Un articolo durissimo verso il nostro movimento. E l’Italia ovale, in questa analisi, è in buona compagnia. E’ mezzo gaudio?
Bacchettate neozelandesi per Italia e Scozia (e pure l’Australia non ne esce bene…)
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Articolo cattivo nella forma ma corretto nei contenuti: in effetti l’unico motivo che porta gli All Blacks a giocare quasi ogni anno in Italia e’ l’effetto mediatico. Per certi versi affermare che i nostri nazionali potrebbero al massimo trovare posto in una franchigia australiana e’ un complimento. Già in Francia e in Inghilterra molti non sono titolari o giocano il campionato riserve se non in Pro D2…
quoto…non si tratta di stimare o meno ma di valore oggettivo del nostro rugby.
Se dovessero giocare solo con le squadre che possono batterli allora non giocherebbero piu’ con nessuno (or they could just play with themselves :D).
Kiwis arroganti!
trovo l’articolo poco corretto,è,secondo me ,normale che il più forte si misuri con tutte;mi sembra anche che non abbia così dominato in campo,testando vari fasi del gioco.Comunque è vero che noi dobbiamo lavorare di più per una maggiore competività.
come nel pugilato esistono le categorie, e un super-massimo difficilmente perde con un peso medio (scommesse truccate a parte), così è nel rugby… alcuni team sono (permanentemente) nelle categorie superiori, altri (l’italia in particolare) sono nelle categorie “vorrei ma non posso”… perchè gli AB vengono volentierei in italia?… perchè in italia si sta bene, da turisti, a volte si trovano sponsor importanti che in italia non spendono un franco sul rugby, ma che investono volentieri nei mercati delle emergenti del pacifico, etc etc…
cretini noi a riempire gli stadi per veder la nazionale buscarle sempre, giocando a volte male, a volte meno peggio… e nel contempo a lasciare gli stadi mezzi vuoti in Cl, quando un po’ più di calore (ieri) avrebbe forse fatto la differenza…
mistral vuoi dire che con un pò più di gente non si sarebbero sbagliati i calci?
perchè questa è la ragione della mancata vittoria delle zebre (e di alcune sconfitte della nazionale)
Secondo me ha avuto una cazziata dalla moglie per ragioni di prestazioni sessuali e si è sfogato con noi. Quello che dice non ha alcun senso ne sportivo ne mediatico ne economico. La Nuova Zelanda è conosciuta nel mondo per il rugby e gli allevamenti ovini, se ne togli una rimane ben poco. Tali masturbazioni credo siano il frutto della sbornia post mondiale che, mi permetto di ricordare ha visto i mostri vincere di un punto la finale contro la Francia, vittoria che se non favorita certamente caldeggiata da alcune “sviste”arbitrali con gli AB in panico totale. Insomma il loro motto è giochiamo a rugby a patto che vinciamo sempre noi…. Io vivo all’estero e gioco in un club composto da giocatori di tutto il mondo (http://en.wikipedia.org/wiki/Brussels_Barbarians) alcuni kiwi ogni tanto fanno capolino poi schifati se ne vanno, un atteggiamento davvero supponente. Ricordo le polemiche idiote sulla risposta francese alla aka della finale. Insomme, bisogna capirli, solo quello hanno….
beata ignoranza!!!
http://ilgrillotalpa.com/2011/10/21/uenuku-coda-di-paglia-aussie-basta-alla-gola-tagliata-degli-all-blacks/
rileggiti allora quel che hai scritto un anno fa!!!
“io credo che i kiwi e gli altri ‘pacifici’ hanno tutto il diritto di fare tute le Haka che vogliono, nel modo che vogliono. Chi li affronta ha il dovere di raccogliere la sfida lanciata come meglio crede. vedi francia 2007 e Galles che non se ne voleva andare.” ( ho corretto qualche typo)
Nulla di diverso da quello che c’è scritto sopra…. tu fai la Haka e io ti sfido… non me pare ci sia nulla di diverso… poi non so cosa tu abbia capito.
Non ho idea del livello delle prestazioni sessuali di Glenn McLean e delle esigenze di sua moglie (e nemmeno tu, credo)ma sono appena stato in Nuova Zelanda, e per esperienza diretta ti assicuro che in quel Paese c’è molto più di quanto tu affermi. Noi italiani non siamo supponenti ?
non dici a me??? verissimo, da quale pulpito viene la predica!!! l’italia e il rugby italiano sono la massima espressione dell’autoreferenzialismo!!!
Downunder sono gran posti, c’è ambiente, agroalimentare e nuove tecnologie. Un’eccellente sistema scolastico e pure il rugby 🙂 L’articolo è stupidotto che il motivo è uno solo: soldi.
ma infatti! è il parere di un tale (che evidentemente rosicava per qualcosa) e non capisco tutto sto peso che gli si vuole attribuire! fa il suo mestiere e magari con sta provocazione l’avran letto 10 persone in piu.. 😉
……………..E allora perché la NZRU decide di giocare con queste squadre così spesso?”……………..
Probabilmente perchè i dirigenti sono molto più intelligenti del sig. (!!!) Glenn!!!
Probabilmente perchè sanno che ALL BLACKS è un COPYRIGHT REDDITIZIO in TUTTO il mondo!!!
Probabilmente perchè i primi in uno sport hanno anche il DOVERE di propagandarlo in aree depresse.
Probabilmente perchè sanno che anche questo è SPORT.
Probabilmente perchè anche se sono i primi non hanno la puzza al naso.
Mi piacerebbe poi sapere se l’Irlanda non è stata nominata come refuso da Onrugby o per una dimenticanza dal sig.( !!! ) Glenn dopo le batoste estive.
Magari dall’anno prossimo dovremmo gemellarci con gli scozzesi per una selezione mista ,gli Highlanders-Praetorians, un anno a Roma ed un anno ad Edimburgo, così il sig. ( !!! ) Glenn sarebbe più contento.
Allora lasciamoli giocare tra di loro…prima o poi si romperanno le balle !
Strano che questo commento venga dalla Nuova Zelanda, dove i praticanti e appassionati non sono mai supponenti, anzi di solito molto aperti.
E’ chiaro che il fenomeno all blacks non esisterebbe se non ci fossero nazionali pronte a sfidarli, rischiando la batosta, ma certamente con lo scopo di migliorare la propria qualità.
Detto questo il gap oramai non è piu’ fisico e neanche tattico, ma solamente tecnico. Lo si evince nella gestualità dei giocatori, nelle loro linee di corsa e nella rapidità di esecuzione dei singoli gesti. Noi per colmare questo limite siamo costretti a raddoppiare le forze, a mandare piu’ uomini nei raggruppamenti, e questo alla fine si paga con un normale calo fisico.
Esattamente giocate AB contro AB Maori e buon divertimento. Comunque ste cose fanno il pari con i commenti su Planetrugby del primo tempo con i fenomeni che si scagliavano sull’arbitro per mascherare il fatto che stessimo punto a punto. Non siete abituati che vi fischino le cose che andrebero SEMPRE fischiate tipo le terze che si staccano eh?
Dai questa estate non hanno tre test con i frances? Ottimo, così si divertono…
Secondo voi se l’Italia vincesse a Bucarest contro la Romania 42 a 10 lasciando fuori dalla lista gara Parisse, Zanni e Masi….non saremmo forse qui a parlare di un match più di allenamento che di test match? Loro hanno fatto la stessa cosa con noi, sono rimasti fuori i top players e ci hanno comunque dato 42 punti in casa nostra. Se dobbiamo guardare la nostra prestazione BISOGNA essere positivi perché non è stata una gara a senso unico e ci sono i margini per fare bene in futuro…ma nella sostanza delle cose…diciamo agli occhi degli appassionati stranieri il 10 a 42 sa tanto di batosta!!!
Si ma il giorno dopo non credo diremmo che il rugby in Romania non vale una cippa e che non vale la pena giocarci insieme … che sei più forte ci sta, che vinci ci sta, ma da quando in qua vincere non è abbastanza?
Perchè deve essere necessario umiliare….
A proposito di Romania, lo sapevate? Ha perso contro il Giappone in un test match disputato a Bucarest. Se non ricordo male il punteggio è stato di 31-24 (cito a memoria e potrei sbagliarmi).
Chissà che articolo stava scrivendo quando Gori al 41′ ha piantato MaNonu rischiando il sorpasso a fine primo tempo.
Io, invece, mi domando cosa scrisse, durante la finale dei mondiali, quando l’arbitro fece di tutto per non far perdere la sua nazionale..
Già esatto era quello che stavo pensando anch’io…dopo la semifinale del 2007 di queste cretinate se ne sentono un pò troppe.
Scusate il quarto di finale…per me quella partita è stata una finale
con un passaggio in avanti di un metro e con arbitro e arbitro di linea a meno di 3 metri!!! e con quella meta la francia vinse..l’arbitro dell’ultima finale mondiale era il sud africano craig joubert, considerato unanimemente uno dei 3 migliori arbitri del mondo!!! con la dietrologia non si va da nessuna parte! le riserve delle riserve han stravinto 42 a 10..poi la potete condire come volete, ma di questo si tratta!!!
La dietrologia qua la fai tu…riserve delle riserve? Sicuramente non il XV migliore che potessero schierare, ma una squadra di peso senza dubbio
Ok, da oggi in poi Nonu, Conrad Smith e Woodcock sono le riserve delle riserve della Nuova Zelanda.. 😀
Ma che simpatico umorista! Al XV titolare mancavano solo Carter, McCaw, Dagg e Jane, per il resto quelli che erano in campo erano i migliori.
ma l’umorista qua mi pare non sia io!!! dici niente levare 4 fuoriclasse assoluti!!! e ne mancavan di piu comunque e son stati sufficienti a fare 42 punti!!!
rispetto alla scozia 14 uomini cambiati
Questo mostra la profondità del loro movimento…comunque, non è che non lo sapessimo! Poi queste riserve sarebbero titolari in parecchie squadre (non parlo di portogallo o romania, parlo di Francia o Irlanda o quello che è)
La squadra che ha giocato contro la Scozia era molto più sperimentale di questa, soprattutto in mischia e nei centri, e, tra l’altro, non credo che si possano definire esperimenti Cruden e Gear, i veri volti nuovi erano Barrett e Cane, che proprio gli ultimi arrivati non sono.
grazie arist..hai citato barrett e cane..poco piu che ventenni!!! 😉
che minus! ovvio che è una provocazione le riserve delle riserve..ma devo pure spiegarlo??? restano i fatti..il resto son chiacchiere e come diceva il buon julio velasco: chi vince festeggia, chi perde spiega! 😉
Concordo con gli altri…era molto più sperimentale contro la Scozia che contro di noi!!
http://www.onrugby.it/2012/11/22/per-il-galles-gli-all-blacks-schierano-tutta-lartiglieria-pesante/#comment-8421
Duccio Fumero di rugby 1823 sintetizza bene la rosicata…
“Il problema, per l’opinionista, non è giocare contro Scozia o Italia. Il problema è il rischio figuraccia che sta dietro l’angolo. Perché se dopo tre anni quel quarto d’ora in mischia ancora brucia, figurarsi 65 minuti con l’Italia attaccata nel punteggio.”
Non fa una piega!
vero
beh fossero tutte così le figuracce, ci metterei la firma a vita!!! 42a10 dice molto, vi ricordo..per non parlare della formazione schierata e le assenze di peso! un minimo di obiettività sarebbe opportuno!!! detto questo complimenti agli azzurri per l’impegno, ma vederci qualcos’altro lo trovo alquanto capzioso ed arzigogolato!!!
Con tutto il rispetto, meglio ricordare che è l’idea di UN giornalista e che quindi impiantare una polemica tout-court contro la Nuova Zelanda come Paese, i neozelandesi come popolo, gli AB come rugbysti, l’arbitro della finale ecc. ecc. sembra francamente eccessivo.
Considerando anche il fatto che le cose vanno diversamente e gli AB girano il mondo ad affrontare anche squadre che sono certi di battere o che, come accadde in Francia nel 2007, sono capaci di gesti davvero “rugbystici” come portare le birre nello spogliatoio dei giocatori portoghesi subito dopo averli strabattuti 108 – 13.
E allora va bene tutto!!!
McLean scrive, dice quello che vuole, e noi non possiamo rispondere! ma come funziona allora!! Stesso discorso che per l’aka che non si puó sfidare, va tutto bene a patto che vinciamo sempre noi…..
Per cortesia…
haka, please! e non è un patto è un dato di fatto!!! vincono sempre gli ABs!!!
Quotone maiuscolo
Bene questo articolo seppure con qualche parte di realismo é veramente ma veramente un articolo spprtivissimo il barone de cubertain si starebbe rigirando nella tomba….
Lo so che siamo stati ammessi nel circuito che conta solo per i soldi ma mi pare che a s. Siro non é stata una bella partita ma qualche problemino glielo abbiamo creato
É vero che a memoria delle prime del ranking Le volte che una squadra che segue nel ranking difficilmemte batte la squadra davanti ma questo non ha impedito a samoa di strapazzare il galles o alla francia di perdere in argentina o la stessa australia di perdere a lilla
Allora se nemmeno contro l’australia che é stabilmente tra le prime cinque del mondo non gli piace giocare allora che si ritirino vuol dire che sono loro a non essere normali e che non si azzardino a venire alle olimpiadi se tanto mi da tanto
Lo só che nel rugby più che in altri sport la prestazione di una squadra inferiore sulla carta difficilmente viene ribaltata dal campo ma se così se la pensano i neozelandesi che giochino fra di loro e basta mi pare un discorso di un bimbo di 5 anni la palla é mia e gioca chi dico io….
beh non dice proprio questo! e non capisco perche insistete nel far di tutta l’erba un fascio! è un’opinione di un giornalista e da che mondo e mondo va rispettata..ma da li a tirar in ballo i giocatori e il popolo neozelandese è ingeneroso oltre che senza senso!!! ai commenti volgari classisti e razzisti di certuni personaggi preferisco non rispondere per non dare importanza all’ignoranza e poi si commentano da soli in realtà!!! beata ignoranza (non è rifer a te e kat!)
Qui do ragione al 100% al prof. Mezeena!! È’ un opinione di un giornalista che probabilmente vuole avere qualche lettore in più!!..è comunque da rispettare senza tirare in ballo un paese intero!!
quoto kinky! ti prego proprio prof no!!! non sono mai stato uno studente modello (avendo cambiato varie scuole qua e all’estero ed avendo avuto circa 200 compagni di classe, anche per un paio di bocciature 😉 ) immagina se posso fare il prof! lungi da me poi dare leziioni! esprimo il mio personalissimo parere, a volte siam d’accordo altre no! ma è il bello della vita la sua varietà!!! bye dude!!!
Che il Sig.Mclean si candidi e si faccia eleggere a capo della IRB così può cambiare le regole come più gli piacciono, diversamente che si adegui al mondo che lo circonda, molto più tollerante e sportivo di quanto non lo sia lui.
p.s per matteo81: ti prego, HAKA si scrive con l’acca davanti…. 🙂
Poi se lo legge Mclean dice che siamo pure ignoranti!
thanks dude! haka!!!
Chiedo scusa tra le sei lingue che parlo non c’è il maori … 🙂
ah sborone!!! scendi dal piedistallo e mescolati a noi comuni mortali!!!
Io non darei tutto questo peso a queste parole. Come esistono i cretini da noi, esistono anche downunder. Io non condivido una sola parola di un articolo che definirei “rubbish”, spazzatura, ma non mi ci applico più di tanto perché è il parere di un singolo, tra l’altro dettato più dall’istinto che dal ragionamento (sempre dando per sano di mente il McLean).
Nella palla tonda tempo fa sentii una cosa del genere: visto che la nazionale sanmarinese perde regolarmente almeno 5-0 contro le più blasonate (una volta perse addirittura 13-0 con la Germania), allora non deve più fare le qualificazioni a europei e coppa del mondo. E allora, dove sono i valori dello sport? A questo punto aboliamo anche le Olimpiadi, anche quelle sono una perdita di tempo per tanti atleti (vedi la nazionale americana di basket).
Mi dispiace solo che molti finiscano per identificare le parole di un idiota con un intero popolo che non ha nulla a che vedere con questo modo di pensare altezzoso e antisportivo.
Diciamo che l’articolo, va letto e interpretato in due modi diversi:
1) sotto il profilo sportivo, le affermazioni del giornalaio capovolto non fanno una piega. Non vinceremo ne ora ne mai.. (ed è anche il mio parere)
2) purtroppo o per fortuna, esiste anche un profilo mediatico che richiede determinate scelte per promuovere e divulgare qualsiasi cosa(compreso il rugby) e il suddetto giornalaio, ne deve tener conto, se non vuole giocare mese sì mese no contro le stesse 4 squadre e avere gli stadi mezzi vuoti perchè la gente si è rotta i… a forza di vedere le stesse partite.. (vedi tri / quater nations) E purtroppo la sua nazionale, è la prima testimonial per promuovere il rugby nel mondo. Non per niente il loro marchio è il quarto brand sportivo più diffuso, dopo Ferrari, Manchester city, una squadra di pallacanestro di cui mi sfugge il nome. Non credo che la federazione NZ sarebbe felice di ridurre i suoi impegni internazionali, con la conseguenza di un drastico decurtamento economico….Mah… per far contento il giornalaio di turno….
manchester united, per la precisione! 😉
real madrid e Barcellona.
La squadra di basket sono i Lakers.
però mio amico mezeena nello sport ci vuole rispetto anche quando si perde 206 a 3 ( squadre giovanili di basket) e McLean non mi sembra ne abbia avuto col suo articolo.
Può essere vero quello che dice sul valore delle squadre però non ci azzecca con lo sport.
E poi poteva non venire in Europa e limitarsi a commentare il chamionship.
Infine poteva chiedere a mealamo se si era divertito o invece se il culo gli bruciava.
gino ma è l’opinione di una singola persona..qui invece si fa di tutta l’erba un fascio..non mi pare giusto..e comunque, si puo avere ancora opinioni discordanti???
certo che si possono avere anzi si debbano avere.
Io mi sono solo rivolto a lui criticandone l’attitudine almeno da quello che ha scritto.
Non ho rivolto critiche al popolo neozelandese ma solo a lui.
si infatti non mi riferivo a te! so come la pensi trank! e che se rispondi direttamente hai visto come scatta la permalosità!? tutti pronti a salire sul pulpito a vomitare sentenze assolutistiche! tutti giocatori, tutti allenatori, per non parlare della spocchia (quella si tipica italiana) di alcuni! anch’io parlo diverse lingue, ma non l’ho certamente sbandierato per elevarmi di “rango” o per dover prevaricare le altrui opinioni!!! che discorsi..mi chiedo cos’abbiano a che fare con lo spirito e/o l’essenza del rugby!!!..mah!!!
La risposta si chiama “propaganda”: all’Olimpico c’erano almeno 75mila persone sabato e, all’uscita dallo stadio, c’era la fila agli stand per acquistare magliette, sciarpe e gadgets vari. Certo tutto ciò ha ben poco a che vedere col discorso puramente tecnico, da questo punto di vista il parere di MacLean ci sta. Però la crescita planetaria di un movimento passa pure attraverso il coinvolgimento di realtà più piccole e con meno tradizione alle spalle. In fondo anche la Francia, fino agli anni 50, era poca cosa ed adesso è una delle grandi potenze. Da italiano non mi preoccuperei tanto di prevedere se e quando l’Italia sarà in grado di battere gli All Blacks, ma di riuscire a convincere le mamme a lasciar avvicinare i propri pargoli al rugby. Per concludere, sarebbe interessante conoscere l’opinione di Mr.MacLean sull’ingresso dei Pumas nell’ex 4 Nations.
Molto fuori argomento, ma.. sono l’unica a trovare la haka vagamente ridicola, con tutti quegli occhi strabuzzati e linguacce fuori :)??
Credo di si é come dire come mi é stato detto da amici us “cavolo ho visto quel palazzo a roma con tutti i buchi che casca a pezzi ma perché non lo restaurate e ci fate un bell’albergo?”
Cioé sarà anacronistico ma é il loro retaggio culturale
Ps il palazzo che la mia amica voleva restaurare era il colosseo
Carina :).. ma io non discuto la tradizione, solo non trovo la haka particolarmente intimidatoria.. e l’ho vista da vicino in un paio di occasioni!
Aggiungo che i diversi Neozelandesi con cui ho parlato sabato a Roma hanno TUTTI detto che erano veramente felici di essere in Italia.
te credo, sono in vacanza, mica ci vivono 😀
of course, era per dire (poi ognuno a casa sua ha i suoi problemi, non credo che esistano isole felici da questo punto di vista)
Grandissimo Emanuele!!
🙂
Questo giornalista ha una mentalita’ talmente chiusa che starebbe bene all’ICC (International Cricket Council). Dove 10 squadre hanno il “test status” e possono giocare i test matches, mentre le altre sono lasciate fuori, confinate ai One Day matches.
e c’ha ragione questo giornalista, siamo patetici. Portiamo in trionfo della gente come i fratelli bergamasco, dei calcolatori che pensano solo alle telecamere ed alla gloria personale. Li trattiamo come idoli, nonostante non vincano mai una cavolo di partita. Prendiamo 40 punti da 10 anni ogni 6 nazioni e dopo ogni partita, centinaia di commenti positivi e addirittura complimenti per la prestazione, fatti da gente che va allo stadio perchè non ha niente da fare il sabato.
Chi ha notato che Mauro Bergamasco appena viene inquadrato inizia ad incitare i compagni?
Mirco Bergamasco non sa passare la palla, butta 10 palloni a partita ed è considerato bravo!! è patetico, fisicamente piccolo, scarso. zero skills in attacco non placca duro mai. Ma per quanto ce li dovremo ancora sorbire sti due mercenari di fratelli?
BASTAAAAAA non se ne può piu. Avanti i Favaro, Barbieri, Sarto e Odiete!
E’ dura, vero, uscire dalle logiche calcistiche dei processi del lunedì? si può fare, ma ci vuole qualche (terzo) tempo.
andrew 2022 straquotone!!! io non sopporto quei sorrisi forzati appena è inquadrato (bergamauro) specialmente durante l’inno..artificiosi!!! la coosa veramente irritante è che il rugby in italia (in particolare per la7) è identificato da questi due qui!!! i prezzemolini del rugby italico..grazie di tutto ma è ora vi leviate dalle balle, il grande in particolar modo..proprio vogliono regalarlo sto 100 cap per sbandierarlo al resto del mondo??? altro che mondiale 2015, ridicolo!!!
I fratelli Bergamasco hanno fatto tanto per l’immagine del rugby in Italia e per questo li si deve ringraziare. Se poi questa cosa della pubblicità non ti piace, allora prendi la tua macchina del tempo e torna all’era del pre-professionismo.
Ci credi davvero che Mauro incita i compagni solo quando lo inquadrano? Hai mai giocato a rugby? Secondo te ha tempo di controllare se lo stanno inquadrando? Che cazzo di vista c’ha, neanche Occhio di Falco!
Mirco Bergamasco non mi fa impazzire, però chiamalo piccolo! C’è una foto di lui di fianco a Nonu e la differenza di dimensioni è quasi nulla
infatti tante grazie e a mai piu però!!! mirco non mi dispiace, ha esperienza etc (ma hai visto bene ma’a nonu???)..ma anche lui ha fatto il suo tempo credo, lo si è visto anche sabato! opinioni comunque..è proprio necessario offendere chi non ha le nostre stesse idee??? e io si ho giocato e gioco tuttora (italia e NZ), ho anche il tesserino di 1°livello se ti puo interessare..posso dire la mia quindi???
tesserino rilasciato ad honorem per manifesto spirito rugbistico, direi
beh magari..purtroppo ho fatto come tutti! corsi ed esami..quando uno ha una idea differente lo si attacca??? è anche questo uno dei piu grandi limiti del rugby italiano: scarsa autocritica, grande autoreferenzialismo, alibi a go go!!!
Mezeeena, mi riferivo al commento di Andrew, non al tuo.
Le idee sono legittime (come dire che i fratelli Bergamasco hanno fatto la loro parte ed è ora che lascino spazio ad altri. Non sono d’accordissimo su Mirco, ma ci sta) le cagate no (Mauro che incita solo quando è inquadrato)
mi riferivo all’inno..basta riguardare le immagini delle ultime partite alle quali ha partecipato..a me mirco piaceva molto, non ho mai criticato la sua “selezione”; ho sempre stracriticato il mirco calciatore, perchè è costruito (male pure) e non efficace! del resto se ancora non c’è nessuno dietro che si avvicini o giochi meglio ovvio che vada convocato..mauro no! è strabollito e li le alternative non mancano di certo..oltretutto penso che anche in eccellenza ve ne siano di superiori! ma ripeto, opinioni!!!
Sicuramente Mauro Bergamasco non è il mio giocatore preferito, ma da lì a dire che è “patetico, fisicamente scarso, zero skills in attacco e non placca duro… ” a uno che ha giocato per tanti anni nello Stade Francais…” (e questo vale anche per il fratello) ci passa. Mi sembra un commento di uno che veramente guarda le partite perché non ha niente da fare il sabato, come dici tu, oppure che parla per pura invidia (come spesso succede nel campanilismo del rugby italiano…)
parlava di Mirko
Sarà pure un giornalista dell’autorevole testata “Stuff” ma l’autorevolezza della testata non può bastare a darne anche a lui e a ciò che scrive. Basti pensare a quante eccellenti testate giornalistiche nostrane hanno sul proprio libro paga “figli di” “parenti di” “amici di”… che scrivono male e lavorano male, ma che sono salvati dalla qualità del lavoro dei colleghi, quelli bravi.
Quindi, il sig. Glenn dimentica alcuni concetti chiave del mondo civile prima che del mondo sportivo:
1) Lo sport professionistico, così come milioni di altri ambiti della nostra vita, è governato dal denaro: la partita a Roma ha portato nelle casse delle federazione neozelandese oltre 5 milioni di euro in diritti sportivi, televisivi, promoting e marketing. Pensate: oltre il 10% dell’intero bilancio annuale FIR, con una sola partita. E senza soldi non si fa nulla a questo mondo, dura lex sed lex.
2) Come chiaramente scritto dagli altri bloggers, è impossibile, nello sport così come nella vita, sapere a priori di essere i migliori, fuggendo dal confronto con la realtà, l’unica che può sancire i valori delle persone, degli atleti. E la bellezza della vita è che il futuro non è predeterminato: perché il destino può riservare delle sorprese, perché Chuck Wepner non andò al tappeto con il “dio” Muhammad Ali, perché l’Argentina sconfisse i fortissimi padroni di casa nel 2007 in Francia, a Parigi, al Parco dei Principi, davanti a 40.000 francesi orgogliosi e canterini.
Perché Davide sconfisse Golia, con furbizia, con talento, perché colse il suo momento… ma lo sconfisse.
3) Le situazioni non sono statiche, permanenti nel tempo, ma fortunatamente evolvono e si modificano: la presenza dei semi-dei in Italia non può che far bene al movimento rugbistico italiano, scozzese… è più pubblicità crea più visibilità, più visibilità produce entusiasmo, l’entusiasmo porta alla passione e al desiderio di provare, migliorare e migliorarsi, da uomini e da atleti. E una nazionale forte in più fa bene a tutti, per fare uscire il rugby da quest’aura di quasi misticismo, di settarismo, di “selezione all’ingresso”.
Un saluto a tutti.
La migliore risposta di questa discussione.
STRAQUOTO RUBENARGO.
d’accordo su tutta la linea!
vengono a giocare in Italia perchè c’è il sole!
scherzi a parte i Test Match sono una boccata di ossigeno finanziario per tutti se poi lo sponsor tecnico è lo stesso..
Anche gli Inglesi, nel calcio, non scesero mai a competizione (a parte le amichevoli) fino al secondo dopoguerra perchè si ritenevano i Maestri, salvo poi buscarne a iosa e vincere l’unico titolo mondiale in casa 46 anni fa rubando clamorosamente.
si ma qua non è il calcio!!!
Meezena è vero questo non è football ma la mentalità spocchiosa da “Sassenachs” evidenziata da Mr Mac Lean è la stessa!!!!
Scusa è la demenza senile precoce o una dislessia mai diagnosticata, ho sbagliato il nome come nei primi posts in cui sono intervenuto, correggo: Mezeena.
quoto
si roth ma ripeto per l’ennesima volta è l’opinione di una persona! mica legge??? se poi questo è un frustratello o non scopa la moglie come sostenuto da alcuni, beh m’interessa meno di zero!!!
La NZ deve incontrare l’italia perchè così si rende conto che chi dice che ora gli AllBlacks hanno la mischia piu’ forte al mondo gli dice una bugia, e incontrando una mischia migliore della loro hanno molto da imparare anche se poi i tre quarti mettono piu’ che al riparo il risultato.
ma infatti non han mai detto di avere la mischia piu forte del mondo, a differenza di qualcun altro..e poi sinceramente tutto sto dominio del pack italiano proprio non l’ho visto..
eh,alcuni giornalisti li trovi dovunque purtroppo …
secondo me anche gli All Blacks si stringerebbero’ a noi in questa bacheca per rispondere a McLean … Basta sentire le loro dichiarazioni pre e post partita 😉
E poi, giocano con le squadre più forte, come con quelle più deboli per testimoniare, trasmettere e condividere questo ricco spirito che si chiama Rugby, di qui Loro sono degni rappresentanti – ditelo a McLean, che forse nel suo essere presuntuoso – lo ha dimenticato 😉
All Black – ambasciatori del Rugby mondiale !!! W !
quoto! 🙂
La posizione di Mr. Mac Lean mi ricorda “vagamente” quella degli inglesi nel football di prima metà del novecento, anche loro partivano dal presupposto veritiero (come quello di Mr Mac Lean, del resto) che erano talmente più forti degli altri da non doversi “abbassare” a cimentarcisi, salvo poi, nel momento in cui hanno deciso di farlo, capire bruscamente che durante il loro autoisolazionismo gli altri erano cresciuti talmente di livello che erano diventati loro ad essere poco competitivi. Ora a Mr. Mac Lean mi piacerebbe far notare che a ricordare Mr Mac Lean che i kiwi non sono poi i così soli depositari del verbo rugbystico ci pensa il palmares della Rugby World Cup:
1987 New Zealand
1991 Australia
1995 South Africa
1999 Australia
2003 England
2007 South Africa
2011 New Zealand
Mi piacerebbe far notare a Mr Mac Lean che tra la prima vittoria e la seconda degli ABs sono passati 24 anni e se non era per l’ “aiutino” del “compiacente” (per loro, naturalmente!!) direttore di gara sarebbe ancora li a rimpiangere John Kirwan e compagnia, insieme ai suoi amici sheep…shagger come lui!!
giocate e vinte in casa fuori ne hanno sempre buscate.
Vabbè, mò non esageriamo pure noi: nel 2007 fecero loro la partita per 80 minuti (37 placcaggi di Dusutoir) e sulla meta francese c’era un sospetto in-avanti. Nel 1995 persero al supplementare l’unica finale finora senza mete. Se avessero vinto non avrebbero rubato nulla…e giocavano pure in casa dei sudafricani! 😉
chiamalo sospetto!!!
txs, Hro.
Giusto questo volevo esplicare, probabilmente ho usato troppo poche parole.
E sia chiaro che, come conferma il mio nick, io stravedo per gli AB.
Forse è il Sig.Mclean a stravedere troppo per loro.
Il vantaggio della partita di ieri, con quei numeri di pubblico e visibilita’, sarebbe stato positivo anche se si fatto senza nessun utile finanziario.
Il nostro progresso rugbistico si basa su due gambe. Piu’ gente che gioca a rugby, r magari, con la prospettiva di fare qualche soldino attiri i migliori altleti in competizioni con altre disipline (vedasi num di giocatori nz con esperienza in altro sport). Ci vuole esattamente la gente che compra le magliette, con in un qualsiasi spot pubblicitario. Certo come ogni bibita, dopo ver suscitato l’interesse devi anche saper dove poter comprare e provare il prodotto. E li nasce uno dei problemino, federazione e club non sono preparati a questo.
L’altra gamba e’ il miglioramento qualitativo dei formatori. E li’ l’evento aiuta meno, ma se sei formatore che vuole imparare, impari anche li’.
C’e’ gente che vede di malocchio quelli che vanno allo stadio, non capiscono le regole e vanno per lo spettacolo, e sono nostalgici della nicchia. Ma e’ un problema loro e la loro utilita’, oggi, al movimento e’ molto modesta.
Articolo supponente e certi toni si potrebbero evitare.
Detto questo, l’accenno al match di Milano è illuminante. Meditate anti-mallettiani.
Tutto sto trionfalismo per una sconfitta di 30 punti non lo capisco. La dimensione del nostro rugby non è cambiata di molto dall’ingresso nel 6N.
Io non vedo di malocchio quelli che vanno allo stadio e non capiscono le regole, se si divertono e si appassionano sono contento.
Io vedo di malocchio un movimento che se la canta e se la suona e festeggia per una sconfitta.
Scusate, ma lo scopo dello sport è anche vincere in campo e, se non è possibile, cercare di migliorarsi per farlo.
strasupermegaultraquotoneeeee!!!!! 🙂 meno male non son solo!!!
Permettimi: a me è parso, sabato, che qualcosa per migliorarsi, i ragazzi in campo, abbiano fatto, quindi, rode certo perdere, ma quando hai datoa il tutto per tutto si accetta il risultato del campo.
Non è forse questo lo spirito del rugby?
A torto, la maggior parte delle persone traducono il motto decubertiano in “l’importante è partecipare” ma in realtà il suo era un pensiero molto più ampio che intendeva dire: non è importante vincere, ma dare tutto se stessi per provare a farlo, se si perde è perchè gli avversari son stati superiori.
quoto silverfern.
per @RABBIDANIEL:
MALE MALE MALE questo atteggiamento (parlo chiaramente a titolo personale, sono opinioni, difenderò sempre il tuo diritto ad esprimerle, così come il mio a criticarle).
Pensare che NON si debba festeggiare (anche) una sconfitta quando si è SICURI di aver dato il massimo va contro QUALSIASI PRINCIPIO di questo magnifico sport. Che è prima di tutto fatica, sudore, spirito di squadra e sostegno, fisico e morale: tutte cose interne alla squadra, che prescindono da vittoria o sconfitta. Poi, certo, bisogna pensare anche alle vittorie.
Ma stai sicuro che ai miei figli insegnerò PRIMA DI TUTTO a DARE IL MASSIMO, sempre, e quindi, una volta dato il MASSIMO, festeggiare e festeggiarsi per l’impegno dimostrato.
Questo è rugby, questa è la vita. Pensaci.
Io rispetto la tua opinione, ma non ho espresso toni disfattisti o “calcistici”. Tiro una semplice riga. Seguo/gioco a rugby dall’82 e ho vissuto le varie fasi da più o meno vicino.
Credo nel valore educativo del rugby, nel rispetto per l’avversario dando comunque il massimo per metterlo sotto.
Punto secondo: il rugby è uno sport ormai professionistico con un consistente giro di soldi. La federugby è la seconda del CONI per budget mi pare. Siamo entrati nel 6N 12 anni fa.
Con tutto questo ben di Dio siamo ancora alle onorevoli sconfitte?
Dobbiamo esprimere squadre che facciano risultati, crescere giovani competitive, vincere. Anche perché, ora più che mai, questi ragazzi scendono in campo per professione.
Io non voglio più sentir parlare di onorevoli sconfitte, preferirei un’immeritata vittoria.
sono quasi d’accordo con te diciamo 99%
Caro Rabbidaniel,
in pratica siamo coscritti e condividiamo la stessa passione, forse da decenni ormai. Sai qual è la differenza tra me e te? Che probabilmente io sono rimasto un romantico di questo sport, ancora innamorato dei princìpi su cui è stato fondato. Tu invece hai più di me i piedi piantati nel duro terreno e hai capito che siamo nell’era dello show-business ad ogni costo. La tua posizione ti procurerà meno delusioni.
Ma vorrei che i bambini che si avvicinano ai campi delimitati dalle grandi H imparassero ad apprezzare di più una sconfitta onorevole piuttosto che una vittoria immeritata.
Chiamami illuso.
io ho sempre fatto sport per divertimento e passione, impegnandomi al massimo però per poter vincere! da che mondo e mondo tutti competono per vincere! non sto qui a fare un panegirico sulla “vittoria”, ma vi lascio con una citazione: “se domani, dopo la vittoria di stanotte, contemplandoti nudo allo specchio scoprirai un secondo paio di testicoli, che il tuo cuore non si gonfi di orgoglio, figlio mio, vuol semplicemente dire che ti stanno inculando”!!!
d’accordo
Con Rabbi, of course.
sin duda!!!
La differenza tra Milano e Roma l’ha riassunta Steve Hansen, che non è un giornalista sconosciuto neozelandese:
“Sono certo che i 75mila spettatori se ne sono tornati a casa con l’idea che il rugby è un grande gioco. Non è stata una brutta partita come a San Siro 3 anni fa. Oggi l’Italia ha giocato a rugby, segnale di una squadra che vuole imporsi a livello internazionale”.
Sì, sabato abbiamo giocato a rugby, ed è l’inizio per poter competere a livelli più alti. Chi festeggia festeggia questa prospettiva.
Ogni tanto è meglio giocare male e vincere, o arrivarci vicino. Steve Hansen dice ste cose dopo che NZ ha rifilato un trentello all’Italia.
Ahò ma io so che molti di voi hanno giocato e anche a un certo livello. Eravate più felici di vincere giocando male o perdere giocando bene?
Sarà l’unico brutto, sporco e cattivo che crede che i risultati contino e contano per tante cose.
Sarà che ogni tanto si svegliano di notte col brutto sogno di un fischio e di una meta tecnica…(non che si potesse anche non fischiare, ma gli brucia ancora….)
Ovvio solo vincere…è mi riusciva bene!!
Non volevo fare lo spocchioso era una battuta, però siccome non mi piace essere ipocrita mi ricordo che effettivamente quando giocavo assolutamente odiavo perdere!
@rabbi, la mia era un’aggiunta ad un commento precedente, sul fatto che un tm come quello la federazione guadagna 5mln. io dicevo che ci sono cosi’ tanti altri vantaggi che anche se fosse solo in pareggio, sarebbe cmq la cosa da fare.
la partita non l’ho commentata perche’ l’ho vista allo stadio ed ancora non l’ho ‘processata’ bene.
Senza meno gsp, volevo rimarcare che non sono uno con la puzza sotto il naso da quel punto di vista.
Mclean dovrebbe sapere che i tour degli AB portano dei bei soldini nelle casse della federazione neozelandese, certo, ci sta che si chieda come mai giochi così spesso con l’Italia, una volta ogni tre/quattro anni può essere considerato troppo se si ha una visione così elitaria del gioco, è legittimo nella sua arroganza, ma nasconde anche una certa paura, perché come è vero che ogni tanto gli ab perdono con la Francia o l’Inghilterra o l’australia o altri, è anche vero ed inevitabile che un giorno perderanno anche con noi e posso capire come si sentiranno quel giorno e che abbiano il pensiero di rimandare il più possibile una possibilità del genere.
Se andiamo a vedere i punteggi di certe sfide pre-professionistiche vedremo che un paio di volte non siamo andati così lontano da quella che per loro sarebbe una vera catastrofe.
A me gli ab piacciono e piacciono anche i neozelandesi, gente davvero fantastica, e mi sono piaciuti gli sguardi dei baby blacks un paio di anni fa in occasione dei mondiali. Ragazzi puliti, orgogliosi quanto si vuole, ma umili e gentili con tutti, ragazzoni enormi ma davvero speciali. Loro di certo non hanno tutte le fisime del signor mclean.
se si pensa di crocifiggere un popolo o un intero movimento sportivo come quelle neozelandese per l’infelice uscita di un singolo cronista non ci si discosta molto da quegli estremisti islamici che assaltano le ambasciate danesi per la pubblicazione di una vignetta “blasfema” che è e resta espressione della libertà di pensiero e di stampa…
Sparate (metaforicamente) pure contro Glenn MacLean ma lasciatemi stare i neozelandesi…
Siamo lontani anni luce dagli AllBlacks? Sta a noi colmare il gap e a loro permetterci di dimostrarlo (ogni 3-4 anni è sufficiente)…
Già così il rugby è uno sport sin troppo elitario (ha poco da darsi da fare l’IRB: ai mondiali si qualificano sempre le stesse squadre ed in semifinale ci arrivano sempre le stesse…
al momento solo l’Argentina è riuscita a fare il grande passo e a porsi come variabile impazzita: spero arrivi presto il giorno in cui anche noi e i nostri ormai sodali scozzesi si possa puntare a quel genere di risultati…
anche perché, diversamente, ai neozelandesai resteranno pochissime partite da guardare, metà delle quali si chiameranno Bledisloe Cup…
Già, a me fa ridere l’obiettivo dell’IRB di ridurre il gap tra tier1 e tier2. Il rugby è uno sport estremamente esigente, non è il calcio, il basket, la pallavolo (col tutto il rispetto, di più pronta beva).
Inghilterra e Francia sono le uniche Union che possono realmente competere con l’emisfero sud (Argentina inclusa) con Galles e Irlanda, ma con problemi “demografici”.
La Scozia ha problemi di profondità, noi non abbiamo problemi demografici ma problemi di arruolamento e di formazione non da poco.
Canada, Stati Uniti, Russia, Georgia e Romania non hanno campionati all’altezza e fanno relativamente pochi TM.
Il Giappone ha tanti soldi, ospiterà i mondiali, staremo a vedere.
Il Giappone ha tanti soldi ed ha battuto la Romania, una squadra che ha una sua tradizione rugbistica.
L’hanno scorso hanno vinto la Pacific Nations Cup, peraltro. Con staremo a vedere significavo l’aspettativa di progressi che nel rugby, noi ne sappiamo qualcosa, non sono mai semplici.
anno scorso…
Discorsi già sentiti da parte dei Francesi che da due anni non fanno più…chissà come mai??? Questa mentalità non fa bene alla crescita del rugby. Per fortuna si tratta di considerazioni abbastanza ristrette sia nei contenuti che nel numero di opinionisti.
brunello
gabric83 per il momento me’ una sparata di un giornalista ma io ricordo a tutti che le Sanzar hanno voluto il cambiamento dei tour estivi con un ritorno alle teste series ed una delle ragioni era che non erano interessate sia dal punto di vista sportico che economico ad ospitare partite contro Italia e Scozia in primis (Italia-AB a roma e’ un evento AB-Italia ad Auckland…mettiamola buona non e’ un evento)…e la IRB ha ben mascerato tutto con piu’ TM tra Tier 1 e Tier 2 (con in realta’ Scozia ed Italia che andranno a far visita ai vari Giappone, Fiji, USA, Canada…tranne negli anni dei Lions).