Challenge Cup: Edinburgh all’ultimo respiro sui Quins. Che partita al BT Murrayfield!

Finisce 36-35 un match pazzesco deciso nel finale dalla meta di Brown. Due su due per l’Enisei e testa del Girone 3

Henry Browne/Action Images

Henry Browne/Action Images

EDIMBURGO – Ben Toolis entra in campo da solo, per festeggiare la sua 50esima presenza con la maglia di Edinburgh Rugby, prima che le squadre si schierino sotto il West Stand per ricordare Anthony Foley con un minuto di silenzio.

 

Quando la gara comincia, gli Harlequins si illudono di poter controllare agevolmente il gioco. Nei primi due minuti, infatti, conquistano due punizioni e vanno in meta con Charles Walker, che sfrutta l’offload di Dickson bravo a recuperare l’ovale dalla mischia sui 5m scozzesi. Nick Evans trasforma (0-7), poi per i Quins si spegne la luce.

Edinburgh reagisce subito, trovando la meta con Allan Dell (in campo al posto di Sutherland, infortunatosi durante il riscaldamento) nel ribaltamento di fronte – da sottolineare l’incursione di Phil Burleigh che crea la superiorità numerica sotto il Main Stand, aprendo un’autostrada al compagno. Tovey non trasforma (5-7) ma all’11’ Edinburgh passa a condurre, grazie alla seconda meta messa a segno da Kinghorn che, servito da Kennedy con un furbo riciclo da una scrum, si infila nel lato chiuso trovando clamorosamente impreparata la difesa inglese. Tovey non trova i pali, ma adesso i Gunners sono avanti, 10-7 ed entrano nel secondo quarto di gara allungando il vantaggio oltre il break (17-7) con la terza meta, che porta la firma di Nasi Manu, creata dall’avanzata di Damien Hoyland. L’ala scozzese recupera l’ovale sui 10m avversari e si invola, superando un avversario con un calcetto maligno che va a recuperare prima di essere placcato da Dickson in disperato recupero. Manu, però, ha seguito l’azione e Hoyland può scaricare sul compagno che, di prepotenza, va in tuffo oltre la linea; Tovey, stavolta, è preciso, e lo show di Edinburgh non è ancora finito.

Al 24′, infatti, arriva la quarta meta al termine di un’azione travolgente, che espone tutte le difficoltà difensive dei Quins; Dell strappa l’ovale ai Quins in un raggruppamento, dopo due passaggi veloci la palla arriva a Hoyland che vola sulla fascia sinistra d’attacco prima di servire Kinghorn al suo interno. L’estremo scozzese punta l’avversario prima di servire Watson al suo interno; per il flanker è facile andare a chiudere in tuffo sotto i pali, agevolando il compito di Tovey che, con la trasformazione, manda i suoi avanti 24-7.

Il parziale di 24-0 messo a segno da Edinburgh in venti minuti stordisce gli Harlequins, che riescono ad imbastire la prima azione pericolosa al 37′; dopo una serie di fasi – e un vantaggio – Yarde va oltre la linea ma Dell riesce ad impedire all’ala di schiacciare l’ovale. Poite si consulta col TMO prima di annullare la marcatura e tornare sul vantaggio, da cui nasce la seconda meta dei Quins. Penal’touche vinta, si forma una maul fatta crollare irregolarmente ad un palmo dalla linea di meta e Poite, stavolta, concede la meta tecnica agli inglesi che Evans trasforma per il 24-14.
Tutto finito? No, perchè a tempo scaduto arriva la quinta meta di Edinburgh, con Hoyland che recupera l’ovale perso dai Quins – che stavano spingendo – e si fa sessanta metri di corsa prima di andare in tuffo sotto i pali inglesi. Kinghorn trasforma, perchè Tovey è finito nel sin-bin con Charlie Walker dopo che i due hanno avuto qualcosa da dirsi per un placcaggio in ritardo dell’inglese, e le squadre vanno a riposo sul 31-14. 

 

Gli Harlequins partono bene, come nel primo tempo, e vanno in meta in avvio di ripresa con Sinckler ma stavolta la loro pressione dura più di due minuti. Evans trasforma la marcatura (31-21) e nell’azione successiva Poite richiama Giclhrist, perchè i suoi compagni continuano a ricorrere all’indisciplina per fermare le avanzate del pack inglese – con un’altra maul che viene fatta crollare sulla metà campo. Nell’azione successiva, i Quins restano in tredici, perché Marler interviene irregolarmente in touche sbilanciando Toolis, il saltatore di Edinburgh, che cade sulla schiena. Poite chiama in causa il TMO prima di mostrare il giallo al pilone inglese che lascia il campo per dieci minuti al 48′, due minuti prima che Tovey e Walker possano rientrare dal sin-bin dove, in una girandola di scorrettezze, finisce Gilchrist al 51′ – per placcaggio in ritardo su Yarde.

Al 50′ il DoR dei Quins, John Kingston, cambia la mediana inserendo Swiel e Care per cercare di dare velocità alle giocate dei suoi, che adesso, spinti dal grande lavoro del pack, sentono di poter rientrare in partita. Edinburgh concede qualche punizione di troppo, che gli inglesi, anche da posizione favorevole, continuano a calciare in touche. La scommessa paga  perchè al 59′ arriva la seconda penalty-try di giornata, concessa ancora per un crollo volontario di una maul. Swiel trasforma per il 31-28 che, oltre a dare ai Quins il bonus offensivo, riapre decisamente la gara.

Gli Harlequins hanno adesso decisamente in mano il gioco e continuano a spingere, mettendo sotto pressione la difesa di Edinburgh, costretta adesso a giocare quasi sempre sui propri 5m. Al 65′, inevitabile, arriva la quinta meta inglese, con Luamanu bravo nel pick and go decisivo; Swiel è perfetto nella trasformazione e i Quins, con un contro-parziale di 21-0, passano a condurre (31-35).

Edinburgh risponde subito, ma il TMO annulla la meta di Bryce perchè l’ultimo passaggio, quello di Bradbury, è in-avanti e si riparte con una mischia per i Quins sui loro 5m. Quando si entra negli ultimi dieci minuti di gioco, la partita è ancora decisamente “up for grabs” e i Gunners tornano avanti, con la meta di Brown – quando sul Murrayfield appare un coreografico arcobaleno – che va a prendere l’up-and-under di Hoyland (decisamente il man of the match oggi) battendo anche il compagno in volo prima di andare oltre la linea (36-35). Tovey spedisce la trasformazione sul palo e nel ribaltamento di fronte il gioco si ferma quando Mike Brown e Sam Hidalgo-Clyne sono coinvolti in una discussione piuttosto animata; Poite chiama in causa il TMO prima di concedere una punizione ad Edinburgh che il piede di Tovey trasforma in metri preziosi, allontanando gli avversari dai propri 22m. Gli Harlequins hanno l’ultimo possesso, ma la difesa scozzese sale in cattedra e una contro-ruck perfetta chiude il match, con Tovey che a tempo scaduto spedisce l’ovale sugli spalti. I 5326 spettatori presenti oggi al BT Murrayfield non si sono mai annoiati, oggi pomeriggio.

 

Worcester-Brive: colpaccio esterno dei francesi che espugnano il campo Warriors 25-24 grazie alle tre mete marcate realizzate.

Enisei-Dragons: il Girone 3 è guidato dalla squadra russa, che dopo aver battuto Worcester sconfigge 38-18 Newport. Cinque le mete russe, due a testa per Selskiy e Gerasimov, più quella di Morozov.

 

 

Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn 14. Damien Hoyland 13. Chris Dean 12. Phil Burleigh 11. Tom Brown 10. Jason Tovey 9. Sean Kennedy 1. Allan Dell 2. Ross Ford 3. WP Nel 4. Ben Toolis 5. Grant Gilchrist (C) 6. Magnus Bradbury 7. Hamish Watson 8. Nasi Manu
A disposizione: 16. Stuart McInally 17. Murray MacCallum 18. Felipe Arregui 19. Fraser McKenzie 20. Viliame Mata 21. Sam Hidalgo-Clyne 22. Michael Allen 23. Glenn Bryce

Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Dell (4′), Kinghorn (11′), Manu (19′), Watson (24′), Hoyland (40′), Brown (73′)
Conversioni: Tovey (20′, 25′), Kinghorn (40′)
Punizioni:

 

Harlequins: 15. Mike Brown 14.  Marland Yarde 13. Joe Marchant 12. Jamie Roberts 11. Charlie Walker 10. Nick Evans 9. Karl Dickson 1. Joe Marler 2. Rob Buchanan 3. Kyle Sinckler 4. Sam Twomey 5. James Horwill (C) 6. Chris Robshaw 7. Luke Wallace 8. James Chisholm
A disposizione: 16. Joe Gray 17. Mark Lambert 18. Will Collier 19. Charlie Matthews 20. Mat Luamanu 21. Danny Care 22. Tim Swiel 23. Alofa Alofa

Marcatori Harlequins
Mete: Walker (2′), meta tecnica (37′, 59′), Sinckler (43′), Luamanu (65′)
Conversioni: Evans (3′, 38′, 44′), Swiel (60′)
Punizioni:

 

di Matteo Mangiarotti

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