Champions Cup: Zebre senza scampo, i Wasps vincono 82-14

Partita a senso unico. Dodici mete delle Vespe, per le Zebre invece doppietta di Ruzza

Wasps_Zebre_Action Images_Peter Cziborra

Ph Action Images/Peter Cziborra

I padroni di casa mettono subito le cose in chiaro e dopo venti minuti volano già sul 21-0: in rapida successione gli inglesi calano tre mete fulminanti che portano la firma rispettivamente di Miller, Cooper-Woolley e Simpson prontamente convertite dal piede di Cipriani (poi votato man of the match), mentre le Zebre devono addirittura fare i conti con l’inferiorità numerica causata dal giallo subito da Van Schalkwyk; anche se non si perdono d’animo. La squadra di Guidi infatti rovesciandosi in attacco trova una maul vincente e con Ruzza va a marcare sfruttando anche la conversione di Padovani.
Sembra quindi possa esserci partita, ma trascorso qualche giro d’orologio il copione si ripete: altro tris di realizzazioni pesante dei Wasps, che mettono subito le mani sul punto di bonus offensivo, a cui la franchigia parmigiana risponde parzialmente. Il divario si allarga. A fare male alla squadra di Guidi sono nuovamente Miller, poi Halai e infine Johnson, la cui sequenza viene interrotta soltanto dal secondo acuto personale di Ruzza, che va in meta grazie ad un bell’intercetto. All’intervallo quindi la situazione recita Wasps 42-14 Zebre.

 

Per la squadra italiana il restart è da incubo. Le “Vespe” cambiano passo e cominciano a dilagare. Cipriani sguscia fra le maglie della difesa e va a segnare non convertendo. Poi, a causa della troppa indisciplina, l’arbitro ammonisce Festuccia. Le Zebre per un altro segmento di gara in quattordici imbarcano acqua da tutte le parti. Launchbury recupera palla da un’azione in touche e si iscrive al tabellino dei marcatori, come pochi minuti dopo fanno anche Bassett, il quale trova la meta in concomitanza dello scadere dell’ora di gioco, e Simpson, anche lui alla doppietta odierna. Lo score si sistema sul 68-14, mentre alla i cambi fatti dai due tecnici non cambiano gli ordini di grandezza in campo, anzi. Il divario continua ad allargarsi. A dodici minuti dalla fine Gaskell fa ancora male alle Zebre, con il subentrato Gopperth che non può esimersi dall’addizionare due facili punti. Non è finita, però. C’è ancora il tempo per Eastmond di ispirare la velocità di Robson che sotto i pali schiaccia l’ovale oltre la linea di meta fissando il punteggio sul risultato finale di 82-14.

 

Wasps: Rob Miller, Frank Halai, Elliot Daly, Kyle Eastmond, Josh Bassett, Danny Cipriani, Joe Simpson, Matt Mullan, Tom Cruse, Jake Cooper-Woolley, Joe Launchbury (c), James Gaskell, Ashley Johnson, Thomas Young, Nathan Hughes
A disposizione: Tommy Taylor, Tom Bristow, Phil Swainston, Matt Symons, Guy Thompson, Dan Robson, Jimmy Gopperth, Alapati Leiua

Marcatori Wasps
Mete: Rob Miller (2), Jake Cooper-Woolley (7), Joe Simpson (13), Rob Miller (25), Frank Halai (27), Ashley Johnson (39), Elliot Daly (40), Joe Launchbury (54), Josh Bassett (58), Joe Simpson (62), James Gaskell (68), Dan Robson (71)
Conversioni: Danny Cipriani (3), Danny Cipriani (8), Danny Cipriani (14), Danny Cipriani (26), Danny Cipriani (29), Danny Cipriani (40), Jimmy Gopperth (55), Jimmy Gopperth (59), Jimmy Gopperth (63), Jimmy Gopperth (69), Jimmy Gopperth (72)
Punizioni:

 

Zebre Rugby: Kayle Van Zyl, Gabriele Di Giulio, Tommaso Boni, Matteo Pratichetti, Giovanbattista Venditti, Edoardo Padovani, Guglielmo Palazzani, Andries Van Schalkwyk, Derick Minnie, Jacopo Sarto, George Biagi (c), Joshua Furno, Dario Chistolini, Carlo Festuccia, Bruno Postiglioni
A disposizione: Tommaso D’Apice, Andrea De Marchi, Pietro Ceccarelli, Gideon Koegelenberg, Federico Ruzza, Marcello Violi, Tommaso Castello, Carlo Canna

Marcatori Zebre Rugby
Mete: Federico Ruzza (17), Federico Ruzza (34)
Conversioni: Edoardo Padovani (18), Edoardo Padovani (35)
Punizioni:

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