Video – Editoriale: cosa lasciano le elezioni FIR

Cose che rimangono e cose da dire dopo il fine settimana elettorale che ha deciso il futuro FIR per i prossimi 4 anni

COMMENTI DEI LETTORI
  1. aristofane 17 Settembre 2012, 09:10

    Penso che sia profondamente sbagliato il meccanismo di voto, o quantomenno come viene interpretato all’interno delle società.Non è possibile che a decidere il voto complessivo “sociale” siano solo presidente e dirigenti, non mi risulta che, ad esempio, all’interno della società in cui militano mio fratello e mio padre (Rugby Brescia), siano mai state fatte riunioni per decidere la linea da tenere e il candidato prescelto. A questo punto, forse, sarebbe più opportuno eliminare il voto di delega, e permettere a tutti i tesserati di votare con voto singolo, sarebbe molto più democratico e partecipativo. Poi ogni tesserato eleggerà per il consiglio i suoi candidati, all’interno della quota alla quale appartiene (tecnici, politici, giocatori). Certo, si allungherebbero i meccanismi elettivi, ma sarebbe tutto più chiaro e trasparente (magari si potrebbe pensare a voti decentrati, urne nelle varie società o nella provincia di appartenenza).

  2. pepe carvalho 17 Settembre 2012, 10:34

    Concordo che il meccanismo di voto è molto “chiuso”, in pratica ogni società ha un tot di voti con riferimento al campionato in cui milita e in relazione ai piazzamenti conseguiti. poi c’è la delega….
    tutto il sistema è poco democratico, in più per eleggere i consiglieri hanno un meccanismo “bulgaro”, sette preferenze per sette eletti dei dirigenti, vuol dire che se una fazione è compatta e ha la maggioranza elegge tutti i posti disponibili. una roba che neanche con i maggioritario puro all’inglese…. almeno li ci sono i collegi.

  3. Rabbidaniel 17 Settembre 2012, 11:48

    Io ho sempre sostenuto che il ticket Amore-Zatta sarebbe stata l’unica via per contendere la vittoria a Gavazzi. Al contempo ero convinto che Amore non avrebbe raccolto moltissimi voti, come poi è stato. Non so se le due cordate fossero compatibili o meno, ma credo che i punti di contatto programmatici ci fossero.
    Sul meccanismo di voto, be’ tanto democratico non è. Le deleghe sono sempre fattore di impaludamento, poi molto spesso i giocatori non sanno nemmeno quale sarà il candidato che il loro delegato voterà.

  4. zibbo_rugbyportogruaro 17 Settembre 2012, 17:25

    Cosa resta? Una grande amarezza.. come ogni volta che in Italia si perde un’occasione per cambiare.
    Non è detto che il cambiamento sia sempre un bene, sia chiaro, ma l’immobilismo è peggio: dopo 16 anni c’è anche bisogno che cambino volti, situazioni, meccanismi del potere e che si rinnovino le forze, che entrino idee ed esperienze nuove.
    (“mejo sbaiar strada che rimaner fermi allo stop”)
    Ora non resta che sperare che Gavazzi, magari pensando alle prossime elezioni, si convinca che una tregua con Benetton sia necessaria.. e di conseguenza CON quelli che sono stati battuti e le loro richieste/obiezioni/suggerimenti si costruisca qualcosa.
    Utopia?

  5. Picco 17 Settembre 2012, 22:33

    Mi si riconoscerà che dall’inizio della discesa in campo di Zatta sostenevo la necessità di allearsi con Amore.
    E non solo per semplice “calcolo”.

  6. dagniele 18 Settembre 2012, 10:54

    Io vi trovo divertenti , o forse ridicoli ancora non l’ho bel capito , pensate davvero che tutto sia complotto o che quei soggetti di cui si parla “il nuovo” , si dovevano unire quello che ha sempre fatto tutto da solo , contro tutti , la lire no , il veneto no , la celtic la faccio io , il sud non esiste c’è solo Treviso con quello del rugby di base e no alla celtic ??? avremmo dovuto votare queste persone qui ??? il rugby di base è in crisi non per la federazione ma perchè per la maggior parte delle squadre non ci sono professionalità neanche per andare a cercare sponsorizzazzioni dal macellaio vicino al campo , nell’assurdo di questo periodo ci si è scordato dei TANTI soldi regalato alle squadre di eccellenza con le liste o anche solo con il chiudere non un occhio ma tutti e due con quasi tutti quelli che non avevano i conti a posto e hanno ad esempio società che di mese in mese dal veneto dove sono nate si trasferiscono in amene città della sicilia per evitare di ricevere i decreti ingiuntivi….

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