Zebre: tre aperture italiane, un Leonard in meno e tanti volti nuovi

I bianconeri ripartono con una rosa molto cambiata e un nuovo head coach. E non saranno le motivazioni a mancare…

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Dopo le delusioni della turbolenta scorsa stagione, le Zebre si preparano ad affrontare la loro quarta stagione celtica. Rispetto all’anno scorso molte cose sono cambiate, a partire dal ruolo di head coach, affidato a Gianluca Guidi fresco vincitore di Eccellenza con il Calvisano. Dalla campagna estiva la rosa è uscita parecchio cambiata, e tra le dodici celtiche la società bianconera è stata una delle più attive sul mercato, sia in entrata che in uscita. Senza dimenticare che questa sarà una stagione in parte diversa dalle altre per via della Coppa del Mondo, che finirà il 31 ottobre per le finaliste, mentre l’11 ottobre gli Azzurri giocheranno l’ultimo match della fase a Gironi, quando il Pro12 avrà già vissuto le prime tre giornate (e sperando che questa non sarà l’ultima nostra partita dell’edizione iridata 2015).

Alla voce uscite, i nomi sono di quelli importanti. Innanzitutto, non vestiranno la maglia bianconera due giocatori la cui presenza in queste stagioni si è fatta parecchio sentire in termine di minuti ed esperienza come Mauro Bergamasco e Brandon Leonard. E quest’ultimo, per l’importanza che aveva nel timing delle manovra e per la costante qualità del gioco espresso, sarà l’assenza che forse più si farà sentire. Mancheranno poi i chili di Vunisa e di Venditti, con la speranza che l’ala di Avezzano possa migliorare le proprie skills durante la permanenza inglese a Newcastle. Indosserà la maglia della Benetton Tommaso Iannone, è tornato in Francia Luciano Orquera ed ha salutato la coppia sudafricana Ferreira-Daniller, con quest’ultimo che ha lasciato il segno ben più del connazionale.

 

I due arrivi più “pesanti” copriranno proprio le partenze di Leonard e Daniller. A mediano di mischia è arrivato dal Super Rugby Luke Burgess, classe 1983, 37 caps in maglia Wallabies, una garanzia sul piano delle capacità e il ruolo anche di far crescere il giovane e promettente Violi; resterà da capire in che modo si adatterà ad rugby europeo e soprattutto ai mediani di apertura che di volta in volta gli saranno affiancati. A coprire la coperta da estremo insieme a Palazzani è stato ingaggiato Mils Muiaina, che il sette agosto dopo il processo che lo vede imputato conoscerà il suo futuro. Tra gli altri arrivi stranieri vi è il trio sudafricano con l’utility Beyers, la cui versatilità tornerà utili durante i molti impegni della Nazionali in questa stagione, e la coppia di terze John Meyer e Jean Cook, entrambi ex Junior Springboks e che hanno l’occasione di fare il salto definitivo nell’alto livello. In prima linea vederemo il Pumas Bruno Postiglioni, 18 caps con la maglia dell’Argentina, assieme ai connazionali Roan e Coria.
La truppa degli italiani è molto folta. Oltre al già citato Violi, arrivano in Pro12 il seconda linea Federico Ruzza (che da permit ha ben impressionato), il pilone Ceccarelli, i trequarti Tommaso Boni, Van Zyl e Carlo Canna. L’ex numero dieci delle Fiamme Oro si troverà a dividere il posto con Padovani ed Haimona, sperando che anche in chiave Nazionale si capisca da subito su chi dei due più giovani puntare per il futuro numero dieci dell’Italia. Anche per loro sarà una stagione molto importante.

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