Italrugby, un mese e poi si torna in campo per i Test Match 2016

Oggi le convocazioni di O’Shea per gli stage in vista delle sfide di novembre. Tra ritorni e possibili soluzioni tattiche…

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ph. Sebastiano Pessina

Manca quasi un mese esatto al 12 novembre, giorno in cui la Nazionale scenderà in campo all’Olimpico di Roma contro gli All Blacks nel primo dei tre Test Match autunnali. Dopo il tour delle Americhe arriverà il primo vero banco di prova per coach Conor O’Shea e il nuovo staff tecnico: se è vero che le tre partite giocate a giugno Oltreoceano sono state importanti dentro ma anche fuori dal campo per creare le basi del gruppo Italrugby che andrà in Giappone per i Mondiali 2019, i tre impegni di novembre contro la Nuova Zelanda dei record, il Sudafrica e Tonga saranno nel complesso ben più provanti dal punto di vista puramente sportivo. E verosimilmente inizieremo a vedere con maggior chiarezza l’idea di gioco che il tecnico irlandese sta pensando per la squadra azzurra, a tre mesi dal primo Sei Nazioni della sua gestione.

 

Rispetto alle sfide contro Argentina, Stati Uniti e Canada torneranno in gruppo capitan Sergio Parisse (per lui ad oggi 320 minuti nel Top14 con quattro presenze stagionali) e il tallonatore Leonardo Ghiraldini (5 presenze con la nuova maglia di Tolosa, 187 minuti) con il loro bagaglio di esperienza e leadership. La truppa estera verrà completata dai Warriors di Glasgow Leonardo Sarto (281 minuti in 5 presenze) e Simone Favaro (132 minuti in 2 presenze), più Michele Campagnaro. E’ tornato ufficialmente a giocare Michele Rizzo: il pilone azzurro, out dalla sfida della Coppa del Mondo 2015 contro l’Irlanda per l’infortunio al ginocchio, ha collezionato questa stagione tre presenze in A-League con i Tigers anche se ovviamente dipenderà da forma fisica e minutaggio l’utilizzo in tre incontri tanto provanti dal punto di vista fisico. Otto invece le presenze già messe a segno da Lorenzo Cittadini in Top14 con la maglia di Bayonne per un totale di 433.

 

Per quanto riguarda invece le possibili soluzioni tattiche, Padovani alle Zebre sta facendo bene ad estremo ed è questo un ruolo in cui potrebbe essere testato anche a livello internazionale, tanto più che le abilità di corsa e contrattacco vanno incontro al rugby di movimento che piace a coach O’Shea. Sabato è rientrato in campo con la maglia delle Zebre anche il mediano di mischia Marcello Violi dopo il lungo stop per l’infortunio al ginocchio, ma anche nel suo caso vale lo stesso discorso di Rizzo e comunque in Nazionale Palazzani non ha la necessità di ricoprire lo spot ad estremo e al giovane numero nove ex Calvisano, classe 1993, le occasioni internazionali non mancheranno di certo.

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