Gabriele Rubini aka Chef Rubio, un flanker tra cibo e fornelli

Un passato da rugbista sui campi di mezza Italia e non solo. Un presente da chef capace di inventarsi un personaggio televisivo di successo. La nostra intervista

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Rabbidaniel 14 Luglio 2013, 13:39

    Più che l’abilità ai fornelli (cucino a stento una pasta) gli invidio il fatto di aver giocato in NZ.

  2. San Isidro 14 Luglio 2013, 18:18

    Me lo ricordo bene Rubini quando giocava nella Rugby Roma in serie A, nell’anno successivo alla retrocessione dei bianconeri dal Super 10, era la stagione 2004/2005. Se non erro è frascatano e a questo punto mi chiedo se è il fratello, o ha comunque un legame di parentela, con il frascatano Giulio Rubini (ex Parma, Aironi, Crociati, ora alla Lazio)…a Rovigo c’è stato nella stagione 2007/2008, non mi ricordavo il suo trascorso alla Lazio (comunque parliamo dell’era biancoceleste pre-Eccellenza)…interessante l’esperienza di club in NZ, ho controllato e il Poneke è uno storica squadra (1883) della union di Wellington…
    Concordo assolutamente su quanto dice della carne argentina, di recente sono andato ad un ristorante argentino nel centro di Roma e posso dire di aver mangiato la miglior carne alla grglia della mia vita, anche se dopo il conto non penso che mi rivedranno nei prossimi mesi…spero soprattutto di poterla mangiare in Argentina, quando prima o poi riuscirò ad andarci…
    Il suo programma non l’ho mai visto, ma consiglio a tutti di vedere DMAX, canale che ho scoperto da poco tra l’altro, ci sono trasmissioni particolari ed interessanti…adrenalinico il programma di quell’inglese che va in giro per le varie tifoserie di calcio del mondo, ogni volta mette a repentaglio la sua incolumità andando a parlare con gli ultras e assistendo dal vivo ai derby di palla tonda più caldi del mondo, è un programma che ogni appassionato di rugby dovrebbe vedere per capire quanto il nostro mondo sia (fortunatamente) distante dal tifo assurdo e violento del calcio…

    • Giovanni 15 Luglio 2013, 08:50

      Dove si trova questo ristorante argentino al centro di Roma? A me, una volta un collega di lavoro mi portò a mangiare la fiorentina dalle parti di Casal Palocco-Infernetto: ottima mangiata, ma uscimmo dal locale strisciando 😀 Altri colleghi andavano spesso al ristorante “Ai Butteri”, anche quello specializzato in fiorentine. Invece come pizzeria che la fà “alla napoletana” (ho in corso una polemica secolare, con amici romani, sulla loro non-pizza) è “La gatta mangiona”, in zona Monteverde.

      • San Isidro 15 Luglio 2013, 15:25

        @Giovanni, con me sfondi una porta aperta a parlare di ristoranti e pizza napoletana, allora:
        – anzitutto c’è una bella differenza tra la fiorentina e la carne alla griglia argentina…posso dire che a me la fiorentina al sangue fa impazzire, ma la carne argentina che ho mangiato era di una squisitezza unica…in realtà di ristoranti argentini, o specializzati in carne argentina, a Roma sono pochi…quello più noto è “Baires” (acronimo di Buenos Aires) che ha due sedi: una a via Cavour, vicinissima a via dei Fori Imperiali, bel ristorante arredato in stile La Boca, l’altra in corso del Rinascimento (vicino p.za Navona), dove non sono stato, in stile pampeano…
        Ho sentito “Ai Butteri”, ma non ci sono mai andato, nè so dove sia…non conosco poi ristoranti all’Infernetto nè la pizzeria a Monteverde di cui mi parli, anche perchè abito da tutt’altra parte di Roma (periferia nord)…
        – argomento pizza napoletana: oh qui mi trovi! a me piace la pizza piace in generale, ma quella napoletana è la mia preferita! Non a caso quando vengo a Napoli, faccio tappa fissa da Michele, anche a costo di fare una fila allucinante (e penso che tu ne sappia qualcosa)…qui a Roma ci sono pizzerie che fanno la vera pizza napoletana, e sono anche parecchie…sarò banale, ma ti dico che le catene “Rossopomodoro” e “I Fratelli La Bufala”, nonostante siano ristoranti commerciali, fanno un’ottima pizza napoletana, ce ne sono vari sparsi per Roma, ma in centro li puoi trovare a largo Argentina (Rossopomodoro) e nei pressi di Campo de’ Fiori (I Fratelli La Bufala)…le migliori pizzerie napoletane a Roma però, a mio avviso, sono “Napoletanos” in viale regina Marghertia (quartiere Trieste, in realtà “Napoletanos” ha anche un’altra sede al Pantheon, ma lì è più turistico e la pizza la fanno solo con l’impasto napoletano, ma non è il massimo, vai all’altro) e “Al forno della soffitta” in zona piazza Fiume (quartiere Salario, la pizzeria non è molto distante da Termini), in queste due pizzerie non solo la pizza è buonissima, ma fanno anche dei fritti partenopei che sono la fine del mondo…ti consiglio anche “Gaudì”, elegante ristorante-pizzeria sempre in zona Salario (poco prima di Villa Borghese), dove anche lì fanno una lodevole pizza napoletana…
        – argomento pizza romana: allora hai detto che hai una polemica con i romani su quest’argomento, ma va precisata una cosa, e cioè che con il termine “pizza romana” non si intende la pizza bassa, ovvero tutta quella che non è napoletana (che poi la pizza alta non necessariamente è napoletana)…la vera pizza romana è finissima, il contrario della napoletana, e c’è una storica pizzeria di Roma che la fa in modo divino: “da Remo” a Testaccio (piazza Santa Maria Liberatrice) è un’istituzione! Fondata negli anni ’60, ricorda un pò la pizzera da Michele a Napoli sia per le file lunghissime, sia perchè il servizio è spartano come lì, ad es. se vai in due ti possono mettere in un tavolo da otto se là sono in sei, e i camerieri non sono molto eleganti, ma per il folclore e la qualità del cibo io ci andrei tutti i giorni…i fritti sono squisiti e fanno i migliori fiori di zucca di Roma, altri paragoni in città non esistono!
        Cavolo, abbiamo sforato dal rugby, ma il mangiare va sempre di pari passo con l’ovale…

        • Giovanni 15 Luglio 2013, 23:10

          La polemica (sempre ironica ed affettuosa) verte sulla pasta della pizza: cercano da anni di convincermi che quel biscottino croccante con su il pomodoro sia la vera pizza, mentre tento invano di spiegare che la pasta deve essere elastica (e non gonfia, come sostengono alcuni). Cmq, da Michele sono stato pochissime volte in vita mia, ma anche a Chiaia e Vomero ce ne sono di ottime: Mattozzi, Trianon, Michele (omonimo), D’Acunzo, Gorizia, La Caraffa e Cafasso (quest’ultima a Fuorigrotta). Locale di carne argentina a via Cavour?? Ci sarò passato davanti decine di volte e non l’ho notato?! Ma è quello coi tavolini in strada, scendendo sulla sinistra, subito prima di via dei Fori Imperiali? Al quartiere Trieste, vicino viale Regina Margherita ho anche dei parenti e non mi hanno mai detto nulla 🙁 proprio vero: vatti a fidare dei parenti! 😀

          • San Isidro 16 Luglio 2013, 04:50

            beh, sull’impasto della pizza hai perfettamente ragione (comunque vai da Remo a mangiare la vera pizza romana)…c’è anche da dire che si può fare la pizza con l’impasto napoletano, cioè non viene la classica alta alla napoletana, ma la sostanza della pasta è quella, in Campania (fuori Napoli) l’ho mangiata diverse volte così…grazie per tutte le pizzerie che mi hai citato, di queste ho sentito per nomea solo Trianon…vorrei andare anche da Brandi dove è nata la vera pizza margherita, so che è elegante e in una pizzeria così storica bisogna andarci una volta nella vita, mi pare che sia a San Ferdinando, giusto? Strano che da Michele (quello nei pressi di Forcella) sei andato poche volte, per molti napoletani che ho sentito è un’istituzione (e anche per me), e, considerando la fila pazzesca che c’è ogni volta, mi pare gettonatissimo e, credimi, io non ho mai mangiato una pizza così buona in vita mia…so che c’è anche un’ottima pizzeria in zona Quartieri, ma non mi ricordo come si chiama…
            Comunque il ristorante argentino non è quello, non ha tavoli fuori, ad ogni modo è poco prima di dove dici…
            Giovà, m’hai fatto venì na famm…

          • Giovanni 16 Luglio 2013, 11:39

            Eheh, Brandi è in una traversa di via Chiaia: la riconosci perchè ha il cartellone esposto sulla strada. Cmq è una leggenda non confermata, il fatto che abbia inventato lui la pizza. Aggiungo alla lista anche Umberto a via Alabardieri.

  3. Paolo 14 Luglio 2013, 18:32

    E’ il fratello di Giulio

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