Il Corriere dello Sport parla di “giallo” e di pressioni fatte dal club di Parigi
E se fosse stato lo Stade Francais a convincere Sergio Parisse a decidere di non giocare contro la Romania questa domenica? Conoscendo il capitano azzurro, uno che soffre veramente tanto quando non può scendere in campo, la cosa ci lascia quantomeno dubbiosi. Certo però che a prescindere non si può escludere del tutto nemmeno questa ipotesi, tanto più se a farlo sapere è uno dei giornalisti più noti e stimati del rugby italiano.
A scriverlo nero su bianco è il Corriere dello Sport, in questo stralcio che vi riportiamo: “Sarebbero state le forti rimostranze dello Stade Francais, il suo club, a spingerlo a desistere. I dirigenti parigini hanno accettato obtorto collo che giocasse contro l’Irlanda dopo il mese di stop e fisioterapie seguito all’intervento chirurgico al polpaccio (la prognosi dei medici francesi era di sei settimane), ora non vogliono correre altri rischi. Sul tavolo, oltrettutto, ci sarebbe un contratto quadriennale: un formidabile strumento di pressione su un giocatore fortissimo, integro ma che ha già compiuto 32 anni”.
Nella conferenza stampa seguita all’annuncio della formazione per domenica il terza linea ha detto che è “uscito molto, molto stanco dalla partita con l’Irlanda e contro i romeni deve andare in campo chi è al 100%. Io non sarei nemmeno al 50%”. Parole sincere, però è anche vero che Parisse si è normalmente allenato tutta la settimana e nemmeno una settimana fa contro l’Irlanda era al 100% ma alla fine per un’ora circa ha comunque giocato.
D’altra parte va pure ricordato che quella di Exeter poteva essere l’ultima gara del giocatore in un Mondiale e sappiamo tutti quanto il capitano azzurro tenesse a questa competizione.
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