Giulio Sordini non è più l’head coach di Aeroporto Firenze Rugby

In panchina arriva Marco De Rossi

Aeroporto Firenze Rugby comunica di aver sollevato dall’incarico di head coach della Prima Squadra il Sig. Giulio Sordini che ha ricoperto il ruolo nelle ultime 2 stagioni.
A Sordini vanno i ringraziamenti della Società biancorossa per il lavoro fin qui svolto con impegno, professionalità, dedizione e competenza e, in modo particolare, per aver guidato la Prima Squadra gigliata in un delicato periodo di transizione sportiva e tecnica.
La Società nelle prossime ore renderà noto il nome del nuovo allenatore.

Nella serata di ieri si è svolta nel salone del Padovani la presentazione ufficiale del nuovo allenatore e responsabile tecnico Marco De Rossi all’organico di Aeroporto Firenze Rugby. Presenti gli allenatori di tutte le categorie, atleti e dirigenti di Prima e Seconda Squadra, Femminile e Under 18, insieme ai consiglieri ed al presidente Giacomo Lucibello che ha fatto gli onori di casa.

Lucibello nell’introdurre il nuovo allenatore ha esposto anche i termini del processo di riorganizzazione tecnico sportiva e gestionale che sta interessando Aeroporto Firenze Rugby. Tra le novità anche l’accordo con Errea come sponsor tecnico delle squadre biancorosse.

Ha così preso la parola il nuovo tecnico gigliato De Rossi, che dopo essersi presentato, con un approccio semplice e diretto ha illustrato le linee guida che intende perseguire. La condivisione in verticale delle metodiche di allenamento con l’intero staff tecnico, ed un gioco basato sui principi del rugby, sono state le prime indicazioni sulla direzione in cui andrà il suo operato.

“Un progetto ambizioso, che mette al centro di tutto la nostra Società, il nostro settore giovanile e le nostre potenzialità. – ha commentato a margine della presentazione il presidente Lucibello – Abbiamo chiesto a Marco de Rossi di essere interprete di questo progetto di valorizzazione e di lavorare al massimo sulle nostre risorse interne, intese come atleti e tecnici. Starà a lui di introdurre nuovi principi e di far crescere in verticale tutto il nostro club. Crediamo molto in questo percorso che va di pari passo con una nostra migliore strutturazione e riorganizzazione per cogliere nuove sfide, crescere e puntare in alto.”

29 giugno 2014. L’idea del Beach Rugby stavolta è arrivata quasi per caso, una locandina affissa al Padovani, la pubblicazione su Facebook, la condivisione su Whatsapp, una cena fra amici… Et voilà, che beach rugby sia!!!
Promotore di tutto ciò non poteva essere che Selvaggio. E’ bastato creare il gruppo su Whatsapp e le adesioni sono arrivate subito, tanto da riuscire a raggiungere un numero tale da poter formare 2 squadre.
Si fa avanti però l’influenza: qualcuno, il nostro Mattia, purtroppo resterà fortemente deluso poiché, vedrà svanire il suo sogno; altri più fortunati, riusciranno invece a rimettersi in forma. E quindi: pronti, partenza… Via! Destinazione Cecina.
Il gruppo è composto da Egon, Neri, Tommaso, Giulione, Maio, Frizzina, Roby, Dario, Francesco, Lapone, Alessandro, Elia ed Alberto: ci sono quelli forti e attivi, quelli leggeri come foglie, gli scaltri, i veloci, i tignosi, i saltatori, gli intellettuali: insomma un mix perfetto. Del resto in una squadra di rugby c’è posto per tutti!
Tutti guidati dal “rugbyguard” Selvaggio!!
Bellissimi, davanti al campino da gioco in cui stavolta ad essere diversa è solo la superficie… La sabbia. Il torneo infatti richiede abbigliamento leggero: pantaloncini, torso nudo e piedi scalzi.
Qualcuno mostra già il suo fisico tirato, qualcun altro i risultati di un inverno a pane e nutella, qualcun altro ancora appare come un lanciatore di coriandoli. Tutti con le loro diversità scendono in campo per giocare il loro memorabile torneo. Il campo è bagnato, la sabbia non è rovente ma è comunque impegnativa, si deve correre veloci, cadere ma rialzarsi subito, la gambe saranno più pesanti ma dovranno avere le ali ai piedi.
Le squadre avversarie apparentemente non fanno paura, i nostri bambini se la possono giocare alla grande!
Spronati dalle incitazione del coach Selvaggio, scendono in campo le nostre 2 squadre che, alternandosi, lottano contro il Cecina (con due squadre), il Rosignano e il Livorno. Si assiste così alla forza di Egon, alla determinazione di Neri, alla veloce falcata di Tommaso, alla prestanza fisica di Giulione, all’abilità tecnica di Maio, alla grinta di Frizzina, alla “cattiveria” di Roby, alla generosità di Dario, alla testardaggine di Francesco, all’altruismo di Lapone, all’agilità di Ale, all’intelletto di Alberto ed alla prudenza di Elia: un’alchimia perfetta.
I bambini sono comunque felici, compatti, affiatati perché sanno che se uno di loro non andrà in meta, ci andrà un suo compagno, sanno che qualcuno di loro cadrà e perderà il pallone, ma ci sarà un altro compagno pronto a raccoglierlo e cercare la meta.
Finite le partite ridono, scherzano, si scambiano battute, parlano di rugby, di vacanze, pronti ad affrontare la II parte del torneo, prevista per il primo pomeriggio, dopo il tanto atteso terzo tempo.
Il pranzo è un momento magico in cui tutti e 13 rugbisti si ritrovano insieme a riempire le pance, in cui il primo pensiero è: “fra quanto potrò fare il bagno?”.
Invece ad aspettarli ci sono altre due partite; il sole fa spazio alle nuvole e si alza il vento.
I bambini sono di nuovo pronti per giocare, “freschi” come fosse la loro prima partita … ancora più grintosi, con la voglia di vincere. Davanti a sé hanno di nuovo il Cecina: si allineano, scattano, placcano, si buttano, corrono veloci, si infiltrano senza paure finché all’improvviso esce dal gruppo Alberto: corre, finta, controfinta e sfondamento della linea!! E’ arrivata così la sua prima meta in assoluto davanti agli occhi increduli dei genitori, che esultano ed esaltano quel momento nella consapevolezza di quanto sia importante… Una meta voluta e cercata con tutto con il cuore da più di un anno! Tripudio generale … Emozione per Alberto, commozione per il babbo e la mamma!
Arriva poi infine lo scontro fratricida! I bambini si incontrano e si scontrano sul campo, per qualcuno ci sarà la prima vittoria per qualcun altro l’ennesima sconfitta, ma quel che più conta è la consapevolezza di aver condiviso una giornata così divertente tutti insieme.

Domenica scorsa è stata la riprova di come il rugby in realtà è un mondo al contrario e non solo perché la palla è ovale e rimbalza male ma perché alla fine di tutto, ciò che conta di più non è il trofeo alzato o la medaglietta al collo, non importa vincere, non importano i risultati per rendere indimenticabile un torneo, perché sono proprio i ricordi di quella giornata che i nostri bambini porteranno nei loro cuori per moltissimo tempo.
A concludere questa meravigliosa esperienza complici un mare mosso, onde alte e spumeggianti a portare via la fatica ed il sudore ed a regalare tante risate e bevute … tutti insieme, come sempre!

Ho letto da qualche parte che “Il rugby è uno sport da gentlemen. Prima di tirare il pallone, indietro, al tuo compagno tu devi controllare che stia bene, che sia ben disposto, aperto, disponibile, ottimista. Non puoi tirargli un pallone vigliacco che gli arriva assieme a due energumeni che gli fanno del male”.
Mi piace l’idea di pensare ai nostri bambini dei piccoli gentlemen .. sporchi di terra, fango e … sabbia!

Sarò affidata a Marco De Rossi la conduzione tecnica della prima squadra di Aeroporto Firenze Rugby dalla stagione 2014/2015.

Nato rugbisticamente a Livorno, fratello di Andrea e con importanti esperienze sul campo come giocatore e come tecnico, Marco De Rossi rivestirà nella società gigliata anche un importante ruolo di formazione del settore tecnico.

Proveniente dalla panchina dell’Amatori Parma Rugby, dove ha portato ai massimi livelli le formazioni giovanili con due scudetti vinti in Under 18 e Under 20 negli ultimi anni. Attualmente è allenatore della Nazionale Italiana Femminile Rugby Seven e precedentemente ha guidato anche la Nazionale Seven Maschile e la Nazionale Under 17.

Ad affiancarlo sulla panchina che è stata di Mario Lodigiani, confermato Mattia Cagna come tecnico della mischia al quale si aggiungerà Daniel Lo Valvo per i trequarti.

Ad una prima dichiarazione De Rossi afferma che “il mio obiettivo è di creare una squadra che dia sempre il meglio in campo e fuori. Nel progetto condiviso con la Società sono sicuro che riusciremo ad ottenere ottimi risultati nei settori giovanili, portando nostri giocatori ad esprimersi al meglio nella massima categoria.”

Marco De Rossi sarà disponibile per un incontro con la stampa domani dalle 18.00 alle 18.30 presso l’impianto sportivo Padovani.

PROFILO SPORTIVO

Marco De Rossi
Nato a Genova Il 06/08/1973

Da giocatore:
– nato Nel Rugby Livorno
– a 18 Anni debutto In Serie A1
– nel ‘95 trasferito In Serie B con l’Amatori Parma Rugby, 2 promozioni
– nel ’98 fusione col Noceto e passaggio al Top Ten
– nel 2008 trasferito In Serie A col Termoraggi Piacenza – Fine della carriera

Presenze Nazionale:
– Under 21 – Inghilterra e Scozia
– Under 25 – tournee Zimbabwe
– Nazionale “A” – Canada
– Nazionale Maggiore – tournee Australia

Da allenatore di club:
– 2014 – brevetto allenatore 4°livello
– 2008 – responsabile tecnico Accademia Under 17 Amatori Parma Rugby
– 2008/2009 – 2° class Finale Campionato Italiano U17
– 2010/2011 – 1° class Finale Campionato Italiano U 18
– 2011/2012 – 1° class Finale Campionato Italiano U20
– 2012/2013 – 2° class Finale Campionato Italiano U20
– 2013/2014 – allenatore Amatori Parma Rugby Serie B

Da allenatore federale:
– allenatore regionale Under 16 Emilia Romagna
– allenatore zonale centro nord Emilia Romagna Under 17/19
– allenatore Nazionale Under 17 (4 Nazioni Lione)
– 2009/10/11/12 – allenatore Nazionale Rugby Seven
Tornei FIRA
3 tappe IRB (Hong Kong, Londra, Edimburgo)
– 2014 – allenatore Nazionale Femminile Rugby Seven
– 2014 – allenatore Centro di Formazione Parma U16

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