Il mio Galles, le Zebre e il cruccio-nazionale: intervista a Tito Tebaldi

Un momento di forma splendido, un inizio di stagione davvero importante con una maglia pesante. Eppure…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. lupo 10 Ottobre 2013, 08:13

    wow, on rugby sempre sul pezzo!
    temo che questo articolo scoperchierà il vaso di pandora delle polemiche quindi non commento la parte “nazionale” (abbiamo già fato) anche se a questo punto diventerebbe interessante il JB pensiero 🙂
    piena di contenuti anche la sezione “franchigie” e quella allenamenti.
    complimenti redazione

  2. Da 10 Ottobre 2013, 08:58

    @gsp quello che di dice Tebaldi nell’ultima parte dell’intervista e’ quello che sostenevo io nel commento all’articolo di qualche giorno fa.
    Non dico che Brunel si faccia influenzare, però certe scelte non le capisco

    • gsp 10 Ottobre 2013, 09:41

      Ciao Da, non capire certe scelte è normale. Io mi oppongo quando si riduce tutto a raccomandazioni.

      Tito non è l’unico, anche bortolami ed il barone sono rimasti fuori dalla nazionale per un pò, avendo dimostrato standard ben diversi da Tito. Tito sa che deve fare, lavorare duro e continuare cosí.

      Detto questo è anche una cosa che capita che ci siano ottimi giocatori che gli allenatori per caratteristiche non vedono bene nella loro idea di squadra.

    • ala 10 Ottobre 2013, 14:42

      ci si deve solo ricordare che chi non ha accettato termini e condizioni dettate dalle zebre …il zebrone li fa tagliare …questo è peggio di dondi

  3. Lucido 10 Ottobre 2013, 09:12

    Intervista molto interessante.
    Complimenti alla redazione e complimenti a Tito per la serenità con cui ha affrontato i temi che gli sono stati posti.
    A mio parere rimane uno dei MM più forti che abbiamo, se continua a giocare a questi livelli non vedo come non possa essere convocato…..

  4. matteo81 10 Ottobre 2013, 09:37

    Bella intervista, moto interessante il punto di vista sulle franchigie, come dovrebbero funzionare, ed il loro legame con il territorio. Avremmo tanto da imparare da quel tipo di realtà. Poi non commento sulla nazionale, l’allenatore e’ responsabile delle scelte ed ha il diritto di farle.

  5. maxsavo 10 Ottobre 2013, 09:59

    bella intervista complimenti.

  6. malpensante 10 Ottobre 2013, 10:13

    Spero che sia servita a far chiarezza sul modello gallese, diverso dalle Province irlandesi ma comunque strutturato a franchigie. Che a mio parere è l’unico modo, nelle diverse declinazioni, per assicurare la filiera che consenta di arrivare al pro salvo le eccezioni che conosciamo (e la cui sostenibilità nel tempo mi lascia alquanto dubbioso). Condizionamenti su JB non ci credo, su Gajan sì ma comunque ci ha messo del suo come indolenza, menefrego e pressapoco. La carta buona Tito l’ha avuta anche agli Aironi il secondo anno, ma gli va dato l’alibi parziale che la situazione societaria si è fatta subito difficile e che la regola demenziale MM/MA ha fatto più danni della grandine. Talento, fisico e coraggio non gli mancano e, da quel che sembra, ora nemmeno testa e applicazione. Tèn dur e dag adré, cat si fort bombé.

    • lupo 10 Ottobre 2013, 10:31

      quoto in toto, soprattutto per quanto concerne il fantomatico complotto che condizionerebbe JB: scelte del coach, nel bene e nel male, come è giusto che sia

  7. Hrothepert 10 Ottobre 2013, 10:28

    Il discorso franchigie e della differenza di cultura Rugbystica non fa una piega, per quanto riguarda la nazionale, un giocatore giovane che ambisce a ritornare a indossarne la maglia forse dovrebbe usare più diplomazia e limitarsi a frasi di circostanza del tipo “Io cerco di fare di fare del mio meglio qui con il club e con questo spero di convincere Brunel a convocarmi”, ecc.; so che chi ha fatto l’ intervista ha fatto semplicemente il suo lavoro di giornalista ma in cuor suo è convinto (con queste domande sulla mancata convocazione) di aver fatto il bene del ragazzo?

    • lupo 10 Ottobre 2013, 10:36

      dai hro, come si poteva non fargliele? 🙂
      poi comunque direi che tito ha svicolato benissimo con quel “non è plausibile”, che dichiari voglia di azzurro e conseguente delusione per la mancata convocazione secondo me ci sta tutta ed è pure un buon segnale di apertura tipo: io ci sono, se mi volete chiamate che arrivo subito

      • Hrothepert 10 Ottobre 2013, 10:42

        Si lupo,lo so, sai la mia è un’ eterna guerra personale incentrata tra il diritto di cronaca e la coscienza dei giornalisti 😉 , comunque la risposta era da dare nella forma in cui l’ ha data BergaMirko a domande analoghe.

        • Stefo 10 Ottobre 2013, 12:36

          @ hor scusa ma a me sembra una domanda normalissima nel pieno rispetto di qualsiasi coscienza. Aggiungo che il diritto di cronaca viene sempre e comunque prima di qualsiasi cosa, di giornalisti compiacenti che non fanno domande interessanti nello sport ma soprattuto al di fuori dello sport ne e’ piena l’Italia ed infatti l’informazione e’ quella che e’…non fare domande perche’ si ha paura di mettere in difficolta’ una persona non e’ giornalismo, la coscienza dei giornalisti manca non in questi casi ma in altri a mio avviso.
          Guarda io ti diro’ che ogni tanto (non sempre e neanche spesso, ma ogni tanto) trovo il Tinello poco ficcante nelle domande.
          E la risposta di Tebaldi non mi sembra nulla di male, dice le cose come le pensa, per fortuna…

          • Hrothepert 10 Ottobre 2013, 13:45

            Stefo, ora parlo in generale e non per questo caso specifico, per me il buon senso, l’ onestà (anche quella intellettuale), il rispetto (anche quello della privacy) e, ma si..dai.., anche il senso dell’ onore vengono di gran lunga prima del diritto di cronaca; in quanto alle domande del Tinello, non mi pare Munari abbia bisogno di domande particolarmente ficcanti per dare risposte..”piccanti”!! (notare la rima quasi…”pascoliana”!! 🙂 )

          • Stefo 10 Ottobre 2013, 13:55

            hro ma concordo nel generale se quello che intendi sono le selve di telecamere e microfoni alle famiglie di persone uccise, ma tu qua ti sei lamentato del caso specifico inizialmente dove mi sembra si sia fatta una domanda normalissima che non invade la privacy o altro. Tornando al discorso in generale contrapposto a quello che tu dici (e con cui concordo isoprattutto in riferimento a casi di cronaca nera dove c’e’ spesso un comportamento da avvoltoi) in Italia c’e’ un giornalismo-servilismo in cui nelle interviste mai si fanno domande scomode, e questo lo riferisco piu’ alla politica che allo sport.

          • Hrothepert 10 Ottobre 2013, 17:57

            Stefo io non mi sono lamentato, tanto è vero che ho riconosciuto la legittimità della domanda, ho soltanto chiesto ha chi l’ ha posta se nel fargliela pensava di aver fatto un favore al ragazzo o magari no, tutto lì.

  8. Larosa 10 Ottobre 2013, 10:31

    Al di là della polemiche o meno per la nazionale o le Zebre, i punti in cui affronta la cultura, il sistema di franchigia, gli allenamenti e l’utilizzo dei giovani sarebbe da stampare e far leggere a più di una persona in FIR…

    • gsp 10 Ottobre 2013, 11:21

      non solo alla Fir, anche a Munari…

      • gsp 10 Ottobre 2013, 11:22

        anzi, piu’ a Munari che alla FIR. alla Fir hanno scelto bene o male quel modello, esattamente quello ed adattano dove possono. Manca tradizione ed apparteneza. ci mancherebbe, non per questo e’ cosa nuova.

        Invece Munari scalcia ancora sul fatto che il rugby regionale ha violentato i club.

        • malpensante 10 Ottobre 2013, 11:35

          Dai gsp, è una polemica gratuita. Munari lavora in un club che il suo più o meno riesce a farlo. La FIR, una franchigia per quanto bolsa c’era e han fatto più o meno di tutto per farla fuori e farsi il loro club (altra versione: non han fatto i salti mortali per raddrizzarla e sono stati costretti ahiloro a farsi un club). Munari è un fior di professionista che ragiona ovviamente da club, ma di seconde squadre, accademie, territorialità, rose allargate e permit dice cose spesso condivisibili e in linea con una logica da franchigia. La FIR chiama “franchigia” una roba concettualmente peggio delle Fiamme Oro, che almeno un po’ di attività giovanile propria ce l’hanno.

          • gsp 10 Ottobre 2013, 11:40

            @mal, e’ vero, ma questo non cambia alcune dichiarazioni.

            Munari (fa ottimo lavoro, in un club) riferendosi specificamente al sistema gallese ha detto che la struttura delle regione ha violentato i club gallesi. devo trovarti l’audio?

            come e’ innegabile che nel primo bando FIR la scelta delle franchigie nel senso di associazione di club era chiarissimo, ed hanno fatto carte false per perseguirlo.

            Poi l’opinione di Munari non la condivido ma e’ lecita. ma se da una parte c’e’ Munari e dall’altra la FIR, quello che ha scelto e’ un fatto storico chi abbia scelto il modello gallese. che non significa che funzioni o che sia la scelta giusta.

          • malpensante 10 Ottobre 2013, 17:33

            gsp, Munari ragionava sulla difficoltà per i gallesi di rinunciare a delle identità (e superare rivalità) storiche e se permetti molto comprensibili dato il valore di quel rugby. Un po’ di amici ce li ho tra Swansea e Neath e di certo han fatto fatica a ritrovarsi sotto un’unica bandiera. Che la FIR “abbia scelto il modello gallese”, come battuta è notevole. Quanto poi alle carte false, se ti riferisci ai Pretoriani son d’accordo 🙂

          • gsp 10 Ottobre 2013, 19:05

            beh sara’ anche bella come battuta, e sono contento che ti allieti il giov pomeriggio. ma la volonta’ di forzare viadana a letto con altri che centrava ed portarsi soci un po’ rischiosi? era proprio perche’ ritenevano che la fuzione dei club fosse la soluzione. dovrebbe esserci anche nel bando.

            Poi visto la poca consistenza dei pretoriani si sono trovati con treviso da sola, ma non e’ un segreto che volevano che treviso si associasse con un altro club, proprio stile Ospreys.

            di nuovo, non e’ detto che questa sia la soluzione giusta o che vada bene per l’italia, ma e’ un fatto che sia stata fatta quella scelta.

            Su Munari poi, riascoltali i tinelli e lui oltre a parlare di regioni che hanno violentato i club, ha preso anche a volte il modello ospreys proprio per i limiti di appartenenza.

          • malpensante 10 Ottobre 2013, 19:42

            Gli Aironi erano franchigia per volontà propria (Viadana, Amatori, Colorno, se non ricordo male anche Mantova) poi è vero che ci hanno infilato a forza i resti dell’altra cordata calvinista-parmigiana. Pensa quando il giovedì pomeriggio me l’allietavano le commesse in libera uscita 🙂

      • Hrothepert 10 Ottobre 2013, 11:31

        gsp, anche io l’ ho pensato (subito, appena ho letto il post di Larosa) ma non l’ ho scritto perchè altrimenti dicevano che ce l’ ho (a..priori) con Munari, Treviso ed il Veneto in generale!!

        • gsp 10 Ottobre 2013, 11:36

          io c’ho pensato un attimo, ma certe cose sono dette forte e chiare nei tinelli, non c’e’ molto da interpretare.

          • GiorgioXT 10 Ottobre 2013, 17:21

            Guarda che in Galles c’è una parte molto consistente del movimento che non è per nulla contenta di aver perso Neath e Swansea per fare gli Ospreys, piuttosto che Pontypridd …portando dei dati non contestabili come la perdita di buona parte del pubblico .
            Non solo non è stata indolore , ma il successo stesso dell’introduzione delle franchigie è decisamente messo in dubbio, soprattutto a confronto del successo di pubblico e TV della limitrofa Aviva Premiership.

          • gsp 10 Ottobre 2013, 19:17

            puo’ essere vero, ma torna al commento principale di larosa, e vedi che non e’ tanto la federazione a dover rileggere quelle dichiarazioni. e che la faccenda ha molti piu’ aspetti.

            detto questo, Giorgio, e’ un po’ semplicistico ridurre il problema degli Ospreys al fatto che siano una regione (come lo sono anche le altre) e senza un club unico di riferimento. anche perche’ gli Ospreys sono quelli che hanno vinto di piu’, a man bassa.

            benche’ siano zone limitrofe la differenza economica tra di qua e di la dal confine e’ enorme, e lo vedi in tutti gli indicatori economici.

            ne risentono le regioni che fanno riferimento a singoli club (blues e scarlets).

            e c’e’ anche un problema diverso, che se il galles avesse fatto due sole franchigie magari poteva competere economicamente con quelle di confine (sempre SE si fosse trovato un modo di far giocare nella premiership), ma probabilemtne non avrebbe vinto il 6n. il problema e’ che ce n’e’ una ogni 30 km, questo non c’e’ forse neanche dall’altra parte del confine, ma 4 sono necessarie a mantenere quel livello di competitivit’a internazionale.

            poi ti do ragione che non e’ stata indolore, ma le vittorie sono tanto incontestabili quanto il pubblico.

    • Shane Bill McDriscoll 10 Ottobre 2013, 11:24

      Da farglielo leggere ogni sera prima di andare a letto

  9. Andrea da Treviso 10 Ottobre 2013, 10:56

    Trovo incredibile quello che ha detto tebaldi che l’anno scorso e quest’anno se fosse rimasto avrebbe continuato a fare la riserva di Chillon! E posso capirlo se fosse la conseguenza di pessime prestazioni ma invece e per impostazione tecnica socetaria! Se fosse rimasto lo avremmo perso!
    Per me chillon senza mancare di rispetto non è neanche la metà di tebaldi ( e di semenzato) lo avete mai visto in campo fare cose veramente decisive come ad esempio le ripartenze che fa gori, e non mi dite che è xchè chillon è un mediano di m. Diverso! Lui entra e fa il compitino! La realtà è che lui è da campionato italiano!

    • gsp 10 Ottobre 2013, 11:20

      Entrare e fare il compitino e’ proprio una delle cose che tebaldi in passato non ha saputo fare e che gli e’ costato il posto con mallett. e’ proprio una delle cose che deve imparare e che gli manca per fare il top player. e se per compitino intendiamo eseguire il gameplan che ti chiede l’allenatore si capisce forte e chiaro perche’ ha perso cosi’ tante occasioni fino ad oggi.

      e spero che da oggi cambi e dia problemi a brunel nella prossime chiamate, che l’abbondanza fa sempre bene.

      • Chicco 10 Ottobre 2013, 12:49

        d’accordo al 1000%…e aggiungo una cosa….deve anche imparare a contenere gli atteggiamenti da “bulletto” che aveva…davvero fastidiosi….

      • malpensante 10 Ottobre 2013, 17:23

        Fare il compitino sarebbe già un bel passo, che poi le Zebre dell’anno scorso sembrassero la comitiva del viaggio con sosta a comprar le pentole e andasse bene pure Chillon, vabbè, ma il paragone è proprio improponibile. Ti ricordo che in eccellenza, l’anno prima, faceva tanta panca nonostante l’*.

        • gsp 10 Ottobre 2013, 19:23

          il paragone rispetto a Chillon l’ha fatto andrea, io sono daccordo con te sulla differenza.

          pero’ l’anno prima Chillon oltre ad un po’ di panca ha vinto anche un paio di partite con treviso ed un BP contro gli Ospreys, ed era PP anche a Febbraio.

  10. Emy 10 Ottobre 2013, 11:01

    Bella ed interessantissima intervista.
    Intelligente, pacato e maturo l’intervistato.
    Io faccio parte della “vox populi”, e non solo per la sua mancata convocazione.

  11. stefano nicoletti 10 Ottobre 2013, 11:02

    Credo che un professionista debba tenere certe considerazioni su come vengano fatte le selezioni per sè e, allo stesso tempo, concentrarsi sulle relazioni “istituzionali”.
    Detto questo, penso che per ora Tebaldi abbia avuto molte (troppe?) occasioni in nazionale rispetto al suo rendimento (l’ultima un anno fa negli States), e questo è un elemento che non si cancella con un mese di buone prestazioni.

    • gsp 10 Ottobre 2013, 11:20

      totalmente daccordo sul fatto che nessun giocatore italiano ha avuto tante possibilita’ quante Tito.

  12. dogriccio 10 Ottobre 2013, 11:07

    Scusate (piccola polemica, ma ve lo dico prima) ma cosa facciamo? davvero siamo diventanti come il calcio?
    allora è vero che i valori del rugby sono rimasti solo quelli tanto chiacchierati e nessuno più in sostanza.
    3 articoli su Tebaldi? e lo dico io che sono un fan di Tito DA SEMPRE. Da sempre dico che non deve andare sprecato, che ha numeri che in italia hanno pochi ecc.ecc.
    Davvero facciamo la fine del calcio con i vari Totti (lo dico perchè sono romanista sfegatato e quindi nessuno mi può dire niente per l’esempio) che ogni sopracciglio che muovono vengono fatti 10 articoli?
    articolo 1: la lista dei convocati.
    articolo 2: il dubbio di tito
    articolo 3: l’intervista a tito
    (articolo 4: l’intervista al berga)
    non dico che non si debba fare informazione, ma forse non si sono accesi troppo i riflettori su una situazione paradossale?
    (lo ripeto io da sempre tifo per Tito ma) ha fatto un minutaggio “scarno” lo scorso anno e con alti e bassi, quest’anno ha fatto 5-6 partite, per carità buonissime ma pur sempre 5 partite. Io non ci vedo niente di strano che convochi Chillon, per quanto mi piaccia meno come giocatore. Che dovrebbe fare, bruciarlo dopo la prima chiamata di luglio? Non chiamarlo perchè ha fatto pochi minuti? Anche Morisi ha fatto poco minutaggio a Treviso ma non lo chiamiamo?
    Insomma sono i test di novembre, se Tito gioca così può tranquillamente rientrare da protagonista nel gruppo del 6N (e glielo auguro di cuore). Anche per il giocatore, non credo sia un bene essere collegato sempre a qualche velata polemica o cose del genere.
    Le convocazioni di JB sono chiamate “normali”, magari a me sarebbe andato meglio Tito di Chillon o a tizio Begamirco invece di Canale, ma ci stanno ‘ste cose, non ci sono situazioni che fanno gridare allo scandalo, ma tutte più o meno 50-50.
    Invece sembra proprio che si è fatta lesa maestà.
    PS. un plauso a berga per i toni usati nelle risposte. Sincero ma allo stesso tempo determinato, bravo.

    • berton gianni 10 Ottobre 2013, 13:19

      Molto bene, ottimo post.
      Concordo in pieno e, come diceva il Profeta : tutto il resto e’ noia !!

  13. malpensante 10 Ottobre 2013, 11:47

    Per me l’intervista è fatta bene (più che bene) ma, in nome della libertà d’informazione e nonostante il costo significativo dell’abbonamento, continuerei comunque a comprare questo giornale.

  14. Rabbidaniel 10 Ottobre 2013, 12:28

    “Qui c’è storia e cultura. Zebre e Treviso non sono vere e proprie franchigie, gli Ospreys invece sì: ci sono 77 club e quattro province di zona che sono collegati a questa squadra. Questo significa che là fuori, anche in questo momento, ci sono ragazzi e ragazzini che stanno giocando e si allenano per prendere la maglia che oggi indosso io. Qui non c’è solo la pressione del giocatore che va in tribuna e che vuole andare in panchina o del panchinaro che vuole diventare titolare, qui c’è una vera pressione anche dal basso. A tutto questo aggiungici l’orgoglio verso la maglia e hai il risultato.”
    C’è altro da aggiungere? Peraltro in passato non ho mai mancato di sottolineare le volte in cui Tebaldi non mi ha convinto del tutto, ma quello visto in questo scorcio di stagione merita la maglia della nazionale senza discussioni.

    • berton gianni 10 Ottobre 2013, 13:31

      Bella scoperta…
      ( A parte che dovrebbe essere un orgoglio/onore anche il vestire le maglie Benetton e Zebre…)
      Se vai a Pesaro o a Cantù, ad ogni angolo c’è un canestro.
      Così come in altre città ci sono decine di squadre di basket o a Modena ecc ci sono decine di team di pallavolo…e sono i due sport egemoni.
      Do ragione a Dogriccio e la penso come lui.
      Niente contro Tebaldi, ma solo perché ha giocato bene un mese, neanche avesse…scalato L’Everest…

      • Rabbidaniel 10 Ottobre 2013, 13:38

        Il fatto è che da noi si è puntato sulla nazionale come “immagine” quasi unica del rugby, mettendo in ombra i club/franchigie che dir si voglia. E il sistema di accademia mi pare troppo poco collegato alle celtiche (cosa che Munari ha ripetuto all’infinito). Gianni sai che alcuni miei amici, che sono andati anche a vedere la nazionale, non sapevano che Treviso non gioca il campionato italiano? E vivono a Treviso e dintorni, non ad Abbiategrasso. Per questo la considerazione di Tebaldi mi pare opportuna.
        Poi credo che in nazionale ci debba andare chi gioca meglio. In questo momento, con Gori fuori, penso che a Tebaldi di posto se ne potesse dare.

        • berton gianni 10 Ottobre 2013, 13:54

          Ciao Rabbidaniel.
          Volevo solo fare una domanda a te e a chi, oggi, sostiene…Pereira 🙂 ( tenendo conto che non ho assolutamente nulla vs. Tebaldi )
          Lui stesso dice che le Zebre non han fatto granchè per tenerlo…e al momento, idem in Nazionale per riaverlo.
          Non è che, magari, il Tito stia un pò indigesto ??
          Cioè, che il Brunel si sia affidato anche all’opinione dello spogliatoio ??
          Ps: Abbiategrasso ? A Treviso c’è tanta gente che ce l’ha nel cervello… 🙂 🙂

          • Rabbidaniel 10 Ottobre 2013, 14:17

            Massa sprisotti in tel serveo. Che i migliori debbano giocare è una mia convinzione, poi ci sono tecnici che hanno altre idee, altrettanto valide. L’anno scorso Tebaldi era sicuramente poco sereno. Certo che se continua così sarà dura tenerlo fuori nel 6N.

        • gsp 10 Ottobre 2013, 14:10

          Rabbi, dissento su una cosa. I club non sono stati messi in ombra, stanno li come erano prima. Certo non sono stati messi in luce.

          Su Munari molte cose le dice giuste, ma molte sono opposte al modus operandi degli ospreys. Ad esempio nell’ambito formativo io non vedo grosse credenziali, che invece vedo nella fase successiva e cioè lo sviluppo dei giocatori.

          • Rabbidaniel 10 Ottobre 2013, 14:13

            Munari ha sempre guardato al modello irlandese. In ogni caso era una considerazione di sistema la mia. Se si rimarrà in Pro12 Benetton e Zebre dovrebbero avere un’accademia, una seconda squadra, o quello che si vuole, per formare una filiera che con i PP è troppo sfilacciata.

  15. Darko 10 Ottobre 2013, 13:32

    Magari ho solo scoperto l’acqua calda…ma sono contento che un paio di spunti di riflessione del mio post di ieri sera rieccheggino nell’intervista a Tito di oggi….mi quoto:

    ottobre 2013 alle 23:30

    Spiace se ripetero’ concetti gia’ espressi sopra ma non ho avuto tempo di leggerli tutti… L’ anno scorso quando si chiedeva a Brunel riguardo alla mancata convocazione di Benvenuti esprimeva il dogma che i giocatori dovevano fare minutaggio per meritare la convocazione..quindi Chillon perche’?? L’ anno scorso ho visto quasi tutte le partite delle Zebre trasmesse.. Ho sempre pensato che Tebaldi fosse troppo nervoso, approssimativo e con dei black out imperdonabili ma altresi che fosse nettamente meglio degl’altri suoi compagni di reparto, definirei Chillon con una sola parola “inconsistente”. Gia trovavo inspiegabile l’ anno scorso il minutaggio di Chillon se paragonato a qullo di Tebaldi ed avevo gia’ maturato l’idea che il secondo avesse scontato una certa antipatia da parte di Gajan e/o poca pacita di rispettare gli ordini ricevuti..Ora dopo queste convocazioni non puo che venirmi da pensare che Gajan abbia dato un feed back parecchio negativo a Brunel riguardo a Tito…

    • Paolo 10 Ottobre 2013, 13:36

      Ciao Darko. Non voglio fare l’avvocato di nessuno, ma tieni presente che Chillon lo vede tutti i giorni (Brunel intendo)

  16. San Isidro 10 Ottobre 2013, 13:58

    Bella intervista, non c’è dubbio, mi è piaciuto Tito nelle risposte (e anche le domande fatte), ma io continuo a sostenere che non ci trovo nulla di eclatante nella sua non convocazione. Sono stracontento per Tebaldi e per il suo avvio agli Ospreys, ripeto, se continua così al 6N lo vedremo, Chillon lo si vuole riprovare, punto. E poi credo si stia esagerando un pò sul tema, sono passate appena 5 giornate di Pro 12, Chillon ha giocato poco è vero, ma la stagione passata ha fatto parecchio minutaggio e non è detto che farà tutta la stagione alle Zebre da riserva…Tebaldi ha iniziato alla grande, ma sono passate solo 5 giornate…
    Perchè poi definere Tito come il “grande assente”? Un giocatore che non veste più la maglia azzurra dal tour delle Americhe 2012, dove fu messo al patibolo per la sua non brillante uscita contro il Canada, e che tra l’altro era dal 6N 2010 che non era più chiamato in nazionale…con tutto il rispetto, ma non mi sembra che Tebaldi negli ultimi tre anni abbia bazzicato molto l’Italrugby, posso capire lo stupore dietro la sua non chiamata, ma “grande assente” no, dai…e comunque su che al 6N lo rivediamo, intanto testiamo Chillon. Personalmente il giovane padovano non entusiasma anche me, però lo vedremo in questi test il suo valore, e comunque credo che si investa molto su di lui, quando era ancora al Petrarca fu portato con l’Italia Emergenti alla IRB Nations Cup 2012 (dove fu uno dei piazzatori), poi alle Zebre (certo, il fatto che Tebaldi dovesse farsi un pò da parte per lui mi lascia un pò perplesso), lo scorso tour estivo in nazionale maggiore, insomma lo vogliono rivedere.
    Quanto al discorso che fa Tebaldi sul Galles, beh, mi pare evidente, è andato a giocare in una delle patrie del rugby mondiale, certo che la sroria, la cultura e le tradizioni sono amplificate.
    Quanto al discorso franchigie, verissimo, però è anche vero che esistono diversi tipi di franchigie, e non è vero che Zebre e Treviso “non sono proprio franchigie” (allora avrebbe dovuto dire lo stesso per le scozzesi che sono federali), non esistono solo franchigie territoriali, tra l’altro proprio Tito ha giocato negli Aironi, l’unico vero modello di franchigia territoriale che ha avuto l’Italia nel torneo celtico, nata da ben 8 club della stessa zona (certo non sono i 77 degli Ospreys)…

    • berton gianni 10 Ottobre 2013, 14:15

      Ciao San Isidro,
      mi fa piacere che la vediamo alla stessa maniera ( of course 🙂 ).
      Personalmente, però, non mi sono piaciute alcune sue risposte, ma non vedo il motivo di accendere un caso.
      Piuttosto, non per fare della filosofia spiccia…ma non condivido, in generale, l’idea ( astrusa e…poetica ) del : gioca chi è piu’ bravo e/o piu’ in forma del momento.
      E chi lo stabilisce ? Una legge ? 🙂
      Credo che, piu’ importante di tutto, sia il costruire un gruppo per farlo diventare Squadra. Conta la chimica, l’ humus dei giocatori. Conta lo spogliatoio, che per me è sacro !
      E potrebbe essere benissimo che in una squadra, il Tebaldi di turno, non c’entri una mazza.
      Ogni riferimento a fatti e persone esistenti è puramente casuale… 🙂

      • malpensante 10 Ottobre 2013, 17:37

        Ocio, di questi tempi dire che conti la chimica ci son dei malpensanti in giro 🙂

  17. Fabrizio 10 Ottobre 2013, 15:14

    Credo che il fatto di far giocare chi è più forte o in forma al momento non serva debba sancirlo una legge, ma del semplice buon senso…. La nazionale deve andare in campo sempre al 100% delle sue potenzialità per fare il miglior risultato possibile.. Stiamo parlando si di test autunnali con nulla in palio ma per poter lavorare con serenità in vista del 6N ci servirebbero due vittorie…. E con Australia e Argentina……

  18. Fabrizio 10 Ottobre 2013, 15:16

    Non vedo come potremo farcela con Australia e Argentina….

  19. GiorgioXT 10 Ottobre 2013, 17:30

    Su Tebaldi solo un fatto :
    – Chillon non sarà eccezionale , ma non ha nemmeno mai fatto le ca…ate che Tebaldi ha spesso fatte – magari mescolate ad azioni geniali; ma un allenatore deve pensare al funzionamento, ed un “cavallo pazzo” può funzionare all’ala come diceva Campese riferendosi a Quade Cooper “Anch’io ne ho fatte di stupidaggini quando giocavo, ma ero all’ala, e quando mi arrivava la palla le opzioni erano già state usate, non è che avevo altri 7 giocatori dietro…” ma non a MM o MA ; non c’è da stupirsi se più di qualcuno degli altri giocatori, magari un avanti che si è fatto un culo così per tenere un pallone , si incazza perchè viene buttato via…

    Tebaldi è uno considerato “Titolare fisso in Nazionale” fino dai tempi del Gran Parma , probabilmente gli ha fatto bene trovarsi veramente in competizione forse per la prima volta (nemmeno Bocchino ha avuto così tante chances come lui)

  20. xaba 10 Ottobre 2013, 18:44

    Tito merita un ritorno in nazionale. Punto

  21. boh 11 Ottobre 2013, 07:06

    “sai che se in un determinato momento di una partita non hai la “scintilla” puoi sempre contare sul tuo compagno vicino che lo farà per te”
    Può sfuggire a molti, ma questa è un’affermazione molto importante per il rendimento di Tito. Per il suo modo di giocare purtroppo in una partita ha bisogno spesso di compagni che “lo facciano per lui” In Galles può essere una cosa normale… in Italia dopo 2 partite ti mandano a cagare…. Mi raccomando poche polemiche….non ho fatto che interpretare ciò che ha affermato.

  22. DaniS 11 Ottobre 2013, 08:01

    buongiorno a tutti!
    piccolo offtopic: qualche pazzo che per sbaglio sarà toulouse questa sera?
    io parto tra poco…dite che sarò l’unico pazzo con una bandiera italiana?

    • mezeena10 11 Ottobre 2013, 10:21

      no tranquillo..gli altri 3 son gia partiti.. 😉

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