocando costantemente in difesa nella propria meta’ campo e subendo la pressione avversaria qualche fallo si commette e se continui eccoti il giallo…

    • edopardo 8 Dicembre 2013, 11:21

      Tu hai visto la partita?io solo il primo tempo e sinceramente un plateale avanti dei saracens fatto proprio davanti all’arbitro e passato inosservato..su su dai ormai si sanno queste cose…

      • gattonero 8 Dicembre 2013, 13:21

        Purtroppo sono masochista (solo da tifoso di rugby) e l’ho vista tutta,nel primo tempo non hanno passato la meta’ campo , erano in netta inferiorita’ da tutti i punti di vista ,nel secondo tempo un po’ meglio, ormai sono anni che subiamo anche dagli arbitri e dovremmo esserne consapevoli di cio'(anche se dovrebbero essere super-partes ma sappiamo tutti come va’ la storia).Comunque ripeto se sei in netto affanno e il tuo avversario sta avanzando e’ logico che commetti qualche fallo (poi gli episodi sono un capitolo a parte).

  2. steve 8 Dicembre 2013, 12:18

    Dichiarazione che fa il paio con quelle di Munari. E’ inutile fare i perbenisti e benpensanti, intanto questi ci maciullano. Ormai si è capito: siamo in Pro12 e HC per grazia ricevuta dagli Dei Britannici, basta che non rompiamo tanto le scatole a voler vincere anche le partite. Idem il discorso Nazionale e 6N. Io se fossi la Fir li manderei tutti a ….. pomperei sulla preparazione di tecnici e arbitri nostrani e fare un campionato serio, come sanno fare bene in Argentina, altrochè CL e andare a leccare il c..o a questo e a quello!

    • Joest 8 Dicembre 2013, 12:38
    • Maxwell 8 Dicembre 2013, 13:58

      Discorso già fatto l’anno scorso….
      E’ una traversata nel deserto per almeno un decennio.

      • M. 8 Dicembre 2013, 14:27

        Ha ragione Maxwell. Senza contare che non ci sono i numeri e il materiale umano per fare un campionato di livello buono, nemmeno con 6 squadre come si prevedeva una volta. Già ora facciamo fatica in Celtic, in Heineken non ne parliamo. Dove c’è un sano realismo ci sono max 4 franchigie (Irlanda, GAlles) se non 2 (Scozia).
        Il problema enorme però è quello dei soldi: il campionato inglese e quello francese sono coperti di soldi, da noi arrivano le briciole, come puoi tenere qui i giocatori forti se puoi garantire loro un decimo dello stipendio o addirittura, come nel caso italiano, se manco sai se giocherai almeno in Celtic o tornerai in Eccellenza? Ora non si può non vedere che tra giocare contro Fiamme Oro o San Donà o Lazio con tutto il rispetto enorme per queste squadre sia un’altra cosa piuttosto che giocare contro Leinster, Ulster, Glasgow ecc.

    • San Isidro 8 Dicembre 2013, 15:17

      @steve, ne abbiamo parlato più volte di quest’argomento…le tue obiezioni sono tutte legittime, io però continuo a vedere la nostra partecipazione in Pro 12 come positiva per l’alto livello, di conseguenza per la nazionale. I giocatori delle franchigie fanno un torneo pro di spessore, i ritmi, l’intensità e quant’altro sono decisamente diversi da un campionato semi-pro, è questo il punto. Ora, lasciamo stare per un attimo il rendimento della nazionale da Giugno e questo avvio così negativo di Treviso, che fino alla stagione passata è stato il nostro miglior team celtico e ha dato la maggior parte dei giocatori all’Italia. I problemi della nazionale e del Treviso (ma anche delle Zebre) sono di carattare strutturale. Per me abbiamo imboccato una strada che è la migliore per alzare il livello e le potenzialità dei nostri giocatori, cioè quella di partecipare ad un campionato di alto rango come è quello celtico…il problema è che non puoi curare un vertice se nel frattempo non ristrutturi tutta la base, ed è proprio questo che si deve fare, ma senza andarcene dal Pro 12. Bisognerebbe lavorare parallelamente su due fronti: l’alto livello e la base, ed è esattamente quello che fanno nei Paesi celtici. L’alto livello lo curi se cominci a creare delle accademie giovanili legate alle franchigie e se cominci anche a cambiare le regole d’ingaggio per i giocatori del domestic…Treviso ha pareggiato la partita contro un Cardiff che contava ben 24 assenti nella rosa tra infortunati e impiegati in nazionale contro l’Australia, eppure ha schierato in campo giovani dell’accademy che se la sono cavata bene, lo stesso il Leinster sempre contro la Benetton nei 23 si è portato 6/7 giocatori dell’accademy + altri del team A (team A che però ci sono solo per le franchigie irlandesi)…se non hai una profondità della rosa adeguata logori i giocatori sia per il club che per la nazionale, questo intendo con problemi di carattere strutturale…inoltre noi abbiamo il sistema dei permit-players in casi di emergenza, che va anche bene, ma ad es. in Galles e Scozia le franchigie possono anche utilizzare liberamente giocatori del domestic per una determinata partita e rilasciarli poi ai club, non so adesso di preciso con quanta frequenza lo facciano, ma chiaramente è un modo di sperimentare validi atleti domestici ad alto livello, ad es. questo da noi non accade…ci sono dunque tante cose da rivedere, ma andarcene dalla Pro 12, per me, non è la soluzione migliore.
      Capitolo domestic: nei Paesi celtici si lavora come detto sull’alto livello, ma nello stesso tempo sulla base e la formazione…è questo che per me dobbiamo fare, seppur con tutte le differenze che abbiamo rispetto a loro (nel senso che lì il rugby fa parte della cultura nazionale, da noi è uno sport minore)…preferirei avere un campionato domestico ancora più amatoriale rispetto a quello che c’è ora e con meno budget, ma con una base giovanile ancora più forte…e poi la nostra Eccellenza non si discosta molto dal livello dell’AIB Legaue, della Welsh Premiership e della Scottish Premiership, continuiamo a fare la Challenge perchè dopo che siamo entrati nell’era celtica gli accordi con l’ERC non sono cambiati, di conseguenza continuiamo a mandare in CC (allo sbaraglio) sempre 4 club…
      Quanto all’Argentina, di cui, come ben sai, sono un profondo etimatore dei loro campionati (e rimarco che il Torneo de la URBA è il campionato più bello del mondo!), ci sono parecchie differenze, sempre in ambito strutturale e di cultura rugbystica, tra noi e loro, ma, senza dubbio si può provare ad imitarli per quel che riguarda il modello dei tornei, la base, la formazione, ecc, ma sempre restando al vertice con due franchigie. Anche l’Argentina ad ogni modo entrerà nel professionismo con una o due franchigie nel Super Rugby dal 2016, le voci sono ufficiose, ma senza dubbio avranno un risvolto concreto, anche perchè l’entrata nel SR sarà la conseguenza (necessaria se vogliamo) all’entrata nel RC. Ad ogni modo sono convinto che l’entrata nel SR non destabilizzerà il sistema argentino che vive di dilettantismo e di club…una o due franchigie in cui confluiranno i migliori atleti argentini (sia del domestic che eurpoei) che conviveranno sempre con il carattere amatoriale e semi-pro del rugby locale…anche l’Argentina, come facciamo noi per la CL, dal 2010 partecipa con un team alla Vodacom Cup sudafricana per alzare il livello dei giocatori, prima lo ha fatto con i Jaguars e dal 2011 con il Pampas XV, una vera e propria selezione del domestic…
      Curarsi dell’alto livello migliorando la base…io la vedo così…

      • Stefo 8 Dicembre 2013, 15:56

        San i Team A non sono squadre separate od organici propri, il Leinster A come le altre Provincie “A” sono fatte con guiocatori Academy e giocatori della prima squadra.

        • San Isidro 8 Dicembre 2013, 16:01

          ok, grazie della precisazione, infatti non avevo capito cosa facessero nello specifico i team A delle province irlandesi oltre alla B & I Cup…e avevo visto che i team A li hanno solo le franchigie irlandesi…
          per curiosità, ma le accademie delle varie franchigie fanno un campionato specifico?

          • San Isidro 8 Dicembre 2013, 16:03

            pensavo che nei team A confluisse anche qualche migliore elemento del domestic….

    • flipper 8 Dicembre 2013, 15:40

      Si,la cosa più logica sarebbe di uscire da questo Pro12 ,non è cosa nostra e saremo sempre mazziati dagli arbitri ben oltre i nostri demeriti. Il grosso problema magari sarà anche un altro: la nostra federazione ragiona su logiche clientelari e provinciali che non permettono una vera crescita del movimento.

  3. HECTOR 8 Dicembre 2013, 13:13

    A mio parere le zebre giocano a touch rugby, perchè non ho visto un placcaggio fatto come dio comanda, a parte qualche eccezione. Non parliamo dell’uno contro uno. Seconda cosa, e l’avevo già detto mesi fa, regalare 3 milioni di euro a quelle belle facce dei brittannici per farci trattare come m….e, non ha alcun senso. Piuttosto, sarebbe logico e giusto investire seriamente in un campionato italiano che nel giro di alcuni anni possa arrivare a un livello decente ed allargare il più possibile la base dei giocatori cui la nazionale possa attingere. Le partite delle 2 squadre italiane ieri in hc dimostrano che la strada perseguita fin quì, a lungo andare non paga !!!!!

    • San Isidro 8 Dicembre 2013, 15:32

      secondo me ieri le Zebre hanno approcciato la partita dal punto di vista mentale in modo davvero superficiale…in HC ci sono motivazioni diverse, Zebre e Treviso fanno quello che possono (anzi ieri non hanno fatto neanche il minimo sindacale), ma già il Pro 12 è un campionato logorante, figuarsi la HC, non bisogna, a mio avviso, aspettarsi più di tanto dalle nostre, certo ieri qualcosa in più però si…non sono d’accordo sul discorso di andarcene dalla Pro12 (puoi leggere sopra la mia risposta a @steve se ti va)…comunque mi pare che paghiamo 2 milioni non tre o forse mi sbaglio io…ovvio che loro ci chiedono quei soldi per un rientro economico e di sponsor che le nostre singole franchigie, a differenza delle loro, non possono portare, in quanto dai noi il rugby non è così popolare e seguito come da loro…forse i soldi sono troppi, magari uno sconto per il prossimo quadriennio celtico non guasterebbe, però c’è da dire che hanno i loro motivi per chiderceli…

      • Hullalla 8 Dicembre 2013, 15:46

        Veramente la Pro12 (non essendoci retrocessioni) e’ un campionato dove ti puoi tranquillamente permetere di schierare seconde squadre, quando devi far rifiatere i titolari.
        E’ una cosa che fanno un po’ tutti e che in Inghilterra o Francia si vede gran poco.

        • San Isidro 8 Dicembre 2013, 15:53

          Hulla ok, ma Zebre e Treviso non si possono proprio permettere di schierare seconde o terze squadre e i problemi sono strutturali, cioè, uno su tutti, non avere delle accademie direttamente legate alle franchigie…

          • San Isidro 8 Dicembre 2013, 15:55

            nel commento intendevo chiaramente che è un campionato logorante per noi dal punto di vista delle energie e dello sfruttamento della rosa, questo poi comporta ad avere motivazioni diverse in HC dalle altre squadre…

  4. San Isidro 8 Dicembre 2013, 15:35

    Possono appigliarsi a quello che vogliono, ma per me ieri le Zebre non c’erano proprio, assenza di carattere e voglia, è questo il punto…si può anche perdere di parecchio contro una corazzata come i Saracens, ma si potrebbe giocare anche con più entusiasmo…l’unica cosa che osservo è che per me il giallo a Bergamauro è stato eccessivo, però non dico più niente…

    • ginomonza 8 Dicembre 2013, 15:40

      il problema san è che non c’è neanche TV di conseguenza neanche l’Italico rugby.

    • Giov 8 Dicembre 2013, 16:22

      Concordo. Secondo me entrambe le italiane sono scese in campo sin dal 1 minuto con l’atteggiamento…..”ma si, tanto perdiamo comunque, non ci possiamo fare niente”. Se hai questo atteggiamento con Saracens e Ulster non c’è da meravigliarsi se si prendono 50 punti.

  5. steve 8 Dicembre 2013, 17:12

    @San, posso dirti? Ti stai consumando i polpastrelli per niente. Mi spiego: non è che non legga le tue risposte, anzi, leggo velocemente una riga ogni tre, è che mi sembri troppo difensivista dello status quo, ovvero della nostra partecipazione alla CL così com’è attualmente organizzata, alla HC, o alla CC, magari anche del programma Accademie. Per carità, sono opinioni personali, ognuno le ha e ognuno ha i suoi begli esempi a sostegno delle proprie tesi, però i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    Non mi dilungo, tanto sai come la penso, però al netto della mancanza di interesse che i giocatori di Zebre e Benetton possono avere nei confronti della HC, la mancanza del cosìddetto tourn-over (cosa invece non vera perchè ieri le Zebre e durante i TM il Benetton, hanno schierato formazioni inedite), e al netto della dogmatica verità secondo la quale il Benetton erano troppo competitivo per partecipare al Super10 e quindi ha fatto bene ad andarsene, ora come ora, il gioco non ne vale più la candela (per me non ne ha mai valso).
    Non so se le colpe del nostro declino siano più della Federazione che non ha saputo creare un circuito virtuoso a sostegno della nostra partecipazione in CL andando a imbarcarsi (=spendere soldi al vento) con la nascita di squadre fantoccio-Federali in sedi ridicole in città a cui non frega una cippa della squadra, e di Accademie fondate anche a “Canicattì” invece che nelle zone vocate al rugby, oppure della Benetton che non ha saputo fare “squadra” con il resto delle Società dell’unica area vasta rugbisticamente interessante in Italia, e che ci ha portato ai livelli in cui siamo ora, o che eravamo fino all’altro ieri, le colpe saranno sicuramente da distruirsi equamente.
    Ok, è stato bello, ci siamo divertiti poco e in pochi (i trevigiani e i viadanesi quando c’erano gli aironi), incazzati molto di più, adesso basta, tanto, tranne in quell’occasione in cui abbaimo giocato con una vera apertura al 6N (nel 2007) in cui siamo arrivati IV al 6N (e VII nel ranching!eravamo nei periodo d’oro degli attuali Senatori), si è capito che saremo sempre nel ranching sopra il X posto. Altrochè “traversata nel deserto” o “tra dieci anni”, lo dicevamo più di dieci anni fa, noi valiamo più di Portogallo-Spagna-Romania e forse Georgia e meno di tutte quelle che abbiamo davanti.

    • San Isidro 8 Dicembre 2013, 18:12

      mah steve…io polpastrelli me li consumo con piacere se parlo di quello che mi piace e sostengo un mio pensiero…io il tuo commento l’ho letto tutto e proprio perchè hai letto una riga ogni tre del mio misà che ti è sfuggito il concetto principale di cui parlavo (intendiamoci, mica mi devi leggere per forza, lo so che non sono sintetico, ma se mi controbatti allora leggi bene quello che scrivo sennò mi attribuisci cose che non ho detto)…in termini semplici, io non sono affatto un difensivista del programma accademie, io ho parlato di legare le accademie alle franchigie, che è cosa molto ben diversa…quanto al discorso HC ho detto che Zebre e Treviso hanno differenze motivazionali nell’affrontare la competizione rispetto alle altre corazzate europee…e non sono per nulla difensivista sulla nostra partecipazione alla CC, ho solo detto (se non era tra le righe che hai saltato) che continuiamo a fare la Challenge perchè dopo che siamo entrati nell’era celtica gli accordi con l’ERC non sono cambiati, di conseguenza continuiamo a mandare in CC (allo sbaraglio) sempre 4 club…quanto al turn-over non parlavo dell’organico di Zebre e Treviso in sè (che questa stagione hanno rispettivamente 37 elementi per rosa, quindi i cambi ci sono), ma di una profondità della rosa legata ad un problema strutturale, cioè quello di non avere un’accademy alle proprie dipendenze (come lo hanno le celtiche) che consenta loro di provare giovani elementi promettenti e di pescare in casi di emergenza (Treviso l’anno scorso si è trovata a dare 19/20 giocatori alla nazionale e tra infortunati vari non sapeva con chi scendere in campo)…
      Ripeto il mio pensiero (che per carità è uno dei tanti, quindi criticabile), bisogna migliorare l’alto livello, da cui dipende la qualità della nazionale maggiore, e, contemporaneamente, lavorare bene sulla base e sulla formazione…
      Inoltre ripeto che non bisogna vedere Zebre e Treviso come due team alieni che vanno a fare un campionato fuori dal mondo, ma come la massima espressione del rugby italiano che si confronta in un torneo di alto livello e prestigio. Le nostre due squadre celtiche non devono essere viste a sè, come rappresentati di un certo territorio, ma come due piccole nazionali in cui confluisce il meglio del nostro rugby, basta ad es. vedere quanti non veneti giocano con il Treviso…io non mi fossilizzerei sulla sede di queste due squadre, visto che hai detto “sono stati contenti i viadanesi e i trevigiani in questi anni” (io ti dico che quasi tutti gli appassionati di palla ovale sono stati contenti, qui da Roma sosteniamo Zebre e Treviso a prescindere)…quello che mi interessa in ottica Pro 12 è anche lo sviluppo e il miglioramento dei nostri atleti soprattutto in ottica azzurra…
      Detto ciò, ti ho ripetuto la mia. leggila come vuoi, a righe dispari, pari 10 parole ogni 8, ecc…poi ne riparleremo davanti alla famosa birra che ci siamo promessi a Roma o a Rovigo…
      Ciao

  6. malpensante 8 Dicembre 2013, 17:47

    Giusto per la cronaca, ha arbitrato bene. E non era difficile: partita al rallentatore e mai in discussione. Nel secondo tempo (ma Cavinato lo sa meglio di me) non c’era partita e ha risparmiato due gialli a noi (un ingresso laterale clamoroso e il solito piccione col 9 che va a far cucù di là dalla mischia, sotto il naso dell’arbitro e tre volte in due minuti) e uno a loro (fallo professionale, punito solo con un calcio). Volendo essere fiscali ne poteva prendere tranquillamente uno Leibson nel primo tempo, che ha subito di brutto TUTTE le mischie. A parte le solite e noiosissime sugli arbitri che ci fanno la bua, la sostanza è che Pro12 e un altro campionato pro non li reggono nemmeno Galles, Irlanda e Scozia. Se si sta in Pro12, serve un downgrade dell’Eccellenza (e soprattutto delle A e giù giù) con budget cap e obblighi su giocatori italiani e eligibili, e di età. E campionati giovanili veri (u18, 16), con soldi veri per chi forma, si chiamasse pure Roncocampocanneto rfc. Vedi allora che ci sarebbe pure l’interesse ad avere staff di prima fila per le giovanili. Accademie (2) alle celtiche come back up della prima squadra e che giocano i campionati normali, con retrocessioni. E tutti i soldi che avanzano su un progetto scuola in collaborazione con le società che ci stanno, ma che siano soldi con verifiche e premi ai risultati.

    • malpensante 8 Dicembre 2013, 17:53

      No Pro12? Non è un dogma, si può fare ma poi non lamentiamoci se la nazionale ne risente, ma va comunque rivoltato tutto il sistema dei campionati seniores, ripristinati quelli giovanili e darci un taglio con le accademie.

      • San Isidro 8 Dicembre 2013, 18:21

        esatto…le accademie devono essere legate alle franchigie…una per il nord-ovest (Zebre), una per il nord-est (Treviso o Dogi se saranno) e una per il centro sud (in attesa della terza franchigia dal quadriennio 2018-2022, se ovviamente non sarà cambiato tutto nel frattempo)…

  7. Stefo 8 Dicembre 2013, 17:54

    Alla faccia delle motivazione il Connacht e’ andato a Toulouse a vincere…

    • Giovanni 8 Dicembre 2013, 18:43

      Bella impresa. Ed il Connacht è sempre stata una di quelle che le nostre in CL mettono nel mirino per batterla. La differenza è che loro son capaci di andare a vincere in Francia.

  8. HECTOR 8 Dicembre 2013, 18:03

    Si potrebbe pensare di mettere su un campionato a 8 squadre con metà italiani e metà stranieri di medio-alto livello e far crescere i giovani più promettenti. Si dovrebbero fare un pò di conti e quantificare il tutto su un lasso temporale di almeno 4 anni. Dopodichè si potranno tirare le somme. Non dimentichiamo che il Top14 è quello che è grazie anche alla massiccia presenza di top player da tutto il mondo ovale !!

    • Giovanni 8 Dicembre 2013, 18:41

      Appunto, i top-player stranieri vanno a giocare in Francia, dove le squadre hanno una capacità contrattuale che le nostre manco si sognano. Dove li troviamo i soldi per ingaggiare “metà stranieri di medio-alto livello”? Tanto più che non avrebbero neanche la prospettiva di giocare un campionato di livello superiore quale la CL, dove potersi mettere in luce in campo internazionale.

    • Sergio Martin 8 Dicembre 2013, 18:44

      Scusa se mi aggiungo, ma secondo me il Top 14 e’ quello che e’, prima che per i top player, per il grande numero di spettatori e telespettatori che lo seguono, che poi permettono alle squadre di prendere i top player.

    • Hullalla 9 Dicembre 2013, 17:37

      HECTOR, vorra’ dire che per i primi 4 anni metterai tu i soldi per acquistare gli stranieri di livello medio alto…
      Renditi conto che la maggior parte delle squadre in Eccellenza si allena una volta al giorno come ai miei tempi…

  9. Sergio Martin 8 Dicembre 2013, 18:30

    Secondo me non dobbiamo lasciarci prendere la mano da questo ennesimo week end nero per le nostre squadre nelle coppe europee, e cominciare a fare commenti del tutto pessimistici sul percorso del movimento italiano. Lucidamente, le cose non stanno andando bene. Pero’, da qui a dire che la partecipazione al Pro12 non sia servita ce ne corre. Partecipando i progressi si sono visti, mi sembra fuori di dubbio e non lo dico io. Forse si poteva fare di piu’, non sta a me dirlo. Comunque, ricordiamoci da dove siamo partiti: una lega di Eccellenza che si e’ sciolta perche’ i soci non ne riconoscevano l’utilita’. Dove volevamo andare con il nostro campionato di Eccellenza che, con tutto il rispetto, e’ seguito da numeri “carbonari”? Si e’ ulteriormente impoverito, e’ vero, ma anche prima non navigava nell’oro: ricordiamoci della rinuncia di Calvisano e Capitolina a partecipare, e delle retrocessioni a catena dovute a motivi economici. A quel punto la Fir poteva decidere di andare avanti con quello che aveva, ma anche mettendoci piu’ soldi il numero dei praticanti sarebbe stato lo stesso e non avrebbe reso piu’ efficiente la selezione dei giocatori, oppure cercare una scorciatoia per tentare di misurarsi davvero con il rugby di alto livello europeo, prendendo due squadre di veri professionisti per farli allenare in modo piu’ rigoroso e tale da farli reggere 80 minuti.
    Paghiamo troppo? Forse, ma se portassimo soldi con diritti televisivi, sponsor, spettatori e altro non pagheremmo niente. Quando porteremo 10/15.000 spettatori allo stadio a vedere le Zebre e qualche milione di telespettatori in tv, potremo realmente fare la voce grossa. E’ un processo lungo e – come al solito – bisogna avere pazienza. E senno’ dovevamo nascere tutti in Nuova Zelanda…Con i nostri numeri e’ gia’ un miracolo che stiamo come stiamo.
    Intendiamoci, non voglio difendere la Fir, perche’ indubbiamente i suoi errori li ha fatti e continua a farli; anzi, ben vengano le critiche, perche’ alla fin fine gestiscono soldi pubblici e bisogna stargli con il fiato sul collo. Pero’ che vogliamo fare? Ritorniamo al nostro campionato da 500 spettatori a partita e rinunciamo a rodare i nostri giocatori contro il Munster ed il Leinster? Siete sicuri che andremmo meglio?
    La verita’ e’: ora che abbiamo uno sbocco (speriamo) stabile e definitivo nell’alto livello dei club, dobbiamo puntare sempre di piu’ sul settore giovanile, nei modi piu’ efficaci. Senza dire che tutto e’ perduto ogni fine settimana che le cose vanno male.

    • San Isidro 8 Dicembre 2013, 20:28

      bravo Sergio, condivido tutto…come ho detto sopra bisogna curare il vertice e nello stesso migliorare la base e la formazione…ti dico solo un dato: il tempo di gioco effettivo del nostro vecchio Super 10 non superava la mezzora, quello del Pro 12 è circa il doppio…l’intensità, i ritmi e il livello del campionato celtico sono serviti a migliorare i giocatori. Lasciamo perdere i singoli risultati e guardiamo alla forma e al livello di gioco a cui si sono abituati i nostri atleti…inoltre il Pro 12 è un campionato professionistico, l’Eccellenza, così come lo era il Super 10, sono tornei semi-pro, dunque siamo arrivati ad avere due team professionistici, cioè due squadre in cui gli atleti fanno i rugbysti per professione e ovviamente il modo di allenarsi e la preparazione è differente da quella che si fa in Eccellenza, questi sono punti chiave che sembrano sfuggire ai più…non riesco poi a capire come si possa fare della cosa una questione campanilistica, cioè Treviso e Zebre, indipendentmente dal nome e da dove sono ubicate rappresentano il vertice del nostro rugby, le due franchigie in cui i migliori atleti nazionali si allenano e giocano…Treviso non è soltanto una squadra che rappresenta la sua città, ma è molto di più…

      • Sergio Martin 8 Dicembre 2013, 20:42

        Grazie. Infatti…

      • malpensante 9 Dicembre 2013, 00:07

        San, l’eccellenza non è un campionato semipro, sono due campionati: uno pro e uno no. E le A, in piccolo, pure. E la B, pure. Con tre euro vinci un campionato perché gli altri hanno ancora le lire, quelle del monopoli. E i soldi veri che ci sono, sono locali: non è che se tagli tre dilettanti vanno a una pro, tanto meno riducendo il numero delle squadre i soldi aumentano, anzi. Non c’è niente da fare, se stai in Celtic devi rivoltare il tutto come un calzino e se dai soldi al tetto, devi darne almeno altrettanti (per me, di più) alle fondamenta. Per i piani intermedi, finché non hai ottenuto i frutti dalla base, soldi non ce ne sono. Sempre che tu decida che il tuo tetto è la Celtic, ch’è un tetto molto alto per come siamo messi.

        • San Isidro 9 Dicembre 2013, 01:19

          mal, l’Eccellenza la considero un campionato semi-pro in quanto non è un torneo professionistico…se ho capito quello che vuoi dirmi, poi è normale che all’interno del campionato ci siano realtà più attrezzate e con più budget e altre meno, penso al Rovigo e alle lombarde da un lato, alla Capitolina, che ha un carattere puramente amatoriale dall’altro, ma anche alle Fiamme Oro, l’unica società dell’Eccellenza che fa vero professionismo, in quanto stipendia i suoi atleti a tempo determinato per giocare a rugby (reclutandoli per giunta tramite concorso)…sono poi totalmente d’accordo sul tuo discorso della revisione della nostra struttura sotto l’alto livello, ma sono più o meno le stesse cose che ho sotenuto anch’io nei commenti di sopra…se vuoi vedi sotto la mia risposta a @6nazioni e leggi la mia proposta sul nuovo campionato interno…

  10. ginomonza 8 Dicembre 2013, 19:08

    per quella santa di putta che si chiama eva è da giugno che va di male in peggio altro che week end ;(

    • Sergio Martin 8 Dicembre 2013, 20:10

      E so’ d’accordo, ma non lo possiamo imputare al Pro12. Semmai, possiamo dire che se non partecipassimo al Pro 12 forse non avremmo vinto con la Francia, l’Irlanda e i fabbri ferrai del Pacifico…

  11. HECTOR 8 Dicembre 2013, 19:11

    Se per te una squadra che su 23 partite non ne vince alcuna è un risultato, significa che interpretiamo lo sport professionistico in modi estremamente differenti. treviso ha fatto un pò meglio, ma in 4 anni il gap con gli avversari andava se non colmato, sensibilmente abbassato !Continnuare a non coinvolgere grosse realtà urbane come Roma e Milano, mi sembra un grande errore. Non dico che la celtic non sia servita, credo solo che si potrebbero direzionare quelle cifre su un altro progetto che magari dia più risultati a lungo termine. C’è un nuovo contratto con DMAX per il 6nazioni per 4 anni, quello stesso periodo si potrebbe pensare a un progetto differente.

    • HECTOR 8 Dicembre 2013, 20:24

      ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

    • Sergio Martin 8 Dicembre 2013, 20:35

      Se giudichiamo il vantaggio conseguito dal numero di vittorie, allora dovremmo uscire domani. Ma siccome le partite delle Zebre le vediamo tutti, e una volta c’e’ il pareggio, e l’altra la sfiga, e l’altra ancora la sfiga + l’arbitro incompetente, non e’ che sempre sia tutto da buttar via. Il gioco nel complesso da quando le Zebre sono nate e’ migliorato. Ma non e’ detto che necessariamente uno perche’ e’ professionista sia anche vincente, perche’ bisogna vedere anche il budget che ha in confronto ad altri ed il bacino di praticanti da cui pesca.
      Certo, ieri alla fine del primo tempo mi giravano che manco un elicottero, pero’ e’ pur vero che le nostre sembrano giocare la HC peggio del Pro12. E’ un atteggiamento mentale.
      Poi se dici che le Zebre dovrebbero giocare a Milano o a Roma, sono stra-d’accordo con te, cosi’ come concordo sul fatto che si sarebbe potuto fare di piu’. Secondo me, per l’alto livello bisognerebbe prendere un direttore tecnico di livello e di comprovata esperienza e capacita’ anche manageriale, dandogli indicazioni di massima e carta bianca. Bisogna vedere cosa fanno gli altri paesi e adeguarsi. Poi continuo a dire che bisognerebbe promuovere di piu’ e meglio il prodotto Pro12 con del sano marketing.

      • San Isidro 8 Dicembre 2013, 20:46

        le Zebre il primo anno le avranno pure perse tutte, ma, se propio vogliamo guardare al risultato e non alla prestazione, molte sconfitte sono proprio risicate, ancora: vorrà dire qualcosa?

  12. 6nazioni 8 Dicembre 2013, 21:18

    secondo il mio modestissimo parere come ristrutturerei il carrozzone FIR:
    a- una franchigia che gioca in pro12 come base MILANO/ROMA
    b- italia emergenti amlin-cup
    c- vincitori del campionato eccellenza amlin – cup
    d- campionato eccellenza 10 club
    e- n°= 3 franchigie federali u.20 (nord,centro,sud)
    f- n°= per ogni regione un centro federale u18 con a capo tecnici stranieri
    g- sovvenzioni alle societa’ che partecipano ai campionati elite’ u16/18.
    premi in denaro x le societa’ vincitrici dei tornei.
    ps e’ ora di finirla se si vuole fare il salto di qualita’
    bisogna investire sui tecnici preparati.

    • San Isidro 8 Dicembre 2013, 22:06

      a- sono d’accordo, meglio Zebre a Roma…
      b-c sono d’accordo sull’Italia Emergenti, ma far partecipare anche il cub campione d’Italia per me ha poco senso, o una o l’altro
      d- 8-10-12 non cambia il livello, ti dico la mia: tre tornei zonali (centro-sud, nord-ovest e nord-est) a 8 squadre ciascuno…così si riducono le spese e le distanze in una prima fase…seconda fase: i migliori 10 club piazzati tra i tre tornei formano un Super 10 nazionale (3 per ogni torneo e la migliore quarta) da giocare in gara secca (9 giornate totali e play-off)…i club che non vanno al Super 10 riformano tornei con le squadre delle serie minori del loro territorio…propongo anche un’istituizione della Coppa Italia che cominci con una fase eliminatoria a partire da club di più basso livello…
      e- d’accordo, ma più che franchigie, fare tre accademie legate alle franchigie…ovviamente manca la terza franchigia, intanto si lavora sui giovani
      f- d’accordo, ma più che regioni, secondo me il territorio andrebbe suddiviso in vere e propire unions rugbystiche (vedi Argentina, SA, NZ, ecc) collegate alla casa madre (FIR), ma che governino il territorio in modo autonomo e promuavano la diffusione del rugby nella loro area di comptenza…i tecnici possono essere anche italiani, ce ne se sono molti preparati, semmai, come fanno gli argentini, ci si può avvalere di consulenze tecniche (vedi lo staff dei Chiefs che l’anno scorso è andato in giro per i club di Buenos Aires)…
      g- d’accordo
      adesso andiamo conquistare la RWC a Londra!

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