Santiago Phelan, un ct Pumas tra i kiwi con vista (con futura franchigia) sul Super Rugby

Il ct dell’Argentina ha fatto visita al suo consulente tecnico ad Auckland: Graham Henry. OnRugby l’unico media ad intervistarlo IN ESCLUSIVA

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Da 27 Maggio 2013, 09:58

    Mi domando se esiste qualcuno, in Italia, in grado di criticare questo modo di fare che hanno adottato in Argentina..

    • Stefo 27 Maggio 2013, 10:35

      Beh probabilmente colui che fece saltare la collaborazione con i Blues un po’ piu’ di un anno fa…colui che e’ bene ricordare sara’ a capo del progetto delle nuove accademie…

  2. william 27 Maggio 2013, 12:54

    Della serie progettazione, preparazione, applicazione, dedizione.
    Bella intervista

  3. And 27 Maggio 2013, 14:35
  4. mezeena10 27 Maggio 2013, 18:30

    ted rules!
    tati phelan: “stiamo guardando e stiamo ascoltanto, è perfetto per noi. In fin dei conti il Super Rugby è il miglior torneo di rugby al mondo!”

  5. San Isidro 28 Maggio 2013, 03:59

    Quanto abbiamo da imparare dagli argentini…
    Vogliamo pescare ragazzi dalle isole del Pacifico invece di guardare alla formazione dei nostri ragazzi, vogliamo rompere le scatole a Merthens per il “progetto apertura” e non ci si rende conto di avere a disposizione uno che si chiama “Diego Dominguez”, guardiamo con ammirazione (anche legittima) il lavoro fatto da tutte le grandi nazioni “ovali” del mondo, ma mai, dico mai, guardassimo al lavoro fatto dagli argentini, che in fondo poi sono anche così “italiani”…
    Lo so che dico sempre le stesse cose e ho ripetuto questi miei commenti in post passati, ma la realtà è questa: gli argentini hanno piani di sviluppo molto seri sui giovani, club semiprofessionistici che sfornano talenti che vanno in nazionale e si affiancano ai grandi nomi che giocano in Europa, rappresentative nazionali o provinciali che mantengono in attività molti atleti d’interesse nazionale (al di là dei Pumas, ci sono i Jaguars, il Pampas XV, le selezioni provinciali che fanno il campionato in Marzo…), ma soprattutto si avvalgono di molte consulenze tecniche straniere per crescere, cioè non vogliono nessuno straniero che li alleni, ma vogliono però essere aiutati ad emergere a casa loro, semplicemente ammirevoli (l’anno scorso lessi che lo staff dei Chiefs di Super Rugby era andato a fare seminari e a dare un contributo tecnico presso i vari club de la URBA…ma vi rendete conto? da noi chi viene?)…sicuramente siamo distanti anni luce dalla cultura rugbystica che hanno gli argentini, anche perchè solo lì c’è questo modo di vivere il CLUB che è un pò atipico rispetto al resto del mondo, però i progressi di crescita che loro stanno facendo (con campionati semiprofessionistici ben strutturati e con club forti che per livello sono anche superiori alla nostra Eccellenza) noi, almeno per adesso, ce li sognamo!
    L’esempio lampante della riuscita del sistema argentino è Farias-Cabello, pedina inamovibile del pack dei Pumas, che può giocare seconda o flanker, e milita nel Torneo del Noroeste con il Tucuman Rugby Club…per non parlare di tutti quelli che vengono dai club e che spesso vengono messi anche nel XV titolare, come Senatore (GER di Rosario), Postiglioni (La Plata), Landajo (CASI), Leonardi (che fino a qualche mese fa giocava nel SIC e ora sta facendo l’esperienza in Sud Africa con gli Eastern Province Kings e in Super Rugby con i Southern Kings), De La Vega (CUBA) che ha fatto i TM di Novembre e altri…è pur vero che magari questi atleti il club lo vedono poco tra preparazioni per la nazionale, partite con i Jaguars o ritiro di quasi tre mesi in Sud Africa con il Pampas XV per la Vodacom Cup, però quando non hanno questi grandi impegni giocano e danno l’anima per il CLUB…la cosa particolare è vedere sul campo questi “giganti” europei (c’è pure qualcuno che gioca in Europa, ma non a grandi livelli, come Leguizamon che gioca in ProD2 con il Lyon, assieme all’ “orco”) affiancati da forti giocatori, che però vengono da club locali che sono quasi sconosciuti al grande pubblico…quando mai nella nostra nazionale vediamo avvicendarsi giocatori di Pro12 ed Eccellenza? Lo scorso tour nelle Americhe Brunel aveva portato 5/6 giocatori dall’Eccellenza, ma già dagli scorsi TM di Novembre non se ne è visto più nessuno…
    Sono sicurissimo inoltre che dopo la RWC 2015 il Pampas XV si evolverà in una franchigia di Super Rugby…

    • mezeena10 28 Maggio 2013, 10:36
    • Stefo 28 Maggio 2013, 10:51

      San per quel che riguarda la parte finale del tuo discorso…in argentina i giocatori hanno una formazione molto migliore a quella che i giovani italiani anni, la differenza e’ quella…ci si puo’ illudere che i Ragusi o altri dell’Eccellenza siano “pronti” a certe sfide ma la dura realta’ e’ che non lo sono minimamente.
      Il livello di formazione e preparazione degli argentini l’hai vista lo scorso anno contro l’Italia, gli argentini prevalentemente del domestic (con Roncero e Contempoini in piu’ e basta) vinsero contro un’Italia si sperimentale sotto certi punti di vista ma compsta tutta da giocatori di Pro12/Aviva/T14…ora pensa solo se fosse stata un’Italia di Eccellenza come sarebbe andata.
      Si fa presto a dire portiamo i ragazzi dell’Eccellenza ma se questi non sono minimamente pronti rischi di far loro piu’ danni che altro.
      Dall’argentina bisognerebbe prendere esempio parere personale sulla formazione, sulla capacita’ di crearsi una propria scuola…poi ovvio le collaborazioni ma come detto il capo delle nuove Accademie l’anno scorso fece saltare una collaborazione con i Blues quindi non ci spererei tanto…

      • mezeena10 28 Maggio 2013, 11:25

        infatti stefo..sicuramente avrai notato che coloro che si ostinano a proporre questa soluzione sono i soliti buontemponi alla continua ricerca della sterile e puerile polemica..
        un under 20 dell’ eccellenza, anche giocasse tutte le partite, non sarà mai lontanamente al livello di un parietà che fa panca in pro12 ad esempio..altra intensità, preparazione, attitudine..un altro rugby, un altro mondo!!!
        la prova provata è che brunel chiama solo dalla celtic!!!
        (la cosa peggiore è che, essendo finito il campionato di calcio, avremo il blog invaso dalle perle sentenza dei soliti pallonari gonfiati!) polemichina anche per me 😉 ihihih

      • San Isidro 28 Maggio 2013, 18:38

        @Stefo infatti quello che volevo dire è proprio questo, la mia era una critica al nostro sistema…il livello del nostro domestic rugby non è paragonabile a quello argentino, ecco perchè è curioso nella nazionale dei Pumas l’avvicendarsi di giocatori di rilievo che militano in Top 14 o in Premiership con altelti di club locali, che per altro sono spesso titolari…è ovvio che questo in Italia è di difficile realizzazione, per fare una similitudine si possono paragonare quei “giganti” argentini ai nostri giocatori di Pro12 e i locali ai nostri ragazzi di Eccellenza…nel nostro caso però questo avvicendamento non è possibile, e quando c’è stato non ha portato ai suoi frutti. Io, se hai letto qualche mio commento riguardo le convocazioni azzurre, sono stato sempre cauto sulle convocazioni, anzi sono stato critico con tutti quelli che hanno esaltato diversi giocatori di Eccellenza (che per carità hanno qualità) dicendo che avrebbero voluto vederli in azzurro. Quanto al discorso formazione, preparazione, ecc, sicuramente dovremmo prendere esempio proprio dagli argentini…imitare gli argentini però vuol dire fare tanti anni di duro lavoro sul rugby di base, vuol dire fare tanti sacrifici e investimenti dalle fondamenta, e inoltre non so se riusciremo mai ad arrivare ai loro livelli, non parlo di risultati internazionali, ma proprio di cultura e diffusione del rugby…cioè il rugby in Argentina c’è fin dagli anni ’60 dell’ ‘800, e il modo in cui lo hanno coltivato e strutturato è stato encomiabile…parliamo inoltre di un Paese in cui, parallelamente al calcio, vengono seguiti e praticati molti sport inglesi (il rugby su tutti, ma anche il polo, l’hockey che è lo sport femminile più diffuso)…tra l’altro c’è questa cultura del CLUB, come avevo scritto, che è un pò atipica rispetto alle grandi nazioni ovali, ma assai efficace e prolifica. La maggior parte delle squadre di rugby argentine non sono società a sè, ma sono polisportive in cui all’interno si fanno tanti altri sport, magari il rugby è quello principale per i ragazzi e l’hockey per le ragazze, e quindi il CLUB diventa un punto di ritrovo per soci, appassionati, familiari che direttamente, o indirettamente, seguono le partite di rugby…in questo modo il rugby argentino prolifica, si diffonde, ha seguito…e poi i club sono una miriade, e le squadre di rugby sono strutturate a puntino con settori juniores molto solidi e floridi, addirittura una giovanile u.22, e in molti casi, oltre alla prima squadra ce ne sta anche una seconda (intermedia), e/o addiruttura una terza (preintermedia)…insomma c’è tanto da imparare

    • luis 28 Maggio 2013, 14:33

      San, ma hai visto chi hanno messo a capo del progetto accademie ? e poi qualcuno dice che certe situazioni le ha ereditate. . . ridicolo, tutto semplicemente ridicolo, mancano idee, contatti e seria programmazione a medio/lungo termine.
      Ha ragione Stefo : chi ha fatto saltare la collaborazione con i Blues ?
      Sono anche questi i motivi per cui bisognava cambiare tutto in federazione, altro che progetto statura !

    • San Isidro 28 Maggio 2013, 17:45

      grazie mille mez! non so però se riuscirò a scaricarlo, il mio pc va un pò lento per queste cose, comunque ci provo…ad ogni modo mi basta aver visto gli highlights che hanno portato alla grande vittoria!
      Il CASI marcia sempre più forte, primo nel suo girone e sempre imbattuto, sabato scorso battuto fuori casa anche il San Cirano (42-33)…mancano solo tre giornate alla fine della prima fase, e più o meno il gruppo che da Luglio inizierà il Top 14 è già definito, ci sono le solite grandi, ma anche quache novità, sono contento soprattutto per il Liceo Naval (la squadra che ha cresciuto Lobbe), che praticamente è già passato…ci aspetta una seconda fase bollente
      Ti do un paio di news: non so se sapevi che domenica in quel di Montevideo gli inglesi affronteranno il Sudamerica XV (mix di Pumas e uruguayani + un cileno e un brasiliano) e poi l’altra gran bella notizia è che Felipe Contepomi lascia definitivamente lo Stade Francais e fa ritono al suo Newman, probablimente giocherà qualche partita al Top 14 de la URBA…

      • mezeena10 28 Maggio 2013, 19:02

        grazie mille san, non sapevo di preciso di felipe, sapevo solo che aveva intenzione di tornare a casa! sempre un grande!!!
        della partita avevo letto, grazie ancora e fuerza casi, vamos siempre!!!

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