L’ex prima linea azzurro, da anni in Inghilterra, a fine stagione smetterà di giocare e appenderà per sempre la maglia dei Saracens
Carlos Nieto dice basta: a fine stagione il pilone lascia il rugby
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Standing ovation!!!
Personalmente trovo profondamente ingiusto che la federazione internazionale del Rugby consenta che vengano inserite clausole tipo quelle che ha dovuto subire Nieto e più recentemente Burton che vietino ai giocatori di rispondere alla chiamata del propria Nazionale.
Auguro a Nieto di proseguire nel rugby anche dopo il suo ritiro dalle competizioni.
Fa tutto parte del professionismo…
@ hullalla certo che fa parte del professionismo come andare a prendere bimbi nelle isole pacifiche e spostarli in un altro paese per dargli la nazionale dopo 3 anni
Nel calcio (si lo so ma bisogna pur copiare da un sistema che va anavti da più del nostro) da che ne so io per le amochevoli magari un nazionale non viene convocato per una trasferta intercontinentale ma se si volesse fare nessuno glielo impedirebbe insomma la nazionale ha ancora un aurea sacra
Che una cosa si possa fare non è detto che sia giusto farla
“Che una cosa si possa fare non è detto che sia giusto farla”
discorso bellissimo da fare quando si parla di decidere come spendere i soldi altrui… se fossero soldi tuoi?
Tu vai a lavorare per il datore di lavoro che ti paga di piu’ o per quello che ti fa tanti discorsi patriottici ma ti paga di meno?
Questo e’ il professionismo. Beato chi l’ha voluto!
Nel calcio i campioni vogliono giocare solo la finale del campionato del mondo mentre nel resto delle partite o non ci vanno o tirano indietro le gambe, mentre i giovani in cerca di visibilita’ usano la nazionale solo per farsi vedere…
ma queste cose dove le hai lette? io leggo topolino da 60 anni e non le ho mai viste scritte magari ne ho perso uno.
sai dirmi quale numero si tratta?
Carlo, sono d’accordo con te.
E’ una vigliaccata, vorrei sapere se lo fanno anche con i giocatori inglesi o solo con i sudditi degli altri paesi.
la federazione internazionale è in mano a chi parla inglese e quindi comandano loro e noi rimaniamo quelli che non parlano inglese
grande Nieto
Secondo me dovrebbe essere l’ IRB ad intervenire per proibire queste clausole.
Queste clausole sono state liberamente accettate dai due giocatori. Guardacaso entrambi non sono italianissimi, e non voglio aprire alcuna stucchevole polemica, dato che io stesso sono favorevolissimo ad equiparazioni, oriundi, e quant’altro. Dubito che un Masi avrebbe accettato dalle Vespe, o da qualsiasi altro club una clausola del genere. Comunque “Chango” resta un grande.
@Giompi, Nitoglia non ha dovuto nemmeno accettare alcuna clausola per rinunciare alla nazionale ed è..italianissimo!!
Ma ha rinunciato per motivi personali. Non è stata Treviso ad indurlo a rinunciare. O almeno non via clausola.
Premesso che si devono sempre rispettare le scelte di chiunque, tra i due casi io giustifico di più chi lo fa perchè vittima di un “ricatto” che chi lo fa per propria volontà.
Hroth, non e’ un ricatto, e’ una libera scelta: se ad una squadra servono dei giocatori che siano liberi di giocare nelle finestre internazionali, si comporteranno di conseguenza, ovviamente.
Tebaldi ha accettato la stessa clausola proposta dagli Ospreys… evita di fare polemiche sull’italianita’: qui stiamo parlando di professionisti che col rugby ci devono mangiare (anche per gli anni futuri).
@Hullalla, perdonami se mi permetto, ma a sto’ giro non c’ hai capito..niente!! Non ero io che facevo polemica sull’ italianità, semmai era il contrario e poi io assolutamente non do la colpa ai giocatori di queste scelte, di cui casomai sono le vittime, ma all’ IRB che non tutela le federazioni e consente che ai clubs di poter inserire certe clausole nei contratti.
Oops Hullalla, sorry, mi sa che il discorso sull’ italianità non era per me ma per Giompy, sono io che a ‘sto giro non c’ ho captito nulla!! Per la Barba di Odino mi sa che ha ragione mia moglie che, ogni tanto, mi dice che inizio a…perdere colpi!!
guarda che nemmeno io faccio polemiche sull’italianità. L’ho anche scritto che sono favorevole ad ogni tipo di equiparazione, magari avessimo equiparato noi Maitland, o Visser, o Quade Cooper, ecc…
Semplicemente, un giocatore nato o cresciuto (rugbisticamente) in Italia sente il richiamo della nazionale più forte rispetto ad oriundi, equiparati e quant’altri. E perciò sarà meno avvezzo ad accettare queste clausole, che comunque riguardano quasi sempre giocatori un po’ avanti con gli anni. Mi sono spiegato?
sempre grato per quello che ha dato alla maglia azzurra. il resto sono scelte personali e non mi permetto di entrare nel merito.
in bocca al lupo per tutto
speriamo che qualcuno dei nostri (FIR) abbia la magnifica idea di utilizzare l’esperienza di Carlos per insegnare ai nostri ragazzi …. a proposito di teacher: Cutitta lascia la Scozia ?
Se lo fanno su questo sito ci sara’ una valanga di critiche perche’ Nieto non ha fatto esperienza nei club fino ad arrivare ad una panchina prestigiosa (vedi Troncon), se non lo fanno ci saranno critiche perche’ non lo prendono in considerazione…
Grandissimo giocatore! Uomo di La Plata, del San Luis (glorioso club in cui sono cresciuti anche Dellapè e Leibson delle Zebre), un esempio per il rugby azzurro e non solo! Alla sua età gioca una semifinale di HC, enorme!!
Vamos Carlos! Ma perchè non torni a giocare nella URBA? Giusto un anno…
Grande Carlos, grazie di tutto ed in bocca al lupo per il futuro.
Mi dispiace per Nieto, ma gli anni passano per tutti, e lui le sue soddisfazioni se l’è tolte, spero che la sua esperienza serva per far crescere dei grandi giovani.
Speriamo che chiuda la stagione in bellezza!
Enormemente riconoscente
Grazie nieto
@ hullalla ma i campioni del calcio i viaggi intercontinentali per le qualificazioni ai mondiali se li fanno ibracicciovic le partite della svezia le gioca tutte, giggs uguale etc etc etc
Mettere nero su bianco una clausola del genere mi pare abbastanza immorale come prendere bimbi “pacifici” e portarli in un altro paese per frgli prendere la nazionalità all’apice della loro forza atletica
Ps “Lei sostiene che il presidente può fare qualcosa di illegale?”
“Sto dicendo che se è il presidente a farlo vuol dire che non è illegale”.
(cit)