Mario Spotti viene rieletto a presidente del Comitato regionale emiliano per una manciata di voti, lontano però dalla soglia del 55%
Elezioni regionali: un “caso Florida” nella rossa, pardon dondiana, Emilia?
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Non mi piace molto il termine “Dondiana”.
Potrebbe dare il via a polemiche inutili sul fatto che On Rugby sia di parte come in passato, distogliendo l’attenzione sugli aspetti sportivi del nostro movimento, soprattutto da coloro che sostengono la vecchia dirigenza della FIR.
Non voglio far polemica, sia chiaro..
beh se lo statuto coni prevede questa “clausola” del 55%..un bel “cinema” governare con 2 su 7 a favore poi! maaahhh!!!
vedrai che cinema ora..
Due cose ma come si fa a governare con due consiglieri su 7? Ma anche se arriva al 55% e magari i consiglieri sono 3 diventa un inferno e ogni programma stilato va a farsi benedire perchè se il vincitore dice che bisogna fare A B C e il consiglio è contrario su tutta la linea si perderanno dietro a beghe politiche lasciando in dietro il bene primario e cioè il rugby giocato
Secondo io nom sono mai stato in florida ma mi tengo l’emilia con i suoi salumi i suoi tortellini cappelletti la via emilia e gli lascio volentieri disneyworld mami orlando i caimani e le paludi
Insomma non c’è storia proprio 😉
Questione complicata e di difficile interpretazione, ho provato e riprovato ad interpretare e secondo me gli sconfitti hanno ragione, il tutto si rifà ad una norma che rimanda allo statuto coni dove si parla di presidenti che hanno svolto il mandato per due mandati consecutivi ma non si definisce presidente federale o del comitato, semplicemente presidente e Spotti lo è. Comunque io se fossi Spotti mi farei due domanda, sono utile al movimento? Ho il sostegno della maggioranza? Io risponderei no a tutte e due le domande, vincere con il 51,9% dopo che hai governato per 8 mandati senza avere avversari, dopo che qualcuno ha votato per te con inspiegabili cambi di direzione dell’ultima ora e in seguito a varie telefonate ricevute dalla sede di Via Verdi, dopo che governi da circa 30 anni, beh forse dovresti farti da parte non solo per avere un po’ di ricambio ma anche per gestire il comitato in modo moderno come fanno altri. Senza dimenticare la minoranza in consiglio ma sinceramente non capisco o mi rifiuto di capire l’esito di questo voto perché non puoi votare un presidente e poi non sposare la sua linea andando a far eleggere i consiglieri che lui non voleva…. Gesto di menefreghismo verso il movimento da parte di chi ha votato e gesto in concreto da parte di chi non approva…
Non so cosa deciderà Spotti, ma in ogni caso non è Maurizio 🙂 Al di là di chi abbia vinto alle elezioni federali (e perso) niente sarà come prima. Merito ad Amore e Zatta che hanno mosso le acque dello stagno. Come diceva il grande timoniere (Mao, non Dondi): “grande è il disordine sotto il cielo: la situazione è eccellente”. Ogni parto ha il proprio travaglio ed è bene sia così, meno alibi e più responsabilità per tutti.
🙂
Sono d’accordo con malpensante, niente sarà come prima. Ma sarebbe un errore credere che i consiglieri eletti siano nemici di Spotti; e non so se Spotti volesse o meno i consiglieri eletti, perchè a quanto so non ha indicato alcuna lista “preconfezionata”. Certo il nuovo Consiglio non “parma-centrico” comporterà alcune complicazioni logistiche, ma credo che potrà funzionare bene, non necessariamente limitarsi all’ostruzionismo nei confronti del Presidente ed essere propositivo ed efficiente. E spero che ancora una volta l’Emilia possa servire da esempio per le altre regioni.
Il presidente Spotti aveva indicato una lista di C
scusate, in verità una Lista Spotti c’era e non ha avuto che 2. eletti sui sette previsti. Vorrei però che teneste conte che, se verrà confermata l’elezione di Mario Spotti c’è tutta la volontà di lavorare assieme. Certo dovrà tenere conto del programma della maggioranza dei Consiglieri ed in particolare dovrà distribuire deleghe vere e pesanti per svolgere l’attività di coordinamento che gli è richiesta. Il nostro motto era……………………..RINNOVAMENTO nella CONTINUITA’ e quì lo vogliamo fare per davvero. Quindi nessuno si immagini la guerra civile.