Gli ex giocatori inglesi verranno coinvolti in uno studio promosso dalla RFU
Oltre cento ex rugbisti inglesi con presenze internazionali si sottoporranno ad uno studio il cui obiettivo è quello di evidenziare gli effetti cerebrali a lungo termine della pratica del rugby. Dopo il maxi risarcimento dato dalla NFL ad alcuni ex atleti e dopo casi recenti come quelli di North e Hartley, la federazione inglese ha incaricato la London School of Hygiene & Tropical Medicine, l’Institute of Occupational Medicine e le Università di Oxford e Queen Mary (Londra) di condurre lo studio e di capire se vi siano legami tra l’attività e il manifestarsi di danni celebrali. Tutti gli ex giocatori coinvolti hanno più di 50 anni e hanno militato durante l’era amatoriale, quando casi di concussion erano dovuti più a scontri antigioco che non ai normali impatti. Coinvolta anche la Drake Foundation, che già aveva condotto ricerche simili assieme ai Saracens.
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