Crouch, touch, filosofia! Perché ci sono più cose in una mischia…

Secondo appuntamento nel viaggio dentro il momento topico del rugby. Sempre con Antonio Raimondi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Hullalla 17 Gennaio 2013, 09:29

    Secondo la mia (umilissima) esperienza, l’introduzione del pallone in seconda linea e’ un importante elemento di instabilita’.

    Se il pallone fosse intodotto “dritto” (al massimo sfruttando il rimbalzo storto, dicimo…), diventerebbe possibile “rubare” al tallonaggio, per cui la sfida diventerebbe fondamentalmente una sfida di tempismo e reattivita’ all’introduzione (dove chi introduce ha dei vantaggi, ma si puo’ decisamente provare a rubare). In queste condizioni i tallonatori chiederebbero al loro compagni delle mischie relativamente stabili per avere una migliore posizione per il tallonaggio anche quando la mischia e’ per gli avversari.

    Con le introduzioni concesse in seconda linea, non ha nemmeno senso provare a tallonare, ma l’unico modo per “vincere” il possesso e’ distruggendo la mischia avversaria e “guadagnando” il calcio a favore (e, magari mete tecniche e ammonizioni per gli avversari).
    In questo senso, il tallonatore spingera’ come se fosse un pilone aggiunto e chiedera’ ai compagni una mischia instabile per rompere la compagine avversaria.

  2. tergestum 17 Gennaio 2013, 10:26

    premetto che le mie (poche) esperienze di talloner riferiscono a 35 anni fa in C e B .
    detto questo: in questo lasso temporale la mischia(ingaggio) si è totalmente evoluta, nella preistoria, in prima linea, i ruoli a differenza di oggi erano chiaramente distinti.
    i piloni, giustamente come dice Raimandi, erano più seduti e, in prima fase-introduzione- ( premetto che la “storta” era sempre punita) il tallonatore , in certi momenti, era spesso sollevato da terra ( gli appoggi erano in seconda avversaria alla ricerca del pallone).
    l’artigliamento riuscito dava l’imput ai 2 soci di prima+ le le seconda, alla spinta.
    quindi, a mio avviso, a differenza di oggi-spinta subitanea con 3 PILONI, le fasi erano 2 e distinte in senso temporale: introduzione(dritta),piloni fermi e stabili, tallonaggio—-> spinta .
    con il senno di poi, quel genere di “lavoro” era estremamente più rischioso di oggi- posizione estremamente pericolosa del collo e prime cervicali x il tallonatore.

  3. Katmandu 17 Gennaio 2013, 10:42

    Premesso che è sempre complicato fare un analisi di una mischia, chiedo a chi fa l’arbitro o chi per esso perchè si tende a punire di più certi frangenti di una mischia piuttosto che fischiare le introduzioni storte o le terze che si staccano in anticipo? E a questo proposito quando giocavo io la terza doveva avere la spalla attaccata alla mischia per considerarsi “legato” e non solo con la mano appoggiata come si vede oggi
    Voi mi potreste dire che sono fasi meno pericolose ma a me non sembra

  4. Marco.Frighetto 17 Gennaio 2013, 13:20

    Bell’articolo, estremamente interessante. Sia da giocatore, che da allenatore, mi sono sempre lamentato (e continuo a farlo) della difficoltà di accesso alle fonti, e per fonti intendo materiale bibliografico di prima mano. Le indicazioni che Antonio ha fornito (nel caso specifico il libro di Topo e il link sul Total Impact) sono, per chi è motivato e non vuole smettere di imparare, qualcosa di essenziale.

    Mi chiedevo, viste le competenze dello staff di onrugby.it e vista l’enorme possibilità di condivisione che offre, non sarebbe utile e auspicabile una sezione in cui raccogliere tutte queste informazioni? Insomma, una sorta di libreria/catalogo virtuale che comprenda testi, articoli, etc. anche e non solo di carattere meramente tecnico. È una lacuna che, se colmata, contribuirebbe ad aumentare la consapevolezza che per fare bene bisogna sapere di più, che tradotto in ambito sportivo significa che per fare meglio (degli altri) non bisogna dare un limite al (proprio) impegno.

    E se proprio non fosse possibile avere una sezione dedicata, sarei comunque molto grato a chiunque potesse darmi qualche indicazione in merito, senza restrizioni di lingua. Grazie e a buon rendere!

  5. madflyhalf 19 Gennaio 2013, 12:30

    Secondo me sempre più importanti sono diventati i ruoli delle seconde linee.

    Attualmente solo in pochissimi testi didattici nei quali si legge di “tighthead lock” (qualcosa da Canterbury Rugby Union), ancora meno sui media specializzati (solo in NZ e Australia ne stanno già parlando molto).

    L’asse principale di spinta della mischia è dato dal Tighthead Prop, dal Tighthead Lock e dall’8, se si vuole vincere la conquista con la spinta, questi 3, 8 incluso, devono essere un tutt’uno.

    In questo senso vorrei sapere opinioni delle seconde linee con la nuova chiamata a 3 tempi.
    Ho letto diverse opinioni negative, specialmente a livello medio basso, ma a livello alto niente.

    Ogni tanto un pdv della mischia dalle linee arretrate è importante!

    • mezeena10 21 Gennaio 2013, 19:33

      generalmente è il numero 4..la pressione maggiore in mischia passa per il suo asse (tighthead lock ovv.)..è piu stazionario e applica molta pressione..cosi dice il testo che ho sottomano in sto momento..è in inglese e si capisce meglio cosa intende..spero di essermi spiegato, ma magari qualcuno del ruolo puo precisare meglio..gran fascino comunque la mischia e un pochino ammetto di aver “invidiato” chi gioca nel pack..ma a ognuno il suo ruolo..

      • mezeena10 21 Gennaio 2013, 19:34

        ps parla proprio di “cornerstone” riferito al tighthead lock e l’asse relativo di spinta

  6. mezeena10 21 Gennaio 2013, 19:38

    e bajadita rules!

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