WRWC 2017: cuore e orgoglio, l’Italia chiude al nono posto!

A Belfast finisce 20-15. Una meta di Barattin al primo supplementare decide il match

ph. World Rugby -  INPHO/Bryan Keane

ph. World Rugby – INPHO/Bryan Keane

BELFAST – Italia e Spagna scendono in campo nel secondo match di giornata per giocarsi il nono posto e una grande fetta di orgoglio, in quello che, anche a detta delle protagoniste, è un derby molto sentito.

C’è un cambio nel XV della Spagna annunciato alla vigilia, con Maria Casado che parte titolare e Amaia Erbina che si sposta in panchina. Tutto confermato per l’Italia che ha il primo possesso, dopo il drop di Garcia – che oggi gioca secondo centro – a dare il via alla sfida.

Le Leonas recuperano subito l’ovale e come nella gara della fase a gironi lo mantengono per lunghi tratti, passando attraverso le fasi e costringendo le Azzurre ad un logorante lavoro difensivo. Qualche errore di handling spezza il ritmo della Spagna ma l’Italia, al momento, non riesce ad approfittarne.

Un placcaggio alto di Sillari su Bravo regala la prima piattaforma pericolosa alle Leonas – che scelgono la penal’touche sui 5m azzurri; l’eroica difesa italiana sulla linea di meta ferma l’avanzata avversaria, costringendo le spagnole all’infrazione, ma la pressione della Spagna non cala e al 16′ Garcia punisce dalla piazzola l’ennesima irregolarità azzurra (0-3).

Il momento difficile dell’Italia continua ancora, quando da un errore in touche sui 10m spagnoli nasce un’azione potenzialmente pericolosa delle Leonas; poco dopo le Azzurre restano anche in inferiorità numerica quando Rigoni al 22′ si prende un giallo per ‘fallo professionale’ ma per fortuna di Barattin e compagne stavolta Garcia non trova i pali.

La meta spagnola, però, arriva nell’azione successiva con Angela Del Pan che, recuperato l’ovale dopo qualche fase, elude il placcaggio di Severin prima e Barattin dopo andando a schiacciare l’ovale oltre la linea. Garcia manca la trasformazione ma al 25′ le Leonas volano oltre il break (0-8).

Dopo mezz’ora molto difficile l’Italia riesce a mettere la testa fuori dalla propria metà campo quando Rigoni rientra dal sin-bin; le Azzurre provano, con Bettoni e Furlan, a scardinare la difesa avversaria che resiste bene.

Il primo tempo si chiude con la Spagna avanti 8-0.

 

 

Sillari e Furlan suonano la carica ad inizio ripresa e le Azzurre entrano subito nei 22m avversari con una penal’touche e nell’azione successiva è proprio Sillari ad andare oltre la linea spagnola. L’ala delle Harlequins Ladies manca la trasformazione ma sul 5-8 nasce un’altra gara.

Perché l’Italia, rotto il ghiaccio, tiene vivo il momentum e continua a spingere, mentre la Spagna, passato il momento di difficoltà, risponde colpo su colpo.  Il maggior possesso garantisce all’Italia di ragionare di più e mettere pressione alle avversarie che regalano adesso alcune punizioni.
Al 51′ Sillari, da quasi trenta metri, trova il meritato pareggio (8-8) dalla piazzola e la cosa che, dal punto di vista delle Azzurre, fa più piacere è il fatto che l’Italia sembra ancora più reattiva.

E, non a caso, le Azzurre trovano il vantaggio al 58′ con Stefan al termine di un’azione bellissima, costruita bene e chiusa al meglio – c’era anche un vantaggio per irregolarità spagnola al breakdown. Sillari trasforma da posizione angolata e l’Italia entra nell’ultimo quarto avanti 15-8.

La Spagna prova il tutto per tutto e si butta all’assalto della linea italiana, che tiene bene – attorno al 65′ per due volte le avanzate spagnole vengono respinte ad un palmo dalla linea di meta azzurra. Il pack italiano fa il suo nelle molte mischie in cui è chiamato in causa e in generale i meccanismi funzionano. Al 76′ le Azzurre sono ancora in attacco, con una touche – nata da tenuto spagnolo – dentro i 22m avversari; quando tutto sembrava ormai finito, dopo più di qualche fase giocata sulla linea di meta spagnola – le immagini tv evidenziano anche la meta azzurra – l’Italia sbaglia la giocata e regala il possesso alla Spagna.

Las Leonas ripartono palla in mano e si fanno, con qualche fatica, tutto il campo, con pazienza, trovando la meta con Echeberria a tempo scaduto che, trasformata da Garcia, manda le squadre ai supplementari (15-15).

 

I supplementari, lo ricordiamo, si giocano con la formula della ‘sudden death’ – ovvero, 10′ per tempo ma chi marca punti per prima vince. Garcia prova il drop ma spedisce, per fortuna delle Azzurre spedisce l’ovale a lato da buona posizione. Dopo qualche minuto difficile, ci pensa Barattin a mandare l’Italia al nono posto chiudendo in tuffo oltre la linea spagnola e decretando la fine del match. Finisce 20-15 per l’Italia

 

 

 

Italia: 15 Manuela FURLAN 14 Sofia STEFAN 13 Maria Grazia CIOFFI 12 Paola ZANGIROLAMI 11 Michela SILLARI 10 Beatrice RIGONI 9 Sara BARATTIN (C) 8 Silvia GAUDINO 7 Elisa GIORDANO 6 Ilaria ARRIGHETTI 5 Flavia SEVERIN 4 Valeria FEDRIGHI 3 Lucia GAI 2 Melissa BETTONI 1 Elisa CUCCHIELLA
A disposizione: 16 Michela ESTE 17 Gaia GIACOMOLI 18 Sara TOUNESI 19 Valentina RUZZA 20 Isabella LOCATELLI 21 Veronica SCHIAVON 22 Veronica MADIA 23  Elisa BONALDO

Marcatori Italia

Mete: Sillari (43′), Stefan (58′), Barattin
Trasformazioni: Sillari (60′)
Punizioni: Sillari (51′)

 

Spagna: 15 Barbara Plà 14 Maria Casado 13 Patricia Garcia 12 Maria Ahis 11 Ieri Echeberria 10 Marina Bravo 9 Anne Fernandez de Corres 8 Angela Del Pan 7 Paula Medin 6 Diana Gasso 5 Rocio Garcia 4 Maria Ribera 3 Jeanina Vinueza 2 Aroa Gonzalez (C) 1 Isabel Rico
A disposizione: 16 Saioa Jaurena 17 Isabel Macias 18 Laura Delgado 19 Monica Castelo 20 Berta Garcia 21 Carlota Meliz 22 Vanesa Rial 23 Amaia Erbina

Marcatori Spagna

Mete: Del Pan (25′), Echeberria (79′)
Trasformazioni: Garcia (80′)
Punizioni: Garcia (16′)

 

di Matteo Mangiarotti

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