Amerino Zatta chiede al Benetton di tornare Leone: “Manca la fame”

Il presidente del club biancoverde chiede di invertire la rotta: “Qualcosa si è inceppato e adesso urge correre ai ripari”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mimi 2 Dicembre 2013, 10:38

    analisi perfetta,ma non dovevano dire che Smith andava via così presto!

  2. conan 2 Dicembre 2013, 10:46

    ma di cosa stiamo parlando. Sarebbe stato il segreto di pulcinella, dove solo i tifosi non lo avrebbero saputo.
    Trovo inaccettabile le scusanti del tipo: Smith che il prossimo anno se ne va. I giocatori non hanno prospettive per il prossimo anno.
    CAZZATE!!

  3. Katmandu 2 Dicembre 2013, 10:46

    l’ulster visto in CL è forte e se accellera c’è da ballare parecchio, ma non la vedo così forte come l’anno passato, ci stà anche se continuano a vincere e far vedere lampi di gioco ben strutturato gli manca ancora Pienaar
    detto questo sicuro Zatta ha ragione e la squadra in un modo o nel altro è arrivata ad un fine ciclo ora va rinnovata negli uomini e nelle idee
    chiedo se qualcuno sa Treviso o le Zebre hanno dei talent scout al loro interno come succede per altri sport che si girano i campi di eccellenza a visionare i giovani o comunque i giocatori più interessanti?

  4. maz74 2 Dicembre 2013, 11:33

    Benetton vera delusione della stagione, visto che in pre-sesion veniva data per outsider per i playoff.
    Le ragioni sono molteplici, in primis un parco stranieri che non danno un valore aggiunto e poi tanti infortuni.
    Non penso che Smith sia un scusa accettabile, sicuramente sta svolgendo al megio il suo lavoro.
    Una riflessione la faccio anche in chiave nazionale, forse alcuni giocatori sono sovravalutati o hanno perso la necessaria fame.

    • mezeena10 2 Dicembre 2013, 13:12

      veniva data outsider dai tifosi, forse gli stessi che dicevano treviso fosse superiore a glasgow..
      un solo acquisto, berquist..
      la storia dell’ allenatore che va via non regge poi, quante squadre han vinto pur con l’ allenatore partente a fine anno..
      è l’ alibi piu facile insieme a quello degli arbitri..
      il calo sia di gioco che psico-fisico è piuttosto evidente, caricato l’ ambiente di troppe responsabilità ed aspettative si è sciolto come neve al sole!
      la mia curiosità piu grande ora è vedere i due derby natalizi..

      • tokoeka 2 Dicembre 2013, 14:51

        giusto per precisare, treviso era data come outsider anche da molti addetti ai lavori, vedi un’intervista a Keith Wood ad inizio stagione, mi pare su bbc

  5. Corrado Chiatti 2 Dicembre 2013, 11:40

    Facile dare colpa ai giocatori che non hanno più fame ! ma il fatto che zanni gioci da oltre un anno nessuno dice niente ? poi non ci lamentiamo che tirano un pò il fiato o che sono stanchi ! Sbaglio o hanno ridotto pure la rosa giocatori ? rompevano le palle con il doppio tesseramento ma un programma di avere 8 10 giocatori da far allenare tutti i giorni con treviso e per mantenerli in trance agonistica farli giocare in Eccelenza niente ?
    ah è vero è tutta colpa della Federazione che non programma !
    Un ‘annata che è iniziata male con troppe aspettative ! Punto.
    ogni tanto qualche ammissione di colpa non farebbe male !
    Abbiamo crocifisso Gori durante i TM l’altra settimana e l’altro ieri quando era entrato il secondo tempo sembrava indemoniato ! Veramente bravo e bella reazione! I giocatori saranno professionisti ma sono comunque uomini, posso sbagliare e magari per riprendere hanno bisogno semplicemente o di riposarsi o di staccare !

    • maz74 2 Dicembre 2013, 14:16

      Corretto quello che dici, ma forse manca il coraggio di utilizzare dei giovani per far rifiatare qualcuno.
      La stessa valutazione è per la nazionale, che sono ha fare i test match di giugno e novembre e continuare a chiamare gli stessi e non creare una rotazione che permetta a questi di rifiatare.
      Però è evidente che la Benetton doveva fare il salto di qualità, ma per diversi motivi non c’è riuscita:
      a) straniere che non portano un valore aggiunto;
      b) infortuni o giocatori troppo utilizzati;
      c) mercato insufficiente, sicuramente condizionato dalla incertezza futura;
      d) mancanza di coraggio nel lanciare i giovani

      • gsp 2 Dicembre 2013, 18:17

        maz, la rotazione in nazionale basta ed avanza. stanno addirittura chiamando giocatori che giocano piu’ in nazionale piu’ che nel club. eddai!

  6. agopea 2 Dicembre 2013, 11:56

    non si può giocare solo 20 minuti i una partita e il resto del tempo cercando di limitare i danni, forza LEONI ritornate ad essere quelli della passata stagione

  7. Teo_8 2 Dicembre 2013, 12:10

    Non so se il problema sia la stanchezza dei giocatori chiave oppure la poca qualità della rosa o addirittura le poche motivazioni della squadra.
    Non è sempre facile confermare quanto di buono già fatto, soprattutto avendo per la testa una questione spinosa come il rinnovo contrattuale e la partecipazione o meno alla CL 2014/2015. Vorrei ricordare che abbiamo a che fare con giocatori super professionisti e al momento, sotto contratto per la prossima stagione ci sono pochissimi giocatori, 4 o 5 se non erro. Vorrei vedere voi con quale serenità lavorereste se a fine anno vi scadesse il contratto che avete con il vostro datore di lavoro e non sapeste ancora nulla sul rinnovo contrattuale..

  8. carlo s 2 Dicembre 2013, 12:14

    quest’anno hanno sbagliato un po’ tutti a cominciare dalla dirigenza.
    Io francamente non capisco l’involuzione, pare quasi un problema tecnico, sono saltati alcuni meccanismi dello scorso anno. Rifiuto l’idea o la teoria della squadra che l’anno scorso era fortunata e quest’anno si trova al livello degli ultimi in classifica (forse in questo momento perdere anche con le Zebre).
    I giocatori sono sostanzialmente gli stessi, i tecnici sono gli stessi, i dirigenti sono gli stessi. Cosa manca allora:
    1. un progetto (Munari con la riduzione della rosa ha dato un segnale di austerity e di non programazione per il futuro). Ha fatto partire Benvenuti e Burton, e non ha dato la necessaria profondità ad alcuni reparti. La squadra appare francamente imballata e non proiettata al futuro.
    2. Chiarezza nei ruoli: sono troppo pochi i punti fermi. La competizione fra ruoli va bene ma bisogna avere delle gerarchie piu ferree per consolidare il modello di gioco .
    3. Roster insufficente e un pizzico di fortuna: Minto era l’uomo in più e lo abbiamo perso questo campionato, Derby si è infornato, Favaro,De Marchi, Van Zyl, Ghirandini a mezzo servizio Burton e Benvenuti mandati via,Innone trasferito d’uffico, La Grande (contratto risolto) questi sono tutti uomini chiave per questa squadra.
    Rosa quindi ridottissima…. in più i giovani dello scorso anno spesso non si vedono: Pratichetti, Maistri completamente scomparsi.
    Muccignat ottimo prospetto anche lui forse non utizzabile.
    Beto l’ombra di se stesso, ma che gli è successo??? troppa responsabilità
    Mi pare che sia qui il vero punto si doveva programmare la squadra in maniera diametralmente opposta, aumentare il roster non diminuirlo.
    Liberarsi di quei giovani che non farai mai giocare (mandadoli a giocare altrove in prestito). Qui chiaro che la scusante + grossa per la benetton e la mancanza di chiarezza relativamente alla permanza in pro12. Ma nel confronto con le Zebre il team di treviso ne esce complemente battuto sul lato della programmazione.

    Cosa si deve fare:
    1) potrebbe indicare in Goosen il sostituto di Smith, questo darebbe forza alle scelte tecniche.
    2) Rafforzare il roster con innesti di livello.
    3) Dar fiducia ai ragazzi ed indivuare bene i ruoli chiave in modo da puntare seriamente su un gruppo. Questo darebbe + serenità e tranquillita a tutta la squadrea
    4) Rasserenare l’ambiente ridimensionando gli obiettivi per l’anno in corso.
    5) Confermare l’impegno del main sponsor (Benetton family) per il prossimo futuro.

    • mauro 2 Dicembre 2013, 12:53

      Per Burton, Berquist; per Benvenuti, Esposito. Non mi sembra che ci abbiamo rimesso, visto soprattutto l’ectoplasma di Tommaso che vagava per il campo l’anno scorso.
      Il discorso è diverso e se non lo sanno leggere dal di dentro, pensa te se ci possiamo azzardare noi. Poi è chiaro ognuno a la sua ipotesi ed è bello discuterne.

      • carlo s 2 Dicembre 2013, 15:11

        certo è a mio avviso che qualche segnale la dirigenza deve darlo, e la dichiarazione di Zatta mi sembra francamente innoportuna.

  9. Teo_8 2 Dicembre 2013, 12:22

    Cambiare radicalmente la rosa in vista del prossimo anno non la vedo una cosa positiva, rimane il fatto che va rinforzata. Squadre in CL come il Connacht riescono ad attrarre bei giocatori con un progetto serio, cosa che potrebbe fare una squadra come il Benetton. Tornando alla franchigia irlandese, in estate hanno firmato per 3 anni il capitano dei Chiefs Craig Clarke, un grande lavoratore, seconda linea, dotato di leadership (è già stato capitano del Connacht in questa stagione).. insomma, servono giocatori di prima fascia. Gli stranieri devono portare un reale valore aggiunto, non possono limitarsi a fare il compitino purtroppo! Serve un grande ingaggio! Dai Vittorio regalaci il colpo di mercato! 🙂

  10. jock 2 Dicembre 2013, 12:31

    Società in disarmo, allenatore che se ne va, dingo e altri giocatori pure, assoluta incertezza su pro 12 (i famosi tre milioni), heineken, qui dipende dagli altri e, a quanto si legge e secondo la mia opinione, sulla volontà della proprietà di disinvestire dalla squadra e, magari, metterne in censura la proprietà: se Zatta non se la prendeva con i giocatori e diceva le cose come sembrano essere, faceva miglior figura.

  11. jock 2 Dicembre 2013, 12:33

    Mi è partito il tasto, mi scuso, per censura leggi vendita.

  12. Stefo 2 Dicembre 2013, 13:04

    Mah se fosse vero che e’ un problema di “fame agonisica” sarebbe molto grave, che i giocatori possano sentirsi arrivati dopo la stagione scorsa sarebbe un brutto segnale.
    A mio avviso si e’ soprvvalutata la rosa (o sottovalutati gli avversari) quando ci si e’ dati certi obiettivi fuori portata. La squadra di sicuro vale piu’ della posizione attuale ma non era da corsa ai PO come si e’ proclamato.
    Si e’ poi probabilmente entrati in un circolo vizioso dove la squadra nion sembra convinta delle proprie possibilita’ e ripete gli errori continuamente.
    L’addio di Smith non so veramente quanto possa pesare se non che forse il ciclo era finito l’anno scorso quando si e’ espresso il massimo potenziale della squadra a disposizione…il fatto che il tecnico vada via a fine stagione non puo’ demotivare a questi livelli una squadra a meno che il gruppo non creda piu’ nel progetto tecnico dell’allenatore ma allora se e’ cosi’ forse meglio cambiare subito anche con un caretaker da qui a fine stagione. Se l’addio del tecnico si reputa in societa’ sia un fattore pur con il rispetto del lavoro fatto da Smith (che e’ stato ottimo negli anni) forse meglio cambiare…ma questo e’ un passo da fare se e solo se e’ chiaro alla societa’ che squadra e tecnico sono su due agine diverse ormai e non perche’ se le cose vanno male e’ il tecnico a pagare.
    L’incertezza sul futuro e’ un bel peso, e’ facile dire moltiplichi gli sforzi per trovare un nuovo contratto, il problema del futuro a mio avviso non riguarda quel gruppo di giocatori che bene o male sanno che a Treviso o altrove resteranno nel “rugby che conta” che e’ una percentuale minore della rosa, ma riguarda piu’ quei giocatori che non possono ritenersi sicuri di restare nel professionismo vero se il Pro12 italiano finisce. Non credo sia facile una situazione del genere vuol dire una prospettiva di carriera sportiva e remunerativa completamente differente che toglie sicurezza e serenita’.
    Sembra una situazione difficile da ribaltare in questo momento, probabilmente servirebbe un momento di pausa dal rugby giocato per lavorare sulla testa dei ragazzi senza l’assillo della partita il venerdi/sabato ma il calendario non da questa possibilita’.
    Difficile dire quale sia la medicina a questo punto, forse liberare la squadra dal peso degli obiettivi, dire ok ormai i PO sono fuori portata, ritorniamo all’anno 1 e scendiamo in campo per dimostrare che valiamo questa competizione.

  13. Rabbidaniel 2 Dicembre 2013, 13:04

    Ci sono giocatori che tirano la carretta da anni, a Treviso e in Nazionale, il Pro12 è un campionato strano, senza retrocessioni e, finora, senza meritocrazia per l’accesso in HC. Mettiamoci qualche infortunio che l’anno scorso non c’era e un’incertezza sul futuro. La situazione non è semplice ed è facile fare i conti con i soldi altrui. Anche a Treviso investire sul rugby non è un affarone.
    Incertezza, chi è di Treviso lo sa, ma, tanto per far capire ai soliti soloni quale sia la situazione, l’amministrazione comunale ha dato disponibilità per migliorie e possibili ampliamenti di Monigo, a fronte, però, di qualche garanzia sul futuro celtico.
    Questo è lo stato del nostro movimento, della squadra che finora è stata la migliore. Non siamo messi bene e dobbiamo guardare ai realia, non alle chiacchiere.

  14. carlo s 2 Dicembre 2013, 13:11

    Sì anch’io penso che la dichiarazione di Zatta sia fuori luogo, i ragazzi stanno facendo ampiamente la loro parte!

    • gsp 2 Dicembre 2013, 13:24

      su questo non so carlo, ma sta all’allentore ed alla societa’ tirare il meglio fuori dai giocatori.

  15. jock 2 Dicembre 2013, 13:14

    E alcuni hanno rinunciato a buone offerte perché credevano al progetto…

  16. jock 2 Dicembre 2013, 13:19

    Perfetto, in queste condizioni del movimento e x
    Con questa crisi, chissà per quanti secoli il monigo resta così, e ringraziamo che è comunque un buono stadio

  17. Stefo 2 Dicembre 2013, 13:33

    Voglio aggiungere una cosa, mai come quest’anno le squadra “di prima fascia” o favorite per la vittoria finale che dir si voglia erano tutte partite cosi’ forte nei risultati e/o gioco, si avevano di solito 1-2 squadre che partivano a razzo e le altre a carburare venendo fuori alla distanza. Il motivo e’ molto semplice a mio avviso, le unions e quindi le quadre sapevano che per far quadrare il cerchio in HC il sistema a qualificazione meritocratico era l’unica alternativa e si sono adeguate non volendo lasciare in avvio di stagione punti per strada che potrebbero rivelarsi fatali (basti pensare che se il sistema che passa e’ quello della migliore per union piu’ le due migliori classificate oggi come oggi gli Scarlets sarebbero fuori dalla porssima HC). Questo secondo me ha innalzato il livello a cui le big giocano fin dall’inizio e preso in controtempo le piccole che erano solite fare punti ad inizio stagione sfruttando le partenze lente altrui (oltre al Benetton penso al Connacht con questo discorso).

  18. gsp 2 Dicembre 2013, 13:34

    sono daccordo con chi dice che anche la societa’ deve prendersi le sue repsonsabilita’ sono stati fatti una seria molto lunga di errore e sottovalutazioni quest’anno.

    Dare la colpa ai giocatori e’ una non soluzione, al max un pezza per trovare tempo, ma non molto di piu’. dai la colpa al gruppo e non e’ colpa di nessuno.

    difficile trovare una soluzione. chiudersi nello spogliatoio e cercare di capire, ci vuole un confronto franco e chiaro. se l’ambiente si e’ rotto di Smith, allora ha senso che lasci oggi e si inizia gia’ a guardare avanti.

    se davvero ci sono giocatori che non vogliono imparare fuori squadra subito e poi si vede. se non puoi metterli fuori squadra perche’ stanno rendendo invece forse il problema non sono loro.

    se invece il problema e’ che ci sono troppi cuochi, allora tocca a Munari rendere piu’ semplice la catena di comando.

    se invece sembra che vada tutto bene, regna la pace e si rema nella stessa direzione allora si sta uniti.

    quello che non serve e’ cercare alibi.

    • gsp 2 Dicembre 2013, 13:42

      e quando si parla di errori di valutazione, sono quasi tutti arrivati dalla societa’ e da munari. qualita’ e quantita’ giocatori, cambio regole in chiusa, sato delle avversarie, non rimpiazzare i partenti.

      senza prendersi le colpe necessarie nons i andra’ avanti. le critiche costruttive ci vogliono pur ricordando che solo chi non fa non sbaglia.

      aggiungo un’altra soluzione. adesso che sono finite le finestre internazionali bisogna dare una certa continuita’ alla squadra. secegliere un 9 e 10 e stare con quelli per almeno 3/4 settimane e la squadra iniziera’ a girare (stile McKenzie insomma). tutti questi cambi continui alla facite ammuina, quando non dettati da necessita’, non hanno senso, funzionano raramente e non danno ai giocatori il ritmo di gioco.

  19. luis 2 Dicembre 2013, 15:09

    Le tante riflessioni precedenti sono in parte vere, ma credo ci si dimentichi che di base questa è stata considerata dalla società (inteso come propietà) un annata di transizione: non avendo ragguagli sul futuro probabilmente si è preferito non “impegnarsi” economicamente in maniera evidente cercando invece di andare avanti in attesa di tempi migliori ( leggasi certezze). Questo ha sicuramente impedito a Munari di essere più incisivo sul mercato, portato a ridurre la rosa all’indispensabile e a rimandare gli interventi.
    La notizia data da FSmith della sua partenza ha prodotto un unico e rilevante problema: parte della squadra gli rema contro ( anche se fa di tutto per rendere la cosa poco evidente) e i rumors su contrasti nello spogliatoio hanno cominciato a circolare da mo’.
    Concordo sulle considerazioni di Stefo sopprattutto sugli obiettivi e la reale capacità di raggiungerli: per farlo ci sarebbero voluti unità di intenti, gruppo coeso e gli investimenti specifici nel parco giocatori non effettuati per i motivi sopra citati: ergo si vada avanti al meglio e se ci sarà un futuro in CL ed HC interventi e programmazione non saranno più procastinabili.

    • carlo s 2 Dicembre 2013, 15:43

      Bhè allora che lascino stare i giocatori….

    • gsp 2 Dicembre 2013, 16:22

      Luis, aver preso sottogamba le regole della mischia, e’ imperdonabile, come lo e’ aver pensato che non servissero amichevoli estive di preparazione di livello proprio per prepararsi.

      ci sta ridimensionare e magari anche perdere, basta ammetterlo. se Smith spacca lo spogliatoio, che lo si esoneri in modo civile.

    • Stefo 2 Dicembre 2013, 16:56

      luis non so la proprieta’ cosa pensi se pero’ il direttore sportivo esce ad agosto dicendo che ci sono certi obiettivi la cosa non quadra molto a meno che proprieta’ e gestione sportiva abbaino divergenze d’opinione. Munari sul Tinello ha parlato di certi obiettivi non solo i tifosi.
      Su Smith, se il gruppo non e’ col tecnico lo si dica, non vorrei che i rumors che hai sentito siano i classici rumors che si sentono ogni volta che una squadra non fa bene…se tecnico e squadra sono ormai su due pagine diverse come idee allora inutile continuare a forzare la stuazione.

  20. mauro 2 Dicembre 2013, 16:54

    è evidente che aver anche solo ipotizzato colpe da parte dei giocatori abbia messo in agitazione molti dei partecipanti al blog.
    Ma guardiamo ai fatti: l’aver sottovalutato le regole della mischia (fatto innegabile) è colpa del settore tecnico; la preparazione fisica insuffciente, già segnalata in un post di settembre, ancora una volta colpa del settore tecnico.
    Ma le figure barbine rimediate in campo con avversari alla nostra portata sono colpa dei giocatori. Sabato sera ero a Monigo e non mi sono divertito per niente a vedere gente che placcava con la manina tesa, arretrando e subendo costantemente l’impatto; non ho visto nessun grillotalpa e ancor meno un gioco armonioso. E continuo ad aspettare il rientro di quei due cagnacci di Favaro e Minto che potrebbero trascinare la squadra con l’esempio.
    Che poi la testa dei giocatori sia impegnata in un futuro abbastanza nebuloso ci può stare, in fin dei conti 10 anni fa Benetton non avrebbe mai permesso alla squadra di scendere in campo con maglie che non fossero biancoverdi, pensa te arancione…!
    Però nessuno è esente da colpe in questa situazione e, sicuramente, il fatto che Smith abbia dichiarato le sue intenzioni con la stagione da giocare non ha favorito l’ambiente, che non si dimentichi ha poco di anglosassone e molto di italiano.

    • Stefo 2 Dicembre 2013, 17:00

      A me sta storia dell’addio di Smith convince poco, a meno che non sia una sfiducia del gruppo nel tecnico ed allora che lo si cambi subito, come dice giustamente mez ;a storia e’ piena di squadre che sapevano che a fine stagione sarebbe cambiata la gestione tecnica, primo esempipo che mi viene in mente cosi’ su due piedi Castres la scorsa stagione, che Labit-Travers se ne sarebbero andati a PArigi lo si sapeva almeno da Gennaio.
      Allora o e’ finito un ciclo ma gia’ a fine stagione scorsa ed i giocatori non credono pu’ nelle idee di Smith o i problemi sono altri.

      • mauro 2 Dicembre 2013, 17:53

        Stefo concordo con le tue sempre corrette visioni ed anche con quanto dice Mez, il significato della mia frase è semplicemente che la dichiarazione di Smith ha favorito quella parte dello spogliatoio non (o mai stato) in sintonia con lui e che i buoni risultati dell’anno scorso avevano forzatamente costretto a rimanere soffocati. Anche la Benetton come tutte le squadre soffre di problemi ovvii di spogliatoio, perchè chi non gioca con continuità o per niente non può essere felice, soprattutto se sa che fuori da qua non ha mercato. Pensa al buon Castro a Leicester e dimmi se sono tanto lontano dalla realtà

        • gsp 2 Dicembre 2013, 18:08

          Mauro, ma a chi ti riferisci in particolare?

          e cmq guarda che Castro giocava.

          • mauro 2 Dicembre 2013, 18:22

            A nessuno in particolare. Ho “sentore” di malumori ma nulla di dichiarabile. Poi mi risulta che Castro fosse diventato la riserva di Cole e che questo non l’avesse mai digerito, tanto da creare i primi problemi con Cockerill.
            Comunque una squadra non si presenta così come si è presentata la Benetton nelle ultime esibizioni se lo spogliatoio è unito. Chi era seduto al mio fianco sabato può testimoniare che per tutto il primo tempo ho ripetuto che bastava andare diritti per bucarli, tant’è che quando Zanni e Gori l’hanno fatto sono andati in meta. Non credo che chi era in campo non lo vedesse da solo…
            Personalmente vedo un fantasma aggirarsi fra i centri ed assomiglia tanto a Loamanu, ma non credo sia lui visto che l’anno scorso spingeva perfino in terza centro. Mozzarella non mi sembra il giocatore degli anni scorsi, sempre buono per carità ma al minimo sindacale. Ecco a Treviso quest anno fanno tutti il minimo sindacale, nulla di più.

  21. luis 2 Dicembre 2013, 17:14

    La storia di Smith è che non ha concordato i tempi della divulgazione della notizia con la società è vera, la sua uscita ha spiazzato tutti e ha fatto uscire “allo scoperto” quei giocatori che non si sentono considerati prime scelte. E’ una logica conseguenza alla notizia, checchè se ne dica che sono dei professionisti.
    Concordo sul discorso della mischia, infatti sono intervenuti colpevolmente in ritardo, resta un fatto che hanno la coperta corta per i piloni anche se ora Muccignat ha avuto l’idoneità ( per tre mesi, poi deve rifare i test).
    Per quanto riguarda i test estivi credo siano stati scelti anche per “cementare” il gruppo di società che ha fatto la scelta con Treviso, ci sta ed è stato anche un modo per capire e far capire la differenza tra pro 12 ed Eccellenza.
    Resta un fatto: staff, giocatori e società sono praticamente gli stessi dello scorso anno; se i risultati sono peggiori-al netto di alcuni dolorosi infortuni-vuol dire che qualcosa non va e visto che in campo ci vanno i giocatori credo che le parole di Zatta siano in parte vere. E’ mancata la “fame”,la grinta e la voglia di dimostrare sempre qualcosa da parte di qualcuno. E’ mai possibile che “l’anima” in campo la mettono sempre i “soliti”?
    Non voglio fare nomi, sarebbe antipatico e comunque irrispettoso, ma chi segue Treviso ha gli occhi per vedere le cose in campo o devono chiamarsi tutti Zanni ( permettetemi almeno questo ) per essere degli indispensabili.
    Mi ripeto, questa annata va così, ma se ci sarà futuro bisogna programmarlo per bene: dalla scelta del prossimo allenatore all’innesto di giocatori che possano fare realmente la differenza.

    • gsp 2 Dicembre 2013, 17:29

      Luis, pero’ davvero senza polemica, fai i nomi cosi’ capiamo di chi si parla. per quanto non bello in termine di stile, e’ molto piu’ efficace che dire che ‘i giocatori non hanno fame’. ci ricordiamo tutti il Trap e la storia di Strunz.

  22. luis 2 Dicembre 2013, 17:25

    Concordo appieno @mauro, aggiungo che non si possono aspettare solo alcuni giocatori, se non ci sono quelli devono esserci gli altri a fare i “cagnacci”!

  23. luis 2 Dicembre 2013, 17:49

    Ho già risposto @gsp : basta avere gli occhi per vedere, qualcuno è ancora a TV per contratto, altrimenti sarebbe chissadove . . . .
    Per carità ci sta che si possa perdere, ma prima devi aver dato tutto in campo !

  24. malpensante 2 Dicembre 2013, 19:28

    Ci sono anche ragioni banali, tipo
    – che l’anno scorso è stato magico quanto a culo, soprattutto per gli infortuni e per le congiunzioni astrali nel corso del campionato
    – alcuni giocatori hanno reso il 150%, uno per tutti Barbieri, annata magica
    – che la rosa non ha la profondità in generale ma soprattutto per sostiture alcuni giocatori: se è fuori Favaro, chi? Minto, chi? VanZyl, chi? Citta, ecc.
    – che buona parte della superiorità in chiusa, vecchia regola, veniva da gente come Zanni e Barbieri, e Cosafaidovewai, impressionanti in spinta. Con le nuove regole, ciccia.
    Poi, sono poco incline alla psicologia, ma Stefo ha ragione per quel che riguarda l’insicurezza dei giocatori e le dichiarazioni dello staff di fine estate.
    Comunque la mischia va meno peggio, ed è un bel passo.

  25. luis 2 Dicembre 2013, 19:49

    @mal
    unica vero problema la “profondità” e la qualità della rosa, se sono fuori i “big”- tranne pochi e i giovani, il resto non va.

  26. dado 2 Dicembre 2013, 21:05

    una considerazione, ma se tutti i problemi fossero con smith e lo spogliatoio o della dirigenza con non ha programmato correttamente la stagione, perchè la nazionale fa altrattante brutte figure ?
    credo che ci sia una concorrenza di fattori, ma la determinazione è un fattore chiavde per il successo, particolarmente nel rugby; e quest’anno i giocatori più forti ( quelli del giro della nazionale ) al momento mancano di deternminazione, è evidente.

    • gsp 2 Dicembre 2013, 22:21

      Dado ci sono alcuni problemi che vengono chiaramente dai club, tipo impreparazione in chiusa ed errori dei singoli in difesa. Non ci sono davvero alibi.

  27. dado 3 Dicembre 2013, 09:26

    ma quindi il buon 6nazioni scorso era merito dei club ?, o se la nazionale vince è merito di Brunel & c. e se va male è colpa degli allenatori dei clubs ?
    credo che ci sia una commistione di fattori, il rendimento dei giocatori nei clubs si riverbera sulla nazionale.

    • gsp 3 Dicembre 2013, 17:33

      e’ sicuramente una commistione di fattori. a volte positivi, a volte negativi. questi che ti ho citato vengono senza dubbio dai treviso e zebre. la mancanza di game plan, ritardi nel sistema difensiva della squadra, mancanza di guida tra i 3/4/ quarti e’ invece colpa di Brunel della nazionale. non capisco davvero come si possa obiettare.

      il buon 6n dell’anno scorso e’ chiaramente dovuto anche al buon lavoro dei club.e se qualcuno lo nega digli che e’ stupido.

      ma considera anche un particolare. la nazionale non si inventa molto, al max si cerca di dare una struttura. il grosso del lavoro soprattutto nella condizione fisica lo fanno solo i club.

  28. fr78it 3 Dicembre 2013, 21:49

    capisco la delusione di tifosi e magari anche quella di certi addetti ai lavori, capisco meno la delusione di zatta e munari, o meglio ci credo poco visto che li credo persone competenti.
    I conti si fanno sempre alla fine per ora ho avuto solo conferme della mia idea che un benetton che eguagliasse la stagione passata avrebbe fatto un’ottima stagione. Per tutti i motivi citati nei post precedenti ma soprattutto per due:
    1. Nessuna evidente programmazione , l’anno scorso si sono limitati a raccogliere i frutti, quest’anno non hanno neanche seminato: complice credo, e spero, l’incertezza del futuro celtico della squadra. Incertezza che avrà anche i suoi risvolti mentali nei giocatori.

    2. Gli avversari ora vengono a Treviso per vincere e senza più sottovalutare la squadra Italiana, in casa loro poi non se ne parla.

    Per me non c’erano motivi per aspettarsi una Treviso più avanti in classifica dell’anno scorso quindi non esistono motivi per essere delusi dell’attuale andamento.

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