Parole come lame: Umberto Casellato mette il dito nella ferita Challenge Cup

Alcune dichiarazioni del coach veneto sdoganano apertamente il dibattito sulla presenza italiana nella competizione europea

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Maxwell 10 Dicembre 2012, 08:38

    @Paolo
    1)Qualcuno sa se in Francia hanno gridato “all’umiliazione del rugby francese per la sconfitta contro i rumeni?”
    O se adesso faranno battage pubblicitario per obbligarli ad avere squadre di club e non più una selezione?
    (P.S. nessuna polemica, PURA CURIOSITA’ )

    2) E’ possibile chiedere a Munari cosa ne pensa di :
    – un’eventuale HC con le prime 10 di CL senza condizionamenti di nazione, le prime 10 del Top 14 e le prime 8 della Premiership.
    7 gironi da 4 con qualificate le prime 2 e le 2 migliori terze.
    – un’eventuale CC con le rimanenti 4 di Top14 e Prem. +2 di CL+ 1 squadre italiana e 2 selezione (magari giovanili), 2 selezioni rumene e selezioni georgiane,russe spagnole? Ovviamente con qualche soldino in meno ma con partite più equilibrate?

    • Maxwell 10 Dicembre 2012, 08:58

      correggo… 10 T14 , 9 CL ,9 PR

      • Da 10 Dicembre 2012, 09:03

        In Francia han “preso in giro” l’Agen com’era giusto fare.
        La squadra ha sottovalutato i Romeni che, meritatamente, gli han dato una bella lezione d’umiltà.
        Quando gli Azzurri han battuto Chabal e compagni, a Roma 2 anni fa, han gridato allo scandalo perché, ovviamente, era un contesto più importante.
        Come ho scritto sotto, siccome è da un bel pezzo che le squadre Italiane non sono all’altezza delle competizioni europee, vorrei sapere se, in FIR, hanno delle idee per risolvere la questione, dato che è stato eletto un nuovo presidente da poco

    • mistral 10 Dicembre 2012, 09:34

      come sempre, la passata grandeur rende i galletti pessimi perdenti ed ancor peggiori vincitori… la sconfitta di agen è passata molto sotto tono, nessuna richiesta di nessun tipo, salvo forse rafforzare la necessità di tornei europei maggiormente “qualificati” (soprattutto in HC) ed un CE diversamente dimensionato… la tua proposta non è male, personalmente preferirei un torneo a 24 con 7top14+7premier+8CL+vincHC+vincCE… per il CE una serie di incontri preliminari ad eliminazione con teste di serie che entrano al secondo turno?… forse potrebbe ravvivare i campionati nazionali…

      • Maxwell 10 Dicembre 2012, 10:02

        io avevo pensato a questa formula per mettere una settimana in più nei calendari e, dando spazio alle seconde e 2 migliori terze….magari squadre come la Benetton potevano ambire agli ottavi…..
        Poi hai ragione per il vincitore della CC….+9+9+9.

  2. Da 10 Dicembre 2012, 08:59

    La domanda da fare, in federazione, sarebbe quale strategia il neo presidente ha in mente per risolvere la situazione che è negativa per il movimento.
    Di certo sono i risultati negativi che, ogni anno, le nostre squadre ottengono e le ragioni che, oramai, anche i muri conoscono, ovvero che le squadre d’eccellenza non sono a livello di quelle degli altri tornei. L’han dichiarato tutti (addetti ai lavori, giocatori, allenatori etc.) e lo capirebbe anche un non esperto di rugby guardando semplicemente le statistiche.
    Vale la pena farlo presente? Me lo chiedo perché, oramai, è dagli anni 90 che è così. O uno è tonto o non vuol vedere le cose come stanno..

  3. stefano nicoletti 10 Dicembre 2012, 09:03

    Casellato potrebbe fare uno stage a Prato, che ha perso di 1 contro i London Welsh e ha lottato bene contro lo Stade Francais, così si fa spiegare il trucco che non c’è.

    • steve 10 Dicembre 2012, 09:34

      Bravo! Hai dato una bella dimostrazione di cosa s’intenda per “campanilismo”: “me ne frega solo del mio e degli altri non me ne frega niente!” Complimenti! E poi dicono che sono i Veneti ad essere “campanilisti”….Può essere anche che il Prato (non si sa per quale magica alchimia) possa aver fatto la sua onorevole figura in Coppa Europa, ma comunque resta un risultato di nicchia. La realtà dei fatti è che sono anni che le squadre italiane beccano inbarcate di punti in Europa (e perdono anche da squadre spagnole e rumene), sarebbe richiesto un pensiero critico più alto che riguardasse tutto il movimento rugbistico italiano, e non pensare solo al proprio orticello.

      • stefano nicoletti 10 Dicembre 2012, 10:11

        Mi spiego meglio, perchè non era una constatazione campanilistica.
        Prato non è una squadra incredibilmente più forte di Mogliano.
        Perchè in Europa allora ha raggiunto risultati incredibilmente migliori?
        Una ragione ci sarà. Che Casellato se la faccia spiegare, perchè la differenza non sta certo negli stranieri che puoi comprare, ma in come metti in campo la squadra, magari sì.

        • crosby 10 Dicembre 2012, 10:54

          Ma perdere 59 a 3 a Grenoble e’ un risultato prestigioso??? No perché è’ di appena 2 mesi fa e la squadra che ha preso questa batosta si chiama Cavalieri Prato.
          Pane al pane vino al vino caro Nicoletti.
          Non c’è nessuna squadra italiana che sta oggettivamente facendo bene in Europa. Se poi parliamo di onorevoli sconfitte mi pare che anche qui zoppichiamo.
          Solo batoste su batoste.
          Unica soluzione possibile e credo che non possiamo aspettarci altro e’ la riduzione da 2 a 1 squadre in Heineken a prescindere dalla classifica del Pro12. Due squadre in Amlin (seconda arrivata in Pro12 + vincente Eccellenza) che possono pescare a mani basse dalle altre squadre.
          Forse così passiamo almeno dalle batoste alle sconfitte onorevoli…

          • stefano nicoletti 10 Dicembre 2012, 12:45

            Fai pure di tutta l’erba un fascio, ma l’unico problema è che a parole tutti vogliono far bene in europa, nei fatti poi colgono l’occasione per far esordire i giovani e per fare esperimenti.
            Anche Prato con Grenoble, dove ha praticamente esordito Della Rossa all’apertura senza mai aver giocato una partita intera in Eccellenza.
            Quando invece schierano la squadra migliore e giocano per vincere, non sfigurano: solo che per ora l’ha fatto solo 1 squadra… e si chiama Cavalieri Prato.
            C’è chi invece, come Casellato, pensa espressamente agli “strascichi in campionato”… e allora di cosa si lamenta?

      • barbin cursari 10 Dicembre 2012, 12:23

        a prato pensè a pagare i stipendi…

      • ginomonza 10 Dicembre 2012, 18:14

        steve,
        forse varrebbbe la ena di rileggersi l’intervista di Frati dopo grenoble e allora si capirebbe un pò meglio al di là dei camanilismi che sono ovunque in Toscana come in Veneto come da altre parti e come emergono chiari da questo blog

  4. Stefo 10 Dicembre 2012, 09:33

    Al di la’ delle enormi differenze di livllo con gli avversari che sono palesi e negarl tirando fuori una o due partite in cui si e’ perso di poco contro squadre che lottano per la salvezza nei loro campionati e che quindi non sono minimamente interessate alla coppa e’ assurdo una delle chiavi delle affermazionidi Casellato e’: “Le partite in Europa rischiano poi di lasciare strascichi in campionato”
    Al di la’ dei limiti tecnici delle squadre chiari e palesi vi e’ un discorso di poco impegno…per le squadre italiane e’ piu’ importante arrivare nelle prime 4 in Eccellenza per prendere ‘anno successivo i soldi della qualificazione alla Coppa che spremersi nella coppa stessa…tanto una vittoria o zero vittorie nella pool cambia poco, i valori in campo con francesi ed inglesi non sono paragonabili.

    La realta’ e’ che questa giostra e’ destinata a finire, le coppe europee subiranno enormi cambiamenti, la HC verra’ riformata in qualche maniera e di riflesso lo sara’ la CC torneo che comunque ha bisono di un bel restyling visto che ad ggi non interessa a nesseuno se non a partire dai quarti quando le squadre francesi ed inglesi che faticano nel loro campionato puntano alla CC per entrare l’anno dopo in HC (se vincere la CC non regalasse un posto in HC vedremmo francesi ed inglesi schierare le giovanili) e nel restyling le italiane saranno giustamente ridotte o se si fa strada la costituzione di una terza coppa per paesi/campionati emergenti potrebbero finire li’.

    • albe 10 Dicembre 2012, 10:38

      Quoto soprattuto la prima parte del tuo discorso (la seconda é una logica conseguenza), infatti secondo me le sovvenzioni FIR dovrebbero essere anche in funzione delle prestazioni in CC (es. punti realizzati) e non solo del piazzamento in campionato, allora si che vedremmo una motivazione molto superiore… per carità non colmerà mai il GAP ma potrebbe servirci giocare partite di buon livello a capitalizzare sulla CC in quanto ad esperienza.

      Poi non sopporto il discorso che fa Casellato sulla Lazio che incontreranno in capionato in quanto la squadra in questione se non gioca le coppe significa che non ci si é qualificata l’anno prima e quindi non ha ricevuto le sovvenzioni => Squadra con mezzi inferiori!

      • gsp 10 Dicembre 2012, 12:03

        @albe, nel passato c’erano contributi per i punti fatti e partite vinte, e non sono cambiati granche’.

        il problema e’ sempre il solito. le nostre in CC sono squadre semi pro contro corazzate che hanno budget di 10 volte piu’ larghi. quello e’ il problema sul quale interrogari ed al quale trovare soluzioni.

        • barbin cursari 10 Dicembre 2012, 12:27

          quoto. il vero problema è la enorme disparità di budget tra le italiene e le altre. questo non vale a spiegare la figuraccia di rovigo 🙁 in spagna. comunque, se hai soldi da spendere in giocatori e allenatori vinci, altrimenti incassi… punti.

        • albe 10 Dicembre 2012, 16:12

          @gsp Scusami gsp ma non sono completamente d’accordo, credo che se vogliamo avere più budget per le nostre squadre, dobbiamo avere più visibilità in Europa e cio significa entrare in campo con il coltello fra i denti nelle partite Europee, per vincere le poche partite da vincere e far sudare le grandi anche sulle partite gia perse in partenza. Sul lungo periodo potrebbe legittimarci a chiedere qualche euro in più per la nostra partecipazione.
          Per mia curiosità ( e ti assiuro non é per far polemica) visto che di solito sei ben informato, sopresti com’era la formula di distribuzione dei soldi alle squadre che partecipavano alle coppe rispetto ai risultati ottenuti? Grazie

          • gsp 10 Dicembre 2012, 18:25

            @albe, so di sicuro che quest’anno prendono intorno ai 400.000 per la partecipazione, che per molte squadre equivale a dire una buona parte, se non met’a monte ingaggi.

            e nel passato c’erano forse 20000 a punto (bonus o vittoria) ed i risultati erano gli stessi.

            per come la vedo io, e spero di sbagliarmi, la differenza rispetto alle squadre professionistiche e’ tale che tutte le p…e e grinta del mondo non bastano.

            contro invece romene e spagnole, invece il livello, come dimostrano i risultati, e’ simile e quindi vinci in casa e perdi fuori.

    • Fabio1977 10 Dicembre 2012, 12:52

      E mi pare più che giusto che la giostra così com’è finisca.
      Stavolta Stefo concordo con te al 100%.

    • Hullalla 10 Dicembre 2012, 21:40

      Bisogna pero’ trovare un modo per finanziare la terza coppa europea, visto che purtroppo non interessera’ a nessuno…

  5. carlo s 10 Dicembre 2012, 10:30

    le squadre italiane di eccellenza drovrebbero attrazzarsi di più e meglio per affrontare questi tornei, migliorando il livello tecnico e il parco giocatori. Purtroppo, il movimento esprime 40/50 giocatori italiani di livello internazionale e giocano tutti o quasi nelle zebre e nella benetton. Lo scandalo semmai è che le zebre prendano 60 punti in casa da una squadra inglese. La tristezza è vedere, che in una partita come quella delle Zebre e gli Harlequins (non so è come parlare di Milan-Chealsea nel calcio) ci siano 2100 spettatori sugli splalti.

    • eze 10 Dicembre 2012, 11:28

      partiamo dall’ultimo dato e cioè i 2.100 spettatori solo sulla carta erano presenti e questo è già indice di cose che non vanno, in realtà parlano di poco più di 1000 tra cui 300 inglesi.
      La mia soluzione è molto semplice e drastica:
      1) recupero risorse per 10 milioni annui chiudendo le zebre 6 milioni, le accademie 2 milioni ed esco dalla CL e quindi altri 2 milioni per l’iscrizione
      2) aumento il contributo da 2 a 4 milioni alla Benetton per giocare in Premiership che già riesce a tenere il livello pur avendo un budget meno che dimezzato rispetto al club tra i primi 4. Nelle Benetton giocherebbero 40 dei 50 nazionali e lo farebbero tutte le settimane insieme (altri 10 nazionali giocherebbero in squadre anglo-francesi come già succede).
      3) 8 milioni risparmiati li metterei tutti sull’eccellenza che dovrà gestire anche 8 o 10 accademie e si dovrebbe cosi alzare il livello del campionato maggiore.
      In quest’ottica lo scandaloso scempio delle risorse nelle zebre risulta ancor più grave.

      • gsp 10 Dicembre 2012, 11:58

        @eze, come al solito le tue proposte sono assolutamente impraticabili.

        1) uscire dalla Celtic ci puo’ anche stare, ma per fare che?

        2) la Benetton treviso non prendera’ mai e poi mai parte alla premiership. c’e’ la coda per andare in premiership e la benetton non ha neanche i requisiti minimi (tipo stadio). quello che potrebbe succedere e’ che benetton compra una squadra inglese in difficolta’ e fa il presidente ed investitore li, magari portando un po’ di giocatori e magari il tecnico. ma non e’ piu’ benetton treviso.

        3) con gli otto milioni risparmiati, spalmati anche solo su 8 squadre dell’eccellenza non ci fa assolutamente nulla (andrebbe detto ad Amore). probabilmente non copriresti neanche il passaggio da semi pro a pro.

        non farti abbindolare da chi ti propone soluzioni belle e pronte, non ce ne sono, incluso la benetton in premiership. e’ una cazzata.

        potresti uscire dalla celtic, prepararti ad una traversata nel deserto di 10/15 anni, e sperare che il lavoro che fai tra 15 anni ti consegni una eccellenza con gli stessi introiti, ma di livello piu’ alto, alo max della benetton preceltic, perche’ non giocando a quel ritmo tutte le domenico il ritmo non lo prendi.

        nel frattempo o esci delle coppe, senza garanzia di ritornarci. perche’ senza squadre con grossi budget, qual’e’ la differenza tra te e Russia ad esempio? e se rimani nelle coppe, continuerai a fare queste figure.

        come vedi la realta’ e’ ben piu’ complicata che stare nella foresta a lottare contro il tuo amico FIRdondi.

        • Hullalla 10 Dicembre 2012, 21:42

          Sinceramente l’estate scorsa mi sarei aspettato che Benetton comprasse i Wasps, eccetera… mi ha veramente sorpreso che la cosa non sia poi andata cosi’…

      • Maxwell 10 Dicembre 2012, 12:00

        per la serie… “Ricordati che devi morire…………….Si si, mo me lo segno!”

        Le innumerevoli risorse della Fir sono pari al budget del Tolone o del Tolosa…..
        Se poi vai sui siti delle 12 squadre di Eccellenza troverai che il 57% dei giocatori è nato dopo il 1988, e superi il 60% con gli ’87……!!!!
        BENEDETTA CRISI !!!!!!!
        Finalmente abbiamo smesso di andare a prendere giovani argentini….
        BENEDETTA CRISI !!!!!!!!!!
        Parlate tanto di rugby di base, questo cos’è?
        Poi però arriva Chiesa in un’intervista a 1823 di Fumero e dice che le skills le ha imparate solo nelle accademie….è un altro paraculato leccaculo?
        Poi la Fir dovrebbe ( secondo me ) istituzionalizzare questa sorta di NCAA portando la percentuale almeno al 70%.
        Poi dovrebbe ( secondo me ) dare 3-400.000 euro di contributo annuo per importare NON giocatori ma TECNICI !!!!!
        Probabilmente non riesci a pagare Hansen o Loffreda o….. Gajan e Troncon……. ma un bello staff chi dal Galles,chi dall’Argentina, chi dall’Irlanda e chi dalla Francia riesci ad averlo !!!!!!

    • gsp 10 Dicembre 2012, 12:01

      @carlo, milan e chlese non centrano assolutamente nulla. stai parlando di due cose completamente diverse.

      Se poi pensi che in un futuro prossimo 60 punti non li prenderai dai campioni del campionato inglese, allora cambia sport perche’ le tue aspettative e di chi ti racconta altro non sono realistiche. le partite cosi’ capitano, non c’e’ molto da fare. soprattutto per una franchigia oggetivamente di sviluppo come e’ quella delle zebre.

    • spisier 10 Dicembre 2012, 17:54

      Carlo , i dati , tra l’altro non sono corretti : contati direttamente 1100/1150 con 3/400 Harlequin’s supporter’s !!! Cosi’ , per essere precisi . E questo aggrava ulteriormente il tuo ragionamento .

    • spisier 10 Dicembre 2012, 17:56

      Carlo , i dati , tra l’altro non sono corretti : gli spettatori NON erano 2100 ma , contati direttamente , 1100/1150 con 3/400 Harlequin’s supporter’s !!! Cosi’ , per essere precisi . E questo aggrava ulteriormente il tuo ragionamento .

  6. Rabbidaniel 10 Dicembre 2012, 12:04

    È un cane che si mangia la coda. Con i migliori giocatori in Pro12 e un downgrade generalizzato, l’Eccellenza non è un campionato competitivo. I risultati in coppa ne sono la conseguenza. Non perderei molto tempo a parlare di scarti di 1 o di 80 punti, la sostanza non cambia, anche perché spesso francesi e inglesi schierano la seconda squadra per risparmiare forze in vista del campionato e delle fasi successive. La sconfitta contro Bizkaia (più che contro Bucharest che è una superfranchigia, una sorta di Romania A) dà l’idea di una piega poco positiva.
    In prospettiva nazionale e Pro12 bisogna considerare anche che i giovani prospetti che ci sono (Menniti Ippolito, Apperley ecc. ecc.) giocano in un campionato nettamente meno qualificato rispetto ai loro parietà francesi, inglesi e celtici, rendendo la loro maturazione molto più prolungata nel tempo e allungando la famosa curva di apprendimento tanto cara a Munari.
    La situazione è pertanto complessa e non esistono bacchette magiche. Vedremo nel 2014 se avremo un futuro in Pro12, vedremo se ci sarà una ristrutturazione dell’Eccellenza (che a 12 squadre, per esempio, è una pura assurdità). Tutti, ripeto tutti, dovrebbero fare un passo indietro e sedersi intorno a un tavolo, ma sono davvero molto dubbioso.

    • Maxwell 10 Dicembre 2012, 12:14

      Anzitutto Menniti Apperley Farolini giocano perchè la Fir di Dondi ha messo una sacrosantissima legge.
      Poi se la NZ ha 180 giocatori professionisti, noi possiamo permettercene 80… 35 nelle franchigie ed una decina sparsi nei 2 campionati maggiori.

      L’Eccellenza deve essere il trampolino di lancio per i più bravi nelle franchigie… poi ai 23-25 anni se nessuno ti ha mai considerato hai avuto la possibilità di studiare o di cercarti un lavoro……
      Triste ma è la realtà

      • Rabbidaniel 10 Dicembre 2012, 12:25

        Guarda che non ho discusso le norme FIR ecc., dico solo che non si può considerare l’Eccellenza attuale formativa per i prospetti. Un giocatore X che esce a 18/19 anni dall’Accademia di Munster, se è valido, ha un percorso di acclimatamento col Pro12 e spesso, se è valido, è schierato titolare in qualche partita. Qui, con tutto il rispetto, giochi contro Reggio, contro le FFOO ecc.ecc.
        Poi ci sono cose che non capisco, per esempio le Zebre hanno tentato di adattare Chiesa all’apertura invece di prendere uno dei giovani che ora stanno in Eccellenza. Tv ha preso Ambrosini e pazienza, ma almeno è un ’91 eleggibile. Il vulnus principale secondo me è questo.

        • Maxwell 10 Dicembre 2012, 12:46

          Appunto!
          prima le aperture non giocavano mai, ora iniziamo a far giocare in Eccellenza i ’92 (20 anni)…. 2 o 3 anni di assestamento e vedrai i migliori nei roster della CL, sempre tardi rispetto ai celtici ma è un inizio!!!
          Poi se vuoi lottare per lo scudettino e hai paura di affrontare la Lazio……..siamo veramente navigando in un mare che è pieno di m**da!!!

    • Hullalla 10 Dicembre 2012, 21:46

      Ehm… il campionato nazionale scozzese e’ di livello piuttosto basso… probabilmente tra la A1 e A2 che c’erano in Italia 5 o 6 anni fa…

  7. Andrew2022 10 Dicembre 2012, 12:35

    Casellato è solamente alla terza batosta…ops partita di challenge della stagione e gia piagnucola….. e pensare che ne mancano ancora 3…tanti auguri

  8. crosby 10 Dicembre 2012, 12:41

    Ormai e’ tardi ma forse neanche troppo.
    Bastava dare 1 milione 8 mesi fa agli Aironi per continuare l’attività. Erano già rodati e in crescita dal primo anno (1 vittoria) al secondo (3 vittorie). Avresti trattenuto in Italia tutte le speranze che invece non si sono fatte inchiappetare dalle Zebre (Furno, D’Apice, Romano, …) e quest’anno magari andavano ancora meglio.
    Per equità era doveroso dare anche a Treviso 1 milione di euro che visto che non ha problemi economici, lo avrebbe impiegato per mettere sotto contratto per 4/5 mesi due stelle come Mc Caw e Carter.
    Tutto ciò con grande effetto marketing, stadi ancora più pieni e risalto per tutto il movimento.
    Costo operazione per la FIR: 2 milioni di euro.
    Rispetto agli 8 milioni di oggi e a quella strana cosa delle Zebre…
    Se proprio poi vuoi utilizzare al meglio i soldi risparmiati, li distribuisci alle prime due del campionato che fanno l’Amlin.
    Con 3 milioni di euro a testa Prato e Calvisano oltre a pagare stipendi e forniture arretrate (Prato), magari ti prendi 6/7 campioncini dall’estero. Anche a fine carriera magari, ma vedi come cresce il livello del campionato. Che era semmai da portare da 10 a 8, non allargarlo a 12.
    Questa la mia medicina…

    • gsp 10 Dicembre 2012, 13:21

      @crosby, le batoste in HC le hanno prese anche gli aironi e ben memorabili e forse peggiori (ma solo nel risultato).

      1mln in piu’, rispetto ai 3 (incluso iscrizioni) gia’ concordati non sarebbe bastato e non avrebbe neanche ripianato i debiti degli esercizi precendenti. La differenza se inizi a dare gli stessi soldi a treviso con il costo zebre diventa minima, col bonus che ti liberi di un socio di minoranza che fa il presidente (melegari).

      Con 1 mln non compri neanche gli scarpini di mccaw e carter insieme.

      Se paghi i debiti a prato devi pagarli a tutti e campioncini a poco prezzo non ce ne sono, e rimane il problema pe la nazionale.

      Non basta 1mln a squadra per far crescere l’eccellenza, nel breve periodo produce si piu’ la celtic. E si e’ sempre saputo che la celtic era per certi versi una toppa.

      Delle soluzioni che proponi non funzionano, ma continuiamo a pensarci che il dibattito fa bene.

  9. pepe carvalho 10 Dicembre 2012, 13:20

    ma che bella discussione!
    siamo alle solite, la fir deve dare i soldi a quelli che piacciono a me…
    io non la penso così.
    Il segnale più vistoso è rovigo che perde contro il gernika, dei baschi che non hanno certo il budget del rovigo stesso.
    Credo che in Amlin i soldi li devono guadaganare e non portarli a casa a prescindere, perciò si prendono solo se si fanno punti (400000 € a società), tipo 15000€ a punto. Quello che rimane (e rimane) alle società che producono giovani.
    Sulla questione Zebre-Aironi, per cortesia andiamo avanti, se continuiamo a guardare indietro ci viene il torcicollo…
    Comunque è chiaro che se continuano questi risultati rischiamo che in Heineken ne rimane una e forse due in Amlin…
    Il movomento per crescere ha si bisogno di risorse, ma non quelle sperperate per importare giocatori (anche eleggibili) quelle che servono alle strutture (campi e tecnici) sul territorio.

  10. stefano nicoletti 10 Dicembre 2012, 13:20

    Basterebbero ulteriori incentivi monetari per i punti fatti in Amlin, e vedrai se fanno giocare le formazioni migliori e come le fanno giocare… le filosofie sugli strascichi in campionato spariscono al volo.

    • gsp 10 Dicembre 2012, 14:26

      ed invece non basta, perche’ gli incentivi c’erano di sicuro negli anni scorsi e non funzionano. ma e’ anche facile capire perche’.

      nel rugby professionistico le palla, garra, preparazione non bastano come invece era in passato. e quindi contro squadre con budget 5/10 volte superiori al tuo, anche se ci mette tutta la cattiveria che vuoi e piove per 3 giorni sara’ sempre impossibile vincere.

      c’e’ un problema contro le romene e spagnole alle quali lasciamo sempre e cmq le partite in casa. ma li siamo nell’ambito del semi professionismo come noi, dove il carattere e le palle ancora contanto. dove nei paesi baschi vai a giocare in regioni con certa cultura rubystica non troppo diversa dalla nostra. e come in romania dove giochi con una mezza nazionale. faccio fatica a capire come la quarta del campionato italiano debba necessariamente vincere fuori casa contro queste squadre.

      la soluzione. far diventare le nostre squadre professionistiche con 2 o 3 mln per squadra, ma adesso i soldi non ci sono. e neanche basterebbe perche’ il ritmo a cui giochi ogni settimana sarebbe diverso.

      oppure accetti che la situazione e’ questa e non ti lagni. e magari spingi per una challenge cup per squadre semi pro. ed allora avrai una competizione piu’ equilibrata.

  11. carlo s 10 Dicembre 2012, 13:23

    Ragazzi, scusate se mi permetto di scrivere in questo Blog. Non sono certo competente come molti di voi, ma solo un grande appassionato di questo sport, quindi è probabile che dica molte ..azzate.

    La federazione, a mio avviso, dovrebbe promuovere il movimento di più sui media, facendo ancora maggior leva sulla nazionale (che attira già molto interesse e pubblico) e cercando di far conoscere i club italiani che solo pochissimi seguono.
    Se la federazione potesse spendere parte dei suoi introiti per acquistare spazi televisi, dove far vedere partite e talkshow sul rugby, credo ne risentirebbe favorevolmente tutto il movimento e si allargherebbe la base dei praticanti.
    Se si riuscisse a risvegliare un po’ di interesse per questo sport in Italia, allora qualche imprenditore potrebbe decidere di mettere qualche euro su queste squadre e far fare il salto di qualità ai team domestici e soprattutto al rugby italico.

    Inoltre entrare nelle scuole per promuovere il rugby a livello giovanile puntando sui valori altamente educativi di questo sport potrebbe essere un formidabile volano per il movimento.
    Quanti italiani conoscono le regole di questo sport oggi? uno su 100? Uno su 10000? Uno su 100.000? Quanti genitori Italiani pensano che sia educativo indirizzare i propri figli a giocare a rugby?

    Ed ancora, ricordate cos’erano Basket e Pallavolo negli anni 70 o 80? Non certamente sport di massa, eppure l’Italia è riuscita a creare interesse intorno al movimento (anche attraverso le scuole) e i risultati sono arrivati in campo internazionale, sia con le nazionali che con le squadre di club attraendo capitali dagli industriali italiani (ndr ha ragione Maxwell non è con le scarse/scarsissime risorse delle Fir che si possono pagare i club e i giocatori).
    Servono regole nazionali che consentano a chi investe sul rugby agevolazioni fiscali ( e magari qualche contributo governativo, visto le diffoltà di reperimento di credito).
    Pensate a cos’hanno rappresentato per lo sport italiano la fam. Panini a Modena per la Volley e alla fam. Borghi all’Ignis di Varese per il Basket.

    Migliorare il livello di questo sport, in Italia, si può e si deve.

    • Rabbidaniel 10 Dicembre 2012, 13:48

      Guarda che la FIR nella gestione Dondi ha puntato praticamente solo sulla nazionale. Un movimento ha bisogno di club forti, a meno che tu non sia l’Argentina (ma anche l’Argentina si sta muovendo per avere un club in SR). Ancora più attenzione alla nazionale? Più di così? Non credo.

      • gsp 10 Dicembre 2012, 15:35

        la scelta strategica di puntare sulla nazionale e’ stata anche vincente perche’ negli ultimi 10 anni e per i prossimi 5 i soldi vengono quasi ed esclusivamente solo dal rugby internazionale e sono tanti soldi.

        il problema e’ che sono stati spesi male ed a casaccio. e sarebbero stato lo stesso se si fossero spalmati soldi sull’eccellenza.

        il problema ancora piu’ serio e’ che il modello sta cambiando e quindi bisogna preparasi gia’ al prossimo senza aver sfruttato quello precedente a dovere.

    • RockUp 10 Dicembre 2012, 14:17

      Avere una casa con il tetto in swarowski è inutile se poi hai le fondamenta fatte di m..rda

      La nazionale ha avuto, ed ha tutt’ora, la sua bella risonanza mediatica, il problema è culturale…il rugby è ancora ad oggi uno sport che non ci appartiene del tutto, non è nel nostro dna…un giorno, forse, lo diventerà…ma per farlo diventare bisogna solidificare, e molto, le basi…

      Discorso scuole…sono ormai anni che il rugby viene proposto nelle scuole ma ci si scontra sempre con i soliti beceri retaggi culturali (sport violento) e concorrenziali con altri sport di massa (che il più delle volte hanno sempre la meglio)…

  12. Katmandu 10 Dicembre 2012, 15:48

    Il sig Casellato ha solo detto la vera verità e nulla di più le peggiori in CL (campionato a mi avviso mediamente inferiore a quello inglese o francese) noi andiamo in guerra conle clave e loro hanno il napalm fucili pistole mitra e la bomba a idrogeno…. Non c’è storia
    Il signor Casellato ha dimenticato di dire che in uno sport professionistico in italia sono i soldi privati che fanno la differenza e in italia di persone malate (nel senso buono) sono solo i magliettari (ironia) e i risultati sono indubbi un piano che dura cinque anni e spendere valangate di soldi per iniziare a vedere solo quest’anno prestazioni di altissimo livello con continuità e soprattutto fuori dal pianeta veneto a nessuno frega nulla del nostro sport (qualche piccola eccezzione c’è) ma se un campione del calibro di carter venisse in vacanza in italia senza il carrozzone del markenting quanti lo fermerebbero per strada?

  13. albe 10 Dicembre 2012, 16:42

    Cari amici del “bar rugby”, ho un’informazione da proporvi.

    In Francia i test match delle altre nazioni non sono mai passati in TV. Quest’anno invece BeIN Sport ha tramesso tutti e tre i TM dell’Italia ( mentre salvo errori solo uno di scozia, irlanda e galles) e la sera di Italia-Tonga scopro che degli amici italiani si sono fermati a guardare la partita in un centro commerciale perché trasmessa dagli schermi di un negozio di TV. La stessa rete, BeIN Sport , ha acquistato pure i diritti di trasmissione del Pro12. La stessa rete pero, durante i test match, ha trasmesso un solo incontro di scozia, irlanda e galles. Inoltre Treviso-Toulouse é stata trasmessa in diretta da Canal+ il sabato pomeriggio….
    Non credo che queste cose succedano per caso . Gli italiani sono molti, in Francia ce ne sono un sacco e quelli che sono qui sentono molto più parlare di rugby…. e la rete ha acquistato i diritti delle partite.
    Penso che si tratti di quella serie di cose che potrebbero permetterci di essere esentati dalla tassa d’ingresso di 1M€ per la celtic e mmagari far avvicinare qualche altro magliettaro alle squadre italiane (zebre o chi per loro).
    Penso veramente che il fatto di diventare “un po” più competitivi nelle coppe potrebbe permetterci di guadagnare in esperienza vera e in visibilità… quindi attirare qualche euro in più e preparare un po meglio i permit player per le celtiche.

    • Stefo 10 Dicembre 2012, 17:18

      albe si dovrebbe riuscire a dimostrare che in Francia le partite son trasmesse solo per gli Italiani…la vendita dei diritti TV in Italia per il momento non e’ un successo e non si puo’ neanche vendere fumo negli occhi parlando degli 80mila per gli AB quando le Zebre fanno 500 spettatori…sarebbe cercare di insultare l’intelligenza atrui ormai.

      Sui diritti TV delle Nazionali quali sono le partite di Scozia, Irlanda e Galles trasmesse da BelN?Immagino rispettivamente Tonga, Fiji e Samoa mentre immagino che le partite delle 3 celtiche contro AB, Wallabies, Boks e Pumas siano state trasmesse da Canal+ o TF o qualcosa del genere…giusto?

    • gsp 10 Dicembre 2012, 17:57

      @albe, i Tm di novembre sono due anni che vanno in diretta su ESPN nel regno unito. Penso che la ragione sia che la FIR li vende a cifre piu’ modiche che altre federazioni, tipo quella francese.

      @stefo, secondo me e’ vero, ma sono iconfutabili entrambi i dati. la nazionale fa sold out quasi sempre quando gioca a roma e milano. ma anche a Monza la CL e’ andata bene.

      come e’ inconfutabile che alle zebre ci vanno 1000 persone. la differenza tra nazionale che tirano e club invece che languono (ma non a livello delle zebre) ce l’hanno anche galles e scozia e quindi sarebbe da capire come gli altri si pongono soluzioni per il problema.

      io all’inizio non ho avuto nessuna obiezione che le zebre andassero a parma perche’ era, dichiarazioni alla mano, una soluzione ponte. non la condividerei se si rimanesse piu’ a lungo. ma solo a patto di spostare baracca e burattini, cosi’ da garantire la continuita’ tecnica.

      • Stefo 11 Dicembre 2012, 00:10

        Gsp a Monza hanno giocato 3 partite di HC e dopo la prima partita coi Tigers con buon risultato di pubblico i numeri sono andati in calando…alla prima oltre 8000 spettatori alla seconda poco piu’ di 5000, alla terza poco meno di 5000…tra prima e seconda partita c’e’ stato un calo di oltre il 35% in termini di pubblico…non mi sembra si possa dire che sia andata bene.

        Sui clubs stranieri e gli spettatori CL: nessuno a parte le Zebre questa stagione e’ andato sotto i 3000 spettatori e nell’ultima partita delle Zebre coi Blues i dati “ufficiali” parlano di 700 spettatori (e tengo questi per buoni e non chi parla di 500). Dopo i lavori di rinnovamento a Galway anche il Connacht ormai gira oltre i 4000 spettatori praticamente ad ogni partita, solo Glasgow ed Edinburgh stanno tra i 3-4 mila di media. Dragons e Scarlets sono in crescita a Rodney PArade stadio del Newport per le Zebre c’erano 4500 spettatori e per il Connacht 4100…a Treviso per gli Ospreys alla prima 3500 ed a Zebre sempre per gli Ospreys 2500…e credo che possiamo concordare che gli Ospreys se non altro perche’ campioni uscenti dovrebbero attirare a Treviso e PArma piu’ che le Zebre o il Connacht a Newport.

        Gsp i dati italiani sono fortemente deficitari in termini di pubblico senza parlare di diritti TV (che gli altri non hanno problemi a vendere senza dover pagare costi di produzione)…la storia degli 80mila e’ un bel tappeto sotto cui nascondere la polvere e tirarla in ballo in caso nelle trattative sarebbe cercare d’insultare l’intelligenza della controparte.

        • gsp 11 Dicembre 2012, 00:36

          Nel trail di commenti m’ero perso che ti riferissi alle negoziazioni CL.

          Le zebre non le consideravo neanche.perche’ io le vedo come soluzione temporanea.

          Se prendi o dati di treviso, 2 anni di aironi e le scozzesi e i risultati sono pressoche identici (nonostante la differenza di risultati sul campo). Connacht leggermente meglio. Quindi il problema della disparita’ tra nazionale e club non e’ solo nostro. Sarebbe interessante vedere quale soluzioni si pongono gli altri.

          • Stefo 11 Dicembre 2012, 01:02

            Gsp il Connacht e’ in crescita come spettatori ed ha anche rimesso a posto ed allargato lo Sportsground…poi direi che in Irlanda con Munster, Leinster ed Ulster (che ha avuto l’ok per l’ampliamento dello stadio un mesetto fa) non hanno molti problemi.

            Scozzesi: quello e’ quello che fanno da anni, non credo abbiano una soluzione…ma loro i contratti TV li portano a casa regolarmente, senza problemi e senza dover pagare costi di produzione e sono soci paritari nella CL.

            Risolvere il problema in Italia? Quello che sto per dire sembrera’ una battuta ma purtroppo e’ la realta’: il primo passo sarebbe che chi di dovere in Fir ammettesse l’esistenza del problema. Servirebbe che ammettesse che vista la gestione degli utlimi 10-12 anni il rugby in Italia si muove su 2 binari: Nazionale che ha successo (anche se con l’Australia non mi pare sia stato un pienone) mediatico, di pubblico e commerciale ed il resto fermo che arranca…finche’ non ammettono il problema di soluzioni non se ne vedranno.

          • Stefo 11 Dicembre 2012, 01:10

            Sulle Zebre soluzione temporanea…era quello che era stato detto ma mi sa che i giochi sono cambiati e sopratutto non vedo privati all’orizzonte…non solo ma raggianti un paio di mesi fa dicevano di aver gia’ depositato la richiesta per la terza franchigia…ora (a parte i giocatori che non ci sono per farne due di decenti) in Fir devono ancora spiegare chi e come la finanziera’ la terza franchigia nell’ imporbabile ma malaugurata ipotesi che i celti dicano di si?Altri 6-7 milioni di soldi tolti alla base?

  14. albe 10 Dicembre 2012, 17:30

    Guarda penso di non sbbalgliare dicendoti che non ci sono state trasmissioni in diretta di queste partite…. é sempre cosi per i TM ed infatti quest’anno sono stato stupito di travare l’Italia trasmessa da BeIN (nuova emittente).

    • Stefo 11 Dicembre 2012, 10:33

      albe non so mi pare molto starno che i tour di novembre degli AB, Wallabies e Boks (potrei forse capire Pumas) non siano stati trasmessi in Francia…a meno che non ci siano stati problemi sull’acquisto dei diritti mi pare molto strano.

  15. albe 10 Dicembre 2012, 17:38

    In ogni caso penso che questo possa essere interpretato come un trand positivo, poi sono d’accordo con te che non si possa fare un legame causa-effetto diretto con l’esenzione dalla tassa… ma facendosi valere un po di più in europa potremmo pretendere ad un trattamento migliore = distribuzione dei proventi migliore.

    • albe 10 Dicembre 2012, 17:43

      OPS… Risposte per Stefo

    • Stefo 11 Dicembre 2012, 10:38

      Albe in Europa all’Italia toglieranno soldi com’e’ giusto che sia, Francesi ed Inglesi sono sul piede di guerra sulla Heienekn da mesi contro tutte le celtiche ed ogni volta che devono fare un esempio negativo citano le Zebre.
      La ERC per quel che riguarda la Challenge gia’ la scorsa stagione era pronta a tagliare a due le presenze italiane ed inserire squadre di nuovi mercati ma non se n’e’ fatto nulla perche’ non si e’ trovato un accordo con gli italiani su chi l’Italia avrebbe mandato nella competizione.
      L’Italia ad oggi albe prende da ERC e 6N molto ma molto di piu’ di quello che porta, oggi come oggi in rapporto tra quello che porta e prende ha probabilmente il trattamento migliore…una delle poche cose in cui Dondi ha lavorato bene e’ “mungere la mucca” e portare a casa soldi.

  16. borghy 10 Dicembre 2012, 18:09

    Io ero a Mogliano e quello che ha scritto Casellato è corretto! il sabato prima Il Benetton aveva vinto con i Dragons di 32 punti (mi sembra) ma, per quello che si era visto in campo, potevano anche essere 52 a….La differenza è questa, non sono solo i giocatori che scendono ma, il ritmo, l’intensità dei placcaggi, la durata e l’intensità delle azioni che fanno la differenza tra il nostro campionato e la Rabo, Amnlin, Heineken ecc. Poi per le soluzioni a questo problema hanno scritto tantissime persone prima di me che è bene finirla quì. Saluti
    Valter Borghetto

    • albe 10 Dicembre 2012, 20:48

      Per carità si puo anche finirla qui ma poi non lamentiamoci se i soldi sono sempre meno, se non si partecipa allo spettacolo globale e si tira indietro il culo perché domenica prossima si gioca la partita del proprio campionato, poi non si puo pretendere di avere una parte della torta (seppur piccola).

      E’ una mentalità che puo star bene per una squadra di serie A ma non per l’eccellenza, c’é poco da fare

  17. WinstonSmith 10 Dicembre 2012, 19:51

    ho iniziato a giocare a rugby nel 1972, ho continuato a giocare (con alterni successi) sino al 2001, non ho mai vissuto grazie al rugby che, anzi, mi ha fatto lasciare giù anche qualche bell’eurino quando ho sciaguratamente deciso di fare il dirigente di una squadra di eccellenza per un paio di anni, continuo a considerarmi un rugbista perché a mio avviso la parola “ex rugbista” è un ossimoro.
    detto tutto questo pur augurandomi che la palla ovale italica possa presto brillare di luce propria non riesco a farmi una malattia per gli scarsi risultati raccolti dalle nostre squadre. io penso che la passione, che ci accomuna tutti, possa bastare per continuare a farci amare questo sport e che continuare ad invocare soluzioni più o meno miracolose che ci consentano di vincere HC, 6 Nations e, perché no, RWC altro non sia se non un modo di esprimere questa grande passione.
    non penso che in nuova zelanda, sud africa, inghilterra, australia, ecc. facciano una malattia perché non vincono medaglie d’oro nella scherma, nello sci o nel tiro a piattello, probabilmente sarebbero più contenti se ciò accadesse ma immagino che se ne facciano tranquillamente una ragione e vadano avanti.
    personalmente considero sbagliato puntare tutto sul vertice, avere una nazionale che brilla (ogni tanto …) mentre il resto del movimento resta fermo offre una visione distorta delle cose soprattutto a chi si vorrebbe avvicinare al rugby attratto dai famosi 70.000, 80.000, 1000.000: continuo a chiedermi cosa possa aver pensato l’ignaro telespettatore che dopo aver visto italia-nuovazelanda ha pensato bene di guardare alla tele crociati-petrarca. spero davvero che abbia creduto che la partita si giocasse a porte chiuse a causa dell’intemperanza delle migliaia di ultras delle due squadre in occasione di qualche scontro precedente.
    personalmente preferirei vedere qualche bella partita di U16 in più e qualche decina di migliaia di spettatori in meno quando gioca la nazionale. magari, col tempo, quegli U16 potrebbero anche darci qualche soddisfazione

  18. steve 10 Dicembre 2012, 22:26

    @carlo s: Avresti ragione riguardo la nazionale, anche se noi, poveri “servi della gleba” che seguono solo e soltanto la propria squadra e vediamo la Nazioanle, paradossalmente, non di buon occhio perchè drena tutto il budget della F.i.r. lasciando le briciole al movimento dal quale attinge i giocatori.Ti dico subito perchè avresti ragione, per la stessa ragione che hai portato ad esempio tu facendo riferimento agli altri sport (pallavolo, basket): le vittorie! Cos’altro rende popolare una squadra sportiva e tutto lo sport? Solo le vittorie, come lo fu per il basket all’epoca (europeo e tante vittorie con squadre prestigiose) e lo è stato la pallavolo maschile di Velasco, o il Settebello di Rudjc. E’ inutile l’Italia dovrebbe vincere più spesso e più partite e vincere con grnadi squadre blasonate, solo così si raggiunge la popolarità! Questo obiettivo non si raggiunge con le ormai famose “sconfitte onorevoli” o con le vittorie con Tonga o Scozia! Allora se si decide questo(cioè rivoluzionare un movimento sportivo dall’alto) deve essere fatte delle scelte ben precise, come squadre in C.L. e scelta del c.t. della Nazionale e, per fortuna, pare, che ultimamente le cose stiano cambiando. Se altrimenti si vuole rivoluzionarer il movemento dal basso (cosa che non si sta facendo) bisognerebbe organizzarci in squadre del massimo campionato dove tutte partano ad armi (budget) pari, ad esempio tutte dovrebbero avere un budget minimo di 2 milioni di euro…allora si che sarebbe competitivo. I soldi ci sarebbero, basterebbe riposizionarli più in basso e togliere tutte quelle pseud-accademie del rugby che non servono a niente (vedi esclusione dal mondiale A di categoria dell’U20)

  19. GiorgioXT 10 Dicembre 2012, 22:55

    Troppo comodo per Casellato lamentarsi della Challenge Cup … non mi ricordo che la scorsa stagione, dove il Mogliano giocava il trofeo eccellenza si sia felicitato del fatto di avere il vantaggio di giocare con il Petrarca dopo che questi avevano incontrato Tolone …

    E’ che quando la sconfitta brucia si tira fuori di tutto.

    Per il resto, basta mettersi d’accordo, se vogliamo delle soluzioni veloci – le solite scorciatoie insomma – basta fare 2 o 3 franchigie delle società di eccellenza, metterci dentro qualche straniero…. e fra 6 anni saremo allo stesso punto.
    Se invece vogliamo lavorare per il futuro : parametri liberi per i giocatori, aiuti ai club sui numeri di giocatori che scendono in campo, piccoli investimenti sulla tecnica, campionati giovanili competitivi e nazionali; trials ogni 2-3 mesi per selezionare i ragazzi migliori e cancellazione dell”asterisco accademico” , controllo severo sull’equilibrio finanziario dei club e trasparenza federale…
    Possiamo anche accettare di uscire o ridurre le presenze in Challenge, ma a patto che sia possibile ritornare con un sistema di promozioni e retrocessioni.

    • mezeena10 11 Dicembre 2012, 10:34

      penso tutto sommato abbia ragione..cioè le sue ragioni sono ampiamente condivisibili..non ne farei un fatto di “rosicamento” post batosta..ha espresso un dato di fatto, oggettivamente ha senso ciò che dice..la presenza italiana in challenge è superflua allo stato attuale e neanche in heineken cup si vedono gran risultati (a parte qualche ottima prestazione del treviso)..pergiunta ora si perde anche con rumeni e spagnoli..

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