Rugby Championship: l’Argentina spaventa Plymouth. Gli All Blacks vincono 39-22

I Pumas per cinquanta minuti giocano più che alla pari contro i campioni del mondo mettendoli in grande difficoltà

Rugby Union - Championship - New Zealand All Blacks vs Argentina Pumas

Ph. REUTERS/Nigel Marple

La partita inizia con i Pumas in pressione nei ventidue metri dei padroni di casa, ma la difesa All Blacks regge bene il colpo e sulla prima mischia ordinata si dimostra pronta a risalire il campo e ribaltare il fronte di gioco. Al settimo Fifita riceve l’ovale e crea il break oltre la meta campo lanciando la meta dei neozelandesi: l’ovale esce dal raggruppamento e giunge a Damian McKenzie che batte tutta la difesa argentina e poi serve al largo Milner-Skudder, il quale finisce il lavoro schiacciando. Barrett manca la conversione, lasciando i suoi sul 5-0. I sudamericani rimangono quindi a contatto, anche perchè al quarto d’ora si avvicinano sul 5-3 per effetto del piazzato messo a segno da Sanchez.
Tre minuti dopo, poi, ecco una nuova marcatura da parte dei campioni del mondo. Una serie ripetute di mischie porta i “Tuttneri” in zona punti: dall’ultima piattaforma l’ovale arriva a Barrett che, con un grubber filtrante, pesca Lienert-Brown. Il centro, già in zona di meta, deve solo raccogliere la palla e schiacciare per il 10-3. La conversione di Barrett manca ancora, il piede traballa. Cosa che, diversamente non succede alla nazionale albiceleste. Al venticinquesimo infatti, dopo un tenuto degli All Blacks propiziato da Creevy, Boffelli trova i pali con un piazzato da oltre metà campo sistemando lo score sul 10-6. I sudamericani cavalcano l’onda.
McKenzie esce dai suoi ventidue ma sbaglia il calcio di liberazione, l’ovale si impenna e torna nelle mani dei Pumas che imbastiscono rapidamente un’azione d’attacco. Poi Sanchez, in pochissimo spazio, si inventa un drop vincente per il 10-9 che rimette praticamente alla pari le compagini in campo.
Nell’ultima parte di frazione, infine, succede di tutto. I neozelandesi vanno per la terza volta in meta con Dagg portandosi sul 15-9. Il riposo è vicinissimo, ma a tempo praticamente scaduto ecco il sussulto argentino. Cubelli con un calcio di spostamento trova la rimessa laterale nei cinque metri avversari. Coles esegue la rimessa per i suoi, che però pasticciano. I Pumas con Creevy e Petti fiutano lo scippo e lo concretizzano arrivando ad un metro dalla linea di meta. Cubelli prova a dare ritmo ai suoi. Sanchez si impossessa dell’ovale e vai in meta sotto ai pali, quando il tempo è già rosso. La marcatura viene convalidata dall’arbitro e dal TMO. L’apertura, poi, converte. All’intervallo il punteggio dice Nuova Zelanda 15-16 Argentina.

 

 

La ripresa si apre subito con il piccolo allungo Pumas: altra punizione, angolata, oltre la meta campo e nuova chance per Boffelli che non sbaglia facendo salire l’Argentina sul 15-19. I campioni del mondo appaiono confusi, la mischia ospite conquista una penalità facilmente piazzabile dal centro ma Sanchez sbaglia il più facile degli appuntamenti con i tre punti. Nonostante l’errore, a Plymout gli argentini sono padroni del campo. Il ritmo dei sudamericani è arrembante. Beauden Barrett finisce addirittura fuori per dieci minuti, a seguito del cartellino giallo che l’arbitro commina ai suoi danni per l’indisciplina. Ne scaturisce una punizione su cui il numero 10 argentino questa volta non sbaglia. Al cinquantesimo è 15-22.
Il restart però vede la squadra di Hansen risorgere all’improvviso. Cubelli si fa stoppare da Coles il calcio di liberazione dal box, l’ovale vagante giunge nelle mani di TJ Perenara che apre subito per Fifita, il quale correndo di taglio batte tutta la difesa rivale schiacciando alla bandierina. Un sussulto tanto inatteso, quanto vincente. Il subentrato Sopoaga non manca la conversione stabilendo la parità sul 22-22.
Le redini del gioco si ribaltano, i numeri uno del ranking tornano a comandare l’inerzia della sfida anche grazie ai cambi che arrivano dalla panchina. Al cinquantaseiesimo Sopoaga avrebbe addirittura la chance di mandare i suoi in vantaggio, ma dalla piazzola arriva il suo primo errore di giornata. Scocca l’ora di gioco, i Pumas vanno in difficoltà risultando indisciplinati. Gli All Blacks invece diventano abrasivi.  Tre giri di lancette dopo il controsorpasso dei padroni di casa si materializza. Una serie di mischie avanzanti sguarnisce la difesa albiceleste. L’ovale arriva poi nuovamente al metronomo TJ Perenara che imbecca l’accorente McKenzie. L’estremo deve solo correre per andare in meta. Sopoaga addiziona. Si va sul 29-22. E’ un cazzotto alla partita da parte dei campioni del mondo.
Fifita subito dopo vorrebbe mettere la parola “Fine” al match ma nella sua corsa performante ha soltanto il torto di commettere un in-avanti, quando era andato a servire ancora il rapidissimo McKenzie; lanciato verso un’altra marcatura pesante. A dieci minuti dalla fine, poi, Sopoaga mette a referto altri tre punti aprendo ulteriormente il gap fra le due squadre per il 32-22. A chiudere definitivamente la sfida ci pensa al settantottesimo la meta di Barrett, seguita dalla terza conversione di Sopoaga. In quel di Plymouth finisce 39-22.

 

 

 

 

Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Sonny Bill Williams, 11 Nehe Milner-Skudder, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Vaea Fifita, 5 Brodie Retallick, 4 Luke Romano, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Lima Sopoaga, 23 Ngani Laumape

Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Nehe Milner-Skudder (7), Anton Lienert-Brown (19), Israel Dagg (37), Vaea Fifita (51), Damian McKenzie (63), Beauden Barrett (78)
Conversioni: Lima Sopoaga (51, 64, 79)
Punizioni: Lima Sopoaga (70)

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Matias Moroni, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Benjamin Macome, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Lucas Noguera Paz
A disposizione16 Julian Montoya, 17 Santiago Garcia Botta, 18 Enrique Pieretto Heilan, 19 Marcos Kremer, 20 Tomas Lezana, 21 Martin Landajo, 22 Santiago Gonzalez Iglesias, 23 Matias Orlando

Marcatori Argentina
Mete: Nicolas Sanchez (41)
Conversioni: Nicolas Sanchez (42)
Punizioni: Nicolas Sanchez (14, 50), Emiliano Boffelli (25, 43)
Drop: Nicolas Sanchez (28)

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