Laidlaw guida i suoi al passaggio del turno in una partita infinita e imprevedibile
La partita nella sua prima frazione ha un ritmo folle ed è caratterizzata da un botta e risposta continuo fra le due compagini: dopo otto minuti di gioco lo scambio di piazzati fra Tusi Pisi e Greig Laidlaw sistema le cose su un temporaneo 3-3, che non dura più di sessanta secondi. Dal reset samoano infatti arriva la prima meta del match che porta la firma ancora di Tusi Pisi, il quale converte. Gli isolani scappano quindi sul più sette, ma la reazione degli scozzesi è dietro l’angolo. Tommy Seymour infatti, mentre i rivali cercando un’improbabile risalita alla mano partendo dai propri ventidue difensivi, intercetta l’ovale e raccogliendolo al volo lo schiaccia oltre la linea di meta consegnando la nuova parità a quota 10 a questo match.
Non c’è tempo però di arrivare al quarto d’ora di gioco in parità, perchè la squadra del Pacifico va nuovamente in vantaggio. Altro calcio di ripartenza dopo la marcatura subita e altro recupero fulmineo con passamano imbastito in pochi secondi per la nuova meta griffata da Leiataua, senza la conversione di Tusi Pisi. Poi qualche minuto di pausa prima di un nuovo scambio di cortesie. La Scozia prova a reagire e con il suo mediano di mischia accorcia dalla piazzola, ma Samoa riscappa ancora nel punteggio segnando la sua terza meta con Lee-Lo, che al ventesimo piazza lo score sul 20-13.
Sembra non ci sia un attimo di sosta ed è proprio così: Laidlaw riporta ancora una volta la squadra di Vern Cotter a contatto, con l’ennesimo pallone scagliato dentro i pali, ma poco dopo Ryan Wilson commette un errore di indisciplina e finisce sulla lista dei cattivi subendo un cartellino giallo che lascia la Scozia in quattordici e gli fa subire tre punti nuovamente messi a referto dal piede di Tusi Pisi. I britannici dimostrano in questo frangente di avere tanti attributi e pur essendo con un uomo in meno si riportano in attacco arrivando al 23-23 dopo aver costituito una maul che arriva sino a destinazione sotto i pali, pilotata da Hardie.
Negli ultimi cinque minuti di frazione, infine, ancora un episodio che smuove il punteggio. Samoa riconquistando nuovamente l’ovale dopo il calcio di avvio si trova in procinto di realizzare la quarta meta di giornata, potendo pure sfruttare un vantaggio, ma Fotuali’i commette un’ingenuità andando ad urtare Laidlaw, impegnato in un tentativo disperato di fermare la furia della squadra oceanica, e vanificando il bel gesto di Lee-Lo. Il direttore di gara annulla e quindi fa giocare il vantaggio, che Tusi Pisi decidere di andare ad indirizzare nei pali per il 26-23 che chiude un lunghissimo primo tempo.
La ripresa si apre invece con meno veemenza da parte delle due contendenti, in quel di Newcastle. La Scozia cerca di riequilibrare il punteggio, Samoa si difende affannosamente sulle fasi statiche. Con la mischia e due volte il solito Laidlaw, i Braveheart operano il sorpasso sul 26-29; quando il cronometro ha consumato poco più di cinquanta minuti di gara.
I ritmi diventano più compassati, la stanchezza inizia ad affiorare soprattutto per gli uomini di Betham. L’indisciplina crescere a dismisura e le occasioni per marcare paradossalmente aumentano, anche se le forze chiaramente mancano. Laidlaw comincia anch’egli a diventare impreciso mancando un decisivo strappo di sei lunghezze dalla piazzola. Come nelle precedenti partite dove sono stati impegnati, gli scozzesi provano a salire di tono puntando sulla loro buona forma fisica. La confusione però persiste, gli errori si susseguono e in men che non si dica si arriva a dieci giri di lancette dal termine della sfida.
La Scozia sfrutta l’indisciplina avversaria per portarsi ripetutamente in touche e azzannare la partita: WP Nel dopo un’ eccezionale azione, scaturita da un drive multifase, rimane corto; ma c’è un altra chance poco dopo quando Laidlaw chiama la mischia sotto i pali e sfruttando il lavoro dei suoi avanti raccoglie ovale andando in meta e convertendo per il 26-36 che mette la partita in discesa per i britannici. La sfida però è ben lontana dall’essere chiusa, perchè Samoa si raccoglie e trovando l’ultima stilla di energia va a marcare una meta con Motu Matu”u che rimette il punteggio sul 33-36, ma non c’è più tempo. La Scozia vince e va ai quarti di finale.
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Mark Bennett, 12 Matt Scott, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw (c), 8 David Denton, 7 John Hardie, 6 Ryan Wilson, 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray, 3 WP Nel, 2 Ross Ford, 1 Alasdair Dickinson
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Jon Welsh, 19 Tim Swinson, 20 Josh Strauss, 21 Henry Pyrgos, 22 Peter Horne, 23 Sean Lamont
Marcatori per la Scozia
Mete: Tommy Seymour(11),John Hardie(31), Greig Laidlaw(73)
Conversioni: Greig Laidlaw(12),Greig Laidlaw(32), Greig Laidlaw(74)
Punizioni: Greig Laidlaw(8),Greig Laidlaw(19),Greig Laidlaw(24) Greig Laidlaw(50),Greig Laidlaw(52)
Samoa: 15 Tim Nanai-Williams, 14 Paul Perez, 13 George Pisi, 12 Rey Lee-Lo, 11 Fa’atoina Autagavaia, 10 Tusi Pisi, 9 Kahn Fotuali’i (c), 8 Alafoti Faosiliva, 7 Jack Lam, 6 Maurie Faasavalu, 5 Kane Thompson, 4 Teofilo Paulo, 3 Census Johnston, 2 Ma’atulimanu Leiataua, 1 Sakari Taulafo
Riserve: 16 Motu Matu’u, 17 Viliamu Afatia, 18 Anthony Perenise, 19 Faifili Levave, 20 Vavae Tuilagi, 21 Vavao Afemai, 22 Patrick Faapale, 23 Ken Pisi
Marcatori per Samoa
Mete: Tusi Pisi(10),Manu Leiataua(13),Reynold Lee-Lo(20), Motu Matu”u (77)
Conversioni: Tusi Pisi(10)
Punizioni: Tusi Pisi(4),Tusi Pisi(28),Tusi Pisi(37), Patrick Fa”apale(77)
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