Sei Nazioni: post Irlanda-Francia, le parole dei protagonisti

Saint André: “Rivedrò domenica prossima i giocatori e solo allora inizieremo a preparare la partita contro il Galles”

Philippe Saint André e Thierry Dusautoir durante la conferenza stampa alla fine di Irlanda-Francia

Philippe Saint André e Thierry Dusautoir durante la conferenza stampa alla fine di Irlanda-Francia

DUBLINO Molti temi nelle conferenze stampa post partita all’Aviva stadium. Oltre al destino del 6 nazioni 2015 si è parlato anche della gestione dei giocatori impegnati nel Top 14 e dell’importanza psicologica che la partita ha in vista della Coppa del mondo, quando le due squadre si ritroveranno nel girone insieme all’Italia.

Aspettando allenatori e capitani le statistiche parlano di una Francia migliore in molti aspetti del gioco: maggiore possesso e territorio (entrambi 54%) più palloni portati e molti più metri percorsi (354-210). Tuttavia la statistica che annuncia un problema per l’attacco irlandese è quella degli offload: 12 quelli francesi, appena 2 quelli verdi. È vero che è una scelta precisa quella irlandese di non giocare con gli offload, ma durante la partita con la Francia si è visto chiaramente quanto siano capaci di fare la differenza contro i verdi. Quando la Francia li ha fatti vedere, ha sempre messo in difficoltà la difesa di casa. In generale l’attacco verde non ha certo impressionato fin qui: nelle due vittorie solo due mete segnate, entrambe all’Italia e in superiorità numerica. Nel successo sulla Francia i verdi hanno sprecato ma costruito poco; per vincere il torneo l’attacco deve fare un salto di qualità, e alla svelta. Difficile che una squadra con un attacco finora abbastanza prevedibile riesca a vincere altre tre partite, soprattutto la prossima contro gli inglesi.

Le conferenze stampa. I francesi sono molto amareggiati. Philippe Saint André non si nasconde: ”Siamo molto delusi – dice senza mezzi termini -. All’inizio la Francia ci ha messo molto in difficoltà ma è stata anche colpa nostra: siamo stati troppo indisciplinati e spesso in difficoltà sui palloni alti. Sono molto contento degli ultimi 20 minuti ma l’Irlanda ha fatto meglio di noi nel primo tempo, scavando il solco che non siamo riusciti a ricucire. Per vincere questo tipo di partite dobbiamo essere più disciplinati e veloci nella gestione del pallone. Gli irlandesi hanno vinto perché sono stati più concreti di noi”.

Anche il capitano francese Thierry Dusautoir sottolinea le imprecisioni francesi. “L’inizio dell’Irlanda è stato molto positivo – riconosce -. Nel primo tempo ci hanno sovrastato in molte zone del campo. Nel secondo tempo siamo migliorati ma non è stato sufficiente perché siamo stati molto indisciplinati in più momenti della partita”.

Fra gli irlandesi c’è euforia per la vittoria e per la prestazione di alcuni giocatori chiave come Sexton, che il tecnico Schmidt elogia senza mezzi termini: “Non ha mai sbagliato dalla piazzola e ha anche fatto alcuni calci molto molto buoni, sono molto contento di lui”. Il coach irlandese fa anche il punto degli infortunati: “Heaslip starà fermo un paio di giorni per il colpo preso alla schiena da Papé, poi vedremo”.

Tornando alla partita, Schmidt parla dell’occasione sprecata da Sexton con la pallonata in faccia a Payne: “Non sono sicuro che fosse una meta sicura (la domanda del giornalista lo sosteneva, ndr) perché il difensore francese mi sembrava molto piazzato. Credo che abbiamo già un bel po’ di killer instinct, però è vero che dobbiamo essere un po’ più accurati in frangenti come quello”.

Capitan O’Connell preferisce parlare delle cose che non sono andate bene: “Abbiamo messo molta pressione su di loro, senza però concretizzarla. In questo senso siamo un po’ frustrati per non aver fatto bene alcune cose che in allenamento riescono. Cercheremo di migliorare ancora in vista della partita con l’Inghilterra fra due settimane. Gli inglesi hanno recuperato 10 punti al Millenium stadium, dimostrando di essere forti e con fiducia nei propri mezzi. Sarà sicuramente una partita molto equilibrata. Noi ripartiamo dai grandi calciatori che abbiamo: oggi 6/6 fra tutti e due, una cvosa che ci ha dato danno grande sicurezza”.

Irlanda-Francia è stata una partita ravvicinata nel punteggio con molti falli, l’argomento arbitro non poteva non saltare fuori in conferenza stampa. Saint André scherza ma fa capire di non essere contento: “L’arbitro? Devo rivedere la partita (ride), ma ho la sensazione che siamo stati penalizzati”. Sullo stesso argomento Paul O’Connell dice che “alcuni falli in mischia non sono stati molto chiari. Però bisogna dire che siamo entrambi bravi nella ruck e questo rende la partita fra le nostre due squadre difficile da arbitrare”.

Durante la conferenza stampa è emerso il problema nel gestire i giocatori impegnati nel campionato francese. Saint André: “Adesso i giocatori tornano nei rispettivi club perché nei prossimi giorni c’è un turno di campionato. Io li rivedrò domenica prossima e solo allora inizieremo a preparare la partita contro il Galles”. La stessa cosa viene sottolineata da Joe Schmidt per Sexton: “Adesso andrà in Francia, una cosa che sfortunatamente non possiamo controllare (venerdì si gioca Racing Metro-Clermont, partita fondamentale per l’alta classifica ndr). Devo però dire che lui è molto contento di andare a giocare con il proprio club e ha anche bisogno di ritrovare con continuità il ritmo partita”.

Infine l’importanza psicologica del match in vista della Coppa del mondo. Un giornalista irlandese fa notare a Saint André che la Francia ha un bilancio di due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre sfide con l’Irlanda, che ritroverà in autunno nel girone (dove è anche l’Italia). “Se sono preoccupato in vista della Coppa del Mondo? Ogni partita ha la sua storia. Cercheremo di prepararci al meglio per la partita di settembre – ha detto il tecnico francese, mostrando una faccia però tradiva preoccupazione -”.

Schmidt smorza gli entusiasmi: “Psicologicamente una vittoria importante? Non credo, in sei mesi cambieranno molte cose. Non dimentichiamo che le ultime cinque sei partite contro la Francia sono sempre state molto equilibrate, quindi questa vittoria non vuol dire granché in vista di una manifestazione che sarà del tutto diversa”.

di Damiano Vezzosi

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