ItalSeven: Caso Vilk, la FIR precisa ma i dubbi rimangono

Il giocatore del Calvisano è solo un consulente, spiega la federazione. Ma finora lo ha sempre definito “responsabile tecnico”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. steve 24 Settembre 2013, 09:58

    Dalle ultime due righe si capisce che la Fir sono una manica di pagliacci-incompetenti che non sanno neanche se uno loro associato è allenatore o giocaore. Poi non ho capito sto Vilk sulla base della sua esperienza internazionale seleziona-allena-prepara l’Italia7, magari pagato dalla Fir, poi però, quando ci sono i tornei internazionali, a lui non gliene frega niente e si va a giocare le sue belle partite di Campionato, magari togliendo un Bortolussi al Rovigo e un Roberstone al Viadana, e magari mandando emeriti sconosciuti dal suo Calvisano!?? Ma la Fir, lo sa di essere una manica di mafiosi ridicoli??

  2. steve 24 Settembre 2013, 10:01

    Aggiungo interessante articolo che pone un problemino mica da poco per il Torneo di Hong-Kong, e non ditemi che è più importante il Torneo di Hong-Kong che il Campionato Nazionale?! Sennò Vilk, che è responsabile della Italia7 (cito la Fir), questo fine settimana sarebbe andato in Romania…no?
    “”Conquistata la qualificazione ad Hong Kong, però, gli azzurri sono rimasti ai piedi del podio del torneo di Bucarest: battuti in semifinale di Cup dalla Francia per 21-0, nella finale per il terzo-quarto posto sono stati superati anche dalla Russia, a sua volta qualificata ad Hong Kong in virtù del piazzamento ottenuto all’Arcul de Triumf, con un netto 31-7.

    Tutto bene? niente affatto. Il coordinatore tecnico Andy Vilk resta a casa e gioca con il Calvisano, Steven Bortolussi viene caricato sull’aereo e portato in Romania. Se per l’allenatore Fabio Gaetaniello l’assenza è giustificata, l’Italia si è presentata senza guida, ma ciò che più preoccupa via Alfieri è la qualificazione ottenuta per il torneo di Hong Kong che si disputa dal 28 al 30 marzo 2014. Calendario alla mano, la quinta giornata prevede una settimana prima dell’evento, il 22 marzo 2014, il match tra i campioni d’Italia del Mogliano e la Vea FemiCz Rovigo (al Battaglini, ndr), nel weekend del torneo l’impegno romano con la Lazio 1927, e il 5 aprile la non proibitiva prova contro il Reggio. A questo punto del campionato i giochi non saranno fatti, cavalcata trionfale dei Bersaglieri a parte (tutt’altro che scontata, ndr), il fatto di essere già qualificati per i play-off a quattro giornate dal termine della regular season non è matematicamente pensabile (salvo eccezioni, ndr), il fatto poi, di lottare per la leadership con l’obiettivo di ospitare la finalissima tra le mura amiche (Parma non piace, ndr), sicuramente sarà un discorso che si risolverà ancor più avanti.

    Chi avrà il piacere di ‘prestare’ i propri giocatori all’Italseven in un periodo cruciale della stagione con il rischio di trovarsi qualche atleta acciaccato? Probabilmente nessuno.”” Giorgio Achilli

  3. barbin cursari 24 Settembre 2013, 10:19

    caro steve, putroppo non lo scopriamo adesso che in fir la cialtroneria si trova a suo agio. aggiungiamo a questo il fatto che hanno a disposizione una montagna di quattrini che si potrebbero spendere in mille modi migliori, valorizzando DAVVERO il rugby italiano con progetti seri e non con mascherine di bellezza (leggi: italia che gioca all’olimpico). d’altronde, se dietro alle due (franchigie? manco quello sappiamo fare perché franchigie non sono) e alla nazionale c’è solo il NULLA qualche responsabilità sti manigoldi ce l’avranno, no?

    • ugotruffelli 24 Settembre 2013, 10:30

      Non mi esprimo su altre e molte scelte federali.
      Ma l’Italia all’Olimpico non è una mschierina di bellezza, è qualcosa di importantissimo. Tutta la nazione ne parla, l’olimpico pieno di italiani a vedere il rugby… non vi ricordate pochi anni fa che al Flaminio eravamo letteralmente surclassati dai tifosi delle altre squadre?
      Bisogna sicruamente far funzionare meglio e in modo corretto un sistema “a franchigia” per le squadre in Pro12, ma continua a essere essenziale essere in Pro12.

      La federazione ha fatto e fa degli sbagli, ma non lasciamoci accecare dai nostri provincialismi, e tornare indietro ad un idilliaco passato. Cambiare le cose sbagliate, fare le cose giuste, ma mantenere e portare avanti al meglio le cose che fanno bene e sono giuste senza buttare tutto in un unico calderone in preda ad una cupio dissolvi… Questo è l’errore più forte sul quale a mio giudizio il rugby italiano cammina pericolosamente da anni sempre sull’orlo del precipizio…

      • gian 24 Settembre 2013, 10:37

        mi tocca anche difendere i rovigotti, ma varda tì: la finiamo con questo olimpico, quella è un’anomalia e basta, dimenticatelo, col rugby non centra una mazza, il rugby cero è la CL e l’eccellenza, e qui la fed stà campando sul tradizionale amore dei pochi appassionati rimasti e poco più, senza guadagnare 1 vero appassionato che sia 1 perchè non ne è in grado, o la fed impara a gestire campionato e pro12 o andiamo in vacca!

        • ugotruffelli 24 Settembre 2013, 11:00

          O tempora, o mores!
          Era così bello quando i cori che si sentivano al Flaminio erano solo gallesi, irlandesi, francesi, scozzesi, inglesi…

          • gian 24 Settembre 2013, 13:58

            ugo, sia chiaro che nessuno disprezza quel risultato e tutti siamo contenti di avere una nazionale seguita ed amata, ma non si possono basare programmi e progetti su quel singolo successo sui generis, il movimento è un’altra cosa.
            se ti fai due conti tra pro12 ed eccellenza l’anno scorso non si raggiungevano le 10.000 presenze in tutti gli stadi d’italia (in media, sia chiaro), considerando anche, a voler essere buoni, che per un motivo o per l’altro quelli che riescono ad andare allo stadio siano anche 1/5 degli appassionati (ma fa anche 1/10 considerando i curiosi informati ed i bambini che vanno a scuola), fanno da 50.000 a 100.000 potenziali spettatori, il che significa che all’olimpico o c’erano tutti e si erano portati pure degli amici o gli 80.000 tanto sbandierati sono un numero spot solo per l’evento di per se stesso, vedi tu!

        • barbin cursari 24 Settembre 2013, 12:06

          a buon rendere gian! comunque quoto: CL ed eccellenza sono il nostro rugby, la nazionale all’olimpico è solo uno spot fine a se stesso.

    • Lorenzaccio-Gierre 24 Settembre 2013, 15:07

      Per comprendere i motivi della convocazione di Bortolussi da parte di un signor nessuno, basta guardare il calendario delle prossime partite del Rovigo: Viadana fuori casa e Calvisano fuori casa (basterebbero queste due per avanzare legittimi sospetti) ma poco più oltre c’è anche la casalinga con il Mogliano…. Appare chiara la volontà di interferire in ogni modo con il naturale svolgersi degli eventi, cercando di dare una mano affinché le cose per il Rovigo vadano “storte”…. Vuoi vedere che il detto del romanaccio Andreotti “A PENSAR MALE SI FA PECCATO, MA SPESSO CI SI PRENDE” aveva un consistente fondo di verità? E’ vero, il Rovigo infastidisce le alte sfere, ma a noi RODIGINI (il termine rovigotti e simili suona ora piuttosto offensivo, ed è da mentecatti usarlo in una discussione come questa…) le sfere cioè le palle ce le stiamo rompendo davvero! Preferisco il pane e salame e il vino veraci della mia terra alle sofisticate tartine e champagne delle terre altrui. Alé. Non facciamoci intimorire… DA NESSUNO!

  4. lemoncris 24 Settembre 2013, 10:39

    Ad HongKong manderanno come al solito le seconde scelte (giocatori presi dalla serie A) e faremo una figura barbina…
    un ennesimo modo per dimostrare che sul seven la FIR non vuole investire in senso tecnico ma è solo un contenitore dove buttare un po di soldi per far fare marchette e giustificare lo stipendio di qualche personaggio di comodo.

  5. Katmandu 24 Settembre 2013, 14:17

    … e quindi chi cavolo e’ l’allenatore? gaetaniello? vilk? gavazzi? babbonatale? fata morgana? chiamte bossari e raz de gan perche’ questo e’ un vero mistero!
    io continuo a dire che non so come fanno la scelta gli allenatori dei giocatori se non li vedono in un campionato, un giovcatore di CL potrebbe essere un campione nel 15 fenomeno paranormale nel 7’s
    7’s e union son due sport diversissimi

  6. barbin cursari 27 Settembre 2013, 10:39

    ciao paolo. se ti interessa, sull’argomento è stata pubblicata da rovigooggi.it la lettera di replica del presidente di calvisano a frati. buon rugby.

  7. aug61 29 Marzo 2014, 12:13

    Questa di Vilk e’ davvero clamorosa e dimostra irrefutabilmente come si distinguono in FIR interessi pubblici e interessi privati (Calvisano e soci..) e come le regole siano diverse per tutti. Per fortuna qualcuno di serio c’è ancora è grazie a quelle società che senza far storie hanno lasciato andare i loro giocatori fieri di indossare la maglia azzurra (anche se sopra in piccolo c’è scritto FIR e non FCR…)

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