Pedemontana Livenza e Udine Cadetta non vanno oltre il pari

I lupi non perdono in casa dal novembre 2013

pedemontana livenzaPedemontana Livenza Rugby (PN2) vs Udine 1928 Cadetta, una partita molto sentita, molto combattuta, molto “maschia” che vede i Lupi difendere il terreno di casa e conquistare un pareggio, forse immeritato, per la mole di gioco prodotta, ma che fa del Don Antonio Santin un campo inviolato dal Novembre 2013.
Il Pedemontana scende in campo, i volti seri dei giocatori fanno comprendere che sono concentrati e che non vogliono concedere nulla all’avversario. Già dal fischio di inizio, si vede una squadra determinata ed aggressiva che grazie agli innesti del ‘94 riceve nuova linfa, linfa vitale per una squadra a “corto di effettivi” e con una “panchina fantasma” causa i tanti infortuni.
Il pack dei Lupi alla guida del “vecio” Chesani M, quasi completamente rinnovato, con Gava, Giordano, Muca e Bosco, domina la mischia avversaria, conquista turnovers, lascia segni indelebili sul terreno di gioco e quando l’ovale è disponibile vola dalle abili mani di Gagno a quelle di Scaviolo ed i ¾, i primi 20 minuti sono tutti in attacco con un Udine che si difende ma che concede un calcio di punizione che Gagno trasforma. L’Udine riparte e conquista al 25° un calcio di punizione che l’estremo Godina trasforma, 3 a 3. Nuovo capovolgimento di fronte e da una percussione dei ¾ viene l’arbitro concede un altro calcio di punizione che purtroppo Gagno non trasforma. La partita prosegue con scontri duri e virili, la tensione tra i Lupi aumenta per placcaggi portati alti che l’arbitro D’Ambrosio Federico non vede e si arriva al break.
Nella ripresa l’Udine si fa sotto ed al 43° conquista l’ennesimo calcio per una “dubbia” palla trattenuta a terra da Marson che Godina trasforma, 3 – 6. I bianco neri sembrano galvanizzati, conquistano la palla della ripresa e si fanno sotto, conquistano terreno e al 50° arriva un ennesimo calcio che Godina sbaglia. L’incitamento del pubblico e della panchina si fa sentire, e i Lupi ripartono, in salita, ma la determinazione è tanta è da una azione di Bosco scaturisce al 55° un calcio che Scaviolo mette tra i pali, 6 – 6. La panchina decide un cambio, fuori Comito, dentro un altro lupo grigio: Del Puppo. Le touche sono quasi completamente dominate da Marson e da Muca, la pressione sale come la pressione sanguigna nelle vene dei giocatori giallo rossi che indomiti vanno all’attacco con Rigo, Muca, Sordini R, Menna e Cescutti, sotto l’occhio vigile ed esperto dell’estremo Frara T, sempre pronto a rintuzzare le eventuali controffensive avversarie. Da un calcio liberatorio dei bianco-neri sotto pressione, si crea un punto d’incontro in prossimità dei 22 dei Lupi: un nugolo di maglie giallo rosse si avventano su quel punto, dal quale, con l’ovale ben stretto tra le mani ne esce Sordini R che si invola sulla fascia dx, scivola tra due avversari, manda fuori fase il terzo, si ferma guarda l’arbitro, riparte arriva in meta e l’arbitro fischia un calcio a favore dei bianco-neri nel punto di partenza… siamo al 74° ed il piede di Godina non sbaglia, Lupi nuovamente sotto: 6 – 9. La rabbia si fa strada come la determinazione che non si può concedere una vittoria all’Udine. I Lupi ripartono ed in pochi secondi sono dentro i 22 avversari, e dopo tre fasi di gioco al 76° conquistano un calcio che Scaviolo trasforma, parità: 9 – 9. Ultimi minuti di gioco, i Lupi tentano il tutto per tutto, mantengono il possesso sono in campo avversario quando l’arbitro D’Ambrosio Federico decreta la fine del match.
Il duo Corsini è contento del risultato ottenuto, la squadra si è comportata bene, una squadra che lotta su ogni pallone, che placca e che ha prodotto un elevato volume di gioco anche se non c’è stato tempo di amalgamare i nuovi innesti che per questa occasione ci sono stai messi a disposizione dal Pordenone.
Il Direttore Sportivo, Giampaolo Sordini commenta: anche se non c’è stato tempo di fare amalgama, la Squadra scesa in campo ha creato moltissime situazioni di gioco belle da vedere e valide dal punto di vista tecnico, ciò significa che il lavoro prodotto tra le due società, Pordenone e Pedemontana Livenza, è un lavoro positivo che forma anche caratterialmente.
In Campo: Gava D, Comito E (Del Puppo A), Chesani M, Marson N, Giordano A (Chesani P), Muca A, Bosco A, Rigo A, Gagno R, Scaviolo MC, Bressan D, Menna M, , Sordini R, Rigo A, Cescutti A, Frara T.

Non utilizzati: Lot C, Biscontin T, Novembre N, Maset S, , Battiston D.

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