Una pezza chiamata Progetto Apertura e una sveglia ai giocatori

Un appuntamento con un Tinello davvero caldo, dove a farla da padrona è il futuro del movimento ovale italico

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tergestum 17 Gennaio 2013, 15:07

    Grande Vittorio, resti pure Giavazzi a far il presidente super partes, comunque il buon Munari e,lo dico da anni, dovrebbe essere il Ceo della Fir.

  2. gian 17 Gennaio 2013, 15:39

    per quanto riguarda la parte formazione sono assolutamente d’accordo con munari, ritengo, però, che abbia una visione un po’ troppo pessimistica sui prospetti, sul fattore arbitri anch’io d’accordo sul due pesi due misure, da tempo l’italrugby non è trattata come altri, con questo non voglio dire che ci vogliano affossare gli arbitri, ma sulle decisioni 50/50 o sulla gravità dei gesti, nostri o degli avversari, almeno l’80% delle volte chi ci rimette siamo noi

  3. M. 17 Gennaio 2013, 17:04

    Che il trattamento riservatoci in ambito europeo sia spesso imbarazzante è realmente un dato di fatto ed è sacrosanto che almeno Munari lo faccia notare, tanto che spesso persino su planetrugby e co. lo scrivono apertamente. Mabasta anche vedere le statistiche se prendi tre volte le punizioni contro di quelle che fischiano per te, come contro tolosa dove la prima punizione in mischia Treviso l’ha presa al settantesimo, allora forse qualche domanda ce la dobbiamo fare…

  4. Rabbidaniel 17 Gennaio 2013, 17:08

    Bravo Munari a tirare una sana badilata ai cantori dell’unicità del rugby e dei suoi valori, a coloro che dicono che l’arbitro fa bene a punirti anche se hai ragione perché così ti educa (ti educa? Io mi sono sempre incazzato e non ho mai capito chi tirava fuori la poesiola “dell’arbitro non si parla”). Il rugby è lo sport che amo, ma corroborare una certa retorica non fa bene a nessuno. Che ognuno si prenda le proprie responsabilità, arbitri, dirigenti e giocatori. Basta con la storia che nel terzo tempo si torna tutti amici fraterni. Il terzo tempo va bene, l’essere considerati come gli scemi del villaggio no.

  5. Luca ‘Keeno’ Olivari 17 Gennaio 2013, 17:16

    Condivido in pieno tutto.
    L’altro giorno discutevo con Christian Marchetti e Paolo in merito al progetto apertura (anche in relazione a Bocchino): chissà, ma io sono dubbioso…

  6. Stefo 17 Gennaio 2013, 18:20

    Condivido molto il discorso sul progetto apertura….il solito discorso finche’ non si analizza il chi, cosa e come si insegna in eta’ giovanile (cioe’ prima dei 18 anni) saranno tutti palliativi.
    Sui progetti altezza poi come non dargli ragione…se prendo un marcantonio senza tecnica ci metto di sicuro di piu’ a sviluparlo che prendere un talento vero e mettergli su qualche kg di muscoli…i muscoli li puoi “comprare al mercato” il talento no.

    • mauro 17 Gennaio 2013, 18:37

      Parole sante Stefo

    • mezeena10 25 Gennaio 2013, 14:54

      holy words..credo siam tutti d’accordo su sto punto tranne quelli che l’han applicato e sostenuto, vedasi ascione and co..al corso di secondo livello allenatore di settimana scorsa a tirrenia un amico mi ha detto che era la a far “lezione” con damasco..4 ore ascione, 2 damasco per l’esattezza..meno male gavazzi aveva promesso anche una sorta di repulisti generale..

  7. mauro 17 Gennaio 2013, 18:36

    Serve aggiungere qualcosa? Ma sono sicuro che salterà fuori qualche pantegana a dire che non è vero, che è di parte ecc.
    Per quel che riguarda gli arbitri e citing commission fare un salto di la sulla news di ROG che se la sapeva il ns. Napoleone veniva giù il sagrato.

  8. Maxwell 17 Gennaio 2013, 19:09

    Sugli arbitri ha ragione, ma vorrei sapere cosa fa…. Mi piacerebbe sapere se è il Fantozzi che prende schiaffoni dai colleghi e si sfoga sulla Pina ( da noi sul blog)… o se non può fare niente e parla a suocera ( il blog ) perchè nuora intenda (Gavazzi) e si applichi…. o se qualche “porcone” lo tira in faccia agli altri direttori generali.

    Sui valori idem.

    Sulla CL…. Per me sono 3 milioni ben spesi, meglio pagare il pizzo ai celtici e crescere che tornare all’Eccellenza.
    Poi, la Fir deve fare meno figure…..e mettere una squadra che si guadagni in fretta il rispetto degli avversari.
    La Benetton ( il Benetton? ) che cominci a fare 2 vittorie in HC e 11 vittorie in CL….. poi il rispetto ARRIVA…..
    Ultima cosa, non so se per le 12 squadre o per la crisi o per merito della suddetta CL, ma anche noi, FINALMENTE, abbiamo un U.20 con Odiete, Campagnaro ed Esposito in CL e una decina di giocatori che hanno minuti in Eccellenza. La filiera forse sta iniziando…..

    Mediani di mischia.
    Mi pare che, ad es. , Troncon c’era a Grenoble ed è durato fino al mondiale 2007. Era il migliore MM del mondo? NO! In Italia c’era qualcuno in grado di fargli le scarpe? NO! Eravamo nella “golden age” italiana? Alcuni dicono di si. Quanti equiparati c’erano nel ruolo nel campionato italiano? parlo per tutti quelli che hanno visto giocare Campese Kirwan etc etc…quelli che “il rugby siamo noi”… Tra Padova e Treviso quanti MM sono usciti con le skills giuste in VENTI ANNI?
    Ipotizziamo anche che Gori sia un fenomeno che manda solo il Padre Eterno e che non sia riproducibile, l’unica cosa che sa fare è naturalizzare Botes e trovare un onesto giocatore come Semenzato? Tutto qui? Se gli Aironi non fossero saltati, Chillon avrebbe avuto tutte queste occasioni o avrebbe fatto il permit a novembre e marzo? E’ un ’90…è giovane o è già vecchio? Poi ci si lamenta della filiera? E meno male che ce ne sono altri 3 più giovani in Eccellenza che scalpitano… FINALMENTE !!!

    Progetto apertura.
    La mia paura è che si riveli un marchettificio per posti di lavoro.
    Per il resto….qualsiasi cosa che venga fatta in maniera onesta è BENEDETTA !!!
    Leggo che qualcuno che ha visto giocare 20 minuti Ambrosini ha già i goccioloni agli occhi…. ma FINALMENTE in Eccellenza ci sono 9 aperture del’92 e ’93.
    Nessuno è il nuovo Dominguez…….. figurarsi Wilko o ROG……ma se, FINALMENTE GIOCANO in Eccellenza PER LEGGE, ci sono delle probabilità che ….su 9, almeno un paio possano arrivare ai 27 anni, la stessa età di Burton, pronti per la CL… non crede?

    Sui “sorry”…… se le dovesse succedere ancora, faccia un bel sorriso e si sfoghi con un bel “sorrata”…. si sentirà subito meglio. 🙂

    • Rabbidaniel 17 Gennaio 2013, 20:01

      Laicalmente parlando concordo con te su molti punti. Credo Munari certe cose non le dica solo qui e non è la prima volta che le sottolinea. Non faccio di Munari un oracolo, ma un certo trattamento di sufficienza, non solo a livello arbitrale, è abbastanza evidente. Liperini dopo la partita Edimburgo-TV è stato attaccato duramente dagli scozzesi. Noi non possiamo sottolineare trattamenti inadeguati da parte degli arbitri perché “il rugby non è il calcio e l’arbitro ha sempre ragione”.
      Sui “prospetti”, è vero, ce ne sono, e ci mancherebbe dopo 12 anni di 6N senior e junior. È anche vero che quanto è stato speso a livello di soldi non ha portato i risultati che ci si sarebbero aspettati. La nostra U20 è retrocessa, è un dato di fatto. I pospetti che ci sono cresceranno quanto i prospetti delle Union più evolute? Non lo so. Certe regole aiutano? Forse sì, ma io sono convinto che le regole sui ruoli mettano solo delle pezze e che non debbano diventare gli scopi. Ci sono tanti modi di formare giocatori e non è detto che imporre eleggibili in alcuni ruoli sia la panacea. La mancanza di competizione potrebbe non essere positiva.
      Poi staremo a vedere, quando il nuovo progetto sarà definito meglio potremmo esprimere giudizi pià circostanziati.

      • gsp 17 Gennaio 2013, 21:50

        daccordo, alcune sono pezze come ho scritto una settimana fa, pero’ non significa che ce ne sia bisogno.

        tu ti preoccpupi che la mancanza di competitiva, dovuta all’eleggibilita’, possa essere nociva. in un contesto normale sarei daccordo con te. ma nel contesto dell’eccellenza italiana, nel ruolo di apertura non c’era davvero nulla da nuocere. ormai la situazione era gia’ da tabula rasa. non c’e’ rischio di fare danni semplicemente perche’ non c’era nulla da distruggere. purtroppo.

        • Stefo 17 Gennaio 2013, 22:10

          gsp hai ragione a dire che non c’e’ nulla da distruggere ma continuera’ ad esserci nulla da distruggere o molto poco finche’ non si andra’ ala radice del problema del cosa viene fatto prima dei 18-19 anni…

          • Maxwell 17 Gennaio 2013, 22:29

            Anzichè ridurre il campionato a 8 o 6 squadre, lascialo a 12 col limite dei 24 anni ( 25 per i piloni) con 5-8 fuoriquota.
            Il budget scende max 7-800.000€ e non dovrebbe più fallire nessuno.
            La Fir che mette a disposizione 250.000€ ( in più) per società per pagare non delle vecchie glorie o stranieri mediocri ma per……….. ALLENATORI e EDUCATORI (possibilmente da scuole diverse,arg europei , sanzar)……….U.16-18-20 e DT per la 1° squadra ( 5 allenatori per una media di 50.000 € a testa ) e pagati direttamente dalla Fir per evitare..porcherie italiche. ( Oltre il budget )
            Blocco retrocessioni per almeno 4-5 anni. Per reperire quei 3 milioni si chiudono le accademie…Poi vediamo ……….

          • gsp 17 Gennaio 2013, 22:36

            sono assolutamente daccordo con te. e l’ho scritto un sacco di volte. non ci sono scorciatoie e sosituti ad un sistema formativo adeguato. ed a noi mancano i formatori a tutti i livelli e bisogna comciare da li. quella e’ a priorita’.

          • gsp 17 Gennaio 2013, 22:39

            @max, le academie ci vogliono. poi magari puoi metterle dove ci sono le squadre. e pagarle come fanno in Galles. L’eccellenza non riceve le materia prima che sono i giocaori. ma non ha neanche le competenze collettive per crearli.

            Prima delle accademie il problema c’era gia’.

          • Stefo 17 Gennaio 2013, 22:50

            Maxwell la formazione la fai prima dei 18-20 anni, l’Eccelenza e’ gia’ troppo tardi e’ proprio questo il punto che si pensa di iniziare lavorare su skill e tecnica a 18-20 anni (un rsiduo dei progetti statura)!
            Sono tutti palliativi inutili nel lungo termine non risolvono il problema alla radice Maxwell e finche’ non ci si decide a risolvere il nocciolo della questione si va avanti a tentativi. Eccellenza U24 con giocatori che a 18-20 anni hanno gli skill che hanno oggi non cambia nulla…l’Eccelenza non e’ dove fare formazione, la formazione si deve fare prima a 18-20 anni…e’ questo che bisogna mettersi in testa.

          • Stefo 17 Gennaio 2013, 22:53

            gsp sui formatori hai ragione e’ il solito nocciolo su cui si trna: chi, come e cosa…

          • Maxwell 17 Gennaio 2013, 23:03

            @ Stefo
            infatti parlavo di Eccellenza bloccata x 4-5 anni almeno ed i tecnici dall’U.16 in avanti. Significherebbe dai 14-15 anni…. è oggettivamente impossibile parlare di U.14 …oggi……
            Inoltre non intendevo certo parlare di 4 squadre venete…. ma riprendere la Campania, Catania… e fare una sorta di quasi-franchigie regionali

            @ Gsp
            Hai ragione anche tu… il problema è che qua dentro c’è gente che prende una tastiera e si sfoga da chissà quali frustrazioni ….. se si comprasse un giornale porno ed andasse a sfogarsi in bagno, Paolo potrebbe ad es. intervistare Gavazzi e altri personaggi del consiglio, lo stesso Cavinato, per sapere cosa e come si potrebbe fare…….
            E noi avremmo un servizio che da ottimo diventerebbe superlativo.

          • Paolo 18 Gennaio 2013, 09:10

            Ciao Maxwell. Scusa se intervengo nella vostra discussione ma volevo puntualizzare una cosa. Io non è che non chieda di intervistare il presidente Gavazzi o altri, è che non tutti sono sempre disponibili. Non li sto criticando intendiamoci, è una scelta legittima, però bisogna tenere conto anche di questo. Cavinato – faccio l’esempio di un nome che tu hai citato – non ha voluto partecipare al forum sulla Challenge Cup che avevo organizzato. Va bene così, nessuno è obbligato a far alcunché, però ci tenevo a sottolineare questa cosa. Ciao a tutti

          • Stefo 17 Gennaio 2013, 23:43

            Maxwell o inizi oggi o continui a procrastinare le cose che devono essere fatte…continui ad usare pezze come le chiama Munari o scorciatoie come le chiama gsp ma il risultato non cambia tra 4-5 anni sei sempre allo stesso punto di oggi e l’unica cosa che fai e’ incrociare le dita e sperare che Ambrosini sia forte.
            L’Italia ha gia’ ritardato troppo certi cambiamenti affidandosi all’importazione (che tra l;altro anche Ambrosini e’) a progetti statura assurdi ecc ecc.
            L’Eccellenza e’ lultimo dei problemi, se non metti a posto c’e’ che viene prima l’Eccellenza rimarra’ quello che e’ oggi a 12, 10, 8 o 6 squadre…se invece finalmente si affronta la radice del problema magari tra 5-6 anni raccogli gia’ qualcosa.

            Finche’ non si affronta la radice del problema il problema continuera’ ad esserci.

          • Maxwell 18 Gennaio 2013, 09:31

            @Paolo
            Io intendevo appunto il fatto che alcuni anzichè sfogarsi in bagno partono sempre col…… vaffan…fir o col piove,Dondi ladro……

            Già è difficile intervistarli, se poi non si sentono “protetti” non li becchi più……

          • Stefo 18 Gennaio 2013, 10:13

            Maxwell la gente ha il diritto alla sua opinione come te, c’e’ gente Maxwell che ne ha viste tante e spea in veri cambiamenti non pezze che non risolvono il problema ed e’ molto maleducato e presuntuoso da parte tua dire che si dovrebbero chiudere in bagno dato la tua molto piccola esperienza e conoscenza del rugby.

          • gsp 18 Gennaio 2013, 12:06

            maxwell si esprima in maniera troppo diretta come sa fare lui. ma non e’ questione di competenza per capire che la linea di dialogo e’ rotta, e questo non fa bene a nessuno.

            molte ragioni per cui c’e’ poco dialogo sono fondatissime, storiche, dovute al modo in cui parti del movimento sono state trattate in passato. altre un po’ meno. ma e’ innegabile che a volte e’ complesso avere un dibattito franco.

          • Stefo 18 Gennaio 2013, 12:11

            gsp posso anche essere d’accordo ma maxwell si permette di offendere le persone per quelle che sono le loro idee…

      • giangi2 18 Gennaio 2013, 10:24

        Concordo su tutto ma… i prospetti ci sono perchè negli ultimi anni sono cambiate le regole (diminuiti gli stranieri alla grande) E si è entrati in Celtic League. Purtroppo i 12 anni di 6N non hanno avuto che minimi effetti sulla crescita di giovani talenti italiani.

        • gsp 18 Gennaio 2013, 12:00

          @giangi, sarei stato sorpreso se fosse successo il contrario.

          e’ gia’ tanto se il 6n fa migliorare i giocatori della nazionale che ci giocano quelle 2/3 partite l’anno e che non giocavano in campionati professonistici.

          di certo non avrebbe migliorato il resto dei praticanti guardandolo in tv.

          il 6n invece doveva funzionare, e secondo me ha funzionato alla grande per creare interesse, attrarre sponsor e gente alla nazionale. il problma e’ che una vlta attratto l’interessa, ci vuole l’infrastruttura per far giocare e crescere nuovi, vecchi e spnsor locali. invece l’infrastruttura e’ piu’ o meno la stessa del pre 6n.

          per molti versi il rugby italiano e’ come una azienda che fa una campagna pubblicitaria eccezionale, costosa e bellissima, ma che ha pochi punti vendita, e quasi tutti di bassa qualita’. e li e’ il fallimento che dondi si portera’ dietro per sempre.

          • Stefo 18 Gennaio 2013, 12:13

            perfettamente d’accordo con te Gsp…purtroppo non si e’ saputo utilizzare l’eco del 6N in maniera efficce e si e’ creato il rugby “a due velocita’” ed e’ per questo che penso che continuare a ritardare certe analisi e “riforme” sia nocivo.

  9. Da 17 Gennaio 2013, 20:21

    “Con il progetto statura abbiamo pestato una m****..”

    GRANDE VITTORIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

    Quanto vorrei vedere la faccia d’Ascione semmai ascoltasse questo Tinello..

  10. Deck 17 Gennaio 2013, 20:42

    State facendo uno dei più bei siti internet che abbia mai visto. Continuate così.

  11. carlo s 18 Gennaio 2013, 10:18

    Questione arbitri:

    Munari si lamenta e fa bene. L’italia è trattata male dalla classe arbitrale degli anglosassoni, che considerano gli italiani “di serie B”.
    Ma lametarsi in questo sito non basta servono azioni vere da effettuarsi in sede internazionale per tutelare le squadre italiane e la nazionale.
    Vale solo la pena di ricordare che negli ultimi mondali ci affibbiarono due arbitri irlandesi nei due incontri che precedettero la partica con l’Irlanda che era la ns vera contendente per il passaggio del turno.
    Ho visto la partita tolosa bennetton in tv, l’arbitro ha chiaramente penalizzato gli italiani.
    Ora Munari ci dice che ci sono due esponenti della federazione italiana che partecipano ai meeting internazionali che dovrebbero portare le istanze dell’Italia e dei team italiani (e che peraraltro non vanno a vedere neppure le partite della Benetton….)
    Bene, considerando che il rugby italiano, a livello internazionale, è rappresentato quasi esclusivamente dalle Zebre e sopratutto dalla Benetton si nomini un esponente delle zebre e un esponente della Benetton che porti le istanze delle squadre italiane e dell’Italia a livello internazionale.

    • gsp 18 Gennaio 2013, 12:27

      Gavazzi ha offerto quel posto a Zatta. che purtroppo ha rifiutato, come e’ libero di fare.

      Gavazzi a quallche partita dovrebbe esserci stato, ma non si capisce perche’ i rappresentanti nominati non ci vadano.

  12. carlo s 18 Gennaio 2013, 12:36

    Sì, hai ragione….

  13. pilier 18 Gennaio 2013, 13:26

    E’ sempre difficile non essere d’accordo con Munari, che – a dispetto dell’accento padovano – non ha nulla del provincialismo dei personaggi che abitano i piani alti del nostro rugby.
    Questa volta non solo dice cose condivisibili, ma elenca problemi tanto evidenti, quanto paradossalmente ignorati.
    Il progetto apertura è una cosa che mi farebbe ridere, se non fosse l’esempio di una tristissima realtà.
    Evidentemente in fir si ragiona così: che ruolo manca in nazionale ? il 10 ? Bene, allora prendiamo 4 o 5 ragazzi (anzi: uomini) promettenti e facciamoli fare tanti esercizi al piede ed altrettanti di apertura e regia (magari sotto la guida di un bel maestro esotico, che così nessuno può dirfe che non abbiam fatto le cose in grande !).
    Ma la fir non è la dirigenza di una squadra di provincia (appunto) che deve trovare nel suo vivaio un giocatore per coprire un ruolo in vista di un campionato di B !
    Stanno scherzando ?
    E se tra un paio d’anni ci si accorge che – come osservava Munari – ci manca la prima linea ? che si inventano ? Il progetto pilone ?

    Come molti han già detto, qui e altrove, il problema è la formazione dei bambini e dei ragazzi (dei teenagers come dice Munari).
    Formazione che presuppone la creazione di allenatori e educatori adeguati, a loro volta seguiti e aiutati dalla federazione.
    Oggi per essere “abilitati” a insegnare ai bambini è sufficiente un corso di un paio di giorni.
    Poi ci si arrangia, ci si inventa, ci si arrabatta. O ci si affida a chi si è arrangiato, inventato e arrabattato già prima.
    E tutti ciascuno nel proprio orticello (chi attrezzato, chi no).
    Esistono vivai storici straordinari (penso al tarvisium) che fanno un lavoro eccellente. Ma tutte le nuove (anche recentissime) squadre ?
    Il lustro della nazionale ha prodotto sicuramente l’effetto desiderato (in che misura è da vedere) e cioè ha attratto molti giovani al rugby. Ma poi? Chi insegna loro il gioco ? e soprattutto come ? con quali prospettive ?
    Tutto (o quasi) è rimesso la caso: se sei un bambino / ragazzo fortunato, magari giochi dalle parti di treviso, di padova o di rovigo; hai un buon maestro e se hai doti interessanti ti segnala a qualcuno; fai qualche kilometro in più e vai ad apprendere in un ambiente più attrezzato. Ma se invece trovi un educatore o allenatore con tanta buona volontà ma poca capacità ? Se intorno a te c’è il deserto rugbystico o se ci sono altre realtà come quella dove giochI ? dove e come li peschiamo i talenti ? chi e come li individua, li alimenta e li indirizza ?
    Una domanda (retorica):
    che costo avrebbe per le casse federali organizzare corsi di aggiornamento frequenti, accessibili, specifici e approfonditi per allenatori e educatori ?
    che costo avrebbe inviare costantemente dei tecnici federali presso tutte le società (anzi: presso le piccole società) per dare suggerimenti e supporto (e non parlo solo di supporto economico) ?
    Si tratterebbe di costi paragonabili al mantenimento delle zebre, fenomeno unico per genesi e prospettive di sviluppo (quale sviluppo ? e non dico sotto il profilo sportivo – ché auguro loro i migliori successi – ma sviluppo societario, salvo voler immaginare che la fir mantenga una sua squadra per sempre con i soldi della federazione) ?

    L’accesso al famigerato “rugby che conta” è arrivato soporattutto grazie alle realtà storiche del rugby nostrano, ai campetti veneti, abruzzesi, siciliani, emiliani, campani, ecc…
    Campetti ancora oggi abbandonati a se stessi, malgrado siano le sole basi del movimento.
    E ancora si discute dell’eccellenza e del n. 10 della nazionale da sfoggiare all’olimpico ?
    L’errore è di prospettiva !
    Qui si guarda alla nazionale, poi alle franchigie, poi all’eccellenza.
    Ma è una follia o, comunque, una logica che può funzionare sul breve termine.
    (Breve termine che, per come la vedo io, è già scaduto da un pezzo).

    Si è perso sicuramente tantissimo tempo e si sono sperperate sicuramente tantissime risorse per far apparire brillante il rugby italiano, investendo sulla nazionale e sulla partecipazione alle competizioni continentali (nella speranza, evidentemente, che il buon rugby si trasferisse per osmosi ai giocatori impegnati in nazionale o in Celtic e, da loro, ai migliori club italiani, poi al loro territorio, alle giovanili, al minirugby. Quasi per contagio !).

    Spero davvero che alla fir rinsaviscano e si rendano conto che come siamo entrati a fatica nel giro che conta, ce ne possiamo allontanare facilmente se non si cambia la rotta.

    Magari dalle elezioni civ (anzi crv: a proposito di tutela delle buone, care, vecchie realtà che un po’ funzionavano) uscirà qualcosa di positivo: lo spero con tutto il cuore.

    viva il rugby

  14. Maxwell 18 Gennaio 2013, 14:45

    @ Stefo

    Ho fatto tardi in una riunione e ti posso rispondere solo ora.
    Io non ho offeso nessuno… ho semplicemente detto che
    “………intendevo appunto il fatto che alcuni anzichè sfogarsi in bagno partono sempre col…… vaffan…fir o col piove,Dondi ladro……”
    E queste non sono mie opinioni ma fatti.
    Ogni persona ha il diritto di esprimersi in ogni maniera.
    Resta il fatto che, ad es.

    http://ilgrillotalpa.com/2012/09/04/elezioni-fir-arriva-anche-il-programma-di-gavazzi/#comments

    un commento :
    “no ragazzi no… ma ci vogliamo mettere in mano a questo? ma io sono senza parole
    deve andare in analisi, ma che cosa sta dicendo????”
    e ancora….
    “ma è uscito ieri dalla scuola materna??”
    non contento continua….
    “a Gavazzi ma v…….. !!”

    PER ME NON E’ UN COMMENTO AD UN PROGRAMMA MA UNA SERIE DI INSULTI.

    Non so se conosci un programma chiamato “il processo del lunedi” di A. Biscardi. (programma calcistico)
    Orbene, una decina di anni fa sono stati querelati il conduttore e 4 giornalisti per frasi ritenute offensive…. il risultato è che non si è proceduto perchè “sono chiacchere da bar sport”………. Sigh.
    Paolo sta facendo un lavoro meraviglioso, se ha voglia di far andare una Ferrari come una 500, accetti certi commenti da bar sport, se ha voglia di intervistare Gavazzi, qualche membro del consiglio e allenatori “scomodi” deve ( In My Honesty Opinion) cambiare registro.

    La frase ” col modello statura abbiamo pestato una merda” è favolosa, mi sono pisciato addosso dal ridere… anche oggi sono uscito dalla riunione per andare in bagno e ridevo da solo come un pirla…..
    Io non conosco Ascione, rugbisticamente parlando può essere Einstein o avere l’intelligenza di un criceto…. ( non lo sto elogiando e non lo sto insultando…..)resta il fatto che ad un uomo ferito ed umiliato in questa maniera… non gli puoi certo chiedere un’intervista!!! Ma neanche per ribadire la sua posizione… non ti risponde neanche, ti alza il dito medio e basta.

    Ti ricordi i tinelli con le nostre domande?
    E’ così difficile far fare delle domande a noi tifosi e fare un’intervista a Gavazzi o qualcun altro del consiglio?
    Oggi è improponibile, a meno che ci sia una seria moderazione…. Questo intendo quando parlo di Ferrari che va come una 500.

    P.S.
    “…e’ molto maleducato e presuntuoso da parte tua dire che si dovrebbero chiudere in bagno dato la tua MOLTO PICCOLA ESPERIENZA E CONOSCENZA del rugby……..”
    Non è una frase molto carina…..

    • Stefo 18 Gennaio 2013, 16:24

      Scusa Maxwell: “il problema è che qua dentro c’è gente che prende una tastiera e si sfoga da chissà quali frustrazioni ….. se si comprasse un giornale porno ed andasse a sfogarsi in bagno,” cos’e’ carina?
      Sule offese a dirigenti, alenatori vuoi che andiamo a escare qualche tuo post dei Mondiali o prima (in altro blog) e le offese personali che facevi a Mallet?Non negherai mica i avere usato epiteti coloiti nei suoi confronti spero.
      Scusa ma mi pare proprio il caso del bue che da del cornuto all’asino.

      Poi io devo capire questa cosa dell’intervista dove lintervistato deve sentirsi “rotetto…non so te ma a me il “giornalismo” ala Barbara D’Urso pare tutto tranne ce un buon servizio e sero vivamente Paolo non si abbassi mai a tanto pur di inervistare qualche dirigente/allenatore. Un’intervista e’ buona se il giornalista e’ in grado di fare le domande che ritiene opportune all’intervistato anche siano esse scomode.
      Io ieri notte ho visto la prima ora di Oprah che intervistava Armstrong (il resto lo vedro’ dopo) era tutto trane che potetto Armstrong, e regole erano chiare per tutti: “Lance vuoi un’intervista per parlare pubblicamente e chiedere scusa?Bene ti diam anche Oprah ma lei e’ ibera di domandarti quello che vuole e metterti in difficolta’ se cerchi di evadere una risposta” come ha fatto!

      Ricordo poi di nuovo che Paolo ha provato ad intervistare Gavazzi venendo trattat in una certa maniera.

      Io sulle domande ho anche proposto una domanda a Paolo per Munari ma Paolo conoscendo Munari meglio di me ha detto che la domanda sarebbe stata evasa e quindi non valeva la pena fare ed era una domanda educata e secondo me imprtante e cioe’ chiedere a Munari se pensa che la CL sia la miglior opzione per l’Italia meno ed in caso quale pensa sia Munari il miglior modello base->elite er l’Italia

      • Maxwell 18 Gennaio 2013, 16:41

        per “protetto” intendo “protetto dagli insulti”.
        Se Paolo ti invita in casa sua, Paolo deve proteggere l’ospite… se non lo protegge, l’altro ha tutto il diritto di non accettare i tuoi inviti…… e non per paura.

        Diverso è il caso di come fai l’intervista……

        Puoi fare l’amico,il professionale,lo zerbino…puoi farla in ginocchio o incalzando l’interlocutore…..

        Insulti non mi ricordo proprio di averne fatti ….. nemmeno a Mallett, che è tutto dire… 🙂
        Le critiche ho iniziato a farle dopo il novembre 2010…. e mai alla persona….
        Poi ripeto,quando le cose su Mallett le dicevo io ero pirla…. quando le dice Masi……

        • Stefo 18 Gennaio 2013, 17:11

          Maxwell scusa stai negando di aver mai scritto che Mallet “ha rotto le p…”o averlo mandato “a quel paese” e cose del genere?
          Sul serio vuoi che andiamo su 1823 a pescare?

          • Maxwell 18 Gennaio 2013, 17:22

            mi appello a gsp e ginomonza…… 🙂
            ( che non la pensavano certo come me)
            trovami quando ho detto : ” Mallett mi ha rotto le palle” o peggio … o quando l’ho “mandato a quel paese” o peggio…

          • gsp 18 Gennaio 2013, 17:28

            @max, non mi far cercare, o meglio ti consiglio di non cercare. allora avevo un nick diverso…

            dai ci sta, a volte si esagera, e’ venerdi, birra per tutti 🙂

          • Stefo 18 Gennaio 2013, 17:43

            Maxwell guarda quando avro’ tempo cerchero’ ma veramente spero che sia un vuoto di memoria perche’ se no…a gino comunque Mallet non piaceva.

          • Maxwell 18 Gennaio 2013, 19:00

            ……….chiedere a Munari se pensa che la CL sia la miglior opzione per l’Italia meno ed in caso quale pensa sia Munari il miglior modello base->elite er l’Italia…………

            “….Senti Vittorio, è il terzo tinello di fila che parliamo di arbitri,di rispetto nei ns. confronti, e dei famosi 3M che paghiamo per giocare….. se per caso il presidente Gavazzi,volesse mettere in atto la “minaccia” che tu hai suggerito ma il board celtico vedesse il bluff e ci cacciassero….. ecco….il Benetton tornerebbe in Eccellenza, certo… ma non sarebbe una sconfitta?……”
            Risposta : **********************
            “…. Si va bene, ok, ma tu che proposte avresti per un campionato che non ci faccia far figure in CC e HC… ?”
            OPPURE
            “ma il ritmo dell’Eccellenza è inferiore,i minuti di gioco passano da 60 a 40, tu che proposte avresti per ALZARE IL LIVELLO?”

        • Stefo 18 Gennaio 2013, 19:38

          Maxwell la domanda a Paolo l’ho proposta minimo un mese fa se non addirittura di piu’ non ricordo ed era compltamente slegata ai 3 mln di Euro ma ben piu’ sul modello di movimento di rugby sostenibile per l’Italia ma che soprattutto fosse equilibrato per l’Italia prendendo da cnto tutte le problematiche e particolarita’ del sistema italiano.

          • Stefo 18 Gennaio 2013, 19:39

            E soprattutto era una domanda in rospettiva ungo termine non breve termine

  15. pilier 18 Gennaio 2013, 16:32

    perché invece del “progetto apertura” non si fa un serio “progetto scuola” o un “progetto universita” ?
    il fatto che in inghilterra e ormai da tempo anche in francia siano diffusissime le squadre di scuole e atenei (con annessi incontri e tornei) significa qualcosa ?
    se non si attinge dalle scuole e se non si insegna nelle scuole, a che altri luoghi bisogna guardare ?
    Il dialogo con le istituzioni (ministero istruzione, scuole, università, ecc.) può davvero essere rimesso alle singole società ? non sarebbe giusto e conveniente che la federazione incentivasse, anche economicamente (borse di studio, strutture, ecc) simili iniziative ?
    ecco: io credo che il “progetto apertura” sia la prova perfetta di una mostruosa miopia.
    @ maxwell: a mio modo di vedere, la frase di munari: “col modello statura abbiamo pestato una m..da” è una gentilezza rispetto alla mostruosità dell’idea; insomma: un eufemismo, peraltro simpatico e perfettamente calzante.
    Non guardiamo alla forma dei commenti, ma alla sostanza delle cose !
    C’è un prepotente bisogno di cambiare la gestione del movimento e ignorare tale esigenza avrà il solo effetto di far sfumare un’occasione straordinaria del rugby italiano, ad oggi non colta o colta per il verso sbagliato.
    viva il rugby

    • gsp 18 Gennaio 2013, 17:22

      perche’ “invece”. i due non sono assolutamente esclusivi, anzi ci vogliono entrambi.

      il progetto apertura va fatto subito, perche’ i nostri giovani tra i 17 e 25 anni hanno delle mancanze che dobbiamo cercare di colmare oggi e non hanno nessuno che gli insegni. sento dire che non imparano a quest’eta’ che a me sembra una c…..a enorme. bisogna anzi entrare nell’ottica della formazione continua.

      va fatto subito anche il progetto formazione.

      • Stefo 18 Gennaio 2013, 17:41

        gsp scusa non s se ti riferisci a me e quando dico che la formazione si fa prima dei 18-20 anni ma in caso questo non significa dire che non s’impara dopo…la formazione e’ continua vero ma se fino ai 18-20 anni non fai skill perche’ quelli si fanno a partire dall’Accademia sei in ritardo e’ questo quello che io intendo.

        • gsp 19 Gennaio 2013, 02:51

          no, non mi riferisco a te. e’ che a leggere certi commenti della settimana scorsa sembra che dopo i 20 anni non s’impara piu. o che non si possa migliorare nel calcio, e quindi a calciare usando tutto il corpo, nei movimenti, negli automatismi, nelle scelte di gioco. o magari a cercare modi per migliorare o mascherare delle skills che avresti dovuto imparare 5 anni prima.

  16. mezeena10 19 Gennaio 2013, 19:22

    e meno male pestare una merda dicono porti fortuna

  17. rigamonti 19 Gennaio 2013, 23:29

    Mi permetto di far notare che il problema della formazione esiste in ogni ambito della vita. Trovare un buon formatore che sviluppi i talenti degli allievi nella maniera più opportuna è molto raro. Giuste le parole di Munari. Mi pare che alzi molto l’asticella. Quello che vuole è un sistema funzionante al massimo livello che ora no ci può essere. Però i numeri li conosce meglio di me. La crescita non si ferma. E bisogna guidarla con progetti ambiziosi. Mettiamo un allenatore italiano nelle Zebre. E riportiamo a casa i nostri allenatori.
    Formiamo le accademie dei formatori. Munari a coordinarle.

  18. gino 6 Febbraio 2013, 16:02

    io mi chiedo dove volete che andiamo. progetto apertura? se non si fanno crescere bene i nostri ragazzi è inutile fare il progetto apertura. le accademie continuano a selezionare ragazzi col metro e la bilancia. ma la cosa più vergonasa secondo me, il figlio di un mio amico un ragazzino di 15 anni non ha le misure per poter appartenere all’accademia. preciso che questo ragazzino è 183cm per 90kg,e a detta di tutti accademia compresa il ragazzino è molto interessante.diciamo allora che non serve il progetto apertura ma ben si il progetto piloni,mediani,apertura,centri,ali,estremi.ma sopratutto selezionatori e allenatori.caro Vittorio che fine faranno i nostri ragazzi?

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