Treviso taglia la rosa. Per forzare una “rivoluzione”?

Il Benetton avrà “solo” 38 giocatori. Vittorio Munari mette sul tavolo un problema del movimento

COMMENTI DEI LETTORI
  1. nino22 18 Febbraio 2013, 09:15

    Impossibile non condividere le parole di Munari.
    Va permesso uno scambio elastico di giocatori da Pro12 a Eccellenza oppure data facoltà alle Celtiche di creare una sorta di squadra B da far giocare in Eccellenza.

    • eze 18 Febbraio 2013, 13:56

      Munari è persona seria e pone il problema di risorse in modo molto elegante. Con 38 in rosa quando ci sarà la nazionale la benetton 20 dovranno rimanere + 3 o 4 infortunati vorrà di che non più di 14 verranno lasciati alla nazionale. Secondo me tra i 4 nomi in meno ci saranno zanni, minto…. ed un bel taglio al budget. La nazionale li andrà poi a prendere alle zebre che con tutto quel che costano non solo si possono pagare una seconda squadra di eccellenza ma se gioca la prima squadra delle zebre non son mica tanto sicuro che le vinca tutte contro le prime dell’ eccellenza. Comunque non puoi dare 9 milioni ad una squadra che faccia una squadra in eccellenza quando a tutta l’eccellenza dai 3 milioni che senso ha ?

  2. Da 18 Febbraio 2013, 09:25

    Riformulare l’Eccellenza può essere una soluzione. Però, bisogna tenere conto di un fattore: se si creassero due squadre delle franchigie composte dai giocatori non convocati per la partita di Pro 12, queste sarebbero (in teoria) tecnicamente superiori alle altre. Ciò andrebbe a “falsare” il torneo?
    Non penso sia un problema di facile soluzione nell’immediato.

    • boh 18 Febbraio 2013, 09:45

      Diciamo che l’opzione squadra B delle celtiche si scarta da sola (per difficoltà economiche).

      • Skuer 18 Febbraio 2013, 15:56

        Perchè?
        Metà squadra è già a libro paga, l’altra metà la prendi dal vivaio. La seconda squadra ha i soli costi di trasferta.
        Il livello non credo sarebbe più alto delle altre anzi, ci sarebbero tanti giovani da sgrezzare.

        • Unforgiven79 18 Febbraio 2013, 22:59

          Squadre “B” sarebbero un po’ falsate, in quanto il livello di preparazione tecnica sarebbe incommensurabile: professionisti veri, preparati dai migliori tecnici disponibili e messi alla frusta in allenamento da compagni internazionali.
          Meglio che ciascuna franchigia diventi il riferimento di metà dell’Eccellenza, dovendo “sparpagliare” le riserve fra queste squadre: Treviso starebbe col Nord-Est e le Zebre con tutto il resto d’Italia (sarebbe proporzionato ed in linea con la natura federale di queste ultime).
          Ciascuna squadra di Eccellenza beneficierebbe di qualche “stellina” che apporterebbe preparazione e livello di gioco.

          • Skuer 19 Febbraio 2013, 12:56

            Credo che sparpagliare creerebbe alcuni problemi:
            – il rifornimento non sarebbe omogeneo e quindi a seconda delle esigenze le squadre serabtoio si troverebbero mutilate in maniera diseguale.
            – la “celtica” non potrebbe orientare la gestione dei giocatori prestati. Con una squadra propria il lavoro potrebbe essere molto più mirato.

  3. mezeena10 18 Febbraio 2013, 09:58

    pero i benefici della celtic son sotto gli occhi di tutti..sarebbe un buon inizio a mio parere, eliminare quelle assurde regolette sui giocatori di formazione e sugli stranieri e i ruoli dove schierarli..

  4. Izze 18 Febbraio 2013, 10:26

    La Celtic ci sta facendo strabene, e questo è innegabile.
    Evidentemente però c’è qualche meccanismo da oliare.
    Se un errore è stato fatto, probabilmente, è stato quello di usare la franchigia Aironi/Zebre come ospizio per giocatori di ormai ex-livello internazionale.
    Sì, siamo d’accordo che l’esperienza dei vari Perugini, Bortolami, etc., è fondamentale per la crescita dei giovani, ma secondo me si è un attimino esagerato.
    Per dire, io in estate speravo che Morisi andasse alle Zebre, a giocare fisso a 12.

  5. crosby 18 Febbraio 2013, 10:28

    La soluzione c’era già e l’hanno voluta distruggere.
    Fino a 4 anni fa erano permesse le seconde squadre e Treviso, Viadana e Calvisano… ne avevano una addirittura in Serie A.
    Sarebbe bastato non obbligarle a chiuderle e sono certo che Treviso non l’avrebbe mai smantellata.
    Ora invece, se glielo permettessero, dovrebbero andare in cerca di nuovi giocatori perché 42 per due campionati non bastano.
    Squilibrio tra le riserve delle franchigie e squadre di Eccellenza?
    Beh…io la vedo in maniera costruttiva: si alza finalmente il livello dell’Eccellenza!!!

    • try 18 Febbraio 2013, 10:42

      come non essere d’accordo.
      Se iniziamo a dire che le seconde squadre di CL falserebbero il campionato di eccellenza allora siamo alla frutta.
      Detto questo allo stato attuale non credo che Benetton e anche le Zebre oggi come oggi farebbero le seconde squadre. Lo potevano fare all’inizio della CL ma non ora.
      Treviso a mio avviso punta a ridurre la rosa e stringere la collaborazione con le società vicine (Mogliano Padova in primis) maggiormente e attingere a più permit player.

    • gsp 18 Febbraio 2013, 11:25

      come essere daccordo. gli Aironi hanno finito con i debiti per la prima squadra, figurarsi la seconda. La Benetton inizia a sentire le difficolta’ economiche e chiede di piu’ alla FIR pur sacrficando l’amatissima liberta’. dai, oggettivamente, la possibilita’ di seconde squadre al momento non esiste.

  6. carlo s 18 Febbraio 2013, 10:40

    Mi sembra quello della benetton un problema di management:
    1. non si può chiamare un ragazzo dall’australia per farlo stare tutto l’anno in panchina
    2. e Toniolatti? idem. Giocatore nel giro della nazionale che praticamente non ha mai giocato, gli distruggi la carriera.
    3. I giovani? ragazzi promettenti come Maistri, Pratichetti, Iannone, Morisi, Fuser tutto l’anno a guardare gli altri a giocare…. che senso ha? i giovani devono giocare per formarsi, meglio farli stare in eccellenza piuttosto che tenerli in tribuna…

    • marcoV 18 Febbraio 2013, 12:22

      Meglio farli stare in eccellenza piuttosto che inserirli gradualmente in CL?? questa è la tua rispettabilissima opinione, lasciati dire che non la penso assolutamente come te… ma assolutamente no!
      1) Ambrosini ha anche avuto dei guai fisici, quando è stato mandato in campo ha dimostrato di avere delle ottime skills e grandi margini di miglioramento. Dalla piazzola al momento calcia male e mentalmente non è pronto per un CL… lasciamolo lavorare con calma e tra due anni sarà l’apertura della nazionale.
      2) Toniolatti non è un fenomeno, sicuramente un buon giocatore: duttile, abbastanza intelligente tatticamente ecc. Ma forse ha già mostrato fin dove può arrivare e non è stato lasciato fuori per far giocare dei brocchi (se giocasse lui, con Iannone e Pratichetti in tribuna, allora diremmo che a TV bruciano i giovani?).
      3) Per me Iannone e Pratichetti han già fatto passi da gigante, rispetto a quando sono arrivati, ora son delle alternative per la Nazionale e possono crescere ancora (entrambi). Fuser e Maistri cominciano a giocare un po’ di più rispetto all’inizio e l’anno prossimo sarà l’anno in cui potranno dimostrare di che pasta son fatti. Anche loro, se va tutto bene, tra due anni, massimo tre saranno stabilmente nel giro della Nazionale.

      • carlo s 18 Febbraio 2013, 15:51

        allora è tutto ok? va bene così? e di che si lamenta allora Munari?

        • marcoV 18 Febbraio 2013, 18:43

          Può darsi che io abbia capito male il tuo post e che in realtà stiamo dicendo la stessa cosa… ma io capisco che intendi dire che a TV non riescono a gestire la rosa e vanno a rovinare dei giocatori, tanto i giovani quanto quelli già maturi per la nazionale (cosa che non condivido). E’ Munari stesso che dice che il problema c’è, non è che dobbiamo raccontarcelo io o te. Però la soluzione di questo problema non è lasciare un Fuser a Mogliano, un Maistri a Calvisano: i ragazzi devo passare per la CL per esser pronti per la nazionale, ma non possono essere buttati dentro subito: sia per loro, che per gli obiettivi della squadra (altrimenti sarebbero andati alle Zebre, se avessero voluto avere un minutaggio sicuro fin dal primo anno).
          Tutto il resto, di fatto, lo scrive già Paolo nel suo articolo. Munari si lamenta perché non può esserci un sistema così rigido (come quello attuale) dei permit player. Si vuole una struttura piramidale con Nazionale e CL al vertice? bene, però serve qualcosa che sostenga questa “punta”. Al momento questo collegamento non c’è e in particolare, secondo me, un’Accademia non può essere scollegata dal vertice (ovvero dalla CL). Quindi Munari si lamenta perché vorrebbe sapere in tempi ragionevoli COME si vuole collegare la CL al resto del movimento.
          Come constati tu, la soluzione “tenetevi 42 giocatori e imparate a gestirli” sta facendo del male a TV (che durante il 6N si ritrova sempre senza 15-20 giocatori), alla Nazionale (che perde i Morisi o i Toniolatti, l’anno scorso stabilmente convocati e quest’anno poco impiegati a TV) e ai giocatori stessi (perché se un Fuser continuasse il suo percorso a TV, giocando sempre di più in CL, ma nel frattempo, nei periodi di più scarso utilizzo, potesse giocare in Eccellenza ne guadagnerebbero tutti).
          Diciamo la stessa cosa?

          • carlo s 18 Febbraio 2013, 18:52

            direi di sì.

          • Unforgiven79 18 Febbraio 2013, 23:09

            Il punto cruciale, se valutiamo ai fini della Nazionale e del movimento d’elite, è uno solo: a chi ambisce maturare per giocare CL e 6N, l’Eccellenza è utile perchè dà sufficiente ritmo nelle gambe, oppure è ininfluente perchè di livello troppo inferiore?

            Nel primo caso, si devono passare le riserve non giocanti nell’Eccellenza (e se non ci sono risorse per seconde squadre, vanno ai club come fanno le franchigie per bene). Nel secondo, meglio che facciano una sessione d’allenamento d’elite in più fra di loro.

          • marcoV 19 Febbraio 2013, 09:07

            Bè, Unforgiven79, questa è la mia opinione personale: se “uno ambisce a giocare CL e 6N” il campionato di Eccellenza non è SUFFICIENTE (basta guardare i risultati e le prestazioni delle italiane in Amlin)… non è quello il livello al quale il ragazzo ambisce. Al tempo stesso l’Eccellenza non è nemmeno ININFLUENTE, perché è chiaro che, piuttosto di far allenare (e basta) un atleta, è meglio fargli giocare qualche partita in Eccellenza!

    • And 18 Febbraio 2013, 15:58

      sono d’accordo con te..ho sempre pensato che 42 giocatori fossero troppi. Ambrosini ci ha guadagnato cmq perchè ha un contratto da professionista mentre in Australia era a spasso

      • San Isidro 20 Febbraio 2013, 01:38

        Ambrosini era stato selezionato con i Queensland Reds A per la Pacific Rugby Cup, mica tanto a spasso…

  7. Maxwell 18 Febbraio 2013, 10:49

    Si mette in Eccellenza una squadra dei “resti celtici”….
    Sarebbero 2 rose di 44 con in media 5 infortunati e 24-25 giocatori convocati per la CL…. resterebbero in media 13-14 giocatori che giocherebbero in Eccellenza.
    L’allenatore capo sarebbe il vice di Brunel, i massaggiatori,medici,fisioterapisti sarebbero delle celtiche.
    Ovviamente nel periodo 6N sosta del campionato e 3 tappe di Seven.
    ( 🙂 )
    Oppure dei 44-45 se ne prendono 12-18 e giocano 2-3 alla volta in 6 squadre diverse di Eccellenza.
    Le 6 squadre in cui “parcheggiare”potrebbero anche essere sorteggiate ad inizio anno.

    • Hullalla 18 Febbraio 2013, 21:18

      OPPURE potrebbero essere le squadre che hanno effettivamente formato i giocatori… no???

  8. dogriccio 18 Febbraio 2013, 10:58

    secondo me la cosa più giusta, anche nell’ottica dello sviluppo piramidale del movimento, sarebbe una seconda squadra in eccellenza..
    massimo campionato nazionale a 8 squadre, 6 più le due celtiche. questo permetterebbe
    -ai giocatori di “vivere” a livello celtic anche se poi la domenica giocano in italia
    -essere pronti per quando servono in celtic (se ti alleni con un’altra squadra e poi vai due settimane a treviso non renderai mai abbastanza)
    -avere una ridistribuzione dei valori del massimo campionato che salirebbe molto di livello (non ditemi che le riserve di treviso e zebre batterebbero facilmente Prato e/o Padova coi titolari, sopratutto se migliorate da qualche innesto visto il numero minore delle squadre in eccellenza)

    questa IMHO è l’unica strada percorribile per avere un risultato.
    basterebbe allargare le rose a 50 giocatori per le celtiche più far loro aprire un’accademia anch’essa con interscambi liberi sia con l’eccellenza che con la celtic.
    saluti

  9. Dagoberto 18 Febbraio 2013, 11:08

    Non mi piace sparare sul pianista (solo chi non lavora non sbaglia mai), ma da questa affermazione di massima si percepisce la convinzione che quest’estate non fosse chiaro a Treviso che 42 giocatori sarebbe stato difficile farli giocare tutti con equilibrio nei minutaggi dei singoli? Scoprono un po’ troppo tardi l’acqua calda, forse qualche giocatore l’avrebbero potuto lasciare alle Zebre etichettate troppo presto come progetto fallimentare. Tra l’altro, mi sembra che una delle critiche più ricorrenti storicamente sulla gestione trevigiana sia proprio la tendenza di far fare settimane e settimane di panchine a giocatori che, solo l’anno prima, giocavano spesso come titolari in altre formazioni e la storia è caratterizzata anche da casi eclatanti che hanno riempito le pagine delle testate giornalistiche per l’apparente riottosità a far giocare alcuni giocatori senza, apparente motivo. Per carità, l’ho già detto, giudicare non è mai facile, anzi, è troppo facile, in particolare per chi, come il sottoscritto, non rischia nulla, ma qualche cosa di poco lineare in questo modus operanti ci deve pur essere. Aggiungo che, temo, fortemente, anche un problema di testa nei giocatori trevigiani che sempre troppo spesso faticano a confermarsi in trasferta, ma non solo, proprio quando dovrebbero farlo. Sono molto più pronti nell’exploit, nalla sorpresa, nel fare il colpaccio anche con la grandissima (quando c’è poco da perdere), ma quando c’è da concretizzare e portare il fieno in cascina per l’inverno, allora le paure ed i sensi di inferiorità, sembrerebbero, riemergere dal profondo. Forse anche un buon motivatore non sarebbe male averlo nello staff, ammesso che non ci sia già.

    • marcoV 18 Febbraio 2013, 12:26

      “poco lineare”?? Ma a me sembra la cosa più lineare di ‘sto mondo… Il problema mentale, che esiste sicuramente, per me è completamente scollegato al resto.

  10. gsp 18 Febbraio 2013, 11:35

    le veline settimanali della Tribuna sono bellissime. neanche 18 mesi fa abbiamo fatto una campagna, ne abbiamo parlato anche nei tinelli, per portare il num di giocatori a 44, con FIR merda inclusi che ne ha concessi solo 42. adesso come se nulla fosse, all’imporvviso ne parliamo di 38. adesso sbagliare e’ umano, pero’ magari prima ammettiamolo per capire che cosa non funziona.

    allora, mettiamo un po’ d’ordine. il num di giocatori, ed anche il num di squadre in eccellenza sono quisquilie e problemi formali e per me secondari.

    Il problema per Munari e’ che ‘i giocatori stanno fermi troppo e non sono rodati’. questo e’ un problema soprattutto per Munari e Smith che devono guardarsi intorno e vedere come gli altri club di Pro12 risolvono questa problema senza avere l’eccellenza.

    siamo onesti, se in altre aree il lavoro di Munari e Smtih e’ stato eccelso (mi riferisco al lavoro sulle terze e ritmo di gioco) ed in altrei buono cioe’ i risultati in se, in altri e’ stato insufficiente. non ci sono regole da cambiare, si mettano a lavorare, facciano autocritica e trovino una soluzione. anche le Zebre, a livello piu’ bassi (ma nella vista si impara da tutti anhe da quelli che stanno indietro) riescono a gestire il conditioning e la preparazione ed inserimento di giocatori nel gruppo in modo migliore.

  11. gsp 18 Febbraio 2013, 11:38

    e non voglio mancare di rispetto a nessuno. questa sarebbe anche una misura taglia costi. allora se la situazione economica e’ un po’ cambiata, non sarebbe meglio dirlo apertamente? con tutti i soldi che hanno investito e speso c’e’ cmq da esserne grati per sempre.

  12. BRCK 18 Febbraio 2013, 11:53

    Soluzione molto easy: doppio tesseramento dei giocatori che, quando non giocano in Celtic vengono liberati per l’Eccellenza.
    Per evitare che un giocatore arrivi il venerdì, giochi il sabato portando via il posto a uno che si fa il mazzo e la domenica torni a casa sua, ci si organizza con una sorta di “prestito a settimane”: il giocatore viene liberato la domenica per giocare il sabato successivo e passa l’intera settimana a preparare la partita col suo club.

    Se poi l’Eccellenza venisse anche ridimensionata, magari a 8 squadre, sarebbe il top…

  13. M. 18 Febbraio 2013, 11:59

    Mah, una volta non protestavano per poterle aumentare le rose?

  14. barbin cursari 18 Febbraio 2013, 12:07

    «Non si può pensare di giocare queste partite con troppi giocatori non rodati e che non hanno nelle gambe certi ritmi perchè sono fermi, e non per colpa loro. Chi è in rosa deve giocare, a questo punto è legittimo pensare che i nostri 42 sono troppi, e non ha senso pagarli per non giocare mai. Stiamo pensando di ridurre la rosa, il prossimo anno, a 38».

    ma scusate, a chi glielo ha fatto fare al Benetton di ingaggiarne 42 se sono troppi? Non si sapeva che o giocano in PRO 12 o non giocano affatto? Secondo me è un modo soft per far capire a chi ha orecchie che stando così le cose, nel 2014 il Benetton Treviso non ha più intenzione di partecipare da solo al PRO12.

    inoltre, mi sembra non una buona idea far partecipare le riserve al campionato d’eccellenza. altro che livellamento: ve lo vedete il punteggio di Treviso B-L’Aquila (non me ne vogliano gli amici aquilani) o Treviso B-Neopromossaditurno?
    non c’è che dire: un match di cartello!!! sai che risate poi ad inquadrare con la telecamera RAI gli spalti?

  15. Ma’aRhuffi 18 Febbraio 2013, 12:35

    ‘ma chi glielo ha fatto fare di ingaggiare 42 giocatori se sono troppi?’ scusa durante i test-match e 6 Nazioni chi gioca in celtic?Munari MM e Smith MA e magari chiamiamo Franchino Properzi in prima linea e Gritti in seconda!Già ora devono ritenersi fortunati che in quanto ad infortuni non sono messi male!

    • ivanot 18 Febbraio 2013, 12:52

      Concordo, oltretutto Treviso non e federale ma privata, servono i risultati, la maggioranza pensa alla nazionale, io penso prima ai leoni.

    • barbin cursari 18 Febbraio 2013, 12:58

      e allora di cosa stiamo parlando se non sono troppi? non ho capito se sono troppi da pagare o se sono troppi perchè la maggiorparte non gioca. se servono perchè devono rimpiazzare i nazionali, allora non sono troppi. se non sono troppi, perchè passare a 38? o forse munari intendeva tesserarne 42 ma pagarne 38? la verità è che anche per voi xe finii i schei…

      • ivanot 18 Febbraio 2013, 13:02

        invidia, brutta bestia.

        • barbin cursari 18 Febbraio 2013, 13:07

          ma secondo te perchè Zatta (che anche io sostenevo, per carità) bramava la carica di presidente? per fare gli interessi della squadra di serie B che non ha campo dove allenarsi? siamo realisti, anche l’ipocrisia è un animaletto antipatico…

        • Ma’aRhuffi 18 Febbraio 2013, 13:14

          barbin cursari abbiamo provato ad allargare la rosa ma non si è rivelata la soluzione ideale ora si cercano altre strade,poi fossi un dirigente benetton nella gestione nazionali rilasciati avrei qualcosa da ridire,esempio Pavanello e Derbishire che hanno giocato meno in Nazionale potevano essere rilasciati ma la percezione mia è che in federazione della benetton in celtic in concomitanza alla nazionale freghi ben poco!

          • barbin cursari 18 Febbraio 2013, 13:56

            ti do ragione. in generale, sembra che in federazione di tutto ciò che non è nazionale o zebra interessi nulla.

          • gsp 18 Febbraio 2013, 14:29

            maaa, hai ragione che si e’ provati e non ha funzionato. pero’ di rilasci ce ne sono stati ance nell’ultima partita.

            tu sei libero di metterlo in relazione alle finestre internazionali, ma il fatto che i giocatori chiamati non hanno il ritmo delle gambe si presenta anche fuori dalle finestre internazionali. allora, gli altri come fanno?

        • gsp 18 Febbraio 2013, 14:20

          invidia? dai ivanot cerchiamo di fare un dibattito sensato. forse ci vorrebbe un po’ piu’ di coscienza che le ultime uscite sono davvero negative. certo migliorera’ perche’ e’ normale e succede ogni anno, ma il periodo e’ negativo. e c’e’ poco da invidiare.

          • Ma’aRhuffi 18 Febbraio 2013, 17:24

            gsp se x gli altri intendi il resto delle celtiche,Stefo ha spesso spiegato come funzionano e bene le cose a Dublino,accademia legata al club e formazione in generale!Anche se a riguardo della partita di sabato,a parte Maistri Fuser e Ambrosini e Giusti gli altri bene o male un buon minutaggio in celtic ce l’avevano,possiamo discutere sul fatto degli automatismi ma credo sia mancato qualcosaltro…senza nulla togliere al leinster che anche i più giovani hanno delle notevoli competenze,non posso credere che la diffrenza sia così notevole con in campo giocatori come Rizzo Roux VanZyl Budd Bernabò Wosavai Semenzato LaGrange Nitoglia Pratichetti Toniolatti…

          • gsp 18 Febbraio 2013, 17:27

            @maa, non so se hai capito bene quello che vuoi dire. pero’ io sono daccordo se dici che il problema di sabato, ma anche di newport allora, non centra molto con la formazione giovanile e meno con la finestra internazionale.

          • gsp 18 Febbraio 2013, 17:28

            aggiungo Stefo ha speigato come funziona, ma non penso abbia mai detto che i giovani giocano nel campionato nazionale, che penso sia il problema in questione.

            se invece mi dici che la Fir mette un’accademia che paga alla Benetton ci puo’ anche stare. pero’ e’ un discorso diverso.

  16. malpensante 18 Febbraio 2013, 12:48

    L’eccellenza più dislivellata di così è difficile immaginarla e non vedo perché il pubblico dovrebbe diminuire se aumentano le squadre forti, anzi. Il problema è che una seconda squadra non ci sta con le risorse economiche. La soluzione potrebbe essere due accademie sotto i celtici (e relativi soldini FIR) e far giocare quelle in eccellenza, e permit player reciproci tra celtica e accademia senza problemi di adattamento. Ovvio che ai team pro dell’eccellenza (e anche a molti altri, immagino) la soluzione non andrebbe bene. A questo punto resta la soluzione di BRCK, magari con una logica da franchigia e senza obblighi, con chi ci sta.

    • barbin cursari 18 Febbraio 2013, 13:03

      credo che l’eccellenza non si livelli strutturandola ad esclusivo uso e consumo delle celtiche. credo che il livellamento passi per una più equa redistribuzione delle risorse federali (primo), per un regolamento sui bilanci (prato docet) e per l’innzalzamento delle qualità di arbitri e tecnici.

      • malpensante 18 Febbraio 2013, 15:36

        La Celtic è una scelta che determina tutta la struttura del rugby nazionale, è successo in Irlanda dove erano già franchigie, è successo anche in Galles, dove la tradizione dei club era fortissima e radicatissima, è successo in Scozia. Che si voglia mantenere o meno un campionato pro. Mantenerlo con l’attuale dislivello economico e organizzativo a mio parere sarebbe impensabile anche senza celtic, 12 squadre competitive non le avresti nemmeno lasciando la celtic. Se metti un occhio sui bilanci, poi, secondo me restano solo le Fiamme Oro.

  17. nino22 18 Febbraio 2013, 13:01

    + che altro direi in attesa di inserirli gradualmente in CL, domenica x domenica lasciar liberta di fare del minutaggio e ritmo partita in Eccellenza, alzando magari il livello di essa con giocatori di categoria superiore (in primis x preparazione fisico, tattica e mentale).
    Che lo si faccio con una squadra B o lasciandoli ai club poco importa, basta che lo si faccia!

  18. Machete 18 Febbraio 2013, 13:30

    è chiaro che se spremi sempre i titolari quando questi partono per le finestre internazionali i loro sostituti non hanno esperienza e minutaggio adeguato inoltre mettiamoci che più di mezza nazionale gioca con Treviso
    la soluzione è quella di far ruotare tutti per dargli fiato oppure venderne 2-3 che hanno molto mercato……e sostituirli con i giovani che hanno già in rosa
    una seconda squadra in eccellenza non so che vantaggio possa dare in termini di CL senza considerare poi i costi che cmq sarebbero alti
    lo scambio tra squadre di eccellenza e Pro12 mi sembra una sciocchezza un giocatore ha bisogno di abituarsi a certi ritmi e schemi ….deve potersi allenare tutti i giorni e conoscere i compagni…..come si può pensare che un giocatore di Treviso o Zebre si alleni dal lunedi al venerdì e poi nel we vada a giocare con calvisano o prato o rovigo

  19. Stefo 18 Febbraio 2013, 13:43

    Secondo me quest’uscita va vista nell’ottica delle richieste passate della Benetton:
    1-piu’ soldi
    2-un sistema di doppio tesseramento piu’ efficiente

    sulla prima poco da commentare, chiedono piu’ soldi sulla seconda e’ dove secondo me c’e’ piu’ confusione e vorrei chiedere a Paolo un chiarimento:
    qualche settimana fa avevi riportato della proposta/idea sul tavolo di massimo 2 giocatori per squadra col doppio tesseramento…ma non era specificato se quel “per squadra” era da ritenersi per squadra celtica/franchigia o per squadra in Eccellenza. La differenza e’ sostanziale se per celtica 0 o 2 giocatori con doppio tesseramento vero cambia poco e quindi Benetton dice a quel punto invece che 42 ne firmo 38. Puoi chiarire la cosa?Grazie

    • try 18 Febbraio 2013, 14:17

      Si io penso che con 6 giocatori a squadra di CL con doppio tesseramento possa portare ad una diminuzione a 38 giocatori in rosa.

      Piuttosto mi è venuto in mente una balzana idea. Le Zebre il prossimo anno avranno la loro accademia (spostamento dell’accademia di tirrenia, a Parma). Vuoi vedere che alla fine ne concedono una anche a Treviso?

    • gsp 18 Febbraio 2013, 14:26

      c’e’ anche un altro fattore che io mi sento di aggiungere. nessun’altra nelle celtiche include il campionato nazionale come parte importante della filiera dei giocatori in chiave celtic e nazionale.

      che non significa che noi non possiamo farlo, anzi. pero’ forse andrebbe spiegato quali sarebbero le nostre peculiarita’ e quali sarebbero i vantaggi e la fattibilita’ dell’eccellenza come parte della filiera.

  20. Oltremanica 18 Febbraio 2013, 14:15

    Vanno inserite le seconde squadre di Zebre e Treviso in eccellenza… Fondamentale

  21. Dagoberto 18 Febbraio 2013, 15:23

    io continuo a capire poco, sicuramente un regolamento che agevoli l’impiego di giocatori momentaneamente non impegnati nella franchigia in un livello inferiore, ma comunque sufficientemente competitivo sarebbe sistema pregevole ed auspicabile per mantenere rodati tutti e migliorare anche l’eccellenza, ma sappiamo che si tratta di assetto tutt’altro che semplice da organizzare e non solo per una carenza normativa; gli interessi da mediare sono diversi e non sempre coincidenti e, comunque, si dovrebbe andare verso la strada delle franchigie vere o bacini territoriali che siano che, finora, anche Treviso non ha mai fatto molto per sponsorizzare, almeno a parole, anche perchè non vedo in quale modo potrebbe coincidere l’interesse di un mainsponsor che dell’immagine rugby abbinato al nome dell’azienda ha fatto la principale ed esclusiva politica di marketing (rugby=Benetton=Treviso). Non è senza un simile regolamento, peraltro, che non si possa far giocare in maniera continuativa una quarantina di giocatori con un PRO12 + primo turno di HC del livellio di ques’anno con almeno due semplici soluzioni praticate dalla maggior parte dei club al mondo.
    Soluzione 1: i piani di gioco, la filosofia, tutto l’assetto filosofico, tattico e strategico del club è patrimonio di tutti i giocatori che sono, quindi, responsabilizzati sulla sua conoscenza da acquisire indipendentemente dall’assegnazione di ruoli da titolari o meno, con cambi ricorrenti e anche pianificati all’inizio stagione per l’intero arco delle competizioni ruotando intorno a 2 o 3 nomi per ruolo.
    Soluzione 2: nellambito della rosa si individuano due formazioni che potrebbero essere o 1 considerata più forte ed una meno forte, oppure, una più offensiva ed una più difensiva, o anche, 1 più dinamica ed 1 più potente, ecc., alternandole in base al calendario ed alle rispettive sfidanti.
    A queste due soluzioni basi, ovviamente, sarebbero inserite correzioni o aggiustamenti all’uopo, fatto che non metterebbe in discussione la possibuilità di far maturare un minutaggio medio per ogni giocatore della rosa.
    A Treviso, invece, si è assistito a modesti cambiamenti, reiterando le formazioni il più possibile ed intervenedo ai cambi solo quando indispensabili per mancanza dei giocatori impeganti in nazionale o da sostituire per infortunio, convocando, spesso, giocatori non abituati alla competizione, ma allenati esclusivamente alle partite protette e tutelata da allenamento. In questo, non ho mai capito molto la strategia del management trevigiano che, peraltro, in alcuni ruoli chiave, invece, si caraterizza per scelte schizzofreniche di dubbio valore aggiunto. Ora, l’affermazione che 42 giocatori sono tanti ……… boh?

  22. gsp 18 Febbraio 2013, 15:45

    altro particolare da valutare.

    nell’ultima partita giusti era in panca, le novita’ erano maistri e fuser ed ambrosini. ma sono novita’ tre che stanno col gruppo da inizio stagione?

    idem contro i dragons, meno ambrosini.

    senza parlare di glasgow dove la squadra era quasi titolare.

    allora va bene l’eccellenza che dovrebbe preparare i giocatori (ma come? chi? e perche? e se davvero la nostra eccellenza preparava i giocatori non c’era bisogno di fare la CL), pero’ il problema per me e’ molto di gestione delle risorse interne. lo ripeto, si veda come facciano gli altri e magari si cerchi di cambiare un po’ meccanismi e prassi.

    • Luc@ 18 Febbraio 2013, 16:11

      gps le altre squadre, per quelli che non giocano in CL, li fanno giocare nel loro campionato interno, perchè tutti hanno il doppio tesseramento.
      Specie i giovani. Non marciscono in tribuna

      • gsp 18 Febbraio 2013, 16:26

        Non e’ vero Luc@, non e’ vero. e’ un luogo comune. nell’ultima a Dublino c’erano un sacco di giocatori che stanno da un po’.

        nelle altre celtiche il campionato interno conta quasi nulla in termini di formazione per la CL.

  23. And 18 Febbraio 2013, 16:00

    è stata colpa dell’hotel Carlton a 4 ****, troppo rilassamento pre-partita fra biliardino e pianoforte..

  24. Katmandu 18 Febbraio 2013, 17:24

    Il problema vero che munari solleva é che nelle altre union celtiche i campionati domestic sono tendenzialmente più performanti dei campionati italiani e quindi non penso che allargare l’eccellenza sia una buona idea, come non credo sia economicamente vantaggioso inserire le due franchige nell’eccellenza
    Vorrei portare all’attenzione i glasgow mezzi rattoppati con i giocatori che non giocano o che salgono dal campionato scozzesee che hanno bastonato le zebre a parma in formazione praticamente tipo ( vero che edimburgo ha preso una viola mica da ridere ma non tutte le ciambelle escono col buco)
    Il discorso si potrebbe trasportare anche ai famigerati “giovani” e al fatto che negli altri paesi giocano in cl diciottenni e i nostri no ma se vediamo negli altri paesi chi gioca se lo merita
    Io peoporrei un’eccellenza a 6 con le celtiche con una rosa di 30 a testa e i restanti restanti 24 a fare finestra nei club di eccellenza e ogni mese se l’allenatore ritiene necessario ne pesca qualcuno e in caso di infortunio con una sostituzione immediata

  25. nino22 18 Febbraio 2013, 17:50

    Io proporrei Eccellenza a 6 + 2 Celtiche che competono fuori classifica oppure Eccellenza a 6 con Celtici distribuiti fra i club, 2 andate e 2 ritorni e niente trofeo Eccellenza.

  26. gian 18 Febbraio 2013, 17:58

    solo qualche considerazione:
    1- 42 sono troppi, ma hanno bisogno di un paio di permit ad ogni partita della nazionale, quindi la rosa è addirittura troppo corta
    2- abbiamo giocatori non rodati, basta farli giocare a turno durante l’anno invece che giocare sempre con i “titolari”
    3- facciamo la squadra B in eccellenza, bane, ma allora i casi sono 2, o non valgono per la classifica, ed allora le altre squadre gli mandano contro le riserve e non serve a niente, o competono al pari delle altre ed allora è una presa in giro verso le altre società (non diciamo sciocchezze sulla forza delle prime dell’eccellenza, guardate i risultati di coppa, se perdono tre partite a stagione è tanto) che non hanno le risorse per competere
    4- e durante il periodo della nazionale che si fa? si ferma l’eccellenza che già ha un campionato spezzettatissimo e lunghissimo senza soluzione di continuità, o gli altri club devono dare dei permit players per poter far giocare TV o zebre in eccellenza?
    5- “la nazionale ci toglie tantissimi giocatori”, se vuoi avere i migliori italiani sulla piazza è chiaro che la nazionale prenda da te la maggior parte dei giocatori
    6- c’è sempre il problema della coperta corta, non abbiamo i soldi e gli uomini per fare 3 celtiche, ma 2 squadre sono troppo poche per distribuire i giocatori di qualità o far giocare abbastanza i prospetti

    detto ciò capisco i problemi di treviso, per carità, ma non mi piangerei troppo addosso, come soluzione io proposi che la celtiche avessero una rosa esclusiva limitata di 10/15 giocatori, compresi o da aggiungere gli stranieri, e che poi indichino 5 giocatori a testa a club di eccellenza da usare durante la stagione. 5X8=40 (considero un’eccellenza ridotta), significa una rosa potenziale di 55 giocatori a “franchigia”, oltre ai 15 top players ogni due mesi (o altri tempi da vedere) la squadra riprende 15/20 giocatori/permit players dall’eccellenza (rosa a 30/35) e li paga per quello che li usa, i non “convocati” vanno a giocare al club di appartenenza. questo potrebbe risolvere A- il fatto che i giocatori poco usati possano giocare in un club se non sono nel gruppo selezionato B- meno costi alle franchigie C- innalzamento del livello dell’eccellenza D- i giocatori dei club non arrivano dal nulla ma si allenano con la squadra (quando non convocati) E- più spazio ai giovani in eccellenza che andrebbero a coprire i buchi lasciati dai 6/8 giocatori impegnati in CL

    non credo di essere un genio ne di avere la bacchetta magica, ma credo che anche i club debbano avere una dignità e che i signori della CL, che ammiro e ringrazio di esistere perchè stanno facendo del gran bene all’italico rugby, debbano, sì, farsi i loro interesse, ma non a discapito totale del resto del movimento, altrimenti facciamo tutto federale e chi a 16 anni non è un campione, vada a giocare a pane e salame!

    • marcoV 19 Febbraio 2013, 09:26

      A me questa tua idea piace abbastanza, è molto simile a quel che piacerebbe a me (ma purtroppo sono un altro NON-genio, sprovvisto di bacchetta maggggica) 😉
      1- Neanch’io vedo praticabile l’idea della “seconda squadra” o “squadra riserve”, per molti motivi.
      2- un sistema come quello che proponi tu, per quanto complesso e di non facilissima attuazione all’inizio, potrebbe avvicinare le nostre celtiche al vero significato di franchigia e legarle molto di più agli altri club. Porterebbe ad un notevole interscambio tra nazionale-celtiche-club di eccellenza i termini di idee, esperienza ecc ma anche più materialmente di tecnici e assistenti-allenatori.
      Andrebbe pensata, studiata e regolamentata in modo estremamente partecipato (non certo con i classici metodi di “imposizione divina” ops, pardon, volevo dire dondiana).

      • San Isidro 20 Febbraio 2013, 01:44

        sono assolutamente d’accordo sul tuo punto 2, soprattutto quando parli di territorialità della franchigia..visto che ci siamo, che ne pensi del mio sistema di miglioramento dell’Eccellenza che ho scritto qui sotto?

  27. San Isidro 18 Febbraio 2013, 19:10

    L’Eccellenza è, e deve essere, il massimo campionato italiano per club, aggiungere seconde squadre di Treviso o Zebre o qualche altra selezione (per me) non ha senso..il livello dei club è il livello dei club e deve essere separato da quello delle franchigie..per me (sempre mia opinione criticabile) non ha molto senso neanche la partecipazione della squadra dell’Accademia di Tirrenia al girone 1 di Serie A, l’accademia dovrebbe essere solo un centro di formazione e basta in vista degli impegni della nazionale giovanile.. i giovani che giocano con questa squadra in serie A dovrebbero crescere all’interno dei loro club d’origine..se poi magari le prime squadre in cui giocano militano in serie C o B allora questi ragazzi dovrebbero avere la possibilità di essere ingaggiati da club di serie A oppure, se ne hanno le capacità, anche da quelli dell’Eccellenza..
    Una soluzione per i giocatori poco impegnati in Pro12 potrebbe essere quella del doppio tesseramento, cioè tutti gli atleti di Zebre e Treviso dovrebbero essere tesserati anche in club d’Eccellenza e i tesseramenti andrebbero distribuiti equamente per tutte le società del massimo campionato italiano..in questo modo chi non gioca una partita di Pro12 o Heineken Cup può essere messo a disposizione del corrispettivo club d’Eccellenza per il campionato, il Trofeo Eccellenza o la Challenge Cup. Al contrario le due squadre celtiche potranno ingaggiare permit-players liberamente da tutta l’Eccellenza nel periodo 6N e TM..
    Ovviamente più un torneo si riduce più la qualità sale, ma non so quanto effettivamente possa cambiare riportando il campionato a dieci squadre..per un mio particolare interesse seguo i vari campionati argentini, soprattutto la URBA..per chi non lo sa, il campionato di Buenos Aires è struttutato su quattro divisioni, la prima ha 24 squadre suddivise in due gironi da 12 e ogni squadra incontra l’altra in gara secca (undici giornate quindi), le migliori sette di ogni girone formano poi il Top 14 URBA, a mio avviso il campionato semiprofessionistico più bello del mondo..e se prendessimo esempio da questo sistema per ravvivare e migliorare il nostro campionato? nel senso che si potrebbe ipotizzare un’Eccellenza a 16 squadre suddivise in due gironi, le migliore cinque di ognuno poi potrebbero formare un Super 10..sia nella fase iniziale che nel Super 10 comunque si giocherebbe con gare secche (in casa o fuori casa, senza ritorno)..al Super 10 andrebbero così dieci formazioni ben selezionate dalla prima fase, si costituirebbe un torneo avvincente e qualitativamente interessante..le formazioni che non prendono parte al Super 10 poi formerebbero una divisione con le migliori della serie inferiore (un campionato per la riammissione in Eccellenza) e così via…così facendo però bisognerebbe ristrutturare anche la formula per la serie A e la serie B..fantasia? o pensate sia fattibile?

    • gian 18 Febbraio 2013, 20:14

      complicato, ma fattibile; bisogna sempre considerare che il fatto che i posti siano pochi alza sì il livello, ma riduce le possibilità.
      la tua idea del doppio tesseramento potrebbe creare dei problemi per cui, cito una squadra a solo titolo di esempio, il petrarca si compra mezzo treviso di CL formando una corazzata mentre le altre squadre si dividono i resti in un campionato a 6, ciò significherebbe 10 campionati a padova e un, ne cito un’altra a caso per ovvi motivi campanilistici, rovigo che rimane invischiato ogni anno nella lotta retrocessione (vale anche il contrario chiaramente), lasciare un mercato libero in questo senso sarebbe piuttosto dannoso; l’idea di avere un supercampionato in più fasi potrebbe essere davvero stimolante, ma come ho detto prima, limiterei il numero di eleggibili per squadra, cosicchè il Zanni della situazione, vedendo che padova è già infarcita di convocabili, decida di andare a rovigo per avere più possibilità di entrare nella scelta dei celtici.
      così facendo si distribuiscono automaticamente i più forti, altrimenti senza limiti probabilmente si va da chi paga di più in quanto nessuno, fed compresa, può obbligare i giocatori ad andare da uno piuttosto che dall’altro (senza contare le polemiche se la fir manda, ad es, castro a giocare alla lazio, che quell’anno magari è debole in prima linea, piuttosto che alle FFOO, giusto per restare dalle tue parti)

      • San Isidro 18 Febbraio 2013, 21:58

        gian infatti io ho scritto che i tesserati delle due celtiche dovrebbero essere tesserati equamente tra tutti i club d’Eccellenza. ad esempio attualmente ci sono 82 giocatori di Pro12 (40 Zebre e 42 Treviso), in questo modo ogni club d’Eccellenza dovrebbe avere tesserati in rosa 6 o 7 giocatori celtici. ovviamente ci dovrebbe essere un criterio, non è che Zanni, Minto, Ghiraldini, Budd, Bortolami, ecc..verrano tutti tesserati con un unico club, magari altleti di calibro (come quelli che giocano in nazionale) verranno distribuiti uniformemente tra le varie società d’Eccellenza anche in base al ruolo..essere tesserati poi con un club d’Eccellenza vuol dire che gli atelti celtici che non sono convocati in Pro12 saranno messi a disposizione delle corrispettive società del campionato, ma non è detto che questi poi necessariamente debbano essere impiegati..
        il sistema del campionato che ho proposto può essere interessante e stimolante perchè ci sarebbe comunque un gruppo costante di squadre di livello affiancate da squadre minori che avrebbero la possibilità di crescere proprio perchè si confronterebbero con quelle altre..ad esempio nel Torneo de la URBA ci sono circa una decina di club che sono quelli più forti e che quasi sempre riescono ad accedere al Top 14, le altre squadre sono di livello inferiore, ma per il fatto che sono arrivate in prima divisione comunque possono confrontarsi con le big..immagina un’Eccellenza a 16 come ho proposto io, aggiungi alle squadre attuali le migliori classificate in serie A l’anno scorso (Lyons Piacenza, Unione Capitolina, CUS Firenze e ti direi anche il San Gregorio come ripescata, anche se è fallita..), suddividile poi in due gironi equi, la lotta per salire in un ipotetico Super 10 sarebbe molto combattuta, e lo stesso Super 10 diventerebbe un torneo qualitativamente interessante..vabbè, ma per ora sono solo mie idee..

        • gian 18 Febbraio 2013, 22:32

          Ma sul campionato sono assolutamente d’accordo, il problema starebbe sulla redistribuzione dei giocatori, nel senso che la ingerenza della fed potrebbe solo risultare dannosa e presterebbe il fianco a dietrologie varie ed evetuali mentre una limitazione dei convocabili in un regime di libero mecato sarebbe più equa

        • Skuer 19 Febbraio 2013, 12:58

          E se una celtica decidesse, per questioni contingenti, di prelevare tutti i 6-7 giocatori della stessa squadra di eccellenza? Glielo dici tu a chi si sta magari giocando il campionato?

          • gian 19 Febbraio 2013, 13:56

            purtroppo nessun sistema è perfetto 😉

    • Skuer 19 Febbraio 2013, 13:15

      Dici “L’Eccellenza è, e deve essere, il massimo campionato italiano per club”.
      E il benetton cos’è se non un club?
      Qui bisogna decidere cosa fare della Celtic invece.
      La celtic viene gestita come coppa (e quindi il club partecipa sia a celtic e eccellenza)? La celtic viene gestita come luogo dove mandare delle selezioni per far maturare gli italiani (e allora addio al benetton e benvenuto ai “dogi”, per dire).?
      Oppure teniamo questa roba qui che crea problemi in ogni direzione tra club privati, regole, federazioni, etc.

      • San Isidro 19 Febbraio 2013, 15:33

        Provo a rispondere alle questioni che mi poni in un’unico commento:
        1- come ho già scritto tutti i giocatori delle due celiche devono essere tesserati anche con le società d’Eccellenza. Soltanto poi chi non dovesse essere convocato per un match di Pro12 o di HC può essere messo a disposizione dei club d’Eccellenza. Quello che dici dunque è un problema che non si pone, nel senso che le esigenze dei club d’Eccellenza verrebbero messe in secondo piano rispetto a quelle delle due franchigie. Questo mio discorso non vuole essere riduttivo, ma i giocatori “celtici” conservano il loro status, solo in caso di un loro non utilizzo possono essere impiegati in Eccellenza. Le squadre d’Eccellenza fanno il campionato esclusivamente con le loro rose, i giocatori non utilizzati di Zebre e Treviso saranno solo un’ “aggiunta” eventuale. Come dici tu, può porsi il problema che magari una squadra d’Eccellenza schieri in partita più giocatori di Pro12 rispetto all’altra…il sistema del doppio tesseramento è però una soluzione efficace per far giocare di più chi viene meno utilizzato in Pro12 e alzare leggermente il livello dell’Eccellenza
        2- sulla seconda domanda non sei stato molto chiaro, ma mi sembra che ci sia un pò di confusione (senza offesa naturalmente). Allora il Treviso in quanto partecipa alla Pro12 è da considerarsi a tutti gli effetti una franchigia. Il Treviso è un caso anomalo del panorama celtico perchè non è una franchigia territoriale, cioè una franchigia che si costituisce grazie all’unione societaria di più club di un determinato territorio, ma ha concorso da solo come club alla partecipazione celtica. Di fatto il Treviso è un club che si è autorappresentato come franchigia celtica. Ovviamente se uscisse dalla Pro12 avrebbe tutto il diritto di essere riammesso in Eccellenza come un club (come è successo per il caso Aironi/Viadana). In questi tre anni celtici abbiamo avuto tre tipi di franchigie differenti: territoriale (Aironi, che sono nati dall’accordo societario di ben otto club – dal Super 10 alla serie B – delle province di Mantova, Parma, Reggio Emilia e Modena), federale (Zebre, così come lo sono anche le due scozzesi) e il Treviso. Se il Treviso facesse un accordo societario anche con altri club veneti allora si potrebbe cominciare a parlare a tutti gli effetti di una vera e propria franchigia veneta (che si potrebbe chiamare “I Dogi”..)

        • Skuer 19 Febbraio 2013, 23:23

          Beh, Benetton è franchigia anomala proprio perchè di fatto è un club. E forse proprio per questo funziona meglio, in Italia, delle altre.
          Mi ripeto, dobbiamo decidere a cosa serve la Celtic: a) a dare lustro alle squadre (e quindi al movimento) italiane o b) a far crescere i giocatori italiani?
          Nel caso a) si assecondino le esigenze dei club fornendo a loro i sistemi più idonei per la gestione. Nel caso b) mettiamo paletti ovunque e facciamo scappare gli investitori.
          La mia idea per salvare capra e cavoli? Si lasci fare al Benetton il CLUB di celtica (senza vincoli di nazionalità, con una seconda squadra, etc) e si gestisca come franchigia di sviluppo nazionale le Zebre prendendo i giovani e non i rottami. Cosa al momento non possibile perchè con queste regole i migliori se li prende treviso.

          • San Isidro 20 Febbraio 2013, 01:30

            Infatti il Treviso ha fatto molto meglio di Aironi e Zebre proprio perchè di base era un club. Circa 3/4 della sua rosa venivano proprio dal Treviso club, poi per la Cetlic si è rafforzato con ulteriori ingaggi. Giocare con un gruppo coeso, affiatato e che lavora assieme da più stagioni ha indubbiamente inciso. E’ vero che una buona parte dei giocatori degli Aironi venivano dal Viadana, con qualche innesto da Parma e GRAN Parma, ma circa metà della rosa fu fatta con ingaggi che, seppur di ottima qualità, provenivano tutti da realtà diverse; non è stato facile quindi un collaudo per un campionato di quel livello. Le Zebre stanno facendo altrettanto, ci sono 19 ex Aironi riconfermati, ma gli atri 21 hanno un’origine diversa, e infatti quest’anno è durissima.
            Sono d’accordo sul tuo ultimo punto, ma questo è anche (o dovrebbe essere) naturale perchè il Treviso è una franchigia privata, mentre le Zebre, essendo una squadra federale, devono promuovere lo sviluppo dei giovani atleti di interesse nazionale. In un certo senso però lo sta già facendo, ci sono ben quindici giocatori ingaggiati dall’Eccellenza (certo qualcuno non proprio giovane, vedi Pace) e uno dalla serie A (Martinelli). Quanto ai “senatori” (mi piace appellarli così per una questione di rispetto e per tutto quello che hanno rappresentato per il rugby italiano), un pò di esperienza là in mezzo non guasta. Bortolami è un giocatore che possiede delle immense qualità ed è ancora nel giro azzurro (magari non ci starà per molto), Bergamasco, nonostante la sua longevità, sta giocando benissimo in Pro12, la convocazione attuale se la è meritata. Totò probabilmente è l’unico tra questi che comincia ad accusare il livello (ma per un pilone è più comprensibile), ma per quel poco che gioca il suo mestiere lo fa sempre bene..certo non so se lo rivedremo ancora alle Zebre il prossimo anno..comunque sono sicuro che dalla prossima stagione ci sarà una sorta di rivoluzione in tema ingaggi, doppi tesseramenti, Eccellenza…(si spera..)

          • Skuer 20 Febbraio 2013, 10:30

            (non vedo il “rispondi” sotto il post di San Isidro, rispondo qui).
            Pensa però se Il Benetton potesse avere degli stranieri al posto dei ragazzi italiani che marciscono in panchina/tribuna. Questi ultimi potrebbero accasarsi alle Zebre e giocare molto di più. Contemporaneamente il Benetton aumenterebbe la propria competitività (e forse anche le Zebre).
            Se ci fosse la squadra B in eccellenza ancora meglio: tutti gli effettivi e qualche giovane del vivaio continuerebbero ad acquisire esperienza e ritmo partita.

  28. dado 18 Febbraio 2013, 23:27

    a me sembra che il problema sia più per la fir che non per il benetton. è la fir che deve decidere se è un bene che i giocatori della nazionale restino in italia o vadano all’estero. Per il benetton è evidente che sia necessario ottimizzare le risorse, intese sia come economiche che di giocatori; ad uno sforzo economico ci deve essere un adeguato ritorno, ora non mi sembra ci sia.
    Qualche nazionale in meno, nei ruoli più coperti e per quei nazionali comunque poco utilizzati, a vantaggio dellla coesione del gruppo e della continuità del lavoro.

  29. 6nazioni 20 Febbraio 2013, 12:30

    visto che il sig. beneton probabilmente si sia stancato di spendere i piccioli
    e che fino al 2014 la fir non puo’ aumentare le risorse verso la franchigia-treviso non e’ possibile strutturare 2 franchigie federali (DOGI-ZEBRE)
    con finanziamento fir?
    riorganizzare il settore con 2 franchigie federali (60/70 giocatori)
    8 formazioni in eccelenza
    10 formazioni in 2 gironi di serie A (20)

    • barbin cursari 20 Febbraio 2013, 12:58

      QUOTO AL 100% le franchigie hanno un senso se sono espressione del movimento rugbistico cui fanno riferimento. altrimenti creiamo 2 super club e mandiamoci questi. per innalzare il livello di eccellenza è fondamentale redistribuire le risorse: LE ZEBRE NON POSSONO ASSORBIRE LA STRAGRANDE MAGGIORNAZA DEI FONDI FIR!!! quindi:
      – treviso in eccellenza
      – franchigia veneta dal 2014
      – franchigia “resto d’italia” cioè zebre
      – redistribuzione dei fondi fir 50% tra le due franchigie e 50% tra i 10 club d’eccellenza.

      • 6nazioni 21 Febbraio 2013, 11:15

        sarebbe meglio un torneo d’eccellenza con 8 club si alzerebbe di
        molto il livello del ns rugby

Lascia un commento

item-thumbnail

URC: ben 9 cambi nella formazione del Benetton che affronta Ulster a Belfast

Confermato l'esperimento Marin, ma per il resto Bortolami modifica radicalmente il XV iniziale

item-thumbnail

Benetton Rugby: arriva il rinnovo di Marco Zanon

Il trequarti si lega ulteriormente al club veneto

item-thumbnail

Benetton, Niccolò Cannone verso Ulster: “Vogliamo stancarli col nostro rugby veloce”

Il seconda linea biancoverde ha le idee chiare: "Sono grandi e grossi, fondamentali le fasi statiche"

item-thumbnail

Benetton, Scott Scrafton: “Dopo 15 mesi tornare in campo è stato davvero speciale”

Il seconda linea non indossava la maglia biancoverde addirittura dal 31 dicembre 2022

item-thumbnail

URC, Marco Bortolami: “Volevamo cinque punti e ce li siamo presi”

L'Head Coach dei veneti analizza con soddisfazione la vittoria sui Dragons

item-thumbnail

URC: gli highlights di Benetton-Dragons

I Leoni segnano 6 mete, conquistano 5 punti e si mantengono in corsa per i playoff