TMO, una sperimentazione inutile. Pensiamo al secondo arbitro

Primo appuntamento con la rubrica di Antonio Raimondi, “Giù il gettone”. Si parla di arbitri e tv

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Luc@ 14 Settembre 2012, 10:48

    Non male come prima Antonio.

    Secondo me nello sport l’errore arbitrale è da accettare, così come si accetta l’in avanti di un giocatore.
    Quello che non mi piace è quando un arbitro è condizionato dal blasone di una squadra in campo, rispetto all’altra.

  2. rubenargo 14 Settembre 2012, 11:28

    Grazie Antonio per le riflessioni.
    Il 2° arbitro sarebbe sicuramente di grandissima importanza per il rugby, che è uno sport che va tenuto fortemente sotto controllo per non far trascendere l’agonismo in aggressività.
    Ma gli arbitri devono essere più precisi, perchè senza concentrazione non cambia molto averne uno o due o tre sul campo: ditemi quante touche o inserimenti in mischia STORTI vengono fischiati (pochissimi), quanti sui tanti fuorigioco su calcio di rinvio dell’estremo vengono fischiati (quasi nessuno), quante volte la distanza sui calci di punizione viene fatta rispettare (poche volte), quanti distacchi anticipati dalla mischia chiusa vengono puniti… Insomma, qui non serve TMO o 2° arbitro, ma solo poca (non tanta) attenzione in più, che ad oggi quasi mai c’è.

    • alessandro63 14 Settembre 2012, 12:31

      DDaccordissimo, le regole che ci sono vanno rispettate più che andare a crearne di nuove, facciamo rispettare le vecchie.
      Meglio il secondo arbitro del tmo che visto nel campionato inglese sta trasformando il nostro sport nel Football americano…con pause imbarazzanti.
      Aggiungerei, far giocare almeno un anno in prima linea tutti gli arbitri, ce ne fosse uno che ci acchiappa qualcosa nel gioco dei piloni!!!!

  3. Silverfern 14 Settembre 2012, 11:40

    D’accordissimo con Antonio su tutta la linea.
    Oltretutto che la prima partita di Premiership mi è risultata un pò troppo spezzettata, magari sarà solo questione di farci l’abitudine, ma non vorrei che si esagerasse: “..this is not succer…” ” not football too ” ci aggiungo.

  4. M. 14 Settembre 2012, 11:53

    Il tmo lo userei come ora solo per convalidare mete dubbie e per situazioni di grave indisciplina (stamping ecc.) che prevedono sanzioni significative. Altrimenti, come giustamente sottolinea Antonio nell’ottimo intervento, si rischia troppo l’arbitrio legato alla prospettiva della telecamera (in particolare penso al in-avanti). Senza contare un gioco eccessivamente spezzato per consulti continui con il TMO.

    • Lorenzaccio-Gierre 9 Dicembre 2012, 18:11

      Ciò mi fa ricordare la sanzione inflitta a Jeff Montauriol nel campionato scorso, sanzione non supportata, sembra, da alcuna ripresa ufficiale ma soltanto da una registrazione “amatoriale” eseguita da uno spettatore ed in seguito acquisita come prova UFFICIALE inoppugnabile dalla commissione giudicante… Non sta a me dire se il fallo sia stato volontario (deprecabile se sì), o accidentale come spesso avviene nei campi di gioco, ma resto del parere che una ripresa TV ufficiale sarebbe stata più dirimente… Ma mi fa ricordare anche di un fallo piuttosto grave subito da un rugbista rodigino sul campo del Treviso… Interpellato, il giocatore scagionò il giocatore della Marca affermando che certi “incidenti” in un campo di rugby accadono al di fuori di qualsiasi specifica volontarietà…. questo è un VERO sportivo. Poi i due giocatori uscirono sottobraccio dal campo…. Forse esiste ancora qualcuno che se lo ricorda…

  5. MarkElla 14 Settembre 2012, 11:56

    “Le squadre di un arbitro studiano il linguaggio del corpo, la posizione in campo, l’area di maggior attenzione e così via. Fatto lo storico di un arbitro, con sufficiente approssimazione, si possono dare indicazioni ai giocatori di ciò che si può fare, anche al di fuori del regolamento, e di ciò che non si dovrebbe assolutamente fare.”
    Anche questo fa parte della grandezza di un squadra e anche di un singolo giocatore, nessuno come gli All Blacks riesce a fiutare in poco tempo quella che è la soglia di tolleranza di un arbitro, poi iniziano a giocare sulla linea del lecito/illecito, McCaw è maestro in questo. Sinceramente non mi appare come un comportamento antisportivo (un poco smaliziato tutto al più), è la conferma di una battaglia totale dove i due contendenti si affrontano usando tutte le strategie possibili, a tal punto che la contesa diventa a tre duellanti più giudice. L’Arbitro dirige e al contempo studia gli avversari, le due squadre rispettano l’arbitro e al contempo cercano di fragliela sotto il naso
    è tutto così machiavellico

  6. Rabbidaniel 14 Settembre 2012, 12:06

    Osservazioni interessanti e anche la proposta del 2° arbitro mi pare sensata. D’altra parte anche il calcio si è dotato di un arbitro di area per dirimere vari aspetti critici.
    Il football americano ha 7 arbitri, con un head referee. Introdurre un secondo arbitro, “gerarchicamente” secondo all’arbitro principale e che diventi i suoi secondi occhi, servirebbe a rilevare tutti quelle azioni che ora un solo uomo non può notare.
    I guardalinee hanno già una funzione di supporto, ma devono già svolgere una funzione non secondaria.
    Non sarei d’accordo se i due arbitri fossero alla pari, si ingenererebbe una confusione anche nei giocatori per l’interpretazione della partita.

  7. matteo.flanker 14 Settembre 2012, 12:35

    Sono perfettamente d’accordo con Antonio, l’errore arbitrale va accettato e comunque un arbitro in più in campo è necessario, ritengo che arbitrare una partita di rugby sia uno dei lavori più complessi al mondo, soprattutto a livello professionistico dove (come dice Antonio) ci sono 30 energumeni sempre pronti a fare qualche furbata appena l’arbitro non vede.

  8. Il Bonzo Tama 14 Settembre 2012, 12:37

    giustissima osservazione, l’ho pensato molte volte, io personalmente non sono daccordo all’utilizzo del TMO come lo stanno sperimentando in premiership. Però basta pensare ai mondiali del 2007, con il famossissimo passaggio in avanti della francia contro la nuova zelanda che ha eliminato quest’ultima dalla competizione, se il TMO fosse stato utilizzato già allora come si sperimenta oggi in premiership probabilmente quella meta alla francia non sarebbe stata assegnata.

  9. Katmandu 14 Settembre 2012, 12:45

    Complimenti ad antonio e sono in parte daccordo con il suo articolo soprattutto sul discorso degli avanti ma non credo che un secondo arbitro sia giusto anche perchè se ci sono due giudici ci saranno due metri di giudizio e dato che è uno sport che la discrezionalità è molto importante nella stessa partita ci sarebbe per esempio una metà campo in cui un giudice tollera di più il lavoro sporco in ruck (tipo poite nell’ultima partita dell’argentina) mentre potrebbe esserci una metà campo in cui i grillitalpa non sono nemmeno tollerati anche se fanno le cose per bene
    Per esempio nel league ci sono i gue arbitri ma i raggruppamenti non esistono e quindi la discrezionalità è molto limitata e comunque credo cje la prova televisiva per o comportamenti violenti non sia in discussione anzi va inasprita
    Per chiudere vorrei sapere quanti si ricordano la meta a twickenham di Horgan in un inghilterra irlanda un calcetto fantastico ma fatto da fuori con il guardialine a 3cm e anche con il TMOè stata convalidata daccordo che le regole per la televisione erano solo per vedere se era meta o no comunque gli errori ci sono e vanno migliorati ma mai eliminati questo vale per l’arbitro e anche per i giocatori

  10. gian 14 Settembre 2012, 12:46

    trovo l’analisi molto interessante, certo che tutto un arbitro non può vedere, ma, stando all’esempio del calcio alto, ci sono già altri quattro occhi che potrebbero guardare i blocchi, i guardialinee, stessa cosa per la parte in chiusa della mischia che, chiaramente su richiesta dell’arbitro, potrebbero segnalare questi falli, il tmo stà bene per la sola meta, magari si può aggiungere non solo il mometo della segnatura (visto durante una tua telecronaca giocatore mettere il piede fuori all’altezza dei 5m, ma segnare regolarmente e quindi meta convalidata), ma anche qualche dubbio dell’arbitro sulla segnatura (interferenze, uscita dal campo, passaggio in avanti), ma specifico, ad es l’arbitro ha dubbi sull’ultimo passaggio e chiede lumi su quello (esiste la tecnologia per mediare la falsa prospettiva della telecamere, la usate anche voi sulle lavagne tecniche o nel calcio per farti vedere la sera che uno era o meno in fuorigioco quando ha segnato).
    per altre situazioni si può fare come nel football americano, in cui lo staff tecnico, nel caso abbia dubbi sulla regolarità dell’azione o sulla scelta arbitrale, ha un limitatissimo (mi pare 2 a tempo, quindi 4 in tutta la partita, ma posso sbagliare e comunque loro hanno uno sport molto più frazionato con azioni brevi) numero di richieste di replay.

    l’idea del secondo arbitro, per quanto buona, a mio parere rischierebbe di creare un po’ di confusione in campo sulle attribuzioni, su chi è responsabile di una chiamata, quando fermare il gioco e se fermarlo (uno può decidere di lasciar giocare il vantaggio l’altro no), sulla gravità o meno di un intervento (un’interferenza in corsa, un placcaggio al limite); e, più importante di tutto, togliere ai giocatori quella scusa, spesso detta sottovoce, di aver perso perchè l’arbitro non ci capiva niente, con due non regge proprio!!!:-)

  11. Stru 14 Settembre 2012, 12:53

    Il secondo arbitro in realtà potrebbe diventare un ulteriore motivo di confusione… al giorno d’oggi molti falli non vengono fischiati perchè l’arbitro li considera “marginali”, questo per favorire un gioco fluido e non spezzettato, in più gli arbitri “bravi” si vedono per come gestiscono la partita, non solo per i calci che danno o no.. gli arbitri vengono studiati proprio perchè ognuno ha il suo metro.. c’è chi è più fiscale nei raggruppamenti e chi lascia più fare..
    con due arbitri in campo chi dei due decide se una punizione deve essere data o meno? penso che si vedrebbero partite molto più spezzettate, con molti più calci di punizione, e sicuramente per gli stessi arbitri sarebbe piuttosto frustrante vedere l’altro punire falli che lui invece avrebbe lasciato correre, o per cui avrebbe fatto giocare il vantaggio.

  12. Antonio Raimondi 14 Settembre 2012, 14:05

    Sono contento di aver aperto il dibattito, penso che sia proprio uno degli obiettivi di GIU’ IL GETTONE. Qualche altra considerazione che arriva proprio dai vostri stimoli:
    – non dobbiamo pensare al secondo arbitro semplicemente come un giudice in più sul campo. I due arbitri e i vari assistenti, vanno visti come una squadra, quindi con ruoli e compiti ben determinati. Si risolverebbe anche il problema dell’uniformità di giudizio.
    – L’errore dell’arbitro, come quello del giocatore o dell’allenatore non potrà soltanto tendere allo 0, e in questo dobbiamo continuare a difendere il rispetto e la capacità di accettare l’errore.
    – Trovo anch’io che lo studio degli avversari, degli arbitri sia un elemento fondamentale per le squadre più evolute. Ma in questo momento la battaglia è sbilanciata a tutto favore delle squadre, mentre l’arbitro è esposto a queste tattiche al limite del regolamento (spesso al di fuori).
    – lo sport e il rugby sono imperfetti e la meta più bella della storia del rugby, quella dei Barbarians agli All Blacks se ci fosse stato il TMO “potenziato”, probabilmente sarebbe stata annullata.

    Grazie

    • M. 14 Settembre 2012, 15:02

      Il punto finale è da tenere come il primo sempre: l’arbitro è un giocatore nel rugby, nel senso che la sua lettura, il suo indirizzo “condizionano” la partita. Ogni partita è “unica” anche grazie alle diversità arbitrali e questo è parte della bellezza del giocare rispettando le decisioni del direttore d’orchestra.
      Detto questo ovviamente ogni cosa che lo possa aiutare è sempre ben accetta.

    • MarkElla 14 Settembre 2012, 15:08

      è un segno di grande intelligenza, spirito sportivo e (consentitemelo) eleganza accettare una decisione arbitrale anche quando è errata.
      Se ci accetta una decisione sbagliata questo è possibile perchè a monte è data per scontata la buonafede e l’imparzialità di chi arbitra la partita.
      Nel calcio questo è più difficile perchè le ultime vicende non fanno altro che riattizzare carboni molto antichi, che covavano sotto le ceneri.
      Tra le molteplici ragioni che contribuiscono a rendere meraviglioso questo sport il fairplay gioca un ruolo determinante, così come la serenità con cui le decisioni arbitrali vengono accettate (con le sporadiche eccezioni)

      un saluto

    • Katmandu 14 Settembre 2012, 18:29

      Scuisi se le rispondo anche perchè concordiamo sul fatto che l’errore è parte integrante della vita e abbiamo portato due esempi di come un errore arbitrale ha fatto la storia di una partita ma non sono convinto del secondo arbitro perchè comunque avrebbe un metro di giudizio diverso dall’altro (vedi cammarelle alle olimpiadi) quindi laia perplessità nasce nel momento in cui la discrezionalità fa la sua parte
      Mi spiego se un arbitro pensa che la mischia spinge dritta e un altro vede che spinge storta che si fa? Non capisco bene il discorso della gerarchia arbitrale se c’è una gerarchia che si fa uno giudica e l’altro lo consiglia? Non credo abbia bisogno di un aiuto anche perchè i guardialinee che ci stanno a fare? Grazie se mi vuole rispondere e comunque giù il gettone sempre!

      • Antonio Raimondi 14 Settembre 2012, 19:26

        Sempre GIU’ IL GETTONE!
        Grazie prima di tutto per il commento e possiamo andare su un franco e rugbistico “tu”.
        La questione è piuttosto complessa, ma un’eventuale sperimentazione del secondo arbitro, dovrebbe passare da un’analisi molto approfondita e una successiva definizione delle “regole di comportamento” della collaborazione tra i due arbitri. Tra l’altro qualche esperimento è già stato fatto. In linea di principio, dobbiamo pensare ai due arbitri (e gli assistenti) come una squadra, quindi con zone di competenza differenti. Venendo alla mischia: 1 arbitro controlla l’ingaggio e la posizione delle prime linee, l’altro che le terze linee siano legati in spinta, gli assistenti che tutti i tre quarti non siano in fuori-gioco. Per dire che possa funzionare, bisognerebbe andare più in profondità nell’analisi e non limitarsi ai singoli episodi, ma in questo caso passerei volentieri la palla agli amici arbitri, che sicuramente hanno maggior competenza.
        Tengo poi a sottolineare, che non sono contrario all’utilizzo di strumenti tecnologici di supporto agli arbitri, vorrei solo utilizzarli quando mi restituiscono un responso sicuro, altrimenti mi tengo l’arbitro (anche due) e la sua imperfezione.

        • Katmandu 14 Settembre 2012, 21:58

          Grazie per la risposta e comunque rimango scettico sul secondo arbitro e limitarlo alle fasi statiche comunque anche se sono giovine (ho 28 anni) quando giocavo (e comunque mai a alti livelli) la cosa che mi dava più tormento era la disparità di trattamento di domenica in domenica figurarsi se nella stessa partita ci sono due metri di giudizio diversi
          Comunque oltre la meta di horan e la meta del secolo mi ricordo anche la meta di wilkinson in uno scozia inghilterra con l’apertura inglese che che mette il piede fuori in volo ma il TMO convalida lo stesso sono 😉
          Comunque neanch’io sono contrario alle sperimentazioni

  13. madflyhalf 14 Settembre 2012, 14:53

    Risulta comunque difficile mandar giù mete decisive eppure PALESEMENTE oltre il regolamento.

    Prendiamo nel 6 Nazioni 2011 la discreta banana presa dal gl che ha permesso non solo di battere una rimessa laterale non nel punto previsto, ma anche il cambio di pallone (!!).

    Si eviterebbe anche situazioni imbarazzanti in altro senso, quel (bel) casino capitato in Sudafrica nel match del Tri-Nations 2011 con il TMO che suggerisce all’arbitro che può esserci “qualcosa” in più oltre alla palla correttamente schiacciata.
    Poca personalità dell’arbitro a dire “No, la domanda era una, tu puoi dire solo quello” e la vigliaccata di un TMO (di parte) che lo mette in difficoltà così, almeno sarebbe regolata.

    Non ho capito se attualmente ha giurisdizione per tutta la fase che “ha portato” alla meta (cioè dalla mischia/ruck/maul/touch precedente) oppure per il reset precedente (cioè solo mischia o lineout!). C’è una bella differenza specie in quei campionati da 22 fasi 😀
    Io lascerei un TMO che possa “esplorare” palesi violazioni del regolamento nell’ultima fase che porta alla meta. Non oltre, e secondo me è sufficiente (magari “sgrassando” la qualità dei TMO): qualunque arbitro sa che in caso di dubbio si lascia proseguire. In tal caso la decisione di passaggio in avanti o no diventerebbe esattamente identica a quella di palla schiacciata o no (per esempio).
    Perizia, ma anche buonsenso e accettazione delle decisioni (finora i giocatori in campo si sono dimostrati più maturi di tanti allenatori fuori).

    Introdurre un secondo arbitro è difficile, auspicabile indubbiamente vista la scaltrezza delle squadre pro (più o meno tutte), ma metterlo fisicamente in campo rischia di creare un pandemonio: sarebbe collegato via radio all’arbitro 1? Può fischiare? E se fischiano insieme?

    Lascerei anche al TMO il gioco falloso (cioè quello sanzionabile dal giallo in sù) – e solo quello in fase di tempo “on”. In fin dei conti il TMO rimane inutilizzato quando non ci sono (possibili) segnature e non credo che ora stia nel cabinotto con le tv a girarsi i pollici…

    Per me questi falli sono fondamentali, tante volte certe squadre sono rimaste in 15 nonostante falli palesi da giallo (o rosso), vincendo la partita e poi il giocatore reo di aver commesso il fallo si becca 1, 2 o più settimane di squalifica.
    La squadra però i 4 (o 5) punti se li è portati a casa intanto, ma come sarebbe andata senza quell’uomo in campo?

  14. gian 14 Settembre 2012, 14:59

    d’accordissimo, ma su un up and under, un mezzo velo, supponiamo relativamente ininfluente sullo sviluppo del gioco, chi lo deve fischiare, l’arbitro principale, che magari l’ha intravisto e giudicato marginale o il secondo arbitro, incaricato di controllare questo tipo di falli, ma che magari non giudica la visione d’insieme del gioco?
    qualcuno parlava del football americano, ma ricordiamoci che lì il gioco si sviluppa su una serie di azioni separate tra loro ed il capo arbitro finita l’azione va a sentire cosa è successo e conseguentemente applica le penalità sul punto di ripresa del gioco, il rugby è uno sport molto più dinamico e continuo, molto più simile al calcio, e quindi obbliga una visione d’insieme delle situazioni, poi anch’io posso essere d’accordo sul supportare l’arbitro in alcune fasi, ma TMO e guardialinee, con qualche aggiustamento, secondo me bastano ed avanzano

  15. Mario 14 Settembre 2012, 15:32

    Penso che sia opinabile il concetto di oggettività cosi come espresso da Raimondi. Ad esempio, proprio l’azione della meta e la posibilità di vedere lo “schiacciato” dipende dal numero e dalla posizione delle telecamere nonchè dalla situazione di gioco (presenza di giocatori che ostacolano la visuale). Per contro, proprio il caso del passaggio in avanti (qualora inquadrato) può essere molto più facilmente determinabile perchè si ha quasi sempre un punto di riferimento (le linee sul terreno) per valutare sia il punto di partenza che il punto di arrivo del passaggio, indipendentemente dall’angolazione dell’inquadratura.
    Riguardo il rispetto degli arbitri, deve essere assoluto da parte dei giocatori (e tesserati). Per contro un diritto di critica da parte dello spettatore (pagante) esiste ed è sacrosanto sia nei confronti dei giocatori che degli arbitri. Tutto sta a rimanere nell’ambito di un comportamento civile.
    Il dubbio che mi pongo è se esiste nella classe arbitrale italiana una capacità di autocritica e una volontà di “imparare dai propri errori”.
    Sul secondo arbitro penso: in Italia già fa tanti errori un arbitro, pensate quanti ne possono fare due …

    • Antonio Raimondi 14 Settembre 2012, 16:44

      Ciao Mario, piccola puntualizzazione che riguarda il regolamento. L’arbitro deve giudicare il passaggio in avanti nel momento in cui il pallone lascia le mani del giocatore che effettua il passaggio e non il punto di partenza e quello di arrivo del passaggio. Distinzione importante che si può chiarire guardando questo link http://www.youtube.com/watch?v=LsetetckrtE

      • gian 14 Settembre 2012, 17:38

        per il motivo che se non sei fermo e corri in avanti il pallone viene comunque ricevuto avanti rispetto al punto di rilascio, anche in caso di un passaggio regolarissimo?!

      • Mario 18 Settembre 2012, 23:30

        Ciao Antonio,
        anche dopo aver visionato il video e letto e riletto la regola resto ancora scettico. Ma si tratta di una interpretazione data dall’IRB o dagli organismi arbitrali italiani ?

  16. ginomonza 14 Settembre 2012, 16:03

    le sperimentazioni non sono mai inutili e non sono la regola ancora ma servono per verificare le novità ed eventualmente applicarle o scartarle.
    E’ vero le telecamere non sono sempre nella giusta posizione per giudicare ma questo accade anche all’arbitro oppure ai due arbitri e allora cosa facciamo.
    In NFL ce ne sono più di due di arbitri ma hanno ritenuto che l’ausilio delle telecamere sia utile e necessario.
    Nel calcio non ne vogliono sapere e mettono arbitri in serie che sbaglieranno come hanno già sbagliato e vengono ancora convalidati o negati gol più o meno dubbi.
    io sono d’accordo nell’ampliare l’utilizzo del TMO che almeno è più imparziale di qualsiasi giudizio umano

  17. And 14 Settembre 2012, 16:51

    per me il TMO classico è una minchiata per il 90% dei casi (in pratica nn serve a nulla e dice solo “You may award the try”) ma sempre meglio che c’è–

  18. IronJones 14 Settembre 2012, 16:51

    Non sottovaluterei un aspetto: l’arbitro non è solo il giudice, ma fa parte del gioco, quindi, a mio modo di vedere, è giusto che ci siano gli errori arbitrali e che si giochi sull’arbitro, così cone si sfruttano i punti deboli dell’organizzazione avversaria. Partite troppo rotte e arbitri troppo fiscali frustrano i giocatori e gli spettatori. Qualche fallo fischiato in meno non fa male al gioco e soprattutto lo rende più fluido, questo però al netto dei falli professionali. Sul TMO, vorrei vedere come va, poi giudicare. Forse, direbbe Elias, toglierebbe un po’ troppo di incertezza al gioco: “fallo o no?””avanti o no?”. Vedremo!

  19. Rich 14 Settembre 2012, 18:58

    Dal punto di vista dello spezzettamento il secondo arbitro però non cambierebbe molto visto che i due dovrebbero comunque consultarsi in ogni caso necessario, addirittura, se non avessero ruoli differenziati, anche di più. E forse quello è il rischio più grande, quello di finire come l’NFL. Lascerei il TMO solo per meta non meta – falli nell’azione che ha portato a una meta magari (un conto è un in-avanti a metà campo un altro quello che ti fa segnare) e falli gravi.

  20. davide p. 14 Settembre 2012, 20:49

    Bella entrata in mischia Antonio; ci sono certi periodi dell’ articolo che ho dovuto rileggere più volte per dire…’adesso ho capito’!!!.
    A parte gli scherzi, molti dei commenti letti si ‘arrovellano’ sul ruolo e i compiti del secondo arbitro da te ipotizzato o sulle situazioni in cui usare il potenziato tmo, con tutti i risvolti che possono seguire, positivi o negativi; ma penso che per chi ama questo sport ne l’una ne l’altra soluzione siano da portare avanti. Non dico che non bisogna migliorare l’oggettività’ del gioco, ovvero il rispetto delle regole, ma neanche cercarla di ostentarla a tutti i costi: l’errore fa parte del gioco, e considerando che non esiste sistema perfetto in grado di annullarlo ai minimi termini ( quindi se sbagliano due arbitri, dovrei sparare ad entrambi, con grande allegria delle onoranze funebri), il risultato ricadrebbe sulla perdita di vitalità di questo sport. E sinceramente questo mi farebbe alquanto girare le balle. Vedere, magari a più riprese, il secondo giudice richiamare come una prima donna il primo giudice per ogni inezia, vederli confabulare sul da farsi o peggio ancora, dall’altra parte, vedere il primo giudice disegnare quadrati senza essere nell’area di meta, farebbe terribilmente…..ci siamo capiti.
    Provate ad immaginare se al quarto di finale mondiale Ab-Galletti fosse entrato in campo il secondo arbitro o il tmo power per sanzionare il sacrosanto e mostruoso avanti che ha poi portato in meta jauzion. Giusto e corretto. E provate ora ad immaginare l’attesa di quattro anni, l’accoglienza da rifugiati politici cortesemente mostrata in terra kiwi ai galletti e la vendetta della finale. Io preferisco l’errore umano e la freddissima vendetta, c’è più gusto.

  21. ulisse 14 Settembre 2012, 22:33

    Lo scorso luglio ho partecipato ad uno stage FIRA, organizzato a Recco, al quale hanno preso parte una selezione italiana ed una monegasca di giocatori under 17. Quest’ultima, assieme ai propri giocatori, ha presentato una piccola rappresentanza di arbitri pari eta’, proveniente dalla loro Accademia arbitrale, che si sono alternati durante i match.
    La finale della competizione, in via sperimentale, e’ stata diretta proprio da due arbitri che, in perfetta sintonia, hanno degnamente amministrato la gara.
    Segnalo che si trattava di due ragazzini di 15 e 16 anni, ma non per questo incompetenti o privi della tempra necessaria per gestire un match.
    Probabilmente a Monaco, ma forse anche in Francia, stanno gia’ da qualche tempo lavorando seriamente sull’ipotesi dei due arbitri in campo.
    Dopotutto, nel Rugby League, nel Tag Rugby e nel Football Touch, se non erro, sono gia’ in coppia i direttori di gara.

    • Katmandu 14 Settembre 2012, 22:37

      Nel league c’è meno interpretabilità
      Ti placco vai giù conto fino a cinque e via fino a sette cosa c’è da interpretare niente anche i veli sono un pó più tollerati ( almeno mi sembra)

  22. Zeno 17 Settembre 2012, 10:37

    Complimenti Antonio per il dibattito che hai scatenato: interessanti le riflessioni da parte di tutti. Io sono per il potenziamento del TMO, anche se la meta di Wilkinson in volo citata prima meritava i 5 punti per il gesto atletico. Secondo me gli investimenti fatti per avere una squadra ad alto livello meritano la tutela da parte di uno strumento che dia oggettività. Gli atleti sono sempre più veloci ed è difficile vedere tutto, ma se la linea è fuori non ci sono santi, la linea è fuori e bisogna rispettare la regola.
    Invece, domanda anche ingenua: a noi nei lontani anni ’80 le introduzioni storte in mischia le fischiavano TUTTE. Perché non vengono più rilevate, né dal TMO né dagli arbitri? Un saluto a Cico.

Lascia un commento

item-thumbnail

“Fattore Pollard”, mischia Pumas e crisi wallabies: un torneo ai raggi X

Antonio Raimondi rilegge pregi e difetti delle quattro protagoniste del Rugby Championship secondo quello che ha detto il campo

8 Ottobre 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Dai piccoli inglesi ai grandi All Blacks, fino a Brunel: cosa ci dice il mese di giugno

Antonio Raimondi rilegge i risultati di un lungo mese di test-match, senza dimenticare i Mondiali Junires di Nuova Zelanda

27 Giugno 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

1996-2014: gioielli, gioie e delusioni dell’Heineken Cup che chiude lo scrigno

A Cardiff l'ultima finale di un coppa che poi andrà in soffitta. Antonio Raimondi ne ripercorre la storia e ne traccia un bilancio

23 Maggio 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Tecnica, visione di gioco, capacità di corsa: la fantastica solitudine dell’estremo

Antonio Raimondi ci porta alla scoperta di un ruolo di cui si parla poco e che sempre di più può "schierare" degli autentici fuoriclasse

21 Marzo 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Dati e statistiche del Sei Nazioni 2013 per capire il torneo 2014

Antonio Raimondi prende i numeri del torneo di un anno fa e ci racconta quello che le cifre dicono. E quello che nascondono

24 Gennaio 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Tecnica, spazi e maestri vecchi e nuovi: il ritorno della nuova/vecchia mischia ordinata

Antonio Raimondi ci spiega tutti i vantaggi delle nuove regole che caratterizzano la fase più importante del rugby

20 Dicembre 2013 I nostri esperti / Giù il gettone