La scelta di Andrea Cavinato dovrebbe essere ratificata nelle prossime settimane. Ma circolano altre voci…
Panchina Zebre, crocevia del rugby azzurro del futuro?
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capisco che sia la punta dell’iceberg e quindi il problema più evidente, ma secondo me l’attenzione dovrebbe essere più catalizzata da chi sono i tecnici (e ancora prima i selezionatori) delle accademie.
insomma già selezioniamo molto alla base invece di permettere ad ogni club di avere la sua accademia con interscambio libero con la prima squadra, se poi in questa selezione buttiamo tutto a male rischiamo di trovarci con annate completamente scoperte.
insomma bene chi va ad allenare le zebre sia preparato, ma liberalizziamo le accademie, mandiamo i tecnici giovani in giro per il mondo ad imparare e prendiamo un super tecnico straniero (non perchè sia esterofilo ma perchè da altre parte, di fatto fanno meglio di noi, per tutti i san tommaso date un’occhiata in argentina..) che sia il tutor di tutti questi giovani allenatori, investiamo nel formare loro, cosicchè dalle accademie (libere, perchè non possiamo permettere che il collo dell’imbuto arrivi troppo presto, già abbiamo poco materiale se in più sgrezziamo a monte..) vengano fuori giocatori più competenti, più pronti per le prime squadre.
in questo disegno cambia completamente la figura dell’allenatore della franchigia che sarebbe più un selezionatore, un tattico e un motivatore piuttosto che uno che deve ancora insegnare “il grosso del rugby” a giocatori che invece a 22-23 anni sarebbero già formati.
non me ne voglia nessuno, ma è un po’ ormai che sento sta tiritera della “scuola francese” piuttosto che “scuola inglese” ecc.ecc. ma non è che un allenatore sia di nazionale che di franchigia possa rivoluzionare così tanto se non cambiamo la base della piramide.
tutto qua, senza voler essere offensivo, spero.
ciao a tutti e buon rugby
Non sarebbe bello che un giorno si potesse parlare di “scuola italiana”?
Ci vorrà tempo, ma può succedere solo valorizzando i tecnici italiani di valore, imparando il più possibile da tutti gli altri movimenti e adattando alla nostra realtà.
Tradotto, sono d’accordo con te!
La scuola italiana la stiamo gia’ praticando in mischia, dove tutti ci rispettano, ma c’e’ anche il resto del campo da guardare, se vogliamo vincere…
Scusa ma le accademie da chi andrebbero liberate?? Ho conosciuto chi ci lavora e mi sembrano tutte persone in gamba, tra l’altro con grande esperienza e competenze..
Capisco, ma bisogna che arrivino anche i risultati, perche’ le Accademie costano al movimento un fracasso di soldi e di fatto non consentono di formare giocatori in nessun altro posto / con nessun altro metodo, per il fatto che accentrano tutti i fondi disponibili per lo sviluppo di giocatori e che i selezionatori delle nazionali giovanili guardano praticamente solo all’Accademia per le loro selezioni, squalificando cosi’ agli occhi dei giovani giocatori ogni altra possibilita’.
dallo scudo della federazione!
se io ho 100 atleti e 10 club ognuno con le sue accademie che tengono 10 atleti a fine anno tutti e 100 gli atleti si sono formati nelle 10 accademie.
la selezione la faccio, quindi, a fine anno su 100 atleti prendendo i 10 migliori
se ho 100 atleti e 1 federazione con 1 accademia che tiene 10 atleti a fine anno 10 atleti si sono formati nell’unica accademia.
la selezione la faccio, quindi, all’inizio, scartando 90 atleti che potrebbero essere un patrimonio per il movimento.
saluti
Non capisco perche’ non sia stato tenuto in considerazione per questo ruolo anche Carlo Orlandi, vista l’esperienza e i risultati (in mischia) che ha accumulato ad alto livello con la nazionale.
Cosa fa Orlandi attualmente?
Credo sia il responsabile delle accademie e collabora con gli allenatori della mischia delle nazionali giovanili
O per la stessa logica di Hullala, Troncon.
Ma l’ho detto alcuni giorni fa. Sull’allenatore ‘italiano’ c’e’ un equivoco secondo me. molti dicono allenatore italiano, ma per italiano intendono dell’eccellenza e dall’eccellenza. che ha lati positivi e negativi, basta essere chiari in quello che si chiede.
Veramente Franco Smoth il primo anno era un allenatore dell’Eccellenza e dall’Eccellenza…
Fatemi capire, Troncon o Moretti o lo stesso Green avrebbero meno “esperienza internazionale” di Cavinato? Ma per piacere..
daccordissimo.
tony tutta la vitaaa!!!
Sono d’accordissimo su Toni Green…