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Il Giappone tenta Rougerie: il Toshiba Brave Lupus all’inseguimento
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Ma quanti campioni ha il campionato giapponese?
Guarda un po’ quali siano gli sponsor delle squadre: Toshiba, Yamaha ecc.
Soldi ne hanno, basta poi pensare che hanno assegnato loro un campionato del mondo.
proprio cosi! e anche nel gioco son cresciuti molto..certo il livello del campionato è piuttosto basso, ma tante le stelle delle tre grandi! del resto chi puo permettersi di pagare poco meno di 1 milione di euro per 8 partite (vedi SBW)??? piu i vari fourie du preez, george smith etc..
Verissimo e per collegarsi a quello che scrivevo sul post del RCT magari con la collezione di figurine non si vince nulla ma si riempiono molto bene gli stadinin più c’è tutto un discorso di merchandaising da paura non penso che pagano 1 mln di dollari SBW se il gioco non vale la candela
Al di la’ del lato economico e’ importante il lato sportivo, a forza di portare campioni nel campionato ne innalzi il livello in generale con una ricaduta positiva anche sui giocatori giapponesi che trarranno vantaggio dal giocare insieme e contro giocatori di classe superiore.
L’Italia alla fine dell’era finto-amatoriale ha tratto vantaggi dall’avere un campionato che richiamava i Botha, Kirwan, Campese, Stransky, Domighuez e altri.
Ciò può farci riflettere su uno scenario senza Celtic, prefigurato anche da Munari il quale ha affermato che non si tratterebbe di una tragedia. Non lo sarebbe, solo a patto di creare un campionato “domestico” di alto livello, con stranieri forti e un livello di competizione che sia paragonabile al Pro12 attuale. Evidentemente comporterebbe un grosso impegno finanziario, al quale, visto lo scenario, dovrebbe contribuire in larga parte la FIR, la quale dovrebbe dirottare i fondi attualmente spesi per la Celtic al campionato.
Fantascienza?
Rabbidaniel centri un punto molto interessante…ho scritto tante volte che la CL e quel modello ha dei costi non puramente finanziari da prendere in considerazione me molti da un latto accusano la Fir di pensare solo all’alto livello ma appena metti in dicussione la CL subito contestano che per la Nazionale la CL e’ fondamentale.
Come ha detto Zatta la CL non e’ l’unica soluzione, bisognerebbe valutare alternative e magari studiare (dico studiare inizialmente non farlo) se invece che spendere 10 milioni all’anno in CL (o forse di piu’) con un investimento nei clubs d’eccellenza iniziale per qualche stagione che permetta loro di firmare stranieri di prima fascia non si possa raggiungere uno sviluppo migliore. Strianeri d’alto livello che innalzano il livello del campionato, che rendono il prodotto piu’ interessante per sponsor e tv…isomma una sorta di investimento-stimolo nel domestic.
Non dico sia sicuro funzionerebbe ma almeno studiarla e discuterne come alternativa potrebbe essere interessante.
Lupus?Brave?
ma come gli vengono sti nomi?
il problema a parte le battute è serio! questi sono tanti, muovono soldi, sono geograficamente vicini a quel laboratorio di capacità e idee che è l’oceania.. a lungo termine possono diventare una potenza!
Senza contare che di fatto l’europa rischia di perdere grandi campioni, anche se credo che come scelta di vita non sia affatto facile andarsene in giappone quando sei abituato all’australia o a aotearoa
Giapponesi non sono proprio così tanti. Sono circa 120 milioni il doppio dell’italia.
Più che altro ci sono le multinazionali che spendono soldi nel rugby.
Da noi esiste solo il calcio 🙁
il computer su cui scrivo è Toshiba
@stefo
il discorso sarebbe anche interessante, ma non credo che basti qualche straniero di buo livello per cambiare la qualità dell’Eccellenza: ci vuole il confronto continuo sul campo con squadre più forti delle nostre per poter crescere veramente.Poi bisognerebbe parlare anche di staff, cioè di allenatori, assistenti preparatori e via dicendo dove anche loro incidono profondamente nella qualità di un club e quindi dell’intero torneo.
@ luis beh ho fatto un discorso semplificato, il confronto con squadre forti lo puoi mantenere nelle coppe Europee, sui tecnici devi investire ma quello lo devi fare anche se sei in CL (ad oggi dicendocela tutta le franchigie hanno head coaches stranieri). Il mio discorso sarebbe piu’ lungo ma siccome l’ho fatto piu’ volte non volevo annoiare ripetendomi…in sostanza e’ che magari non si dovrebbe comprare a scatola chiusa il modello celtico che per esistere richiede che il domestic venga declassato (esperienza di dodici anni delle altre celtiche…e’ cosi’ il modello celtico presuppone che il sacrificio del domestic) e non e’ detto che questo sia il modello migliore per tutto il movimento (quindi non solo la NAzionale, quindi non solo l’elite…si accusa sempre la Fir di ragionare solo in termini elite ma allora mettiamo in discussione la CL perche’ questa serve solo all’elite) italiano che ha delle caratteristiche proprie.
Il problema e’ che le cose non vengono studiate ed analizzate si va a tentativi provando e copiando (male) quello che fanno gli altri.
Luis comunque iniza ad assicurare che 10 squadre (non 12) di Eccellenza abbiano ognuna uno straniero di prima fascia e magari affianco uno forte, non primissima fascia ma forte ed i Nazionali distribuiti…inizia quindi ad avere degli uomini immagine per il campionato che attirino sponsor, inizia ad avere un campionato in cui uno va allo stadio perche’ puo’ vedere un Thorn, un Muliaina ed i nomi che girano in Giappone e gli effetti si vedranno.
Ti domando secondo te e’ un caso che la produzione di talenti e giocatori di qualita’ ai tempi dei Lynagh, Botha, Kriwan, Campese, Dominguez fosse nettamente superiore ad oggi?
purtroppo credo ci sia anche minore predisposizione al sacrificio e all’impegno, nelle persone di oggi. Non è da sottovalutare.
… ma intanto rougerie rimane sotto i vulcani dell’auvergne per altri due anni…