Azzurri verso il tour in Sudafrica: chi portare? Chi lasciare a casa?

Difficile fare nomi, provo ad approcciarmi sui ruoli, partendo dalla conservazione di un minimo scheletro inammovibile per evitare di disgregare gioco e filosofie in parte consolidate in questo anno di lavoro del francese:
Avanti; vedo la necessità di individuare qualche alternativa per il pilone sx dopo l’uscita di scena di Lo Cicero, meno, forse, per il tallonatore dove qualche opzione è già disponibile con buoni giovani già provati nell’alto livello e nessuna criticità evidente a pilone dx dove la coperta è più abbondante. Nelle seconde linee ritengo utile la necessità di verificare l’affidabilità di alcune nuove scelte già operate e l’individuazione di un’altra opzione praticabile in chiave futura tenuto conto che sia Bortolami, Geldenhuys, Pavanello e Van Zyl sono tutti sopra la trentina (di Sole sappiamo il ritorno in NZL). Sulle terze, invece, mi sembra non ci siano particolari problemi di copertura ad eccezione, forse del n.8 che necessiterebbe di un adeguato e definitivo rincalzo di Parisse che la sua ipotetica defiance introduce sempre troppi interrogativi; un suo ideale sostituto sarebbe utile individuarlo proprio fuori dagli impegni più importanti, in modo da sottoporlo a test meno pressanti. Per la mediana se non vedo grossi problemi al n.9 con almeno 3/4 nomi già pronti per l’alto livello, sul 10 è necessario trovare sia un immediato sostituto per Burton che una risposta in chiave futura tenuto conto che Orquera non è più giovanissimo e per il mondiale sarebbe utile avviare il prima possibile qualche più giovane o giovanissimo. Il problema, in questo senso, è che i migliori giovani che si sono intravisti ultimamente (dopo l’introduzione dell’obbligo di impiegare solo 10 nazionabili) giocano (o hanno giocato con continuità) in eccellenza e non si può dire quanto possano risultare pronti per l’alto livello. Se io fossi Brunnel prenderei il coraggio a due mani e punterei su almeno uno di loro per farlo giocare in questi TM, pazzia potrebbe suggerire, addirittura, di testarne un paio – 1 in una partita, l’altro in un’altra – mettendo Orquera in panchina anche per rassicurarli rispetto all’esito finale dell’incontro nel caso le cose volgessero per il peggio con un suo ingresso con possibile spiritto risolutivo. Di una cosa sono convinto, se il francese decidesse per una tale ipotesi, sarebbe ideale puntare su un buon calciatore, dato che, finalmente, ne abbiamo, per risolvere definitivamente anche questo aspetto troppo spesso visto risolversi con voli pindalici che, sinceramente, lasciano il tempo che trovano e condizionano troppo le scelte di formazione. Il pacchetto dei 3/4 è forse quello che necessità maggiormente di possibili sostituti e centri, ma anche ali offrono possibili buone alternative da testare adeguatamente per verificarne l’effettiva profondità della qualità in parte dimostrate in PRO12, piuttosto che in Eccellenza. Per l’estremo rimane un discorso a parte, l’attuale copertura altrnata tra Masi e McLean ha, finora, offerto buone risposte, ma un estremo più ortodosso nel gesto e nella testa permetterebbe un gioco un po’ diverso da quello svolto negli ultimi anni dagli azzurri, una maggiore capacità tattica garantirebbe maggiore respiro ai compagni, più capcità di risalòire il campo con minori energie spese e, forse, un paio di giocatori con tali caratteristiche tra i più givani potrebbe aver senso testarli nell’alto livello in tal senso.