Test Match: Ovalia scende in campo, inizia il giugno internazionale di rugby

Il Sudafrica cerca leadership, le Home Unions bis al banco di prova. La Francia per abbinare vittorie alle statistiche

australia francia test match Vakatawa

ph. Benoit Tessier/Action Images

Inizia questo weekend il nuovo lungo giugno internazionale di Ovalia. Un mese sempre particolare nell’anno dei Lions, soprattutto per le Home Unions alle prese con tanti nuovi esordienti. Ma gli spunti non sono certo finiti: dal Sudafrica in cerca di leadership all’Argentina legata a doppio filo con il buon momento sul campo dei suoi Jaguares. E poi ancora l’Australia in calo post Mondiale, la Francia che oltre al bel gioco deve cogliere risultati, più isolane e nordamericane che affinano i meccanismi in vista a fine mese e a luglio dei playoff qualificazione alla Rugby World Cup 2019 (ah ci sono anche i Lions, di cui abbiamo parlato e parleremo ma non qui).

 

 

Sudafrica v Francia

10 giugno Pretoria / 17 giugno Durban / 24 giugno Johannesburg

parisse italia sudafrica

ph. Sebastiano Pessina

Springboks e Blues si affrontano nella serie di tre sfide (trasmesse in diretta su Sky Sport). Per il Sudafrica l’obiettivo è quello di ripartire dopo un 2016 nero fatto di 8 sconfitte su 12 partite giocate. Coach Allister Coetzee – che ha contato sulla consulenza di Brendan Venter per difesa e uscite dai 22 – ha avuto a disposizione la squadra per tre stage di preparazione alla serie, frutto del nuovo accordo tra Federazione e Union provinciali. Da luglio ci sarà poi un nuovo passo, con la convocazione degli oversea purché abbiano superato i 30 caps.

In gruppo, per ritrovare la leadership persa dopo i Mondiali 2015, rientrano  sei giocatori di esperienza come Frans Steyn, Jan Serfontein, Francois Hougaard, Duane Vermeulen, Coenie Oosthuizen e Chiliboy Ralepelle. 8 gli uncapped: Lukhanyo Am, Andries Coetzee, Ross Cronje, Dillyn Leyds, Raymond Rhule, Courtnall Skosan, Ruan Dreyer e Lizo Gqoboka.

 

I Bleus sono invece reduci da un Sei Nazioni positivo e chiuso al terzo posto ma a pari punti con l’Irlanda. Il gioco di coach Noves tutto movimento e ball in play ha dato i suoi frutti: al Sei Nazioni la Francia è stata la squadra che ha collezionato più offload (67), guadagnato più metri (2753), creato più break (57) e battuto più difensori (136). Ma, assieme al Galles, è anche quella che ha concesso più turnover, ben 70. Serve insomma minor frenesia, anche perché nel rugby moderno questo è un gioco che per essere efficacie e vincente ha bisogno del minor numero possibile di errori.

Comunque, la Francia – con Trinh-Duc e Jedrasiak al posto di Lopez e Iturria – ha tutte le carte in regola per mettere sotto gli Springboks nello scontro fisico. E allora per il Sudafrica sarà davvero dura.

 

Avanti: Lood de Jager, Pieter-Steph du Toit, Ruan Dreyer, Eben Etzebeth, Steven Kitshoff, Siya Kolisi, Jaco Kriel, Frans Malherbe, Malcolm Marx, Bongi Mbonambi, Oupa Mohoje, Franco Mostert, Tendai Mtawarira, Lizo Gqoboka, Coenie Oosthuizen, Chiliboy Ralepelle, Duane Vermeulen, Warren Whiteley (c)

Trequarti: Lukhanyo Am, Andries Coetzee, Ross Cronje, Damian de Allende, Francois Hougaard, Elton Jantjies, Jesse Kriel, Dillyn Leyds, Rudy Paige, Raymond Rhule, Jan Serfontein, Courtnall Skosan, Frans Steyn

 

Mischia: Uini Atonio, Eddy Ben Arous, Mohamed Boughanmi, Yacouba Camara, Camille Chat, Xavier Chiocci, Goujon, Kevin Gourdon, Guilhem Guirado, Anthony Jelonch, Julien Le Devedec, Bernard Le Roux, Yoann Maestri, Clement Maynadier, Louis Picamoles, Jefferson Poirot, Rabah Slimani, Romain Taofifenua, Jedrasiak

Trequarti: Henry Chavancy, Jonathan Danty, Jean-Marc Doussain, Brice Dulin, Antoine Dupont, Gael Fickou, Yoann Huget, Maxime Machenaud, Damian Penaud, Jules Plisson, Vincent Rattez, Baptiste Serin, Scott Spedding, Virimi Vakatawa, Nans Ducuing, Trinh-Duc


 

Argentina v Inghilterra

10 giugno  San Juan / 17 giugno Santa Fe

Con 5 vittorie e 7 sconfitte, 3 delle quali con bonus, la crescita dei Jaguares rispetto alla scorsa stagione è evidente, sia per quanto riguarda i risultati che per il gioco. E per una Nazionale che è diretta emanazione della propria unica franchigia, il circolo virtuoso di crescita dovrebbe essere – almeno sulla carta – più facile. A novembre erano arrivate tre sconfitte in casa di Galles, Scozia e Inghilterra, ma la prestazione collettiva era stata positiva. In gruppo Hourcade ha chiamato quattro uncappe, Bautista Ezcurra, Emiliano Boffelli,  Felipe Arregui e Gonzalo Bertranou.

 

Lozowski inghilterra sei nazioni

ph. Reuters

Di fronte un’Inghilterra priva dell’ossatura di squadra, impegnata con i Lions. Mancheranno pilastri del gioco di Eddie Jones, come Farrell, i Vunipola (Billy è out per infortunio), Itoje e Kruis e in gruppo ci saranno ben 17 uncapped tra cui Denny Solomona (ancora in dubbio per un problema al piede), Piers Francis (che gioca ai Blues di Auckland, ma la prossima stagione volerà a Northampton) e Lozowski, che verosimilmente si blinderanno con la nazionale della rosa per il proseguo della carriera.

I risultati di questa Inghilterra sperimentale diranno molto sulla quantità e qualità del movimento inglese, che intanto ancora spadroneggia a livello Under 20. Ma in trasferta, contro un’Argentina sempre solida, sarà davvero dura. Ma dovesse confermare quanto di buono fatto vedere sino ad oggi, saremmo di fronte davvero ad una grande prova di forza.

 

Avanti: Matías Alemanno, Felipe Arregui, Rodrigo Baez, Agustín Creevy (c), Santiago Garcia Botta, Ramiro Herrera, Tomás Lavanini, Juan Manuel Leguizamon, Tomás Lezana, Benjamín Macome, Pablo Matera, Julían Montoya, Lucas Noguera, Javier Ortega Desio, Guido Petti, Enrique Pieretto, Leonardo Senatore, Nahuel Tetaz Chaparro

Trequarti: Gonzalo Bertranou, Emiliano Boffelli, Santiago Cordero, Jerónimo de la Fuente, Bautista Ezcurra, Santiago Gonzalez Iglesias, Juan Martín Hernández, Martín Landajo, Manuel Montero, Matias Moroni, Ramiro Moyano, Matías Orlando, Nicolás Sánchez, Joaquín Tuculet

 

Avanti: Don Armand, Will Collier, Ben Curry, Tom Curry, Charlie Ewels, Ellis Genge, Dylan Hartley (c), Nathan Hughes, Nick Isiekwe, Joe Launchbury, Matt Mullan, Chris Robshaw, Nick Schonert, Tommy Taylor, Sam Underhill, Harry Williams, Mark Wilson

Trequarti: Mike Brown, Danny Care, Joe Cokanasiga, Ollie Devoto, Nathan Earle, George Ford, Piers Francis, Sam James, Alex Lozowski, Harry Mallinder, Jack Maunder, Jonny May, Henry Slade, Denny Solomona, Marland Yarde


 

Irlanda

10 giugno Stati Uniti v Irlanda, New Jersey
17 giugno Giappone v Irlanda, Shizuoka
24 giugno Giappone v Irlanda, Tokyo

 

Dopo un buonissimo Sei Nazioni, culminato con la vittoria contro l’Inghilterra a Dublino, e senza i tanti e importanti giocatori convocati con i Lions, la squadra di coach Schmidt si prepara ad affrontare un tour sulla carta non eccessivamente impegnativo. La mancanza di giocatori selezionati in maglia rossa costringe a provare tanti esordienti. E nonostante le sconfitte di Leinster e Munster nelle varie competizioni, il movimento irlandese ha dimostrato di essere in grande salute con tanti giovani pronti ad imporsi anche a livello internazionale: gli otto uncapped sono John Cooney, Dave Heffernan, Rory O’Loughlin, Andrew Porter, James Ryan, Rory Scannell, Jacob Stockdale e Kieran Treadwell, mentre in mancanza dei vari Sexton e Payne, l’esperienza è garantita da Cian Healy, David Toner e Simon Zebo.

 

Avanti: Finlay Bealham, Jack Conan, Cian Healy, Dave Heffernan, Dave Kilcoyne, Dan Leavy, Tommy O’Donnell, Jack O’Donoghue, Andrew Porter, Rhys Ruddock, James Ryan, John Ryan, Niall Scannell, Devin Toner, James Tracy, Kieran Treadwell, Josh van der Flier

Trequarti: Joey Carbery, Andrew Conway, John Cooney, Keith Earls, Paddy Jackson, Kieran Marmion, Luke Marshall, Luke McGrath, Tiernan O’Halloran, Rory O’Loughlin, Garry Ringrose, Rory Scannell, Jacob Stockdale, Simon Zebo


 

Galles

16 giugno Tonga v Galles
23 giugno Samoa v Galles

 

Dopo la vittoria per 88-19 contro il RGC 1404 (squadra di Principality Premiership), i Dragoni si preparano a due impegni isolani. In assenza di Warren Gatland e Rob Howley, la squadra è affidata al tecnico della mischia Robin McBryde. Verosimilmente, continueremo ad assistere al tentativo di variare il gioco verticale che tanto ha permesso di vincere in passato ma che nel corso del tempo le difese hanno imparato ad arginare.

In gruppo ben volti nuovi e possibili esordienti: Adam Beard, Seb Davies, Ryan Elias, Ollie Griffiths, Wyn Jones, Rory Thornton, Thomas Young, Aled Davies, Steff Evans, Keelan Giles, Owen Williams, Rhun Williams, Rhodri Jones, Tomos Williams. Ma il cartello lavori in corso è ancora in mostra e la doppia assenza tecnica potrebbe farsi sentire. Ultim’ora: Samson Lee non ci sarà.

 

Avanti: Scott Baldwin, Jake Ball, Adam Beard, Kristian Dacey, Seb Davies, Ryan Elias, Rob Evans, Tomas Francis, Ollie Griffiths, Cory Hill, Ellis Jenkins, Wyn Jones, James King, Josh Navidi, Nicky Smith, Rory Thornton, Thomas Young

Trequarti: Cory Allen, Gareth Anscombe, Alex Cuthbert, Aled Davies, Gareth Davies, Sam Davies, Steff Evans, Keelan Giles, Tyler Morgan, Jamie Roberts, Owen Williams, Rhun Williams, Scott Williams, Tomos Williams, Rhys Patchell,


 

Scozia-Fiji-Australia (ora italiana)

10 giugno Scozia v Italia (14)
17 giugno Fiji v Italia (ore 04.30)
24 giugno Australia v Italia (ore 7.00)

 

Delle tre avversarie degli Azzurri abbiamo già parlato. Sarà un tour durissimo fin dalla prima partita, contro una Scozia priva dei vari Hogg, Laidlaw e R.Gray (per infortunio) ma solida e che viaggia sull’onda dell’entusiasmo per i risultati nel Sei Nazioni e di Glasgow. Coach Townsend vorrà iniziare alla grande il proprio ciclo e farà di tutto per mantenere il quinto posto raggiunto nel ranking. Fiji e Australia c’è un solo modo per contenere il loro gioco molto isolano e devastante nel gioco rotto: alzare la voce in mischia (ordinata e breakdown) ed essere perfetti nell’esecuzione al piede.

Per le Fiji vale poi lo stesso discorso di Stati Uniti, Canada, Samoa e Tonga, che a partire da fine giugno e a luglio scenderanno in campo per qualificarsi alla Rugby World Cup 2019. Il reale obiettivo delle formazioni citate è arrivare pronte per quell’importante appuntamento.

 

Avanti: Alex Allan, Allan Dell, Zander Fagerson, Willem Nel, D’Arcy Rae, Gordon Reid, Fraser Brown, Ross Ford, George Turner, Jonny Gray, Tim Swinson, Ben Toolis, John Barclay, Magnus Bradbury, John Hardie, Rob Harley, Josh Strauss, Hamish Watson, Ryan Wilson

Trequarti: Ali Price, Henry Pyrgos, Pete Horne, Finn Russell, Alex Dunbar, Nick Grigg, Matt Scott, Duncan Taylor, Damien Hoyland, Ruaridh Jackson, Lee Jones, Tim Visser, Sean Kennedy

 

Fiji: Campese Ma’afu, Peni Ravai, Joeli Veitayaki, Manasa Saulo, Leeroy Atalifo, Kalivati Tawake, Sunia Koto, Jale Sassen, Tuapati Talemaitoga, Leone Nakarawa, Tevita Cavubati, Api Ratuniyarawa, Sikeli Nabou, Naulia Dawai, Viliame Mata, Nemani Nagusa, Akapusi Qera, Mosese Voka, Dominiko Waqaniburotu, Peceli Yato, Nikola Matawalu, Serupepeli Vularika, Henry Seniloli, Ben Volavola, Levani Botia, Jale Vatubua, Eroni Vasiteri, Albert Vulivuli, Vereniki Goneva, Asaeli Tikoirotuma, Josua Tuisova, Nemani Nadolo, Patrick Osborne, Timoci Nagusa, Metuisela Talebula, Kini Murimurivalu

 

Avanti: Michael Hooper, Richard Hardwick, Ned Hanigan, Jack Dempsey, Scott Higginbotham, Lopeti Timani, Stephen Moore (c), Tatafu Polota-Nau, Tolu Latu, Scott Sio, Tom Robertson, Toby Smith, Sekope Kepu, Allan Alaalatoa, Adam Coleman, Rory Arnold, Sam Carter, Lukhan Tui

Trequarti: Bernard Foley, Quade Cooper, Will Genia, Joe Powell, Reece Hodge, Tevita Kuridrani, Kyle Godwin, Eto Nabuli, Marika Koroibete, Henry Speight, Karmichael Hunt, Dane Haylett-Petty, Israel Folau, Sefa Naivalu, Jake Gordon, Rob Horne.

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