Michel Platini, il calcio e il rugby: e nel frullatore ci finisce il TMO

Antonio Raimondi parte dalle parole del presidente dell’UEFA per fare il punto della situazione sulla “moviola in campo”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Andria 6 Dicembre 2013, 14:28

    La vera questione, e su questo possiamo insegnare qualcosa al calcio, è culturale e di accettazione dell’errore dell’arbitro, ma dobbiamo stare molto attenti, perché il professionismo può farci prendere la scorciatoia che porta al deprecabile andazzo calcistico.

    Giusto, ottimo articolo.

  2. Teo_8 6 Dicembre 2013, 14:39

    Come già accennato nell’articolo, l’arbitro del 2013 (a parte qualche rarissima eccezione) è diventato un coniglietto in mezzo a 30 uomini. Paura di decidere e paura di sbagliare sono le ragioni per cui fare l’arbitro è diventato più pericoloso del lavorare in autostrada.
    Viene citata Italia – Fiji nell’articolo, io c’ero a Cremona e vedere il primo tempo che dura 60 minuti (per giunta di una qualità oscena), mi ha fatto toccare i ma**ni per terra. E come questo di esempi ce ne son stati a non finire.
    Autorità e presa di posizione è quello che ci vuole. Se si facesse una statistica si potrebbe vedere che oramai ad ogni meta, limpida o meno che sia, ci si appella al TMO per vedere se l’assistente allenatore della squadra x 14 fasi prima della meta ha dato in mano la palla al guardalinee che l’ha poi passata al giocatore che ha fatto l’assist per il buco che ha creato la meta. Ovviamente esagero, ma la realtà dei fatti è questa.
    Forza cari arbitri, prendete il coraggio a 2 mani e prendete qualche decisione in più per conto vostro! E’ poi ovvio che il TMO sia necessario in uno sport come il rugby, ma che ne si faccia buon uso!
    P.S. doppio arbitro?!!? Già uno da solo arbitra con 26 metri arbitrali all’interno della stessa partita, figuriamoci se se ne aggiunge un altro in campo!

    • Joest 7 Dicembre 2013, 08:43

      beh li abbiamo avuto un arbitrino che ha pure chiesto al TMo se la posizone della puszione era corretta o doveva portare la palla 3 metri più avanti…

  3. malpensante 6 Dicembre 2013, 15:22

    Articolo condivisibile, ma non sono d’accordo su escludere a priori alcuni episodi o casistiche. Un arbitro può avere un dubbio,. fa la domanda giusta e ottiene una risposta. Magari un “si vede ‘na sega nulla neanche da qui”. Io sono filosoficamente per lasciare tutta la responsabilità (e le opportunità) all’arbitro: poi a Cremona va così e con Owens va colà, ma c’è bisogno di selezionare anche tra gli arbitri e il come, quando e quanto chiamano il TMO è un buon metro di valutazione.

  4. mauguerri 6 Dicembre 2013, 16:03

    Ma ci mettiamo a discutere con quelli dell’UEFA?
    Platini prima di pronunciare la parola “rugby” dovrebbe prima dimettersi e poi sciacquarsi tre volte la bocca con il sapone.

  5. Appassionato_ma_ignorante 6 Dicembre 2013, 16:23

    – Platini prima di pronunciare la parola “rugby” dovrebbe prima dimettersi e poi sciacquarsi tre volte la bocca con il sapone. –

    Meglio ancora se usa la Clorexidina 0,20.

  6. Giovanni 6 Dicembre 2013, 16:57

    Penso sia stato utile allargare i casi di consultabilità del TMO, anche se si sono viste alcune esagerazioni che andrebbero evitate (interpellato per sapere se il tal giocatore si è tuffato in ruck!). A mio avviso andrebbero rigidamente codificati gli unici casi in cui lo si può invocare, tipo: meta dubbia, in-avanti solo in caso di azione da meta ed eventuali colpi proibiti, stop!
    Sul doppio arbitro ho vari dubbi e tante domande: sarebbero paritetici o, come avveniva nel basket, ce ne sarebbe uno principale che ha l’ultima parola? Quale sarebbe il “raggio d’azione” e il limite per entrambi? Per dire, uno è competente per una metà campo e l’altro per l’altra? Oppure il secondo è uno specialista, ad esempio, si occupa esclusivamente delle ruck e/o delle mischie ordinate? E così via, si potrebbero fare tanti altri esempi, l’importante sarebbe definire senza ombra di dubbio le specificità di ognuno dei due per evitare potenziali dannose sovrapposizioni.

  7. malpensante 6 Dicembre 2013, 17:28

    Comunque, a Cremona la partita faceva cagare di suo (ne ho visto solo un pezzo, fino all’inizio di quella di rugby) e non l’ha certamente rovinata l’arbitro, semmai ha contribuito. E mi pare che di tempo nel pallontondo se ne perda ben di più che nel rugby per il TMO. Solo di proteste, almeno 5 minuti a partita.

  8. Paolo PD 6 Dicembre 2013, 17:51

    Platini non è un cretino, quindi parla in cattiva fede. E’ chiaro che fa il furbetto quando isola un periodo di sperimentazione del TMO del rugby e lo usa per i propri fini politici in un contesto completamente diverso. Se seguisse il rugby si renderebbe conto che ormai il TMO è imprescindibile, anche se migliorabile. Platini dovrebbe guardare alle innumerevoli cose che il calcio potrebbe mutuare dal rugby, oltre all’espulsione temporanea: un uso magari moderato del TMO, il concetto di fallo professionale, l’applicazione estesa della regola del vantaggio, ma soprattutto una cultura di rispetto dell’arbitro e di dignità dei giocatori in campo che nel mondo della palla tonda è oggi inconcepibile.

  9. sandro 6 Dicembre 2013, 20:26

    Ma “chissenefrega”di quel che dice Platini….

  10. flanker62 7 Dicembre 2013, 18:30

    AMICI lasciate perdere Platini il calcio ha bisogno che NON ci sia il TMO perchè solo così attraverso l’arbitro si può condizionare il risultato. al calcio basterebbero due regoline d’oro del rugby: protesti? punizione dieci metri avanti! e sanitario in campo durante il gioco non resta in terra più nessuno! non siete daccordo?

  11. giovanni PD 12 Dicembre 2013, 22:12

    Quante cose avrei da dire, proprio da ultraventennale ex calciatore dilettante e ora amatore, sulla quantità di comportamenti o meglio, cambiamenti culturali, che il calcio dovrebbe far propri mutuandoli dal rugby. Purtroppo non credo che ciò accadrà. Falli, più o meno cattivi, sceneggiate di campioni strapagati premiate nei commenti televisivi come atti di furbizia, pubblico più o meno (nei migliori dei casi…) maleducato, protesta collettiva su ogni decisione arbitrale ecc…ecco, è da sempre così, non da pochi anni. Basterebbe che “dall’alto” qualcuno decidesse di applicare, inizialmente, un paio di regole (flanker 62 ne suggerisce un paio di facili facili, ma moooolto efficaci) e via così…bo, mi sa che sogno. E sì, forse è il caso che Platini si guardi qualche partita in più, magari di super 15.

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