Pro12: Zebre sbadate, i Warriors ne approfittano. Finisce 45-10

A Glasgow infortuni ed errori costano carissimi al XV del Nord Ovest. Buona la prova di Leo Sarto al rientro

ph. Matteo Mangiarotti

ph. Matteo Mangiarotti

GLASGOW – Le Zebre partono subito bene, passando attraverso le fasi e costringendo i Warriors a regalare la prima punizione, ma non riescono a concretizzare e subiscono la prima meta dopo 10′, quando Grigg letteralmente rotola oltre la linea bianconera sfruttando il passaggio di Peter Horne, che si incarica della trasformazione. Poco prima, i Warriors avevano costretto le Zebre a difendersi per molte fasi dentro i propri 5m; i bianconeri, nei primi sei minuti di gara, sono costretti ad effettuare due cambi, con Engelbrecht e Bernabò che lasciano il campo per, rispettivamente, Violi e Minnie.

Le Zebre provano a scrollarsi di dosso gli avversari, ma i Warriors dell’ex Leo Sarto – andato vicinissimo alla meta al 7′ – non mollano la presa e continuano ad attaccare appena tornano in possesso dell’ovale, marcando la seconda meta al 18′; Pyrgos ricicla da una maul crollata sui 5m italiani, con l’ovale che corre velocissimo sull’asse Peter Horne-Sam Johnson con quest’ultimo che serve Murchie che può andare fino in fondo.
Peter Horne trasforma ancora, portando i suoi sul 14-0 dopo un quarto di gara; quando l’incontro sembra ormai indirizzato, le Zebre tornano a giocare nella metà campo avversaria, togliendosi almeno un pò di pressione.
Quando Sam Johnson, però, recupera l’ovale da una mischia nei 22m scozzesi e si fa tutto il campo, venendo fermato sui 5m italiani ma creando la piattaforma per la terza meta – riciclo di Pyrgos, ovale a Harley che va oltre la linea senza problemi – la gara finisce qui. Anche perchè i Warriors vanno ancora in meta (28-0), tre minuti dopo, con Matt Fagerson, prendendosi il bonus offensivo in poco meno di mezz’ora. Peter Horne fa 4/4 dalla piazzola e adesso la serata di Glasgow rischia di trasformarsi in un vero e proprio calvario per il XV del Nord Ovest, che al 34′ deve fare a meno anche di Bordoli. Jimenez rivoluziona la linea dei trequarti, spostando Van Zyl estremo, Bisegni all’ala, Palazzani mediano di mischia, Violi apertura e Pratichetti al centro.
Gli spostamenti dei fattori non cambiano il risultato, e le squadre vanno a riposo sul 28-0.

 

Le Zebre tornano in campo con Ceccarelli al posto di Roan e vincono la prima mischia chiusa della ripresa e provano a farsi pericolosi, spingendo sull’acceleratore ed entrando subito nei 22m avversari con la penal’touche di Violi. I bianconeri conquistano altre tre punizioni in ‘zona calda’ e scelgono sempre la touche, ma le loro avanzate si infrangono o per errori di handling, o contro il muro eretto dalla difesa dei Glaswegians che, in verità, non va mai in affanno. Al 55′ il TMO ‘grazia’ le Zebre, vedendo un’ostruzione del neo-entrato Alainu’uese e annullando la meta di Rory Hughes, ma i Warriors vanno oltre la linea quattro minuti dopo con il centro Johnson che sfrutta uno sfondamento di Fusaro; Horne trasforma per il 35-0, poco prima che Jacopo Sarto torni in campo dopo l’infortunio e i Warriors vadano ancora in meta con Matt Smith.
Sotto 40-0, le Zebre hanno uno scatto d’orgoglio e dopo qualche fase vanno in meta con Van Zyl – che esce poco dopo, lasciando spazio a Baker – a chiudere una bella azione.
Palazzani dalla piazzola è però impreciso, spedendo l’ovale a lato. Si entra negli ultimi dieci minuti coi Warriors in attacco e ancora vicini alla marcatura in almeno tre occasioni, prima che Matt Smith trovi la personale doppietta al 74′ – ma va sottolineato il side-step di Alainu’uese. Kurt Baker trova la meta al 78′ a bagnare il rientro con una progressione ‘da Sevens’, ma Violi da sotto manca la trasformazione – spedendo il drop sul palo.
Negli ultimi due minuti non succede più molto e il match finisce 45-10.

 

Buona la prova di Leonardo Sarto, che torna in campo dopo aver recuperato dal brutto infortunio alla spalla rimediato proprio allo Scotstoun Stadium nella gara di ottobre vinta contro i Leicester Tigers – in cui l’ala azzurra si era preso il titolo di man of the match. Per lui, ottanta minuti di buona intensità; molto positivo il suo approccio, sempre al centro dell’azione.

 

Glasgow Warriors: 15. Peter Murchie 14. Leonardo Sarto 13. Nick Grigg 12. Sam Johnson 11. Rory Hughes 10. Peter Horne 9. Henry Pyrgos (C) 1. Alex Allan 2. Pat MacArthur 3. D’arcy Rae 4. Greg Peterson 5. Scott Cummings 6. Rob Harley 7. Chris Fusaro 8. Matt Fagerson
A disposizione: 16. Cammy Fenton 17. Jamie Bhatti 18. Sila Puafisi 19. Brian Alainu’uese 20. Lewis Wynne 21. Matt Smith 22. George Horne 23. Sean Lamont

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Grigg (10′), Murchie (18′), Harley (26′), M.Fagerson (29′), Johnson (59′), Smith (63′, 74′)
Conversioni: P.Horne (10′, 18′, 27′, 30′, 60′),
Punizioni:

 

Zebre Rugby: 15 Guglielmo Palazzani 14 Kayle Van Zyl 13 Giulio Bisegni 12 Tommaso Castello 11 Mattia Bellini 10 Serafin Bordoli 9 Carlo Engelbrecht 1 Bruno Postiglioni 2 Oliviero Fabiani 3 Guillermo Roan 4 Gideon Koegelenberg 5 Valerio Bernabò (C) 6 Maxime Mbandà 7 Johan Meyer 8 Federico Ruzza
A disposizione: 16 Sidney Tobias 17 Andrea De Marchi 18 Pietro Ceccarelli 19 Derick Minnie 20 Jacopo Sarto 21 Marcello Violi 22 Kurt Baker 23 Matteo Pratichetti

Marcatori Zebre Rugby
Mete: Van Zyl (66′), Baker (78′)
Conversioni:
Punizioni:

 

di Matteo Mangiarotti

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