Test Match: Scozia, che successo in Australia!

Finisce 19-24, a Sydney decisiva la meta di Watson. Gara a tratti spettacolare, Russell in formato-Lions.

REUTERS/David Gray

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Dopo “quel” quarto di finale della RWC2015, le sfide tra Australia e Scozia hanno un sapore particolare e quella di oggi, giocata all’Allianz Stadium di Sydney (30721 spettatori), non fa differenza – dopo 39″, infatti, il direttore di gara, l’inglese Barnes, deve già ‘avvisare’ Coleman e Wilson.

Al 3′ la Scozia passa in vantaggio con un piazzato di Greig Tonks – l’estremo dei London Irish non vestiva la maglia della nazionale dal 2015 – da cinquanta metri. Un minuto dopo Foley non trova i pali da ottima posizione, prima di regalare una mischia sulla metà campo per un in-avanti su calcio di avanzamento di Russell. La Scozia cerca di imporre subito un ritmo piuttosto alto alle proprie giocate che i Wallabies non hanno problemi a sostenere.

Al 15′ arriva la meta scozzese; dopo qualche fase un pò confusa, Genia sbaglia il riciclo su Polota-Nau che, costretto all’offload per la pressione avversaria, si fa intercettare l’ovale da Taylor che va fino in fondo.
Russell trasforma e la Scozia vola oltre il break (0-10)
.

Quattro minuti dopo i Wallabies si fanno sotto con la meta di Folau, che chiude un’azione in velocità sull’asse Genia-Foley (quest’ultimo bravo ad allargare il gioco e preciso nella trasformazione) nata da due punizioni consecutive contro il line-out scozzese.

Si entra nel secondo quarto sul 7-10; l’Australia che resta in inferiorità quando Foley (al 23′) va a ostacolare Russell di spalla e tre minuti dopo paga pegno ancora, quando Genia si fa murare un calcio di liberazione da Russell che è bravo a recuperare l’ovale, andando sotto i pali avversari a rendersi la vita più facile con la trasformazione (7-17).

La prima frazione resta bella e intensa fino ai minuti finali. Al 38′ Ryan Wilson finisce nel sin-bin per un fallo professionale che interrompe un’avanzata avversaria ad un palmo dalla linea di meta; nell’azione successiva Foley vede Folau sulla fascia opposta e lo serve con un delizioso passaggio al piede – ma va sottolineato il gesto atletico dell’estremo australiano che vola su Tonks andando a schiacciare l’ovale mentre ricade.

Foley non trasforma e le squadre vanno a riposo sul 12-17.

 

 

Si torna in campo con la Scozia ancora in inferiorità e l’Australia che, dopo la strigliata di Cheika negli spogliatoi, prova ad approfittarne per rifarsi sotto. È invece la Scozia a tenere il pallino del gioco nei primi minuti, costringendo i Wallabies a difendersi nella loro metà campo. Si continua a giocare su ritmi molto alti, con l’Australia che alla prima occasione (44′) va vicinissima alla marcatura, ma l’offload di Foley (ancora lui) su Hunt è in-avanti.

Michael Hooper – che ha debuttato coi Wallabies contro la Scozia nel 2012, ultimo successo dei Dark Blues – prova a spronare i suoi dando l’esempio (si fa prendere un pò la mano con un placcaggio in ritardo su Russell, ma il capitano australiano è decisamente uno dei migliori in campo); la difesa scozzese continua a tenere ma la pressione dei Wallabies inizia a diventare piuttosto asfissiante.

Al 55′ Wilson è provvidenziale su Foley, ma non ferma l’azione multifase australiana che arriva oltre la linea scozzese un minuto dopo quando Genia trova il varco giusto con un tuffo dalla base della ruck. Foley è preciso dalla piazzola e l’Australia passa a condurre (19-17) per la prima volta nel match.

Quando i Wallabies sembrano aver preso l’inerzia del match, arriva la meta scozzese a chiudere un’azione in velocità con l’ovale che parte da Russell e si muove veloce sull’asse Dunbar-Taylor-Tonks prima di arrivare a Hamish Watson che va oltre la linea australiana. Russell trasforma e la Scozia torna avanti (19-24 al 63′); l’azione che ha portato il flanker di Edinburgh in meta è l’epitome della filosofia di gioco di Gregor Townsend: fare cose facili, in velocità, al momento giusto e nella maniera più efficace possibile.

Al 67′ sono i Wallabies a dare spettacolo con Quade Cooper che ispira un’azione in velocità fatta di numerosi passaggi, ma la difesa scozzese si salva con un’irregolarità, costringendo poi l’avanzata australiana allo stop dopo la penal’touche.

Al 74′ l’Australia ottiene una punizione ‘calciabilissima’ per un fuorigioco scozzese ma Foley sceglie la penal’touche; i Wallabies, però, sprecano l’occasione per l’errore in rimessa laterale e la Scozia torna in possesso dell’ovale, ma si riparte con una mischia sui 5m che, a questo punto del match, è decisiva.

Il pack scozzese tiene i nervi saldi e Russell trova il calcio di liberazione ma la pressione australiana si placa solo al 78′ grazie allo splendido lavoro scozzese al breakdown. La Scozia conquista una punizione, calcia in touche e tiene il possesso facendo passare i secondi sul cronometro ma a sei secondi dallo scadere i Wallabies riprendono il possesso.

Il finale è concitato, l’Australia ha l’ultimo possesso per una punizione e va in touche; l’ovale arriva a Kuridrani ma la difesa scozzese tiene, conquistando la punizione decisiva.

Per la Scozia secondo successo del tour estivo, il primo contro i Wallabies dal 2012 – il terzo in Australia.

 

 

 

Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Karmichael Hunt, 11 Eto Nabuli, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Sam Carter, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson
A disposizione: 16 Stephen Moore 17 Scott Sio 18 Sekope Kepu 19 Rory Arnold 20 Richard Hardwick 21 Joe Powell 22 Quade Cooper 23 Reece Hodge

Marcatori Australia
Mete: Folau (19′, 39′), Genia (56′)
Conversioni: Foley (20′, 56′)
Punizioni:
Drop:

Scozia: 15 Greig Tonks, 14 Lee Jones, 13 Alex Dunbar, 12 Duncan Taylor, 11 Rory Hughes, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Ben Toolis, 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Gordon Reid
A disposizione: 16 Ross Ford, 17 Allan Dell, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 Josh Strauss, 21 Henry Pyrgos, 22 Ruaridh Jackson, 23 Matt Scott

Marcatori Scozia
Mete: Taylor (15′), Russell (26′), Watson (61′)
Conversioni: Russell (15′, 27′, 63′)
Punizioni: Tonks (3′)
Drop:

 

di Matteo Mangiarotti

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