Uno strumento necessario nello sport professionistico, ma non sempre dirimente. Ce lo racconta Antonio Raimondi
Rugby e regole: quando nel centro della mischia ci finisce il TMO
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guardando un pò la premiership l’hanno scorso, e le altre leghe ho preferito il modo in cui il TMO è stato applicato li. molte volte lasciando correre situazione dubbie pe valutarle dopo nel caso di meta. mentre in precedenza gli arbitri andavano a sensazione e con la pressione di fischiare immediatamente anche nell’incertezza, prima che l’azione degeneri.
certo situazione dubbie, dove le immagini non concludono ci saranno sempre, ma cosi’ non si possono non ridurre gli errori arbitrali.
rimarrano anche quelle situazioni in cui gli arbitri non vanno al TMO per non vedere inficiate delle mete che loro hanno visto o vogliono dare ma che le telecamere non vedranno, tipo 5 sono giocatori aggrovigliati su linea di meta, stile walsh l’anno scorso in Irlanda Francia.
tenere sotto controllo 30 che si menano e scontrano, con l’arbitro nel vivo del gioco è oggetivamente impossibile tenere tutto sott’occhio.
io trovo il TMO potenziato una buona idea, poi se l’arbitro perde il coraggio di prendersi delle responsabilità e lo chiama in causa ogni 3per2, il problema è l’arbitro, come dice gsp ben venga far continuare il gioco nel dubbio e poi richiedere il sostegno della tecnologia, ma sapendo che qualcosa nell’azione non era chiaro, non per cercare di evitare critiche per qualcosa che si rischia di non aver proprio visto, piuttosto, a questo punto che venga creata una gestualità con cui l’arbitro indica che chiederà il TMO a fine azione (come il braccio teso per il vantaggio), così si capirà se la richiesta serva ad aiutare l’arbitro conscio di una situazione al limite o se è fatta solo per paura di aver perso qualcosa (stesso problema che si vede di tanto in tanto sulla segnatura di mete palesi, ma lontane dall’arbitro in cui l’arbitro pur non ravvisando nulla di strano nel gesto, chiede al guardalinee, che non vede mai una mazza, e poi al TMO, perchè metti caso che non aveva il controllo perfetto del pallone e siccome lo vedono in tutto il mondo poi danno a me del delinquente!)
aggiungo anche che di tanto in tanto, con il TMO potenziato, gli arbitri potrebbero ascoltare i capitani e controllare alcune situazioni che portano alle mete (trattenute, ostruzioni, etc etc), che l’arbitro potrebbe non aver lecitamente visto.
es chiamata sui centri, camminatore che fa un’ostruzione o una terza che tira una maglia nel raggruppamento, meta, l’arbitro non la vede perchè girato, il capitano va a protestare e (raramente, chiaramente) l’arbitro concede un controllo del TMO che rivela l’arcano, sarebbe (usato chiaramente col contagoccie e a discrezione dell’arbitro) la più grande dimostrazione di quanto seria ed oggettiva possa essere la classe arbitrale
io lo manterrei soo pe la validazione o meno della meta e poi solo per la verifica di falli violenti altrimenti si rischia di fare notte! mi sembre che nel basket ci sia una unica possibilità per tempo di richiedere il tmo da parte della squadra: anche questa non sembre una brutta idea
10 telecamere vedono un passaggio in avanti statisticamente meglio di un arbitro in diretta, se poi i guardalinee servissero a qualcosa oltre che alle foto della terna-quaterna-cinquina, magari sei (8) occhi di cui almeno 2 laterali forse vedrebbero meglio di 10 telecamere. Tecnicamente parlando, la vista dell’uomo è stereoscopica e la telecamera monoscopica, per cui facilmente affetta da effetti prospettici ingannevoli non gestendo la profondità.
Il problema è Romain “Clouseau” Poite, non il TMO potenziato!
Dovrebbero cacciarlo dal panel, in quanto è incompetente su TUTTO, tendenzialmente è prevenuto (cioè lui parte con delle idee tutte sue su certi giocatori e fischia in base a quello), e le sue palesi insicurezze si vedono ora col TMO potenziato.
Altro così è Walsh, ma è più egocentrico e lo nasconde meglio. Senza considerare che si fa il TMO da solo guardando il maxischermo…
Abusatore di TMO, però è proprio uno di quelli che quando un capitano gli dice che c’è stato qualche problema, lui lo ascolta e va “upstairs”, vedi con il “reported bite” detto da JdV: il TMO non ha concluso niente, ma con più calma il giudice sportivo ha poi confermato che il morso c’era stato!
Certo la differenza tra Walsh e Poite è abissale: Walsh almeno al breakdown ci capisce qualcosa.
va benissimo il tmo potenziato…molto meno il “mercato del pesce” di giocatori e tecnici che chiedono a tutti i costi il tmo…andrebbero sanzionati subito..