Test Match: a Singapore monologo Scozia, Italia battuta 34-13

Azzurri poco pericolosi in attacco e che subiscono in difesa. Mete di Campagnaro ed Esposito

italia scozia test match

ph. Reuters

Bella prima ondata scozzese con doppia linea di attacco ben coinvolta dalla mediana e Russell che in cross kick per poco non trova Scott in bandierina dopo break di Barclay che impatta con bell’angolo, ma nei primi quattro minuti gli Azzurri commettono altrettante infrazioni permettendo agli avversari di installarsi costantemente in piena zona rossa. Palla in mano risaliamo al piede ma il possesso resta alla Scozia che non presidia un breakdown: Budd chiama la contro ruck e dopo il calcio di punizione Allan impatta dai 10 metri. Le cose migliori le facciamo vedere in difesa con una bella cacciata di Mbandà dopo multifase che non avanza e recupero di Campagnaro su Russell. Al ’18 una bella cassaforte entra in pieni 22 ma c’è l’ostruzione. Padovani da parte sua inizia i Test come aveva finito la stagione: un bel break, prese aeree e bombarda al piede.

 

Di nuovo l’indisciplina permette ai nostri avversari di risalire il campo col minimo sforzo. Ma alcuni meccanismi ancora cigolano e così prima la Scozia commette un velo con giocatore lanciato verso i pali, poi gli Azzurri impostano una cassaforte perdendo però controllo dell’ovale. E il match fatica a decollare e trovare continuità, anche per la forte umidità. La prima meta arriva in finale di frazione: la Scozia lancia ai 5 metri, difendiamo molto bene le cariche pesanti poi price si ritrova la palla in mano e Gega davanti, e schiaccia. All’ultima azione, con tempo rosso, seconda meta Highlanders: si inizia con attacco profondo dai propri 10 e finisce con bellissimo chip di Russell che Visser raccoglie e deposita in meta. I primi quaranta si chiudono sul 15-3 Scozia.

 

 

L’avvio di ripresa vede la Scozia marcare due volte e gli Azzurri giocare in 14 per il giallo a Budd che paga il grande numero di penalità collettivo. La prima meta arriva in rolling maul timonata da Ford, la seconda sempre con il tallonatore dopo serie di offload e sponde interne con Russel e Visser. La poca consistenza difensiva azzurra aiuta gli avversari a giocare con confidenza, con la mediana del cardo che può gestire. L’Italia fatica ancora ad impostare manovre realmente pericolose e la mancanza di automatismi si fa sentire tutta. Da parte sua la Scozia controlla e alza il ritmo solo quando la situazione lo consente senza forzature.

 

La meta azzurra arriva con Campagnaro ben servito da Mbandà, che recupera palla vagante e corre trovando un buon break. L’Italia chiude il match in 14 per il giallo a Steyn che a gioco fermo alza l’avversario. Si resta nei 22 italiani con due introduzioni scozzese ai cinque. Resistiamo sulle cariche centrali, ma sul al lato corto siamo in inferiorità e Hoyland schiaccia alla bandierina la quinta meta dei suoi. L’ultima azione la giochiamo in attacco: Canna col vantaggio imbecca Boni al piede battuto prima di schiacciare, poi non completiamo la touche maul ai 5 per un tocco scozzese. Dagli sviluppi della mischia Canna trova il lungo passaggio per Esposito che schiaccia. Finisce 34-13.

 

 

Italia: Padovani; Esposito, Campagnaro, Boni, Sarto L.; Allan, Gori (c); Barbieri R., Mbandà, Minto; Budd, Fuser; Ferrari, Bigi, Lovotti
A disposizione: Gega, Zani, Ceccarelli, Van Schalkwyk, Steyn, Violi, Canna, Benvenuti

Marcatori Italia
Mete: Campagnaro (66), Esposito (80)
Conversioni:
Punizioni: Allan (10)

 

Scozia: Taylor; Hoyland, Scott, Dunbar, Visser; Russell, Price; Strauss, Wilson, Barclay (c); Toolis, Swinson; Nel, Ford, Dell
A disposizione: Brown, Reid, Fagerson, Harley, Bradbury, Hughes, Pyrgos, Horne

Marcatori Scozia
Mete: Price (39), Visser (40), Ford (43, 49), Hoyland (74)
Conversioni: Taylor (40), Russell (43), Horne (74)
Punizioni: Russell (6)

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