Progetto Apertura, a che punto siamo?

Per qualche mese se ne è parlato tanto, ora l’argomento sembra essere sparito dai radar di FIR e stampa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Emy 5 Agosto 2013, 08:44

    Se non ho capito male, è già sparita dai radar anche la norma dell’obbligo dell’apertura italiana dalla A in giù. Certo che se uno dei nomi che circolerebbe tra i pochissimi ragazzi da tirare su è Haimona (classe 1986 e from New Zealand, che sbarca solo ora in Eccellenza dopo essere stato solo in A), direi che la rotta non mi pare esattamente un vero progetto, ma più che altro l’ormai consueta caccia all’equiparato/oriundo preconfezionato. Forse qualcuno non ha ben presente che il mondiale 2015 è praticamente dopodomani in ottica di programmazione e tempi.

  2. mauro 5 Agosto 2013, 08:59

    Come dice Doussy è un’ottima idea, sulla carta. Sul piano pratico, come spesso succede in Italia, rischia di essere più un messaggio promozionale e basta.
    Già nelle prime parole di Gavazzi si intravede un pò di fumo, come si può dire “nel più breve tempo possibile” parlando di un progetto formativo? Mi aspetterei un orizzonte temporale definito. ASAP non si sposa con i progetti, più con le raccomandazioni.
    Come è pensabile coinvolgere un’età variabile tra i 20 e i 24 anni nel progetto di formazione? A parte che a quell’età Farrel (oggi ventiduenne) era già bell e formato, ma chiedo a chi ne sa più di me: se a 20 anni non ho già l’impostazione, e non parlo solo di skills e calci ma soprattutto di posizione in campo e gestione del gioco, tutte qualità da affinare e migliorare sotto una guida tecnica di esperienza superiore, che ci vado a fare ad un progetto apertura? Personalmente credo che vada rimodulata l’età a 16-18 anni, magari selezionando i prospetti con l’aiuto di chi li dovrà formare, cosa che non mi sembra rientri nell’attuale svolgimento. Per quanto riguarda Iannone spero per lui che, dopo aver fatto un percorso di crescita a Treviso come utility back, non sprechi il suo tempo a rincorrere i sogni di diventare il nuovo Dominguez a 23 anni, anche se glielo auguro perchè ha molti meriti.

    • Hullalla 5 Agosto 2013, 10:44

      La mia personale esperienza e’ che un giocatore che ha voglia di imparare (e che e’ seguito da qualcuno che abbia qualcosa da insegnargli, ovviamente) puo’ imparare nuove cose anche dopo i 35 anni.
      Non so pero’ come questo si sposi col mondo professionistico.

  3. Giovanni 5 Agosto 2013, 09:08

    Sicuri che fosse quello dei “motivi familiari” il vero motivo di Mehrtens? Sembra più la tipica scusa diplomatica che sottintende ben altre, più tecniche, ragioni. Comunque, come detto, non è una questione di nomi. Il “progetto apertura” sembra essere il classico proclama da dare in pasto ai media ed agli appassionati per dire “vedete che ci stiamo dando da fare”.

    • Hullalla 5 Agosto 2013, 10:46

      Qualunque sia il motivo, come si fa ad annunciare Mehrtens se non hai gia’ nero su bianco?!?!?!?

      • Giovanni 5 Agosto 2013, 11:00

        Hai ragione da vendere. Provo a risponderti: uno specchietto per le allodole?

        • Hullalla 5 Agosto 2013, 12:22

          L’impressione (purtroppo) e’ che si tratti piu’ di pressapochismo oppure di confousione tra desideri e realta’…

    • Paolo 5 Agosto 2013, 13:26

      Nessun motivo di comodo. A dire no al suo ritorno in Italia pare sia stata la moglie…

      • Giovanni 5 Agosto 2013, 14:56

        Grazie Paolo, le priorità del desco familiare insomma…per una volta son stato io Malpensante. 🙂

    • And 5 Agosto 2013, 14:42

      è stata la moglie a dissuadere Mehrtens dall’incarico in Italia, lui fra l’altro parla benissimo l’Italiano sarebbe venuto a piedi

      • Hullalla 5 Agosto 2013, 18:09

        Si, ma finche’ non ha firmato non puoi annunciarlo… suvvia!

  4. steve 5 Agosto 2013, 09:29

    “Progetto apertuta, a che punto siamo?”
    Che problema c’è? Nessun problema: equipareranno un oriundo nazionalizzabile con i trisavoli italiani sbarcati nelle americhe nel 1800 e suppia….oppure nazionalizzeranno un equiparato scadente per la sua nazionale ma buono per la nostra..Spero tanto non sia quello di origine isolana con un cognome che da veneto è proprio un obrobrio offensivo impronunciabile, già c’è quell’altro che gioca ala nel Treviso…
    Ma per carità!

  5. burger 5 Agosto 2013, 09:35

    Il progetto aperture deve partire dai club dai 15anni, chr serve a 20? Ormai un atleta e’ gia’ stato plasmato a quell’eta’? Nel caso delle 2 giovani zebre, nessuno dei 2 e’ un 10, + che formare bisogna trasformare che e’ gia’ cercare di mettere una pezza. E poi un 10 si forma in vari anni giocando molto, deve avere sensibilita’ di gioco, adattamento e ottime capacita’ tecniche sotto grandi pressioni, x un 22enne in Celtic, che gioca 1 volta si e 3 no e’ mission impossible

  6. Francesco.Strano 5 Agosto 2013, 10:19

    Siamo al punto zero

    E le aperture da svezzare e migliorare devono essere italiane! I talenti ci sono!!
    Menniti.Ragusi,Padovani,Iannone e tanti altri

    • 6nazioni 6 Agosto 2013, 21:36

      quotone..
      diego non era per caso una buona apertura?

  7. sandro 5 Agosto 2013, 10:29

    … Al mondo non c’è solo Merthens, se ci fosse un progetto serio, si potrebbe trovare un altro ma… Senza quello non vai da nessuna parte…

  8. burger 5 Agosto 2013, 10:30

    3 di questi giocheranno l’eccellenza e 1 fara’ panca alle zebre, un altro anno con pochi margini fi miglioramento, ragusi non giochera’ apertura, a pd torna marcato, padovani e’ l’unico visto che iannone alle zebre sara’ water nan x il 10 titolare

  9. malpensante 5 Agosto 2013, 10:30

    Come se a 11 12 13 14 15 fossimo ricchi da far schifo. Mah. Tra un po’ anche a 1 e 3, così così a 5 e 6. Terze meglio, anche se di Parisse ce n’è uno. Stiamo benino a 9, ma son tutti a TV. Formazione il più presto possibile, è un ossimoro degno di una zitella con vena poetica e arterie sclerotiche. Chiamare le cose col nome giusto, mai, eh. Progetto rattoppo, pesca dalla piroga, dopofernet, che so. Se non tiri su una platea larga di ragazzi con skills di base decenti per un tre quarti e un fisico che non sia un guardaroba senza piedi e gambe, difficile inventarsi altro che pippe. Ragazzi, ch’è una categoria da scuole medie inferiori e ginnasio al massimo. A 20 anni, avevi già fatto la naja, altro che accademie.

    • gsp 5 Agosto 2013, 10:44

      si ma stai parlando di cose diverse, sensatissime e fondate ma che centrano poco col progetto apertura.

      il progetto apertura doveva essere una pezza in un ruolo specifico dove la poverta’ non e’ nemmeno comparabile ad altri ruoli.

      • malpensante 5 Agosto 2013, 10:59

        Di estremi quanti ce n’è?

        • gsp 5 Agosto 2013, 11:17

          Due affermati e testati (McLean e masi) piú 3 ragazzini in rampa di lancio. A 10 neanche quelli.

          • malpensante 5 Agosto 2013, 11:37

            Masi è un centro e gioca estremo perché non c’è nessuno all’altezza e comunque tappa la corsia del 10, geniale invenzione tattica. McLean è riadattato, ma più o meno è un estremo peccato che lo mettano all’ala. I tre ragazzini? Esposito, poi forse Odiete. Mi manca il terzo. Alla fine hai forse più prospetti all’apertura, merito del 10 italiano. Che a quanto pare non ci sarà più.

          • gsp 5 Agosto 2013, 11:52

            mal, masi e mclean possono fare gli estremi a livello internazionale e l’hanno dimostrato. e questo e’ un fatto, basta ed avanza.

            se poi per te ci sono altri criteri oltre a quello di aver gia’ giocato e dimostrato di valere quel livello, diventa una discussione soggettiva.

            tra i prospetti non ho volutamente considerato quelli in eccellenza perche’ e’ un altro livello rispetto alla celtic. quindi ho considerato anche trevisan.

            possiamo dibattere quanto vuoi, ma la situazione estremi, purche’ non rosea, non e’ lontanamente comparabile a quella apertura.

          • gsp 5 Agosto 2013, 11:56

            mal, sul 10 italiano hai mille volte ragione. io l’ho sempre appoggiato dal’inizio e continuo a farlo, ed e’ una cazzata tolgierlo in eccellenza.

        • kinky 5 Agosto 2013, 11:18

          l’ottimismo vola!!!

          • burger 5 Agosto 2013, 11:29

            E’ essere realisti, quello che abbiamo e’ questo, l’unica soluzione x auesto tuolo e’ sondare le ambasciate straniere a caccia di oriundi

          • kinky 5 Agosto 2013, 11:30

            Malpensante: McLean ’87, Esposito ’93, Odiete ’93, Ragusi ’92, (perchè Ragusi non sarà apertura), Bellini ’94, Albano ’94….uno di decente ne verrà fuori, bisogna avere pazienza che si formino!!! Perchè qui ci si riempie la bocca parlando di formazione dei giovani (quindi progetti a lungo termine) ma alla fin fine, da quello che scriviamo in realtà vorremmo già dei super campioni a 18 anni!!! Ghiraldini è diventato uno dei migliori tallonatori d’europa da 3 anni anni a questa parte ma fino a 22 anni come propsetto era meno quotato di quelli sopra scritti!!! Non me ne frega niente che Farrell è già formato a 21 anni…anche da loro è un eccezzione, di Farrell ne nasce uno ogni tanto…e non prendetemi a paragone i giocatori inglesi del ’91/’92 che quella è stata la più forte Inghilterra U20 di sempre!!!

          • Stefo 5 Agosto 2013, 11:43

            kinky hai pienamente ragione quando fai il discorso che si vuole maggior lavoro sulla formazione e poi ci si aspetta che uno sia gia’ forte a 18-19 anni ma lascerei perdere ogni qualsivoglia confronto con altre Union perche’ sarebbe impietoso

          • Machete 5 Agosto 2013, 11:50

            kinky tralasciamo inglesi e francesi…..ma Morgano Leonard Allan Prydie Patchell tanto per fare qualche nome hanno 18-20 anni e riescono a giocare a livelli pro12

          • gsp 5 Agosto 2013, 11:54

            machete, quello dici certifica la necessita’ del progetto apertura.

          • Machete 5 Agosto 2013, 11:58

            Gsp assolutamente si…..ma si deve agire sui ragazzi prima dei 20 anni…..gli esempi delle altre unions pur con le differenze storiche che possono esserci dimostrano che se un ragazzo è formato in modo adeguato a 19 20 anni ha tutte le capacità di esprimersi ad un livello pro

          • gsp 5 Agosto 2013, 12:07

            machete ma sono daccordissimo ed e’ impossibile non essere daccordo.

            ma il progetto apertura non servirebbe a quello, invece sarebbe specificamente per giocatori piu’ maturi e rimane una procedura d’urgenza.

            ed avrebbe senso (qualora venga fatto) perche’ sarebbe mirato a recuperare le carenze tecniche ed in qualche modo spingerebbe i club a farli giocare. che e’ importante, perche’ il fatto che anche i club non sanno rinconoscere e far giocare le aperture e’ parte sostanziale del problema, di paripasso con la formazione.

          • kinky 5 Agosto 2013, 15:30

            Ciao Machete, mi stai facendo dei nomi i quali: Morgano -scusami- non si chi sia, Allan non è un prospetto meglio dei nostri da me citati, Prydie è stato talmente lanciato troppo presto che ha già fatto ora a bruciarsi e pian pianino ritornare in alto e forse vedrai che verso i 25 anni (media italiana) potrà vestire la maglia del Galles, mentre Patchell ha le qualità per riuscire ma deve ancora dimostrare tutto….quindi mi hai fatto nomi ed esempi per niente eclatanti!!! La differenza sta nel fatto che nelle altre union si lanciano prima (scelta da me tra l’altro condivisa), a volte però a sproposito, i giovani e in questa maniera sembra che il loro bacino sia infinito. Ovvio che comunque il loro bacino e la qualità formativa sono più avanti del nostro (anche solo per un aspetto culurale).

          • kinky 5 Agosto 2013, 15:33

            …in poche parole Machete, concordo con te per quando riguarda che bisognerebbe formare meglio i giovani, proprio perchè sono convinto che di giovani talenti in italia ne abbiamo parecchi solo che non tiriamo fuori il meglio da loro fin da ragazzi!!

          • Stefo 6 Agosto 2013, 00:47

            Kinky io lascerei perdere ogni confronto sulla formazione e quanto prima le altre nion hanno giocatori abili per giocare a certi livelli…gli altri mandano i North, Faletau, Zebo, Hogg nei Lions…il paragone sulla qualita’ della formazione e la quantita’ di talenti che sfornano non e’ minimamente fattible perche’ il gap e’ enorme.

            PS: giusto un’inforazione: Prydie nell’ultima stagione e’ stato terzo per punti segnati nel Pro12 con 170 punti…tornera’ piano piano 😉

  10. flaminio4 5 Agosto 2013, 11:11

    E cosa vi aspettavate da Gavazzi ? Questo ha solo una auto celebrazione sviluppata,ma capacita manageriali scarse,e questo lo dimostra il fatto che non ha licenziato i vari Checchinato,Ascione,ecc ecc,una dannazione per il movimento.Deve tenere la poltrona,cosa che non mi auguro,e togliersi la soddisfazione di fare il direttore sportivo federale,vera mission del Calvino.

  11. ginomonza 5 Agosto 2013, 12:39

    Come scritto altrove.ma dobbiamo rimpiamgere Dondi? 🙂 🙁

    • Rabbidaniel 5 Agosto 2013, 12:44

      Non esageriamo, tante storture del movimento sono frutto del suo lavoro.

    • malpensante 5 Agosto 2013, 14:54

      Mah, ne riparliamo tra un annetto. Di sicuro non durerà come Dondi e, almeno in questo, un miglioramento c’è.

    • gsp 5 Agosto 2013, 15:19

      Vedremo. Sul rugby di base sará impossibile fare peggio. Sul ruolo internazionale e sulla nazionale sara’ difficile fare meglio.

  12. Marco89 5 Agosto 2013, 12:55

    Sto progetto è un gran buffonata, tutti capaci di progettare a voce . Concentratevi a risolvere il problema Pro12 ,contratti TV etc . Poi si progetta

  13. dogriccio 5 Agosto 2013, 18:02

    concordo con Marco89.
    il nodo centrale del rugby italiano è la permanenza in Celtic, non vedere i benefici che la partecipazione a questo torneo ha portato al nostro movimento è cecità assoluta.
    dopo aver sistemato questo si parla del resto. per me manca una vera figura centrale dello sviluppo dei giocatori e (anche e sopratutto) dei tecnici, come per l’argentina è Graham Henry.
    ossia ci vorrebbe una persona di indubbio valore che sia deputata a formare all’eccellenza inizialmente i tecnici di tutte le categorie d’età partendo in senso piramidale (quindi sopratutto celtic-eccellenza e A, poi in giù fino alla C).
    IMHO la cronica mancanza di un apertura in italia è anche frutto del pressapochismo con cui vengono “giudicate” le partite. una volta Munari, su questo sito disse una cosa giustissima e intelligentissima. Parafrasandolo io dico che in italia non è che non ci siano state aperture, non ci sono mai state apertura “perfette” che sapessero allo stesso tempo (e allo stesso livello) calciare, attaccare, difendere, passare, leggere il gioco ecc.ecc. ci sono stati giocatori più o meno forti presi, bruciati e sacrificati per l’equiparato di turno (non che abbia niente contro gli equiparati, ci mancherebbe, chi ha letto più di un mio commento sa come la penso e non mi dilungo di nuovo su questo).
    una figura che formi i tecnici (per coprire in seconda persona più territorio/atleti) e, in prima persona, i giocatori più in vista sarebbe una vera e propria manna per il movimento, tanto quanto la CL.
    tutto questo per dire che, va bene investire sullo sviluppo individuale dei nostri atleti. Ma non trovo sensatissimo investire su 6 giovani (poi più o meno giovani, concordo con chi dice che 20 anni già siano parecchi), quando potremmo investire su 6 (ma col tempo anche 10, 20, 100) tecnici che coprano più aree, più categorie d’età e più giocatori, il tutto supervisionato da una persona di INDUBBIA COMPETENZA (scusate il maiuscolo ma dev’essere chiaro).
    questo, tra l’altro, eviterebbe di trovarsi al palo tra 4-5-10 anni in un ruolo che non sia l’apertura, e allora che facciamo, il progetto pilone?!..
    bah io proverei ad ampliare l’orizzonte e far fare il secondo salto avanti al movimento, dopo quello stratosferico della celtic.

    • steve 5 Agosto 2013, 18:26

      Non è vero che non siano mai esistite aperture “perfette” in Italia. Chi conosce il rugby veramente, l’ha giocato, conosce le Società storiche, ha visto centinai di partite, conosce la storia di questo sport e conosce i grandi protagonisti delle varie squadre e della Nazionale, potrebbe farti almeno 4-5 nomi di aperture illustri. Lascia stare Munari, che chi lo conosce bene, sa che è un narcisista complessato egocentrico-paranoico. E lasia perdere di parlare di rugby con chi lo conosce solo dal 6N e/o dall’era Dominguez. Piuttosto informati qual’è il nome e il ruolo dell’unico giocatore italiano a cui è stata dedicata una strada nella cittadina di Rugby. E dopo parliamo di aperture “perfette”.

      • space 5 Agosto 2013, 19:08

        Vabbè Steve, però falli sti nomi….non ci lasciare così in sospeso.
        Almeno si impara qualcosa.

      • mezeena10 5 Agosto 2013, 19:58

        stefano bettarello! non una via ma il nome accanto a jpr williams se non ricordo male!

        • mezeena10 5 Agosto 2013, 20:00

          non concordo su munari, a me interessa che sia competente in quel che fa (il cv parla per lui del resto), nel suo lavoro..che sia simpatico narcisista egoista egocentrico me ne batto la ciolla! in italia si guarda sempre al contorno e mai alla sostanza! mah!

          • space 5 Agosto 2013, 21:03

            We Mez!!!! Io sono ancora in lutto per la semifinale dei Saders…..tristezza.

          • flaminio4 5 Agosto 2013, 21:40

            Uno competente prende Berquist?

          • gsp 5 Agosto 2013, 21:49

            Mez, secondo me è proprio nella formazione di aperture che anche Munari ha punto debole. Esattamente come gli altri.

          • mezeena10 5 Agosto 2013, 22:05

            gsp se uno predica nel deserto…

          • mezeena10 5 Agosto 2013, 22:06

            aaahh space a chi lo dici..ci rifaremo coi tuttineri fra poco trank! 😉

          • gsp 5 Agosto 2013, 22:21

            Mez ha fatto allenatore e DS in societá importanti, con vivai larghi e con buone risorse, storiche ed in contesti rugbistici seri, prima e dopo le accademie. Predicherá anche, ma in quel campo lui ha ottenuto molto poco, esattamente come gli altri.

          • San Isidro 6 Agosto 2013, 04:03

            @mez, questa tua frase “ci rifaremo coi tuttineri fra poco” mi da una pugnalata al cuore! pensavo che sostenessi la garra de los Pumas…vabbè, posso capire anche il tuo vissuto…spero però che nelle partite in cui non giocano gli AB tu tiferai Pumas…

          • mezeena10 6 Agosto 2013, 08:05

            claro que si san!!! vamos pumas!

      • dogriccio 5 Agosto 2013, 20:11

        uhm!
        meno male che in 31 righe abbiamo trovato il modo di fare polemica su un concetto (tra l’altro anche male interpretato)..
        e io che chiedevo alla federazione uno sguardo più di ampio orizzonte, forse dovrei chiederlo agli italiani..
        allora, concordando con steve, l’integerrimo tutore della storiografia dico che, la RECENTE grave carenza di un’apertura potrebbe essere altresì collegata alla mancanza di PAZIENZA (!) nella valutazione dei pregi e dei difetti di quelli CHE A QUEL MOMENTO STORIOGRAFICO erano presenti nel panorama rugbystico italico, abbagliati dalla possibile soluzione nell’immediato affidata ad un equiparazione che ha portato subito a 1-2 vittorie (o sconfitte onorevoli) anteposte però allo sviluppo di un giocatore.
        (parte che comunque era inserita in un discorso ancora più ampio..)

  14. Katmandu 5 Agosto 2013, 19:30

    Mah questa é la programmazione che hanno in mente in federazione : facciamo proclami e poi chi se ne frega se non abbiamo un piano di riserva
    Ora non so qual’é la verità ma mi é sempre puzzato da frecaccia,
    1 annunci merthens e poi non si sa bene chi e con che piano lo fai muovere
    2 si capisce meglio che farai la formazione a ventenni ma non hai l’allenatore
    3 si propone dominguez e gli dici no grazie
    La formazione la bisogna fare verso i 16 anni e finirla a 19 poi il bimbo deve camminare da solo!

    • mezeena10 5 Agosto 2013, 20:12

      mah kat in italia c’ è la migliore apertura che questo suolo abbia mai prodotto: il maestro Stefano Bettarello..
      fortunati quelli che si son accapparrati i pur brevi servigi..
      lui è la persona ideale per qualsivoglia progetto apertura o simili..non solo per i piazzati ovviamente, ma per tutta la gestione tecnico\tattica di un match e non solo coi piedi!

      • Sergio Martin 5 Agosto 2013, 21:22

        Ma infatti perche’ bisogna sempre e comunque guardare all’estero! Una volta che abbiamo qualcuno qui, proponiamogli di collaborare.
        Bettarello, zitto zitto, e’ stato il primo italiano convocato con i Barbarians…penso che di esperienza internazionale ne abbia!

      • flaminio4 5 Agosto 2013, 21:44

        Gavazzi non permettera’ mai di dare autonomie seppur tecniche a persone di carattere,come Dominguez.Marthens era per Gavazzi uno che gli deve qualcosa e che avrebbe dovuto dargli una mano.Andrew pero’ ha detto no altro che moglie.Hano messo M Ferrari,vi rendete conto.

        • mezeena10 6 Agosto 2013, 08:23

          m sta per michele??? michele ferrari???

          • flaminio4 6 Agosto 2013, 08:42

            Manuel Ferrari,che di mischia se ne intende,ingaggi in particolare,ma con il rispetto dovuto,dire obsoleto e’ poco.A meno che si pensi che li davanti non ci siano evoluzioni.

          • mezeena10 6 Agosto 2013, 09:11

            ah meno male..ho subito pensato al “guru” del doping 🙂

      • Katmandu 5 Agosto 2013, 22:46

        Mez mi pare che bettarello sta tuttora collaborando per un progetto di elitte con varie squadre del nord est e guarda caso propio per gli U16! ma a me pare di ricordare che pure dominguez (che organizza summer camp sul rugby) si sia proposto ma si vede che non erano abbastanza bravi! He vuoi che ti dica

        • mezeena10 6 Agosto 2013, 08:21

          ho avuto la fortuna di assistere a qualche allenamento di diego al dominguez camp di olbia di qualche anno fa, posso assicurare che la passione e l’ impegno, l’ esperienza e la determinazione che ci mette DD sono un qualcosa di eccezionale! oltre ai tanti consigli sul gioco e sui comportamenti da tenere in campo e fuori e i bimbi lo adorano..
          bettarello ho un debole, è sempre stato il mio punto di riferimento qui in italia, un vero e proprio idolo e maestro, oltre che la migliore apertura mai nata a queste latitudini..persona disponibile e preparata, pozzo di scienza dal quale attingere a piene mani! percio dicevo fortunati quelli che si sono assicurati i suoi pur brevi servigi..io gli affiderei la formazione e coordinazione di tutte le aperture di tutte le selezioni nazionali a partire dai 14 15 anni, quando si inizia a pensare al ruolo nel quale far rendere al meglio i ragazzi..
          concordo con chi dice che non basta intervenire in un ruolo specifico, è necessario lavorare su tutti i trequarti, mediani centri etc..

      • 6nazioni 6 Agosto 2013, 21:43

        quotone mez in veneto si e’ iniziato con bettarello con dei stage.
        c’e’ anche il grande diego.

  15. San Isidro 6 Agosto 2013, 03:58

    Dov’è Dominguez? Perchè in FIR non hanno rotto le scatole a lui per il progetto apertura? Serve gente seria e chi meglio del buon Diego che ha fatto un pezzo di storia della nostra nazionale? E dobbiamo andare a scocciare Merthens dalla NZ?

    • Katmandu 6 Agosto 2013, 07:04

      San da come sapevo io Dominguez ha chiesto in federazione se poteva interessare un progetto di sviluppo da applicare a dei ragazzi per andare a pescare una nuova apertura e in fir (epoca dondi) hanno sorriso e gli hanno piantato un bel “le faremo sapere” o qualcosa del genere
      Bettarello invece va in giro per il veneto a insegnare a cinque sei bimbi U16 per volta come si gioca a 10

    • mezeena10 6 Agosto 2013, 09:13

      che poi mehrtens sta in australia a sidney e ha ben altri progetti che io sappia!

  16. San Isidro 6 Agosto 2013, 04:00

    Comunque in FIR fanno sapere che se Merthens non dovesse venire, male che vada il progetto-apertura lo affideranno a Totò Perugini…

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21 Marzo 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
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Dopo le dichiarazioni di Lamaro FIR e WRU si chiariscono: “i rapporti sono più forti che mai”

Dal prossimo anno nascerà anche un trofeo che verrà messo in palio annualmente per la sfida tra Italia-Galles

20 Marzo 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
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Italia, Michele Lamaro: “Volevamo e vogliamo vincere adesso, non domani o dopodomani”

Il capitano ha spiegato la mentalità che ha guidato lui e gli Azzurri nel corso dell'ultimo Sei Nazioni

20 Marzo 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale