Una disanima dei dati di cui spesso si parla, ma che mancano della profondità necessaria
Tesserati, numeri e dubbi: come sta il movimento italiano?
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Settore giovanile: la FIR vuole tornare alle categorie pari
Con la pandemia vennero portate dagli anni pari ai dispari, ora si torna indietro. Un sondaggio per decidere se cambiare già dalla prossima stagione

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Campione d'Italia con L'Aquila Rugby a fine anni sessanta aveva 77 anni

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Il Direttore Tecnico diventa delegato unico del ruolo

FIR: definita la nuova Commissione Nazionale Arbitri
A rendere effettiva la cosa è stato il Consiglio Federale odierno

Giustizia sportiva: Ivan Nemer squalificato fino a fine stagione
La sentenza del Tribunale Federale arriva in seguito all'atto razzista nei confronti del compagno di squadra Cherif Traoré
Nel paese del rocco tarocco, se si hanno perplessità sui 92.000 tesserati del rugby, è palese che i 113.000 del badminton sono un’autentica bufala. Dalle mie parti il badminton ha la stessa diffusione del curling. Se devo dire la verità ha più credibilità e diffusione il tamburello.
il movimento sta molto male..e lo si sa bene..a meno che ci si nasconda, come ultimamente si è fatto a iosa, dietro i 40 milioni di budget e 70 mila persone all’olimpico 2 volte l’anno..intanto l’italia è fuori dalla top 10, tonga vicina (ricordate al mondiale contro la francia?) e samoa e scozia in questo momento ci son superiori..ergo c’è poco da stare allegri..gli altri fan passi da gigante e noi sempre fermi, in un immobilismo che dura ormai da troppo tempo..basta politica, facciamo parlare il campo..
@mezeena, non sono daccordo su scozia (a livello di nazionale, come club e’ fin troppo evidente), samoa e soprattutto tonga. ma ci giocheremo contro nei prossimi mesi e vedremo.
che il movimento sta male e’ verissimo. ma e’ anche e’ vero che la popolarita’ della nazionale va molto bene. e nessuno dei due elementi rende meno positivo o negativo l’altro.
Io non capisco quest’accanimento partigiano verso la dirigenza FIR con argomenti che non servono ad altro che alimentare polemiche. E’ stato eletto il governo FIR solo 8 giorni fa, quindi lasciateli lavorare e basta. I delusi dell’esito elettorale si mettano l’anima in pace e se pure ne hanno voglia, incomincimo a lavorare seriamente e fra 4 anni proporranno i loro programmi.
1 – il diritto di critica è sacrosanto.
2 – credo si consideri il lavoro svolto dalla precedente.
3 – il “lasciatemi lavorare” lo disse un presidente del consiglio e possiamo apprezzare il suo lavoro. In qualsiasi democrazia fare le pulci a chi è al comando è salutare.
4 – se vogliamo dire che il rugby italiano è un salute, diciamolo, se vogliamo chiuderci gli occhi e le orecchie. Ma il ritardo che abbiamo, dopo 12 anni di 6N, rispetto alle nazioni di vertice a livello di nazionale, franchigie, squadre di club, giovanili e movimento generale mi pare sia di tutta evidenza.
1. il diritto di critica grazie a Dio non manca
2. quando mai un governo di qualsiasi genere si è preoccupato del lavoro del precedente?
3. …. hai soluzioni concrete?
– Gavazzi, se tu non lo sapessi, si pone come “continuatore” di Dondi, il quale l’ha designato come suo successore.
– La nostra beneamata FIR da anni non pubblica il bilancio, e forse sarebbe il caso lo facesse. Esempio di trasparenza. Altrimenti stiamo zitti, popolo bue con l’anello al naso.
– Tanti hanno proposto soluzioni, idee nuove, nuovi approcci.
– Se non ritieni utile discutere, non interloquire nei commenti.
@su gavazzi, e’ vero che si pone come continuatore, pero’ potrebbe essere una manovra politica e valer come tale.
il fatto che lui dica di voler continuare nel solco, in realta’ significa poco, bisogna vedere i fatti. in passato e’ stato tutta’ltro che supporter di Dondi, lo sappiamo benissimo. qualsiasi cosi lui dica adesso non cambia il passato.
@gsp Ma è chiaro che è stata una coalizione all’insegna “meglio il nemico che conosco dell’estraneo che mi mette sotto sopra casa”, altrimenti l’imprimatur di Dondi non avrebbe avuto senso.
vedi che alla fine ci sei arrivato da solo… ma allora non si capisce il tuo commento iniziale. la continuità è stata una facciata elettorale. concordo con Lear, alla fine tanti partigiani e pochi contenuti VERI. lasciamo lavorare e vediamo, certo che se a priori sono tutti dei farabutti, quello che non dovrebbe “interloquire” sei tu
e’ un’analisi che va fatta il prima possibile.
… e di chè?
capire i numeri reali, divisi per categoria e regione. cosi’ sappiamo come e dove concentrarci. prima di dare una cura, o capire se ce n’e’ bisogno, dobbiamo capire lo stato di salute. o no?
io non so tu chi sia, ma nemmeno me ne importa più di tanto, però ti voglio dire che se sei uno dei tanti che non hanno un incarico ne societario e ne federale (compreso i comitati), allora mi vuoi spiegare cosa cambieresti se capissi i numeri reali? Un consiglio? Mettiti a reclutare ragazzi da avviare al rugby, forse farai qualcosa di costruttivo!!
lear come si fa a dare spiegazioni se non si conoscono i fatti in questo caso i numeri?
quello che dice gsp, in marketing si chiama segmentazione che è un potente strumento per valutare cosa fare e dove.
per tanti motivi. perche’ dello stato di salute del movimento non e’ mica detto che debbano occuparsi esclusivamente gente con incarico societario e federale?
sono curioso, ti basta come spiegazione?
se non basi il tuo lavoro sui numeri, su che cosa lo basi? senza feedback, non riesci a capire se fai bene o male, non puoi neanche imparare dagli altri e non capisci neanche in che direzione.
capisco che preferisci il campo e lavorare sui ragazzini, ma l’approccio strategico e’ importante. lascialo fare ad altri.
concordo con ginomonza, sarebbe utile, certo che politicamente, se sono stati taroccati dalla precedente gestione, non lo possono fare, almeno il primo anno
Anche se sono abbastanza giovine (ho 28anni) ho dovuto smettere per problemi fisici e fosse stato per me avrei continuato fino a 120anni ma non posso ma mi sono sempre chiesto dove sono tutti sti tesserati se in giovanile giocavamo se andava bene in14 quando sono passato in prima squadra le cose sono un pó migliorate ma in giovanile le squadre purtroppo si fanno ancora assemblando giocatori di tre quattro socetà limitrofe e che i bambini si vedevano due volte il mese quando c’era la partita e poi perdevano per mancanza di amalgama e si scoraggiavano e abbandonavano per poi riprendere magari forse 5-6anni dopo ma allora la fase di apprendimento era persa e rimaneva per fare gruppo un ragazzo che,magari non sarà stato un campione, ma avrebbe fatto una figura migliore in prima squadra
La verità è che sarebbe da chiedere quanti tesserati attivi ci sono e quante squadre gonfiano i propri numeri per farsi vedere belle
Ps nella mia socetà di provenienza si rimaneva bambini fino a quando non si dimostrava qualcosa in prima squadra quindi capisco perchè non si fanno giocare i giovani perchè prima devono guadagnarsi il posto sudando le sette camice per mandare in pensione i nonni
Come tutti sanno….e non dicono e’ che tra i tesserati FIR ci sono molti studenti che fanno rugby solo a scuola………..,quindi i numeri gia’ non tornano.
…scusate, ma noto sempre una nota polemica …mah !
Io, personalmente, critico la precedente gestione della Federazione perché non è stata in grado di creare un movimento forte a livello giovanile che permettesse alla nazionale d’ottenere quel serbatoio di giocatori necessari per giocare ad alto livello.
In 16 anni Dondi ha ottenuto molti risultati dal punto di vista economico e di riconoscimento del nostro movimento a livello politico ma essi andavano supportati meglio dal punto di vista tecnico.
E’ sbagliato dire questo? E’ corretto dire che le nostre giovanili non sono state curate a dovere? L’alto livello in Italia è gestito correttamente?
La mia opinione è quella che bisogna PER FORZA DI COSE migliorare l’area tecnica del nostro rugby. Giovani, allenatori, arbitri etc. devono essere aiutati ed avere la possibilità di poter crescere tecnicamente con l’aiuto della federazione. Per esempio, come l’Argentina ha chiesto la supervisione di Graham Henry noi dobbiamo poter considerare una soluzione simile se servisse a migliorare il movimento.
In sintesi: o si migliora la base o non andremo mai da nessuna parte
Sacrosanto
Quoto 100%
Talmente chiaro che risulta irrealizzabile
giusto, l’hanno messo tutti nei programmi, poi vediamo se chi ha vinto lo farà
La cosa che mi piaceva di più in assoluto nel programma di Zatta era la proposta del centro studi. Fare ordine e lavorare su numeri veri, se si vuole fare passi avanti, è indispensabile. Il resto è fuffa o, peggio, gli otto milioni di baionette o i centomila e passa volanisti, volanari, volanatori, insomma, quelli lì.