Londra ai tempi della RWC 2015: dove mangiare e dove bere

La capitale inglese è un mix unico di culture, popoli e sapori. Un po’ di indirizzi per muoversi meglio

ph. Matthew Childs/Action Images

ph. Matthew Childs/Action Images

Come diceva alla fine del 18esimo secolo l’autore James Johnoson” if you get tired of London you are tired of life”. Questa frase è ancora estremamente attuale all’alba della Coppa del Mondo 2015 e negli ultimi 10 anni la città è letteralmente esplosa.
I continui flussi migratori hanno infatti  apportato un ulteriore spinta culturale, emotiva, religiosa. Londra è oggi un melting pot ove culture diverse convivono in pace e rispetto, ove durante il giorno musulmani, cristiani ed ebrei lavorano a stretto contatto per poi tornare a casa e pregare nelle rispettive sinagoghe, chiese e moscheee (questo anche grazie al fatto che le regole qui vengono fatte rispettare e la polizia è ferrea).
L’approccio inglese sembra infatti laissez faire per quanto riguarda l’apertura straordinaria  alla moltitudine di etnie diverse ma le porte sono spalancate sin tanto che si lavori e si viva onestamente (sembrano regole semplici ma tant’è…). Al contempo però il popolo britannico dimostra che sotto un governo illuminato possano convivere diversi popoli, diversi colori e diverse religioni.
Londra è inoltre la fusion culturale ove le cucine di tutto il mondo si incontrano e si studiano, folle chi pensa ancora che a Londra si mangi male! Qui la cucina sudamericana si unisce a quella giapponese, quella spagnola e italiana si fondono in un entusiasmo di tapas & aperitivi, la mattina si fa colazione con cannoli siciliani e pastafrolle Portoghesi, l’aperitivo si fa con a spritz preparato da barman italiani unito a stuzzichini di alta cucina indiana…

 

La recente crisi Italiana ha inoltre spinto molti connazionali ad aprire una miriade di nuovi ristoranti italiani e spesso i migliori piatti regionali marchigiani, sardi o pugliesi li ho magiati a… Londra! (per alcuni consigli culinari vedere la lista a fine articolo)
Quindi per i tifosi che verranno nella capital britannica il consiglio è: immergetevi in questa festa globale! Uscite dai soliti luoghi comuni di Buckngham Palace e Big Ben, andate a perdervi nel nuovo quartiere culturale di Shoreditch dove un nuovo locale apre quasi ogni giorno, infilatevi tra le bancarelle del mercato di Borough Market un venerdì o sabato mattina a trovare le migliori delicatessen da ogni parte del mondo; fatevi una corsa sulla collina di Primrose Hill (casa di Paddington Bear) e andate a fare colazione la mattina presto (prima che arrivi la folla) nel mercato di Camden Town. E ancora andate ad accarezzare i cervi nell’ immenso Richmond Park o a visitare il quartiere di  Hampstead e Kenwood House dove si incontrano quasi inattesi capolavori di Rembrandt, Turner e Van Dyck (conditi da romantiche colazioni nel giardino e nella cucina patronale); finite poi con una passeggiata nei giardini botanici di Kew Gardens o con una gita in battello sul Tamigi sino ad arrivare ad Hamton Court ..

 

Ma per noi Londra è anche e, principalmente, rugby! Il rugby che si respira in Inghilterra è però sfuggente, non aspettatevi di trovare grandi magazzini pieni di maglie da rugby o locali dedicati come potreste trovare in Galles. Il rugby in casa della Regina mantiene infatti un aurea un poco “Imperial“, è uno sport da Public Schools (che non sono quelle pubbliche ma quelle private) e preferisce mantenere una certa sobrietà e distanza dai comportamenti tipici del popolo del calcio.
Per vivere la vera Londra rugbistica bisogna quindi sapere dove andare per scoprire i migliori locali da intenditori… tentiamo di dare qualche dritta:

 

Il giorno della partita
Wembley Stadium & Olympic Stadium
Per quanto belli questi stadi sono di recente costruzione e non hanno la tradizione che si respira a Twichenham. Entrambi gli stadi hanno centri commerciali nelle immediate vicinanze (per quello shopping last minute che magari la signora insiste per fare) e bellissimi bar e ristoranti (a Wembley anche dentro lo stadio) ma le zone ove sorgono non brillano per bellezza e quindi consiglierei di arrivare non prima di un paio d’ore dal calcio d’inizio. Entrambi gli stadi si raggiungono facilmente dal centro di Londra e quindi la cosa migliore sarebbe iniziare la giornata con una sontuosa full English breackfast/brunch in centro città per poi spostarsi all’ultimo minuto.
Se l’idea è quella di iniziare la giornata con una bella colazione, il non plus ultra delle istituzioni Londinesi per il breakfast è il Wolseley presso la fermata di Green Park (che è sulla Jubilee Line e quindi comoda sia per Wembley che per l’Olympic stadium). Le colazioni al Wosley sono fantastiche e coprono tutto lo spettro culinario: dai croissant e torte francesi, al full English breakfast, al brunch americano (con tanto di bacon burger e birrone). Il posto e il servizio sono eccezionali e con un ottimo rapporto qualità-prezzo (l’hamburgher con patatine ad esempio viene 13 sterline che è ormai quello che chiedono in molti gastropubs..).

 

Per chi invece vuole provare qualcosa di veramente British Colonial proporrei il Cinnamon Club dove si può provare la colazione indiana. Il ristorante si trova dentro ad una vecchia biblioteca vicino al Parlamento e per la location e i sapori che propone vale assolutamente la pena. Un’altra ottima alternativa per colazione è di andare al mercato di Borough Market e sedersi tra le bancarelle a provare miriadi di proposte culinarie da varie parti del globo.
Per chi invece preferisse prendersela comoda  e partire direttamente dal pranzo, una scelta sempre azzeccata è il Chrurchill Arm a Notting Hill. Questo è un bellissimo rugby bar tradizionale irlandese che unisce fiumi di Guiness ad un’ottima cucina thailandese (uno squisito piattone di mixed pad thai costa meno di 8 sterline e , unito ad un paio di pinte, vi sazierà sino a cena).

 

The Twickenhm experience
Ma la vera esperienza rugbystica è quella del Tempio di Twichenham. Anche qui però valgono alcuni accorgimenti. Twickenham è il paesino dove sorge lo stadio ma il vero cuore pulsante del rugby londinese eè nella vicinissima Richmond (non a caso dove sono stanziati London Scottish, London Welsh, Harlequins, Richmond Rugby). Richmond è un bellissimo paesino che sorge sulle rive del Tamigi ed è il luogo ove tutte le squadre storicamente vanno a bersi una birra dopo le guerre sul campo.  La giornata ideale deve quindi partire da Richmond. Per vivere appieno la giornata del Test Match converrebbe arrivare presto a Richmond Station e affittare una bicicletta (c’e un negozietto proprio dentro la stazione) e dirigersi verso il fiume. A questo punto ci sono 2 opzioni:

1) chi preferisce un approccio più dolce e “cultural” puo passare tramite il campo da cricket nel Richmond Green (volendo c’è un’ottima gelateria/pasticceria italiana), scendere sul fiume, girare a sinistra (controcorrente) e pedalare per circa 10 minuti sino all’affascinante Ham House, una dimora settecentesca contornata da un sublime giardino all’italiana che degrada sino alle sponde del fiume. Ottimo il caffé nell’Orangery per la colazione. Per chi poi vuole “trattarsi” per pranzo a poche centinaia di metri sorgono le Petersham Nurseries dove all’interno di un curatissimo giardino e negozio botanico si mangiano in maniera molto informale pietanze che sono state insignite di una stella Michelin. Un altra ottima opzione per brunch sulle rive del fiume è il Bingham Hotel con bellissima terrazza sul fiume.

 

2) per chi invece non riesce a resistere alla chiamata del luppolo anche di prima mattina, l’opzione è il Pub Crowl (almeno una pinta per ogni pub di Richmond). Il giro è il seguente: usciti dalla stazione dirigetevi verso Richmond Green, arrivati nello spiazzo del campo da cricket vale una prima sosta al The Cricketers. Proseguite poi verso il fiume dove potrete sorseggiare una dissetante Ale al White Cross sulle sponde del fiume. Trascinatevi poi sugli scaloni per un altro drink al Pitcher and Piano e al Jackson and Rye per poi finire in uno dei miei locali preferiti: Steins, una baracchetta sull’acqua che propone delizie bavaresi (crauti, wusters, salcicce etc) condite da Lager & Weisse Beer tedesche (proposte esclusivamente in bicchierone da litro…). A questo punto se ancora vi è rimasto un po’ di spazio in pancia finirei con una succulenta bistecca della pampa argentina (magari annaffiata da un corposo Malbec) nel vicino Gaucho.
Una volta finiti i bagordi culinari si puo andare direttamente a piedi allo stadio (dal fiume si supera il White Cross, si sale sul ponte dove c’è la strada a 4 corsie e dopo 20 minuti si arriva) o si puo tornare verso Richmond Station, andare al Richmond Rugby Club dal quale parte l’autobus navetta gratuito per Twickenham.
Arrivati  a Twichenham non rimane altro da fare che un ultimo drink pre-partita al famoso rugby bar Cabbage Patch prima di correre allo  stadio per le visite obligate al Museo del Rugby e al negozio di merchandise e, finalmente, entrare nel Tempio e prepararsi per gli Inni. Enjoy the Game!

 

NB: per chi fosse a Londra il 17 ottobre ricordo che alle 11 del mattino proprio a Richmond si sfideranno i Lions Classics contro gli IDP Italian Classic (aimeh ho promesso di fare anche io 10 minuti… ) e sarebbe bello avere un po’ di tifo Italiano!

 

Qualche altra idea per cena:
Cucina British: The Ledbury, 3 stelle Michelin, considerato il miglior ristorante di Londra, prezzo ££££, prenotare con almeno 2 mesi di anticipo, Chez Bruce, £££ un poco fuori dal centro ma cucina di altissimo livello; 10 Greek Street, £ ottimo rapport qualita/prezzo: £; Anchor and Hope, ottimo cibo tradizionale inglese in un charming pub: £

Cucina Peruviana: Chevice nel centro di Soho questo bar/taverna propone una squisita cucina dai sapori sud americani, consiglio di provare di tutto – fanno tapas style- e condire con pisco sour!!, ££; Coya, ££££ stesse proposte culinarie di Cheviche ma in un setting piu modereccio (e caro)

Cucina Giapponese: la cucina giapponese non è solo sushi (che infatti i giapponesi mangiano come stuzzichino pre-cena). Jin Kichi, £££ nella stupenda cornice di Hampstead questo piccolissimo ristorantino giapponese propone fantastiche carni alla brace unite a specialità regionali. Sushisamba: ££££ se volete un locale alla moda da dove osservare tutta la città dalla sua location al 40 esimo piano, Sushisamba è il posto ideale. Asakusa, £, : non fatevi spaventare dal look del locale-trasandato e un po’ anni ’60 perche da Asakusa si mangia il miglior giapponese di Londra! Non hanno neanche il sito: 265 Eversholt Street, London NW1 1BA – 020 7388 8533.

Cucina Mediterranea: Wormwood: il grande esempio della fusion londinese è nelle mani dello chef Algerino Rabah Ourrad. Dopo aver lavorato a El Bulli in Spagna e al Ledbury a Londra, Rabah ha aperto il suo piccolo locale a Nottingh Hill dove crea un fantastico mix mediterraneo di mezze/tapas con influenze marocchine , libanesi e spagnole. Il suo aiuto chef è italiano e tra loro creano una cucina di grande ispirazione!

Cucina Indiana: Guglee: piccolo ristorante locale a West Hampsted che propone un ottima cucina moderna indiana unita ad un ampia scelta di ottimi vini e cocktails, ££, Gymkhana, £££ , 1 stella Michelin, grande esempio di ristorante in stile colonial indiano.

Per chi non resiste al richiamo della cucina Italiana: Pentolina, nel romantico quartiere di Brooke Green: prezzo: £££ ; Il bordello ££; Zucca, ££;  Tartufo, ££; Franco Manca, prezzo: £: –una piccolo catena di pizzerie napoletane di ottimo livello, sparse un po’ ovunque a Londra; Assaggi.

 

Per ulteriori idee e info: hardens.co.uk

Di Marco Rivaro

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