Cambi in vista anche nel Consiglio Federale. Marzio Innocenti re-inviato
I fatti risalgono all’ottobre 2016 e riguardano la questione contabilizzazione del Fondo di Solidarietà, in merito alla quale era stata avviata un’indagine da parte della Procura Generale dello Sport del CONI che si era conclusa con l’archiviazione. In merito alla vicenda, la Federazione aveva presentato un esposto alla Procura Federale per denunciare una fuga di notizie relativa all’indagine della Procura Generale dello Sport. Tra i segnalati Marzio Innocenti, Fulvio Lorigiola, Roberto Zanovello e Gianni Amore.
Le indagini si sono concluse a gennaio, in seguito alle quali la Procura aveva scelto di non archiviare procedendo al deferimento di Roberto Zanovello, Marzio Innocenti, Fulvio Lorigiola e Gianni Amore. Quest’oggi in serata è arrivata la sentenza.
“Il Tribunale Federale di FIR, presieduto dall’avv. Enzo Paolini, si è riunito oggi presso la Sede dello Stadio Olimpico di Roma. All’ordine del giorno la sentenza relativa al dibattimento che vedeva imputati il Presidente del Comitato Regionale Veneto Marzio Innocenti, il Consigliere Federale Roberto Zanovello ed i tesserati Fulvio Lorigiola e Gianni Amore, con l’accusa di aver divulgato la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati della Procura Generale dello Sport dei vertici della Federazione Italiana Rugby del quadriennio 2012/2016.
Il Tribunale ha riconosciuto la violazione delle norme federali nelle condotte di Gianni Amore (sei mesi di interdizione), Fulvio Lorigiola (sei mesi di interdizione) e Roberto Zanovello (diciotto mesi di interdizione). Il Tribunale ha disposto il re-invio degli atti relativi al Presidente del Comitato Regionale Veneto, Marzio Innocenti e della tesserata Federica Montanarini alla Procura Federale per accertamenti in ordine alle medesime violazioni contestate ai tesserati sanzionati e ad una possibile alterazione delle prove. I sanzionati hanno diritto a ricorrere in appello”.
Cosa dice il Regolamento di Giustizia FIR? Art.20 sui doveri generali, comma 1: “I tesserati devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto riferibile all’attività sportiva o comunque federale; comma 2, “Ai tesserati è fatto divieto di fornire a terzi notizie o informazioni relative a fatti oggetto di procedimenti disciplinari in corso“; e infine comma 5, “Il tesserato che venga meno ai doveri sopra indicati è punto con la sanzione dell’interdizione da un mese a tre anni”.
Cambi in vista nel Consiglio Federale
Regolamento alla mano, Roberto Zanovello vedrà decadere il proprio incarico di Consigliere Federale. L’articolo 43 dello Statuto Federale dice infatti che “il venir meno nel corso del mandato anche di uno solo dei requisiti previsti dall’art.39 comporta l’immediata decadenza della carica, così come il verificarsi delle ipotesi di cui agli art. 40 e 42″. L’articolo 40 sull’ineleggibilità dice che sono ineleggibili alle cariche federali “i soggetti che abbiano riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definite complessivamente superiori ad un anno, da parte delle Federazioni Sportive Nazionali, […]”.
Il primo dei non eletti per il Consiglio Federale è Giovanni Poggiali, Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna Rugby: dovrà scegliere se rinunciare all’incarico ed essere cooptato in Consiglio, oppure rinunciare all’ingresso in Consiglio Federale. Il secondo dei non eletti è Roberto Facchini, tra i rappresentanti FIR all’interno di Rugby Europe.
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