Test Match: gli All Blacks alla corte del Galles di Gatland

I Dragoni si preparano alla sfida: fiducia e voglia di giocare la palla le chiavi del loro match

galles

ph. Sebastiano Pessina

Prima, durante e dopo il tour dei Lions di questa estate, ci sono state diverse scaramucce a mezzo stampa fra Warren Gatland e Steve Hansen. I due, è evidente, non si devono piacere un granché, ed ogni occasione è buona per mettere pressione l’uno sull’altro. Finalmente, i due allenatori hanno modo di trovarsi faccia a faccia di nuovo, muovendo le pedine sul grande scacchiere verde del Millenium Stadium di Cardiff.

 

Considerarlo un sorta di tie-break rugbystico sarebbe però fare un torto ad entrambe le formazioni. Il Galles di questo novembre è evidentemente un cantiere aperto, in pieno cambiamento. Dopo un avvio fiducioso ma perdente contro l’Australia, i Dragoni, infarciti di seconde scelte, si sono presi un bello spavento contro la Georgia, battuta con un magro e risicato 13 a 6 la settimana scorsa.

 

Warren Gatland ha dimostrato di voler provare ad abbandonare la sua adorata Warrenball, e la scelta di Owen Williams a numero 12 per la sfida agli All Blacks sembra voler confermare il desiderio per un gioco più aperto. Il brutto infortunio subito da Jonathan Davies, invece, costringe il Galles a spostare Scott Williams a secondo centro. Il giocatore, al cinquantesimo cap, era stato addirittura lasciato fuori dalla prima convocazione di Gatland, ma vi era poi rientrato dopo l’infortunio a Tyler Morgan.

 

Ai box resta anche Liam Williams, e Gatland sceglie di sostituirlo con il 23enne dei Dragons Hallam Amos, autore di due mete nelle ultime due partite della nazionale. Nel pacchetto di mischia, invece, tutto invariato. Sarà essenziale una prestazione all’altezza della terza linea gallese, dove Faletau deve scrollarsi di dosso un po’ di ruggine e Navidi e Shingler dimostrare di poter competere con i migliori al mondo. Nel reparto, si rivede in panchina Justin Tipuric.

 

Bella sfida in rimessa laterale e nei punti di incontro per i due numeri 5, per l’occasione entrambi muniti di fascia di capitano. Da una parte Alun Wyn Jones continua il suo regno, mentre dall’altra Sam Whitelock guiderà gli All Blacks a causa dell’assenza di Kieran Read. Il forfait del capitano e di Ardie Savea conducono a una terza linea in maglia nera composta da Liam Squire, Sam Cane e il più giovane dei due Whitelock, Luke, già visto all’opera contro la Francia nell’infrasettimanale di Lione.

 

Fra chi si è messo in luce in quell’occasione riceve un riconoscimento Patrick Tuipulotu, che prende la maglia numero 4 lasciata vacante da Luke Romano. Sui trequarti, la migliore formazione possibile a disposizione di Hansen.

 

Il Galles tenterà di approcciare la partita seguendo l’esempio scozzese: la miglior difesa è l’attacco. I Dragoni cercheranno quindi di imporsi mantenendo il possesso del pallone il più possibile, e al tempo stesso giocando nel territorio avversario, in modo da dare agli avversari minori occasioni per segnare. Molto dipenderà, quindi, dalla capacità del pacchetto di mischia di sapersi spendere nella pulizia dei punti d’incontro in giro per il campo, conoscendo il talento degli All Blacks nel trasformare in oro i palloni che arrivano da turnover.

 

Da par loro, i neozelandesi cercano una vittoria per concludere in bellezza il proprio tour in Europa che li ha visti battere Barbarians, Francia e Scozia. Nel mirino ci potrebbe essere la cerniera composta da apertura e centri gallesi, alla loro prima uscita l’uno a fianco dell’altro. Come se non bastasse, dalla parte dei campioni del mondo ci sono anche i numeri: gli All Blacks hanno battuto il Galles trenta volte su trentatré. L’ultima vittoria gallese risale agli anni Cinquanta.

 

Wayne Barnes dirigerà le operazioni, a partire dal fischio d’inizio previsto per le ore 18:15.

 

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Hallam Amos, 13 Scott Williams, 12 Owen Williams, 11 Steff Evans, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Taulupe Faletau, 7 Josh Navidi, 6 Aaron Shingler, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Jake Ball, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Kristian Dacey, 17 Wyn Jones, 18 Leon Brown, 19 Cory Hill, 20 Justin Tipuric, 21 Gareth Davies, 22 Rhys Priestland, 23 Jamie Roberts

Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Waisake Naholo, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Luke Whitelock, 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Samuel Whitelock (c), 4 Patrick Tuipulotu, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Kane Hames
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Matt Todd, 21 TJ Perenara, 22 Lima Sopoaga, 23 Anton Lienert-Brown

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