RWC 2015: l’Australia combatte e sbriga la pratica Fiji

Gli isolani pagano l’imprecisione ma non concedono il bonus ai Wallabies, in meta te volte col pack

ph. Rebecca Naden / Action Images

ph. Rebecca Naden / Action Images

La prima bella sventagliata australiana è vanificata dalla scivolata di Ashley-Cooper, che perde contatto con il terreno e nella caduta con il pallone. I Wallabies sono dinamici, Genia cambia fronte sul lato corto ma Folau forza l’offload. Nuova azione in zona rossa, ma la fucilata di Foley non è controllata dall’ala in giallo. Si torna allora sul precedente vantaggio e Foley mette i primi tre della World Cup dei suoi. Le Fiji costruiscono la prima azione pericolosa ma vengono ricacciate indietro dopo il calcetto di Goneva, ma prendono coraggio iniziando a muovere l’ovale vincendo le prime collisioni. Al minuto ’16 enorme mischia che si risolve a favore degli isolani. Dalla successiva touche maul arriva il drive che viene arrestato a cinque dalla meta con il fallo, la scelta è la rimessa prima e pali poi: Nadolo la mette e porta il tabellino sul 3-3 dopo il primo bel quarto. A Cardiff non c’è un attimo di pausa: Matawalu da touche trova il break profondo Nayacalevu la perde nel placcaggio, sul ribaltamento di fronte Kuridrani è fermato ad un metro dalla meta ma il difensore bianco gioca da terra. Niente pali ma touche, e la scelta è replicata sul successivo collo di Nadolo a Folau: questa volta la cassaforte non si scompone e Pocock schiaccia. Il momentum è favorevole alla squadra di Cheika, le Fiji vanno sotto pressione e Campese Ma’afu se ne va dieci minuti. Nuova touche, nuova maul e nuova meta di Pocock. C’è tempo anche per una nuova punizione di Foley, che chiude i primi quaranta sul 18-3 Australia.

 

In avvio di ripresa arriva la terza meta Wallabies su azione di prepotenza, ed è realizzata da Sekope Kepu. Nonostante la marcatura subita le Fiji rialzano la testa, impostando alcune manovre ma mancano l’appuntamento con la marcatura per banali errori. Il maggior possesso e territorio sono legittimati con la meta di Volavola all’ora di gioco, dopo che già Nadolo ne aveva aggiunti tre. Si entra così nell’ultimo quarto sul 25-13 Wallabies. Il doppio break di vantaggio è ristabilito dal piede di Foley. Negli ultimi minuti gli isolani aumentano la pressione in zona rossa alla ricerca del punto di bonus che non arriva. Finisce 28-13.

 

Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Giteau, 11 Rob Horne, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Rob Simmons, 4 Kane Douglas, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore (c), 1 Scott Sio
Riserve: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 James Slipper, 18 Greg Holmes, 19 Will Skelton, 20 Dean Mumm, 21 Nick Phipps, 22 Matt Toomua, 23 Kurtley Beale

 

Fiji: 15 Metuisela Talebula, 14 Waisea Nayacalevu, 13 Vereniki Goneva, 12 Gabiriele Lovobalavu, 11 Nemani Nadolo, 10 Ben Volavola, 9 Nikola Matawalu, 8 Netani Talei, 7 Akapusi Qera (c), 6 Peceli Yato, 5 Leone Nakarawa, 4 Tevita Cavubati, 3 Manasa Saulo, 2 Tuapati Talemaitoga, 1 Campese Ma’afu
Riserve: 16 Viliame Veikoso, 17 Peni Ravai, 18 Isei Colati, 19 Nemia Soqeta, 20 Malakai Ravulo, 21 Nemia Kenatale, 22 Josh Matavesi, 23 Aseli Tikoirotuma

 

Marcatori per l’Australia
Mete: Pocock (25, 30), Kepu (43)
Conversioni: Foley (25, 43)
Punizioni: Foley (9, 37, 69)

 

Marcatori per le Fiji
Mete: Volavola (58)
Conversioni: Nadolo (58)
Punizioni: Nadolo (20, 46)

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