Australia e Nuova Zelanda, ora è polemica per il “bracconaggio”

Hansen attacca la federazione australiana: “Ci rubate i talenti”. E il dimissionario John O’Neill ribatte per le rime

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Silverfern 23 Ottobre 2012, 08:57

    Frustrazione da mancato raggiungimento del record.
    l’uomo sa essere vanitoso ancor più della donna.

  2. MarkElla 23 Ottobre 2012, 09:11

    ma senti questi!!
    una caduta di stile così da una delle squadre più forti e più conosciute a livello planetario è davvero indecorosa. Dice bene l’articolo il signor Hansen farebbe bene ad aver un pò più di fair play. Io aggiungo: si dovrebbe ricordare che è un rugbista e non un pallonaro (parola dal duplice significato) e che certi commenti sono la prassi durante la pausa pranzo del lunedì in tutti gli uffici e i bar d’Italia, ma detti dal CT degli All Blaks stonano come una motosega in mezzo ad un quartetto d’archi.
    Io tifo Wallabies da quando capisco di rugby e sinceramente non credo che la NZ vinca così tanto perchè fa scouting nelle Fiji a Samoa o a Tonga, vincono perchè hanno tantissimo lavoro dietro ed una preparazione invidiabile, non è un ragazzino samoano a fare la differenza di un intero movimento.
    Caro Hansen saper vincere è difficile, dimostra che sai anche perdere

    • GCMars 23 Ottobre 2012, 23:02

      Visto che per me viene prima di tutto l’obiettività, ti dico da tifoso sfegatato degli ABs che sono al 100% d’accordo col tuo discorso. È inammissibile un discorso simile da parte di chi allena una squadra che sta vincendo tutto quello che c’è da vincere!

  3. Brambo79 23 Ottobre 2012, 09:51

    Quoto quanto detto da O’Neill, è evidente e indiscutibile che la Nuova Zelanda abbia molti giocatori delle isole del Pacifico.
    Però in generale, secondo me la Federazione Internazionale dovrebbe porre in qualche modo un freno al fenomeno sia degli equiparati che dei giovani che cambiano di fatto nazionalità già ai 20 anni (mi riferisco ad esempio a tutti i 18-20 enni del Pacifico che già orbitano nel giro della nazionale inglese o ci entreranno entro pochi anni). Anzitutto si snatura completamente il concetto di nazionalità (non parlo di patriottismo, altra cosa), ma soprattutto si indeboliscono troppo le nazioni meno ricche (fiji, samoa, tonga in primis): il rugby globale dovrebbe cercare di espandersi, non di rubare talenti (perchè di questo si tratta, sono giocatori “rubati” con i soldi) alle nazioni di seconda fascia.

    • Hrothepert 23 Ottobre 2012, 11:41

      Forse è vero, ma non dimentichiamoci che l’ Italia senza una valanga di argentini, Dominguez, Parisse e Castro in testa e altri equiparati col cavolo che oggi giocava il 6Ns!!

      • Brambo79 23 Ottobre 2012, 12:35

        Hai ragione, ma mi piacerebbe sapere cosa pensa un argentino, quando ha visto una nazionale come la nostra entrare nel 6 nazioni soprattutto per merito di suoi connazionali.. Oggettivamente è un pò strano, infatti la prima critica che fa chi non segue il rugby è del tipo “eh ma la nazionale ha 10 stranieri su 15..”

        • gsp 23 Ottobre 2012, 13:21

          ma non sono stranieri per noi, la maggior parte sono italiani di passaporto. e’ uno sfotto’ che fanno a noi italiani e che noi prendiamo troppo seriamente. Il problema della formazione c’e’, ma non dipende dalle regole.

    • gsp 23 Ottobre 2012, 11:51

      Non sono daccordo, anzi le regole del rugby sono piu’ restrittive che nella vita reale. questo forum e’ pieno di gente che ha vissuto meta’ vita in un posto e meta’ in una altro. e prorabiblmente ha legame a due nazioni e comunita’ com’e’ e’ normale che sia. per il rugby deve scegliere.

      Idem gente che ha due passaporti, o nonni emigranti.

      sul num degli equiparati c’e’ un massimo di 3 che mi sembra ragionevole.

      E soprattutto e’ nella natura del genere umano di muoversi a cercar fortuna, non vedo perche’ il rugby dovrebbe contravvenire un fenomeno naturale ed insito nell’uomo.

      • Stefo 23 Ottobre 2012, 12:08

        Ti quoto gsp sul 99% ma su certi punti credo che la regola IRB debba venir cambiata, il caso Shingler di qualche mese fa ha messo a nudo il problema che per certe nazioni che indicano la U20 come il loro next senior team gia’ vincola ed altre con la “A” non hanno questa “protezione”…su questo bisogna lavorare e fare in modo che sia uguale per tutti, si decida se la U20 (non andreei piu’ sotto come eta’) vincola o meno.

        • gsp 23 Ottobre 2012, 12:54

          non so, e’ complicata ed e’ necessario che la IRB faccia chiarezza.

          non ho una visione definitiva. l’argomento che si aspettano le seniores prima di scegliere (invece che la Under20) secondo me un po’ di logica ce l’ha.

          pero’ hai ragione, torneremmo alla questione Galles. l’U20 e’ senior team? secondo e’ Under proprio perche’ non e’ seniores. sarebbe interessante capire la logica della decisione.

          l’importanza di tenere la definizione seniores/Under evita il fatto che se mai sei fenomeno ed esordisci a 18 anni in nazionale (che puo’ capitare), se metti la regola dei 20 potresti cambiare squadra. ne’ vedrei di buon occhio un regime diverso per giocatori dalla stessa eta’.

          forse avrebbe senso togliere del tutto la regola della seconda squadra, e lasciare solo nazionali maggiori e seven. la butto li’

      • Brambo79 23 Ottobre 2012, 12:31

        @gsp:
        E’ vero, infatti penso, come ho scritto, che non sia giusto, ma penso anche che sia inevitabile, per i motivi che hai scritto tu. Mi esprimo meglio dicendo che mi dispiace che nazioni con potenziale rugbystico molto alto, come le isole del pacifico, schierino una nazionale molto meno forte del proprio potenziale (come accadrà sempre di più) perchè i propri giocatori più forti sono diventati ad es. inglesi.. è un peccato per il movimento rugbystico mondiale, che dovrebbe mirare ad espandersi.

        • gsp 23 Ottobre 2012, 12:58

          Brambo, secondo me il problema del pacifico e’ secondo me piu’ di poverta’ ed instabilita’ politica e li’ l’IRB puo’ poco. ad ogni mondiale sono a rischio di non presentare le squadre. Mi sembra anche logico che uno se puo’, va via.

          Ho letto in passato dell’idea di farli tornare per una squara diversa a giocare a fine carriera, ma la vedo complicata e di difficile applicazione.

          • Brambo79 23 Ottobre 2012, 15:40

            Beh, l’IRB può quantomeno fare come nel calcio: se un giocatore viene convocato per una nazionale giovanile (Under 21, nel rugby sarebbe l’Under 20), non può più cambiare nazionalità. Poi la scelta di vita del giocatore sarà di militare in squadre di club inglesi (o altro), ma la sua nazionale gli resterà.. Sarebbe per me la via di mezzo giusta.

      • Hrothepert 23 Ottobre 2012, 13:23

        Quoto, io, ad esempio che sono un esempio di quello che dice Gsp, se dovessi scegliere con chi giocare per il Rugby sceglierei Italia, mentre se per il football sceglierei Scotland!! Che ci volete fare, evidentemente, non mi pice vincere!!

        • mezeena10 23 Ottobre 2012, 13:43

          hroth, nascita o qualche parente?

          • Hrothepert 23 Ottobre 2012, 17:42

            Italiano di nascita e cittadinanza, periodi vissuti un po’ qua e un po’ su, parenti qua e su, amici qua e (alcuni come fratelli!!) su, storia molto comune a Barga, anche per Biagi, lui è nato su ma per il resto stesso percorso.

          • Hrothepert 23 Ottobre 2012, 17:43

            P.s. non ho ancora sentito il mio amico alla Glasgow University per sapere se conosce la tua amica.

          • mezeena10 24 Ottobre 2012, 09:40

            mandale i saluti! da mezeena (letto mesina, come il famoso bandito 🙂 )sicuramente si ricorda!!! ciao

      • mezeena10 23 Ottobre 2012, 13:41

        quoto gsp..avendo doppia nazionalità non posso che essere d’accordo..quanto alle scelte, se notate bene, sono dettate piu da opportunita, sportive o di vita che siano..e penso sia giusto così in fondo..su shingler la “colpa” se si puo definir cosi, è che per la wru la seconda squadra designata è proprio l’U20..non hanno una squadra “emergenti”..proprio grazie alla questione che hai sottolineato tu, la federazione scozzese ha tentato di tesserarlo e l’ha pure convocato con la prima squadra..poi intervenne l’irb su ricorso gallese e sappiamo com’è andata a finire..

        • Stefo 23 Ottobre 2012, 16:20

          La colpa non e’ della wru e’ del regolamento e’ il regolamento stesso che non definisce next senior team ma dice che esso e’ quello che la Union comunica alla IRB e la WRU aveva comunicato (prima che il caso scoppiasse) che la loro “seconda squadra” era la U20.
          Ed e’ qui che si crea il problema. Non tutti hanno una “A” non e’ obbligatorio averla ed evidentemente la WRU non sente questa necessita’ ed il regolamento glielo permette.
          Ip penso che se uno e’ maggiorenne e decide di rappresentare una squadra a livello U20 abbia preso una decisione e quella debba rimanere…non e’ questione di nazionalismo o altro di cui non me ne frega nulla se devo essere sincero ma semplicemente mettere regole pari ed uguali per tutti…io trovo ridicolo che tra un anno Rodney Ah You possa giocare con l’Irlanda dopo che 3-4 anni fa ha vinto una JWC con la Nuova Zelanda.
          La realta’ e’ che per bilanciare le forze alla IRB va bene cosi’ discorso uguale per i 3 equiparati sono regole che cercano di permettere che il talento dei paesi “ricchi di talento” non venga sprecato ma aiuti NAzionali meno “ricche”.

          • mezeena10 23 Ottobre 2012, 16:43

            si stefo quoto e concordo..(colpa era tra virgolette)..a me sembra assurdo che alcune rimostranze siano venute proprio da chi sostiene e supporta una nazionale (l’italia ovvio), che ha usufruito a piene mani di queste regole!

  4. Giompy 23 Ottobre 2012, 09:58

    John O’Neill è sempre stato un signore. Non ha protestato nemmeno quando gli abbiamo scippato prima McLean e poi Ambrosini…

    • M. 23 Ottobre 2012, 10:10

      Per non parlare di Burton!

      • madflyhalf 23 Ottobre 2012, 10:28

        forse ci sarà un motivo… 😀

        • MarkElla 23 Ottobre 2012, 10:44

          ambrosini? mclean?
          ahahah si si
          vedi se gli toccavamo O’Connor oppure Pocock se non si ingrifava come un assiro-babilonese!!
          ambrosini…. … ma dai!!

          • Giompy 23 Ottobre 2012, 17:21

            Infatti il mio tono è scherzoso e scanzonatorio!

    • Hrothepert 23 Ottobre 2012, 11:35

      Per McLeane sono loro che dovrebbero pagarci!!

  5. M. 23 Ottobre 2012, 10:10

    Questi sistematicamente svuotano le isole del pacifico e si mettono a fare i maestrini, mah…

  6. madflyhalf 23 Ottobre 2012, 10:28

    1) La NZ non fa un cazzo di scouting, di 1100 All Blacks, 30 non sono nati in NZ. 30. Al contrario, come già spiegato anche qui, ad esempio delle Samoa, solo Paul Williams era nato a Samoa. Gli All Blacks fanno semplicemente scouting nelle loro scuole dove studiano pakeha, maori, ma anche figli di immigrati figiani, samoani e tongani

    2) Caro Steve Hansen, evidentemente sei proprio discepolo di Father Ted perché appena qualcosa va storto è più facile gridare al complotto che guardare nel proprio giardino. E questa non è nemmeno stata una sconfitta.
    Ah, dì un po’, quand’eri coach del Galles, Brent Cockbain e Sonny Parker li ho chiamati io a giocare?

    3) la maglia è gold, non gialla. Per quanto Kooga ci metta del suo

    • Stefo 23 Ottobre 2012, 10:55

      Veramente Paul Williams e’ nato in Nuova Zelanda da genitori Samoani e la maggior parte della NAzionale Samoana e’ nata in Samoa

      • madflyhalf 23 Ottobre 2012, 11:48

        Giusto, Paul Williams. Errore mio!

        Squad di Samoa al mondiale 2011 (i nati all’estero):

        Ti’i Paulo: nato a Christchurch NZ, cresciuto a Canterbury.
        Census Johnston: nato a Auckland NZ, cresciuto a Taranaki.
        Anthony Perenise: nato a Porirua NZ, cresciuto a Hawke’s Bay.
        Sakaria Taulafo: nato a Nelson NZ, cresciuto a Tasman.
        Daniel Leo: nato a Dunedin NZ, cresciuto nel Sunnybank (AU).
        Filipo Levi: nato a Huntly NZ, cresciuto a Otago.
        Kane Thompson: nato a Wellington NZ, cresciuto a Southland.
        Kahn Fotuali’i: nato a Auckland NZ, cresciuto a Nelson.
        Junior Poluleuligaga, nato a Otahuhu NZ, cresciuto a North Harbour.
        Tasesa Lavea, nato a Taihape NZ, cresciuto a Manukau Counties.
        Johnny Leota, nato a Palmerston North NZ, cresciuto a Manawatu.
        Sailosi Tagicakibau, nato a Auckland NZ, cresciuto a Taranaki.
        Paul Williams, nato a Auckland NZ, figlio di un All Black, cresciuto a Canterbury.
        Ole Avei, nato a Wellington NZ.
        Jeremy Sua, nato a Wellington NZ.
        James So’oialo, nato a Wellington NZ.

        Io ne conto 16.

        E il problema non sono le Samoa.

        Gli All Blacks.
        In 100 e rotti anni di storia, su 1100 All Blacks, 30 non sono nati in NZ.
        Di questi 30, 4 sono arrivati in età adulta:
        – Alama Ieremia
        – John Schuster
        – Joeli Vidiri
        – Saimone Taumoepeau

        • Stefo 23 Ottobre 2012, 12:11

          Madflyhalf
          cresciuto non vuol dire nato comunque preciso che io penso che nel 2012 pensare a dove uno e’ nato sia abbastanza “fuori dal tempo”…

          • madflyhalf 23 Ottobre 2012, 12:27

            ma leggi o fai finta?

            L’argomento “La NZ depreda le isole” è leggenda metropolitana al pari dei coccodrilli che ti saltano fuori dal cesso a morderti le chiappe.

            Per depredarle dovrebbe prendere gente nata là, magari già maggiorenne.

            Così non succede, vedi post successivo.

            Al contrario apparentemente sono più le Samoa/Tonga/Fiji a “depredare” la NZ di talenti che sono nati lì e che soprattutto hanno cresciuto loro…
            Ma lo fanno per ovvie ragioni (sociali prima di tutto, poi anche economiche) e non siamo qui a disquisire su un argomento su cui ci stiamo dando sostanzialmente ragione).

            Per darvi un’idea:
            Il 6.7% della popolazione residente NZ è isolana.
            Nei tesserati NZRU, di isolani, ce ne sono 42.000, su 150.000 fa il 28%!

            Per forza di cose molti di questa etnia finiscono a giocare per gli All Blacks!
            E ripeto è normalissimo e giusto anche che i Isolani cresciuti e nati in NZ, scelgano di rappresentare la NZ, così come è giusto che che federazioni Isolane convochino persone che giocano, vivono, sono cresciute e sono nate in NZ.

          • Stefo 23 Ottobre 2012, 12:29

            Guarda che ti sto dando ragione…

          • mezeena10 23 Ottobre 2012, 12:36

            quoto stefo! oltre che anacronistico ha poco senso..quelle di hansen, per me, eran parole dettate piu dalla frustrazione per la mancata vittoria e dal modo in cui è andata la partita, che altro..in fondo harris ha fatto la sua scelta perche poco o nulla considerato, secondo lui..

          • And 23 Ottobre 2012, 15:25

            @ madfyhalf

            credo che questo sistema vada bene un pò a tutti, sia a gli AB che ai giocatori samoani stessi che sono poi tutti + o – di nascita e formazione NZ: se sono forti vanno nei Tuttineri, se nn li chiamano si accontentano di Samoa. Penso ai fratelli di Umaga e So’oialo che giocano x Samoa (o il fratello di Barbieri che ha giocato nel Canada)

      • And 23 Ottobre 2012, 15:29

        io avevo dei dubbi che fosse samoano (se lo vedi capisci perchè), come Kane Thompson. Mi hanno detto che suo nonno è samoano

        • M. 23 Ottobre 2012, 15:51

          Sì però nato vuol dire poco perché altrimenti il buon Parisse sarebbe un nostro furto all’argentina… E’ poi abbastanza ovvio che da nazioni relativamente più povere dove l’emigrazione verso le nazioni più ricche è abbastanza la norma sia più facile iniziare a trovare strutture, soldi, comptentenze che nella madre patria non ci sarebbero. Così come è abbastanza ovvio che gli isolani nati all’estero meno dotati non siano “presi” dagli AB ma tornino a casa loro.
          Cioè in definitiva è una non-polemica perché qua conta, e lo dice pure l’Irb, il “link” non il sangue, il suolo, i genitori ecc.
          Certo che, ed è per quello che sopra ero così duro, abbastanza ridicolo che la nazione numero 1 al mondo per risultati e gioco vada a protestare con gli australiani per una cosa che fanno pure loro da sempre…

          • mezeena10 23 Ottobre 2012, 16:46

            i genitori di parisse sono entrambi italiani..

          • M. 23 Ottobre 2012, 16:56

            Appunto ma è nato in Argentina… Quindi come i samoani nati in NZ che poi giocano per Samoa sarebbe un “furto” nostri all’Argentina… Dico sarebbe perché non sono d’accordo con questo ragionamento, come detto sopra.

        • mezeena10 24 Ottobre 2012, 09:20

          @and, kane thompson è nato, cresciuto e si è formato in NZ..ha scelto di rappresentare samoa, grazie appunto ad un nonno isolano

    • Emanuele 23 Ottobre 2012, 11:24

      poco importa dove siano nati, ma dove abbiano ottenuto la loro formazione rugbystica

  7. madflyhalf 23 Ottobre 2012, 10:33

    E per quanto Steve Hansen abbia fatto un’uscita poco felice e, in definitiva, l’Australia che fa giocare Mike Harris FA BENE (e Mike Harris sembra molto felice di ciò), per Big JON c’è un’altra figura di cacca.

    “Non voglio neanche sapere quanti giocatori isolani hanno vestito la maglia All Blacks” probabilmente Big JON NON LO SAI PROPRIO.

    Per fortuna per il rugby australiano s’è dimesso… un altro anno con questo soggetto non l’avrei sopportato.

    Sempre forza Wallabies, ma fanculo JON.

    • MarkElla 23 Ottobre 2012, 10:49

      a prescindere dalle responsabilità di “big Jon” direi che questa volta è stato abbastanza misurato nella replica..
      come hai ricordato si è limitato a dire “Non voglio neanche sapere quanti giocatori isolani hanno vestito la maglia All Blacks” non la trova una ripicca da bimbo offeso…
      sempre forza Wallabies

      • madflyhalf 23 Ottobre 2012, 12:02

        Il fatto è che non è una ripicca da bimbo offeso.

        E’ una frase da incompetente.

        30/1100 fa 2.27%, se conoscesse meglio il suo movimento, probabilmente scoprirebbe che la percentuale per i Wallabies è superiore.

        Gli All Blacks non depredano niente, semplicemente prendono uno nato, cresciuto ed educato in Nuova Zelanda e gli danno l’opportunità di giocare per essa.
        Esattamente come hanno fatto i Wallabies con Saia e Anthony Fainga’a, Wyclyff Palu, Tatafu Polota-Nau, Mark Gerrard…
        Nessuno è obbligato, se uno di loro si sente più Isolano, dice “No grazie, voglio giocare per la mia nazione”.

        Un sacrosanto principio giuridico chiamato IUS SOLI che non mi pare proprio un crimine contro l’Umanità Rugbystica.
        O no?

        • mezeena10 23 Ottobre 2012, 12:38
          • madflyhalf 23 Ottobre 2012, 14:14

            No beh, il caso Pocock è leggermente diverso, perché quelli sopraelencati, tutti figli di genitori isolani, cresciuti in Aus, ci sono anche nati, mentre Pocock è figlio se non erro di Australiani, ma nato in Zimbabwe.

            Pocockambia comunque 😀

            Sta di fatto che l’Australia non ha commesso nessun crimine, a Hansen gli brucia un pelino per un pareggio 18-18 dove, in effetti, 33 sono stati segnati da neozelandesi 😀
            E s’è lasciato scappare una frase da imbecille.

            In compenso Big JON ha perso un’altra occasione per stare zitto e ha dimostrato tutto il suo pressapochismo.
            Se invece che dire quelle cose sulla NZ, avesse detto “Beh, andate a chiedere al diretto interessato Mike Harris se non è felice di rappresentare l’Australia e di aver fermato gli All Blacks alla sua prima occasione utile, in un momento in cui nessun’altra squadra è riuscita a fare di meglio”, avrebbe tirato la vera legnata nei denti a Hansen!

          • mezeena10 23 Ottobre 2012, 18:33

            la situazione di pocock è molto simile a quella di parisse! nati all’estero da genitori emigrati

  8. riaan cotzee 23 Ottobre 2012, 13:01

    È una questiona di cultura.logico che gli isolani si avvicinano o addirittura vanno a vivere in nz o Australia essendo le isole molto più povere e senza opportunità di carriera o lavoro. Nessuno ruba niente è solamente un evoluzione che porterà ad avere un mix ovunque. Hansen ha fatto quelle dichiarazioni perché aveva un cospicuo bonus sul record che pensava già suo e quindi gli è bruciato un bel po’ !
    E a dirlo tutta godo molto!

  9. Katmandu 23 Ottobre 2012, 14:11

    partiamo dal presupposto che oramai viviamo in un mondo cosmopolito e che parlare di nazionalità risulta lggermente complicato
    Mia figlia per esempio ha metà sangue italiano metà sangue ucraino ma analizzando meglio il 25% di sangue è siciliano il 12.5% lombardo il 12.5% friulano il 40% ucraino e il restante polaccobene ora che nazionalità potrebbe rappresentare?
    bene ora tornando agli AB hanno una produzione di giocatori spaventosa e quindi vivendo in un mondo in cui oramai i confini sono una cosa abbastanza labile e anche gli AB hanno beneficiato di persone nate da genitori nati all’estero trapiantati in NZ per lavoro si può sapere che cavolo vogliono?
    ora per quanto riguarda i giocatori nati e formati un altro paese ma solo perchè hanno giocato un tot di tempo in un altro paese possono essere eleggibili per un altra nazionale vorrei comunque ricordare che anche la NZ ha firmato questo tipo di regolamento quindi lamentarsi è inutile
    e poi fare bracconaggio di giocatori mi pare una affermazione abbastanza squallida inoltre per quanto riguarda Mc lean (che a me non dispiace anche se troppo lento delle volte) ha discendenti ialiani e quindi?

    • ginomonza 23 Ottobre 2012, 15:48

      Katmandu,
      il sangue non si deve prendere ad esempio.
      Noi italiani ne abbiamo di tutti i ” colori” stante le invasioni e migrazioni che si sono succedute nel nostro territorio.
      Il problema per me è di cultura e formazione ed anche un pò ( ma solo un pò) di nascita.

  10. Rabbidaniel 23 Ottobre 2012, 14:52

    Non credo sia questione di sangue o luogo di nascita.
    Le regole dell’IRB sono ben poco restrittive se paragonate, per esempio, a quelle del calcio o di altri sport. A me frega poco del DNA o dell’albero genealogico. Chi ha il passaporto italiano può giocare con l’Italia, con alcuni distinguo.
    Dominguez fece un paio di presenze con i Pumas (mi pare la nazionale maggiore addirittura), quindi, a mio parere, non avrebbe dovuto giocare con l’Italia (e qui mi pioveranno addosso critiche…), la nazionale non è una squadra di club.
    Credo che, a maggior ragione, l’U20 debba essere vincolante, cioè, se io gioco per l’U20 poi non posso indossare la maglia della nazionale di un’altra Union. Mclean giocò con l’Austrialia in U19 (correggetemi) e qui siamo a pelo.
    Ho qualche dubbio sugli equiparati. Se in nazionale giocano stranieri (non cittadini italiani) è più una “nazionale di lega” che altro. Se uno ha il passaporto ed è cittadino italiano, ça va sans dire che ha tutto il diritto/dovere di essere selezionato.
    Le regole potrebbero essere semplici a mio sommesso avviso:
    cittadinanza e non aver rappresentato altre Union in U20 (ma allargherei anche al seven e al league).
    Tutto il resto è noia.

    • M. 23 Ottobre 2012, 15:54

      Ma la madre di Dominguez non era italiana? Cioè a me risulta che Diego avesse doppia cittadinanza italica e argentina.

      • Rabbidaniel 23 Ottobre 2012, 16:12

        Sì, ma aveva già giocato con la nazionale argentina, per me questo determinerebbe una scelta e una non-eleggibilità per altre nazionali.

        • gsp 23 Ottobre 2012, 16:17

          Rabbi, ed infatti la regola e’ cambiata.

          • mezeena10 23 Ottobre 2012, 17:02

            trovo piu discutibile il metodo di reclutamento del qatar nell’atletica leggera ad esmpio!

        • Stefo 23 Ottobre 2012, 16:24

          Rabbi ora Dominguez non potrebbe giocare con l’Italia all’epoca si anche perche’ ricordiamo che all’epoca il gioco non era professionistico quindi le regole erano chiaramente piu’ permissive.

          • mezeena10 23 Ottobre 2012, 16:56

            tutto vero..ormai tutte le nazioni e nazionali, anche le top, sono imbottite di naturalizzati equiparati etc..vedi francia in primis, ma anche inghilterra, galles, irlanda e scozia (vedi visser ora e maitland poi) e ovviamente italia..e sia chiaro non lo considero un limite, anzi! puo solo arricchire dal lato sportivo ma soprattutto umano! e poi siamo nel 2012 in un mondo che piu global non si puo (anche se alcuni tentano di convincerci del contrario, vedi guerre di “fede”)..

  11. Rabbidaniel 23 Ottobre 2012, 17:29

    Sia chiaro che non faccio guerre di fede, ma credo che due tre regole ci debbano essere, altrimenti lasciamo che ci sia un rugby-mercato a livello di nazionale, come in parte noi italiani abbiamo fatto con gli argentini.
    Poi la nazionale dovrebbe rappresentare un minimo la scuola e il movimento. Se domattina, per assurdo, la Spagna passaportasse 30 argentini di alto livello che potremmo dire? Eppure sappiamo bene quale sia il livello del rugby spagnolo.

  12. fracassosandona 23 Ottobre 2012, 17:36

    mi piace pensare che mio figlio possa rappresentare tanto me quanto mia moglie quanto il paese in cui un giorno forse andremo a vivere…
    il resto sono chiacchiere nazionalistiche che solleticano l’ego di sempre meno gente per fortuna e che ad oggi non hanno mai portato nulla di buono…
    spero solo che i nostri difensori della razza italica si ricordino che squadre con tradizioni ben più forti e praticanti ben più numerosi di noi fanno import export (o dovevamo pure pretendere che giocassero per noi i Lawrence Dallaglio, i Danny Cipriani, i Luke Romano, i Nick De Luca…) è tutta gente che ha scelto di rappresentare la terra che li ha (presto o tardi) accolti…

    • Rabbidaniel 23 Ottobre 2012, 17:50

      Non vorrei essere frainteso, il mio non è un discorso di razza, sangue, ius soli o quant’altro. Credo solo che ci vogliano un paio di regole. Cittadinanza e non aver rappresentato un’altra Union in U20.
      Se uno è cittadino italiano, per me può essere nato a Busto Arsizio, a Tokyo, a Città del Capo, non mi cambia nulla.

    • mezeena10 23 Ottobre 2012, 18:21

      beh con Lawrence Bruno Nero Dallaglio e Luke Romano ci han pure provato, ma ovviamente…cipriani non è di origine italiana..credo sia caraibico

  13. Katmandu 23 Ottobre 2012, 18:49

    @ gino appunto che il sangue conta fino a un certo punto è anacronistico parlare di nazionale che si può rappresentare mi spiego meglio la nazionale italiana giovanile di crichet sono tutti pakistani (o indiani non ricordo bene spero non si offendono) nati in italia da genitori stranieri ma la terra dei loro genitori mi sembra che alcuni non l’hanno mai vista e allora spiegami come mai non sono italiani? A 18 anni potrebbero fare domanda ma avendo vissuto sempre qua secondo te possono sentirsi asiatici? In altri posti è molto più complicato averla e nonostante sei nato in quel paese da un genitore di quel paese sei cittadino straniero e ti fanno passare l’inferno per avere la cittadnanza
    Tutto questo per dire che secondo me bisognerebbe farla molto più semplice ma forse l’irb non ha intenzione di farlo e cioè hai il passapoto di quel paese puoi rappresentare quel paese non lo hai? O dimostri di poterlo avere o ciccia ma solo con la cittadinanza in mano puoi avere la maglia della nazionale e di più hai indossato in giovanile una casacca di una rappresentativa nazionale? Bene rinunci per sempre a rappresentare un’altra nazione.
    Il discorso AB è giusto che vengano rappresentati da giocatori con origini isolane sì se sono cresciuti in nz ma non mi va bene se prima rappresentano una nazione e poi passano ad un’altra

    • mezeena10 23 Ottobre 2012, 18:53

      come mike harris? 🙂

    • ginomonza 23 Ottobre 2012, 21:20

      Katmandu,
      sulla nazionalità noi siamo tra i più arretrati.
      se si sentono asiatici o meno questo bisogna chiederlo a loro e dipende anche da come sono stati educati.
      Sul Fatto di rappresentare una nazione e poi un’altra concordo ma ora non è più possibile.
      Comunque considerando la Scozia il caso “strano ” è Visser che non mi sembra abbia antenati scozzesi e non è neanche di cultura scozzese ma solo uno che gioca bene che è capitatoin Scozia e non essendo il rugby molto rappresentato in Olanda si sposa con la Scozia.
      O mi sbaglio per difetto di informazione?

      • Stefo 23 Ottobre 2012, 22:10

        Visser e’ un equiparato, 3 anni in Scozia elegibbile.

        • mezeena10 24 Ottobre 2012, 09:09

          maitland ha un nonno scozzese, ma il contratto che ha firmato è di 3 anni, giusto il tempo per esser eleggibile e fugare ogni dubbio!

          • Stefo 24 Ottobre 2012, 09:41

            mezeena non credo maitland debba aspettare 3 anni per essere eleggibile, credo che se Rbinson volesse, potrebbe gia’ convocarlo per Novembre o per il 6N 2013.

        • ginomonza 24 Ottobre 2012, 18:47

          Stefo
          lo so che è eleggibile ma si stava parlando di legami.
          Comunque questa regola non mi piace troppo a prescindere dal fatto che l’abbiamo usata anche noi

  14. madflyhalf 23 Ottobre 2012, 19:11

    “Il discorso AB è giusto che vengano rappresentati da giocatori con origini isolane sì se sono cresciuti in nz ma non mi va bene se prima rappresentano una nazione e poi passano ad un’altra”

    1) NON SI PUO’ PIU’ FARE!
    2) TUTTI gli All Blacks attuali SONO cresciuti in NZ (e sono anche nati, ma cristo d’un dio se scrivo “nati e cresciuti” leggete solo nati e tirate avanti per la tiritera nati sangue blabla)
    3) di 1100 All Blacks solo 30 erano nati fuori dalla NZ da genitori non NZ. e di questi solo 4 sono arrivati in NZ ad età adulta

    IL PROBLEMA PER GLI ALL BLACKS NON SI PONE PIU’ DAL SIGNOR SAIMONE TAUMOPEAU, il cui ultimo CAP risale al 2004!

    GLI ALL BLACKS NON DEPREDANO UN CAVOLO DI NIENTEEEEEEEEEEE

    Se volete c’è Ben Franks. Ben Franks è nato in Australia, a Melbourne, da genitori NZ.
    Ecco lui è l’unico isolano che dal 2004 hanno depredato!

    Sarà poi un caso che dei 4 piloni All Blacks, quello meno forte è quello nato in Australia? 😀

    • Katmandu 23 Ottobre 2012, 19:19

      Appunto ma non mi va bene se rappresentano gli ab a livello giovanile e poi vanno a tonga o samoa e va tutto bene

    • mezeena10 23 Ottobre 2012, 19:39

      ma guarda che io ti do ragione, le statistiche che hai citato son tutte verissime! non te la prendere troppo..son beghe di campanile dettate da una parte dal mancato conseguimento del record a cui ormai si era fatta la bocca, dall’altra dalla frustrazione di beccarle spesso e volentieri e non poter sbandierare manco una vittoria a sostegno della tesi! tutto qui..intanto l’amico canguro non occupa piu quella poltrona.. 🙂 ..e comunque, sempre, go the ABs!!!

      • M. 24 Ottobre 2012, 09:05

        Forse non ci capiamo: se i miei genitori emigrano per lavorare in NZ e sono tongani io crescerò in un ambiente rugbystico un pochino più elevato, con tecnici, soldi e strutture un filino diverse da quelle della madrepatria, giusto? Nato e cresciuto in NZ sceglierò di giocare con gli AB se sarò un possibile AB e di restare con Tonga se sarò meno forte o se sentirò di più il “link” con la madrepatria fregandomene persino di poter diventare un AB. Chiederei poi al suddetto tongano dell’esempio se si sente neozelandese, tongano o entrambe le cose. Quindi nascita, crescita ecc, in contesti misti (com’è il caso anche di italia/argentina causa uguale immigrazione) ha poco senso, secondo me. Tanto più in presenza di un’offerta come quella neozelandese imparagonabile con quella della “madrepatria”.

        • Katmandu 24 Ottobre 2012, 12:52

          Si ma tagliando la testa al toro tu sei così bravo da rappresentare gli AB complimeti perfetto sono contento per te ma dopo dato che oltre le giovanili non riesci ad andare o non riesci a fare più partite non puoi venire a bussare alla porta italiana e dire che va bene così deciditi non solo se ti fa comodo
          Per esempio drogba più volte gli è stata proposta la maglia della nazionale francese ma lui ha deciso di rappresentare la C d’Avorio e basta non ci possono essere ripensamenti

        • mezeena10 25 Ottobre 2012, 10:23

          M. guarda che c’è ben poco da capire..è talmente ovvia la cosa! se rileggi attentamente i posts ti renderai conto di come la penso

  15. M. 24 Ottobre 2012, 10:24

    Se ascoltate il tinello di oggi Munari dice cose molto simili a quanto ho detto io…

    • mezeena10 25 Ottobre 2012, 09:40

      senza offesa ma è come la scoperta dell’acqua calda!

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