Mete, mischie, calci: prendiamo il Sei Nazioni 2013 a colpi di numeri

Antonio Raimondi analizza i dati e le statistiche del Sei Nazioni anche alla luce delle nuove regole sulla mischia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. San Isidro 9 Maggio 2013, 15:24

    Molto interessante l’ipotesi del terzo calcio, se così fosse il calcio libero diventerebbe un “calcio di terza”, e quindi le opzioni dopo un fallo punibile con un calcio sarebbero queste:
    1) calcio di punizione diretto (di prima):
    -pali
    -touche a favore
    -mischia a favore
    -battere sul punto e giocare velocemente
    2) calcio di punizione diretto, ma non piazzabile (di seconda)
    -touche a favore
    -mischia a favore
    -battere sul punto e giocare velocemente
    3) calcio libero (di terza)
    -mischia a favore
    -battere sul punto e giocare velocemente
    – ovviamente anche calciare in touche, senza però avere diritto alla rimessa, come il calcio libero a seguito del mark
    Il punto è quando introdurre il “calcio di punizione diretto, ma non piazzabile”, magari proprio dopo un fallo in mischia ordinata, come il crollo volontario della mischia da parte di un pilone.
    L’intento è interessante, certo è che, invece di semplificare alcune regole, si aggiungono sempre più opzioni, che un renderanno un pò più difficile una chiara interpretazione del gioco da parte di tutti i numerosi appassionati che si stanno avvicinando al rugby in questi ultimi tempi…

    • andreac 9 Maggio 2013, 22:46

      mi sembra che sia tipo un calcio di seconda(per come lo descrivi), l’opzione migliore IMHO

      • andreac 9 Maggio 2013, 22:47

        scusami, intendevo quello previsto come fallo in mischia

  2. Katmandu 9 Maggio 2013, 15:28

    Non credo che la percentuale di mischie non giocate abbia un influenza così alta nelle statistica di mete non fatte, vero comunque che il reset porta ancora più tempo morto nella partita, ma si potrebbe fermare il tempo ogni volta che la mischia crolla e per magia tutti starebbero in piedi 😉
    Comunque penso che la grande cura quasi maniacale delle linee di difesa fa si che ci sia un crollo verticale delle mete, guardate per esempio la partita tolone sarries di hc e nello specifico la toche a 5 mt buttata via dai francesi, quannti si sono accprti del lavoro difensivo che hanno fatto wilkinson e compagni? Ma la stessa nazionale italiana a twickenham la pressione messa al gioco avversario faceva paura!
    E poi una cosa esiste una statistica di quanto dura una ruck/ maul nell’emisfero nord e quanto nel sud? Ho la sensazione che in genere le squadre australi la palla esca molto più rapidamente e ci sono meno richiami dell’arbitro sul fatto di usare la palla

  3. gsp 9 Maggio 2013, 15:30

    sono contento che si ritorni ad applicare le regole scritte, altrimenti davvero si perde credibilita’. vediamo come funziona, una parte del problema rimarra’ che l’elite approccia il gioco molto sulla regola scritta e molto poco assecondando lo spirito della regola. pero’ se almeno tracciamo dei binari dovrebbe essere piu’ facile per tutti. puo’ funzionare, vediamo.

    interessante anche l’idea del terzo calcio tra punizione e libero. Collassare, come visto in ita’galles ma non solo e’ diventato una opzione normale per impedire la mischia, pero’ a differenza dell’entrare di traverso e’ sottoposta a sanzioni diverse.

    OT ma non troppo. ho trovato molto interessanti le statistiche sulla rimessa. da tinelli e magari da un paio d’errori evidenti sembra che la nostra gestione sia stata insufficiente. invece per il secondo anno consecutivo sembra essere stata la migliore, almeno dal punto di vista statistico.

  4. william 9 Maggio 2013, 19:45

    Io non capisco invece l’idea del terzo calcio. Perché a questo punto converrebbe comunque cercare la punizione, andare in touche e ripartire con una base di gioco più efficace. La touche permette di lasciare fuori uomini aumentandone così le opzioni di attacco in prima fase.
    Però o lasci il calcio diretto, ma allora chi attacca li cerca per poter piazzare, o metti un calcio di seconda, ma si penalizza troppo chi introduce col rischio che chi difende crolli apposta. Non facile

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