Paul Turner, lo scout di eleggibili che gira il mondo per la Welsh Rugby Union

La federazione gallese ha lanciato l’Exiles Programme. Per non sprecare nessuna risorsa…

ph. Paul Harding/Action Images

ph. Paul Harding/Action Images

Il nome ufficiale del programma è “Welsh Exiles Programme”. L’obiettivo scovare Welsh-qualified players che non militano in patria, seguirli ed eventualmente riportarli nelle Regions, nella consapevolezza che ogni propria risorsa vada valutata e in caso valorizzata. Dovunque giochino. Ad occuparsi del programma sarà Paul Turner, classe 1960 e già allenatore di Gloucester, Harlequins e Dragons, prima dell’esperienza come assistente ai Wasps nel 2011. Lavorerà fianco a fianco di Gareth Davies, Exiles Programme Manager. “È un incarico verso il quale nutro molta passione, avendo vissuto e lavorato tanti anni fuori dal Galles. Cercherò giocatori eleggibili e potenzialmente di alto livello in tutto il mondo – ha dichiarato Turner – Nel caso non lo fossero ancora continueremo a monitorarne i progressi, anche in funzione delle necessità di Regions e nazionale”. Maggiori dettagli arrivano dal collega Davies: “Il cammino dei giocatori Exiles è per noi molto importante. Il nostro è un compito molto strategico e darà grandi benefici”.

 

In un periodo di generale difficoltà e in cui le franchigie gallesi devono, assieme alle compagne celtiche, far fronte allo strapotere economico dei club francesi ed inglesi, la federazione dei Dragoni sceglie una strada il cui obiettivo è chiaro: non sprecare nulla. Per realizzarlo è necessario non solo avere una mappatura dei propri atleti oversea, ma anche capire quali seguire e come (immaginiamo dal vivo, oppure tramite propri contatti in loco e attraverso il contatto con il club di militanza). E il tutto è tanto più difficile perché non si tratta certo di tenere sotto occhio il Faletau o il North di turno, quanto piuttosto giocatori tendenzialmente giovani che militano in tornei domestici piuttosto che giovanissimi che magari si sono trasferiti con la famiglia o per motivi di studio. Insomma, tutti i potenzialmente eleggibili. Un programma ambizioso ma necessario e potenzialmente vincente. Chissà se l’erede di Alun Win Jones non sia un giovanissimo ragazzo di Swansea che vive e gioca a Londra…

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Un altro All Black giocherà per Tonga dalla prossima estate (e potrebbe sfidare l’Italia)

La nazionale tongana potrebbe ritrovarsi questa estate con una coppia di centri fortissima, e in estate sull'isola arriveranno anche gli Azzurri

item-thumbnail

Antoine Dupont il numero uno al mondo? Non per Wayne Smith

Il coach di lungo corso del rugby neozelandese ha espresso la sua preferenza su un mostro sacro degli All Blacks

item-thumbnail

Autumn Nations Series: il Giappone di Eddie Jones aggiunge una nuova sfida al tour europeo

I Brave Blossoms affronteranno un 2024 ricco di impegni stimolanti

item-thumbnail

All Blacks: Scott Robertson dovrà rinunciare al suo astro nascente in mediana

Il talentuoso Cameron Roigard era il maggior indiziato per la numero 9, ma è incappato in un brutto infortunio

item-thumbnail

L’Australia di Schmidt costruisce il suo staff pescando in Nuova Zelanda

Non solo Laurie Fisher al fianco del nuovo tecnico dei Wallabies: ci sarà anche Mike Cron, leggendario tecnico della mischia ordinata degli All Blacks...