Eddie Jones: i punti di bonus non influenzeranno il Sei Nazioni

Il tecnico dell’Inghilterra non crede nell’impatto del punteggio moderno. E sulla Premiership…

eddie jones sei nazioni

ph. Sebastiano Pessina

A poco meno di un mese dall’inizio del Sei Nazioni, il ct dell’Inghilterra Eddie Jones ha commentato la più grande novità del prossimo torneo continentale, ovvero l’introduzione dei punti di bonus. “Non avrà impatto sul modo di giocare delle squadre – ha dichiarato l’australiano al Guardian Lo scorso anno le squadre avevano paura di perdere nei primi due round. Non volevano prendere rischi, ma la qualità poi è stata maggiore negli ultimi due weekend. Vogliamo cambiare questo. L’ultima volta che l’Inghilterra giocò bene nel match d’esordio fu contro il Galles nel 2006, prima di allora bisogna tornare indietro al periodo del 2001-2003. Altrimenti la nazionale ha sofferto e raccolto vittorie con scarto ridotto”.

 

“Voglio lasciare un segno anche nella prima gara – ha continuato Jones – Il Sei Nazioni è una competizione unica per l’intensità delle rivali. Se portiamo il rugby ad un livello più elevato, il Sei Nazioni diventerà il più grande torneo del mondo. Non penso che i punti di bonus avranno influenza. Se giochi bene, ti assicuri il punto di bonus; se non giochi bene, non lo fai”.

 

Interrogato anche sul gioco in Premiership, Jones ha detto di “non essere interessato a come giocano i club, che è loro prerogativa. Gira tutto intorno al livello dei giocatori: chi è forte può giocare in qualunque modo. Non posso controllarlo, per cui la cosa non mi preoccupa. Non guardo ai vari stili di gioco, piuttosto penso ‘Questo è un buon modo per giocare, questo no, questo può aiutare a far crescere i giocatori, quello no’. Non è un processo consequenziale. Spendiamo il nostro tempo con i giocatori che abbiamo, e li facciamo rendere al meglio possibile”.

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