RWC 2015: i pronostici e le quote a una settimana dal kick off

Abbiamo analizzato le previsioni della Coppa del Mondo e le sorprese non mancano

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Terminato l’ultimo weekend di Test Match in preparazione alla Rugby World Cup, manca davvero pochissimo al via della rassegna iridata numero otto. Una vera squadra favorita per la vittoria finale c’è, e sono gli All Blacks, che per quanto fatto fin qui vedere in termini di prestazione collettiva e profondità hanno tutte le carte in regola per tentare uno storico tris e un altrettanto storico doppio successo consecutivo, dopo aver sollevato quattro anni fa la Webb Ellis Cup davanti al proprio pubblico.

Un modo in parte alternativo alla pura analisi sportiva per valutare gli equilibri a ridosso di una grande manifestazione, consiste nel prendere in considerazione nel dettaglio le quote proposte dalle grandi società di scommesse sportive. Noi l’abbiamo fatto, partendo dalle cifre messe a disposizione da Snai. E le sorprese, dobbiamo dirlo, non sono mancate.

 

Vincitrice RWC 2015: poche storie, gli All Blacks partono favoriti pagando appena più del doppio con 2,20. A seguire, e staccate non di poco, l’Inghilterra padrona di casa con 5,50, il Sudafrica a 6,50 nonostante il difficile momento in casa Springboks, l’Australia e l’Irlanda a quota 9. Chiudono Francia e Galles a 18, Argentina a 60, Scozia a 250 e tutto il resto, Italia compresa, a 300.Il dato che stuzzica maggiormente è quello di Australia e Irlanda: i Wallabies hanno da poco dimostrato di poter battere chiunque nella partita secca, mentre l’Irlanda arriva al trofeo iridato forse come la miglior candidata dell’Emisfero Nord. La quota a 9 è parecchio alta, e nel caso dei tutti verdi può aver influito la doppia recente sconfitta contro Galles e Inghilterra. Ma pure una Francia finalista nel 2011 e ora data a 18…

 

Vincitrice Girone: giochi chiusi nei gruppi C e B, con Nuova Zelanda e Sudafrica che pagano rispettivamente 1,02 e 1,08 per concludere in testa alle rispettive Poule. Per quanto riguarda il Gruppo D dell’Italia, parte l’Irlanda favorita a 1,55, seguita ma non staccata dalla Francia (2,30). Se gli Azzurri chiudessero in testa la prima fase, per ogni Euro giocato ne tornerebbero invece ben 40. Per trovare quote più stimolanti bisogna dirottare sul cosiddetto “Girone della Morte”: Inghilterra e Australia se la giocano rispettivamente a 2,20 e 2,50, mentre il Galles è a 4: cifra che potrebbe essere rivista dopo la conferma dell’esclusione per infortunio di Halfpenny e Webb.

 

Piazzamento Italia: per i bookmakers è molto probabile l’eliminazione nella fase a Gironi, che paga appena 1,07. L’uscita ai quarti, invece, è data a 6: quotazione alta ma non altissima, segno che il passaggio del turno è comunque un’eventualità presa in considerazione. La sconfitta in semifinale paga 35 mentre quella in finale 250, con un aumento esponenziale rispetto allo step precedente.

 

Girone della squadra vincitrice: da quale Poule uscirà il nome di chi alzerà il trofeo nella finale del 31 ottobre? Molto difficilmente dal Girone D (6 – Francia, Irlanda, Italia) e dal Girone B (5,75 – Sudafrica, Samoa, Scozia), più probabilmente dal Girone A (2,85 – Australia, Galles, Inghilterra) ma ancor maggiormente dal C (2,15 – Nuova Zelanda, Argentina). La quota dei Gironi C e D non può non colpire: per quanto detto sull’Irlanda e per lo storico dei Bleus nel torneo, 1 a 6 è una cifra che potrebbe fare gola, ma anche il 5,75 degli Springboks, che non daremmo così per spacciati. Con il 2,85 del “Girone della Morte” si hanno tre carte potenzialmente vincenti in mano, e la quota vale la candela.

 

Emisfero squadra vincente: quello Sud (1,38) è nettamente avanti rispetto a quello Nord (2,75).

 

Metaman: chi segnerà più mete (attenzione, non punti) al prossimo Mondiale? In pole parte l’ala All Blacks Savea (5,50) seguita al raddoppio (11) da Habana e dagli All Blacks Ben Smith e Milner-Skudder. Poi Nonu a 13 e il duo Folau-Le Roux a 18. Il primo giocatore dell’Emisfero Nord è North a 25. La tipologia di scommessa è di per sé instabile, dipendendo da una serie di variabili scarsamente prevedibili e tanto meno calcolabili come ad esempio proseguo nel torneo della squadra, eventuale infortunio, gerarchia nella rosa, piano di gioco e via dicendo. Per questo l’ipotesi più probabile è che sia un altro giocatore a guadagnarsi il titolo di miglior marcatore dei Mondiali, e la quotazione è in questo caso un discreto 2,50. Non solo, tutti i nomi proposti sono giocatori presumibilmente titolari (l’unica incertezza sono le ali All Blacks a seconda di come Naholo rientra e di quanto Milner-Skudder ha impressionato), e che potrebbero essere tenuti a riposo nei match materasso. Partite, queste ultime, in cui i punteggi spesso si impennano e le marcature piovono. E se il record di mete lo segnasse Nowell contro l’Uruguay, oppure JP Pietersen contro Stati Uniti e Giappone? Nel 2011 il record è andato a Clerc e Ashton (6): quest’ultimo ne ha segnate tre alla Romania, due alla Georgia e una alla Scozia.

 

1X2: la più classica delle giocate, attiva per quattro incontri (sarà poi elaborata per la partite successive una volta terminati questi ultimi), risente degli incroci forte/debole: 1,18 per la vittoria di Tonga sulla Georgia, 1,08 per Samoa sugli Stati Uniti e appena 1,03 per gli All Blacks contro l’Argentina. La giocata è possibile anche per la sfida tra Italia e Francia: i Bleus sono dati favoriti a 1,12, mentre il successo degli Azzurri vale 5,75.

 

1X2 handicap: quasi tutte le giocate pagano il classico 1,90 sia in caso di superamento che di non superamento dell’handicap, mentre il gap esatto è dato a 20. Per quanto riguarda il match inaugurale tra Inghilterra e Fiji, la soglia è fissata a 26 in favore dei padroni di casa: cifra verosimile per la qualità degli isolani, anche se sulle ali dell’entusiasmo la squadra di Lancaster potrebbe vincere con più punti di scarto. Il punteggio di handicap sale nel caso di Irlanda-Canada (37), Sudafrica-Giappone (44) e Galles-Uruguay (69): tre soglie possibili e superabili in tutti i casi. Per quanto riguarda il match tra Azzurri e Bleus, la vittoria della Francia parte da un handicap di 15 punti: equilibrio sì, ma non punto a punto.

 

Nota bene: tutte le quote riportate sono soggette a variazione.

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