Il capitano sull’esclusione del flanker: “Alla fine dei conti ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni”
Questa mattina vi avevamo parlato di un “giallo”, riportato dal Corriere dello Sport, in cui si leggeva che potrebbero essere arrivate dallo Stade Francais certe pressioni per non far scendere in campo contro la Romania Sergio Parisse, ancora alle prese con l’infortunio al polpaccio che l’ha tenuto lontano da quasi tutto il Mondiale. Il capitano azzurro, in un post sulla sua pagina Facebook, è tornato sulla questione, sottolineando come invece il club lo abbia aiutato e sostenuto per permettergli di essere in campo contro l’Irlanda. Non solo, Parisse ha poi parlato del futuro azzurro (“quarta e credo,con tutta probabilità, ultima coppa del mondo”), e di Mauro Bergamasco: ” Le scelte tecniche vanno rispettate […] Alla fine dei conti ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni, perché nel bene o nel male e’ così che funziona la vita”. Di seguito il post completo.
Alla vigilia del nostro ultimo appuntamento della RWC , sono amareggiato e perplesso nell’aver letto che alcuni siti riportano la notizia che il motivo per il quale domani non sarò in campo sarebbe a causa di una “certa pressione” rivolta dal mio club..Quello stesso club al quale sono così grato per avermi dato tutto l’aiuto e il supporto possibile e che mi ha permesso di scendere in campo per lottare per una maglia che nemmeno è’ la sua ma quella della mia amata nazionale! E grato per non essersi risparmiato su nulla per aiutarmi a realizzare il mio sogno di partecipare alla . Per questo motivo sentir parlare di “pressioni” per non giocare domani mi delude profondamente! In tutta la mia carriera ho ricevuto sempre e solo sostegno dal mio club e non posso accettare che lo si insulti così.
Inutile parlare della profonda frustrazione che proverò domani per non essere riuscito a recuperare come speravo e perché manchero’ all’ultima partita della coppa del mondo della mia carriera.
Un ultimo mio pensiero per Mauro che domani non scenderà in campo e quindi non avrà la possibilità di chiudere la sua fantastica carriera internazionale come meritava. Le scelte tecniche vanno rispettate, anche se alcune possono sembrare incomprensibili ..perché noi giocatori non possiamo far altro che accettarle.
Alla fine dei conti ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni, perché nel bene o nel male e’ così che funziona la vita.
E domani sono sicuro che chi non potrà essere in campo, chi per infortunio e chi per scelta del Ct, sarà insieme alla squadra a tifare e soffrire per chiudere questo mondiale con una vittoria.
Forza Italia!!!!
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